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Checco66

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 2 mesi fa

    Vincenzo Grieco… e chi è costui? Ammetto che non conoscevo il chitarrista di origini Romane, ma facendo una rapida raccolta di informazioni ne esce un quadro di un personaggio dal background musicale di tutto […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 2 mesi fa

    I Black Star Riders presentano il nuovo singolo Pay Dirt che anticipa l’album Wrong Side Of Paradise che sarà disponibile il 20 gennaio 2023 tramite Earache Records

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 2 mesi fa

    I MINDFIELDS Toto Tribute Band in collaborazione con ANDY dei BLUVERTIGO, La Meridiana Cooperativa Sociale e il GGM Studios Official Toto Italia, hanno l’onore di invitarvi al concerto di beneficenza per la cura […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Altro SuperGruppo??? Domanda lecita leggendo i nomi coinvolti, ma la risposta è meno scontata del previsto… Il termine “Supergruppo” risulta alquanto inflazionato ultimamente e forse un po’ snaturato nello […]

    • Finalmente un supergruppo che funziona…

      • Funziona egregiamente, ottimo disco!
        Un’altro supergruppo che funziona alla grande, i.m.h.o., è il progetto A-Z di Ray Alder e Mark Zonder (con Vivien Lalu)…”proggy” ma molto melodico. Non se lo stanno filando in molti…secondo me altro gran disco, consigliatissimo! (mi sembra di ricordare che anche tu, come me, ami il mix melodic/prog…).

    • Ho risolto il problema sui commenti, ora sono abilitati.. dateci dentro lettori 😀

    • ANFAMI LO AVETE FATTO APPOSTA , NON VOLEVATE GIUDICASSI MALE STO ABORTO 25/100 OHHHHHHH :-):-):-)

      Sto scherzando , disco riuscitissimo , produzione , songwriting ed esecuzione impeccabili , voci stupende , ha detto tutto Denis Nella sua spassionata rece , questo disco fa il paio con il nuovo CHICAGO , a sto punto ho fatto bene a risparmiare sui Journey (ci ho riprovato ma niente oh!) . Vedremo se questa radio genererà un secondo capitolo. 85 per ora.

    • Ho bisogno di tempo: devo capire bene.
      Comunque, al ritornello di I Hope you find it, è emerso tutto il carattere abelliano di questo disco…

      Tornerò presto.

    • Mi unisco al tripudio di consensi.
      Album obiettivamente sbalorditivo.

      11 pezzi agili, agili…e melodia e ritornelloni a pioggia. Probabilmente soltanto un pezzo non mi ha pienamente convinto, ma nulla di drammatico.
      Il meglio lo danno nelle ballads: strappamutande come non se ne sentivano da anni.
      La cosa strana è che ci sono tante piccole citazioni disseminate per tutto il disco… Stevie Wonder, Chicago, Journey…

      Wow.
      Che atmosfere.

      92/100

    • Gran bel disco! Un pochissimo journey, un poco Chicago. Un pochissimo reo speedwagon.
      Riuscito colmo di pezzi vari ed immediati!
      84

    • Grandissimi musicisti e grande album. Sicuramente uno dei migliori dell’anno nel genere AOR

    • Quando c è di mezzo l immensa classe di Jason Scheff c è poco da fare…un album decisamente riuscito con il trittico Angels/All Night To Get There/I Hope You Find It da applausi…bravi bravi bravi!!

      PS ma ci cazz sono i Rascal Flatts?!?

    • A mio avviso, nel recente passato, questo è il miglior super gruppo sfornato da Frontiers.
      Una band coesa nell’approccio e nelle idee musicali che ha portato a “partorire” un disco di assoluto livello che ordinerò prossimamente.
      Ogni canzone ti lascia qualcosa; Masterpiece per questo 2022.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 4 mesi fa

    C’è molto di più che la sola incredibile vocalità di Tommy Karevik dietro al successo della band svedese Seventh Wonder, ma un conubio tra tecnica strumentale ed eccellente musicalità che si sviluppano att […]

    • Ho sempre avuto grande rispetto per i Seventh Wonder: soprattutto come musicisti.
      Li ho sempre trovati incredibilmente talentuosi e vogliosi di entrare nel firmamento delle grandi stelle del Progressive Metal (…il Prog che più mi piace: quello più estremo e più elitario mi ha sempre detto molto poco…).
      Il punto di riferimento sono sempre stati Fates Warning e primi Dream Theater in maniera sin troppo evidente.

      Ma per qualche strano motivo, a mio parere, non sono mai riusciti a scrivere pezzi all’altezza dei nomi citati, che di canzoni indimenticabili ne hanno scritto davvero tante…

      Ed ora invece, come un fulmine a ciel sereno, i Seventh Wonder piazzano una serie di pezzi in successione di una potenza, di una melodia e di un catchy assolutamente sconvolgenti.
      Mai mi sarei aspettato un capolavoro di questa portata: produzione di riferimento, tecnica stellare, voce sublime, chitarre estremamente Petrucciane (…quelle di images e awake…), Cori strappamutande…

      Perfino la copertina è stupenda e curatissima.

      Uno sforzo enorme. Un album titanico che sarà ricordato negli anni a venire.

      Quando 18 euro ti sembrano perfino pochi per un capolavoro del genere…

      Album Prog Metal dell’anno.

      100/100

      • boom! 😉

        • … ma proprio un “boom!” potentissimo!
          Non voglio esagerare, ma non ascoltavo una roba del genere da anni…

          Ricorda Images e Awake in un modo spaventoso.

          Non riesco a smettere di ascoltarlo da giorni…

    • Il solito esagerato del bontropi!!! 🙂 🙂 disco buono , piacevole ,tosto il giusto e melodico con tanti deja vu, non inventano ma rielaborano ottimamente certi cliché che il genere richiede. Mi ha riportato ai ’90 . Un bel 7,5 ci sta.

      • L’avrai ascoltato mentre fumavi il sigaro davanti ad un beverone pieno di creatina!

        Ascoltalo come si deve e poi mi dici!

        • La creatina non serve a nulla, soldi buttati:-)
          Guarda che il disco mi è piaciuto ho dato 7.5 , cosi come mi é piacouto il nuovo evergrey ma non mi dicono niente di nuovo, preferisco per esempio il nuovo dei coheed and cambria (che seguo da anni) nel quale ci trovo cosw più stimolanti diciamo.

          • Mah, Mark, avrei tanto da dire sia su gli Evergreen che su i Coheed And Cambria…e non sarebbe niente di lusinghiero.
            Ma non voglio distogliere l’attenzione da questo album dei Seventh Wonder, che secondo me fanno barba e capelli ad entrambe le band da te citate…ma proprio di gran lunga.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 6 mesi fa

    Primo concerto dopo un fermo di due anni causa, ormai lo sappiamo tutti, Covid e altre “beghe” familiari (l’arrivo di una figlia cambia, e di molto, le carte in tavola 😀 ).
    Si riparte da quella che, per chi come […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 6 mesi fa

    Lo dico subito a scanso di equivoci, parto per questa recensione “positivamente prevenuto”. Perchè dico questo? Perchè sono anni che aspetto di sentire la voce di Marco Sivo approdare in lidi classicamente hard r […]

    • Ho ascoltato + di qualche volta questa uscita discografica.
      Qualche buona canzone e un grande lento!
      Il grosso neo però risiede nella produzione; io sento troppo e tutto impastato. Dopo 3/4 canzoni non riesco + a starci dentro.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Dopo svariati anni di immobilismo compositivo, appaiono oggi giganteschi i passi avanti fatti dagli Axel Rudi Pell con il loro nuovo album in studio Lost XXIII, un disco finalmente capace di proporre quel qualcosa […]

    • Concordo, un passo avanti Nell ispirazione rispetto gli ultimi 15 anni.
      Sempre la stessa zuppa ma più gustosa.

    • La dico alla Alex drastico ” ma che Du cujuni va’!!!!”

    • I singoli non sono male.. se l’album si mantiene su questi livelli una chance gliela si da.. e poi la voce di Gioeli è sempre un bel sentire.. per me un 80 globale ci sta..

      • Io penso invece che il buon pell debba cambiare cantante per dare una scossa alla sua immobilità compositiva , joeli ormai credo che non si accorga di cantare sempre le solite canzoni con le stesse melodie da anni . Se prendiamo a caso i dischi degli ultimi 10/15 anni ci saranno 3 pezzi decenti a disco .

        • Credo che Gioeli sia poco coinvolto in fase di songwriting, il suo contributo lo dà, certamente dopo molti anni subentra la ripetitività e il già sentito..

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Un anno dall’uscita dello splendido One Shot (qui la recensione) ed il nostro Ronnie Atkins, frontman dei danesi Pretty Maids, torna in pista per un secondo giro con questo Make It Count. Il poco tempo tra l’una e […]

    • Dopo il primo, sorprendente album, ecco un degno successore: bell’album!

    • Concordo con la recensione abelliana praticamente in tutto, tranne che sul parere espresso sul precedente episodio della carriera solista di Ronnie: per quanto mi riguarda, si trattò di un album tutt’altro che indimenticabile, soprattutto perché fortemente penalizzato da una produzione dilettantesca che andò ad impastare suoni e voce, con effetti di implosione sonora davvero disturbanti.

      Proprio per questo motivo, Make It Count assume un valore addirittura superiore: gli errori sono stati ampiamente metabolizzati, le critiche incassate e portate a casa, e questa nuova produzione risultata sfavillante e perfettamente bilanciata (…pur non raggiungendo i livelli incredibili di Endgame dei Treat…).
      I pezzi sono grandiosi ed ispiratissimi.
      La voce di Ronnie è bella come non mai.

      Il suo capolavoro.

      90/100

    • 92 no ma ennesimo gran disco .
      Forza Ronnie!!!

    • Bel disco in generale, anche se il songwriting lo trovo altalenante.
      Meglio del primo, migliorata la produzione.
      Bella la copiata finale easier to leave, fallen.

    • Disco di altissimo livello….la mia preferita la title track, ma di fatto non trovo passaggi a vuoto. Idolo!!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Prima di iniziare a scrivere faccio un ultimo respiro, profondo. Interrompe una apnea sofferta, uno scarico di ossigeno continuato ai polmoni. Per intenderci, dice fine a quella sensazione di soffocamento che […]

    • Bello, emozionante, vero, ispirato.
      Vinny burns è uno dei migliori chitarristi (sottovalutati) del genere.
      85 tutto.

      • Lo sai che ormai sei nel mio mirino, vero?! 😀 ahaha 😀
        Scherzi a parte, contento sia per i Dare, sia per il ritorno di “Mezza, il Mistico”!

    • Non vedo l’ora di sentirlo!
      Bella recensione Iacopo 🙂 🙂

    • Intanto potevano sforzarsi di più sulla cover……mah!

    • il singolo mi ha molto colpito, perchè come tu dici , l’apporto di Vinny burns è molto più presente e spero che anche il resto dell’album sia a a questi livelli…Sicuramente tra i miei prossimi acquisti.. per questo trimestre ho già dato, ahahahah!!
      sicuramente la tua recensione mi ha invogliato!!

    • Per ora do 100 alla prefazione di Jacopo!!!!!

    • Album che ha una sua Anima… basterebbe questo a farlo volare in alto, poi ci metti anche un lavoro globale che è veramente degno di nota… e poi ci metti anche una recensione di Mezza a dir poco Magnifica… ecco, tutto per dire che mi piace tanto, mi sa che ci sta nel podio di quest’anno…

    • Non credo sinceramente che i Dare, con questo disco, abbiano deciso di ritornare sui loro passi riproponendo le sonorità degli esordi.
      Credo anzi che questo nuovo album sia in assoluta continuità con quanto proposto da Darren da Belief (…ma anche da Calm before the storm) in poi.
      Ed onestamente a me va benissimo così: i Dare epici degli ultimi anni mi sono sempre piaciuti e non vedo perché si debba cambiare proprio ora che la band ha saputo costruire un sound unico e riconoscibile fra milioni di altre band.

      Non mi dilungo più di tanto sul disco, perché è stato descritto perfettamente da Iacopo: al netto di alcune posizioni da fan (giustamente) sfegatato, la recensione è ben centrata e fedele a ciò che ascolterete, quindi va benissimo così.

      Aggiungo solo che pezzi come Road To Eden sono delle vere e proprie chiamate alle armi per tutti i fans di questa musica, perciò viva i Dare, e altri 100 di questi album.
      Grandissimo Darren: grazie per averci salvato tutti, insieme a Gary Hughes e Vinny Burns, a fine anni 90…

      90/100

    • Ma ci mancherebbe, Angelo…sei libero di sentirci quello che vuoi.
      Allo stesso modo ribadisco il fatto che secondo me questo disco non c’entra proprio nulla con le sonorità degli esordi…

      • Sinceramente non ricordo l’esordio eppure ho tutti i loro dischi ma alla fine quello che conta sono le canzoni e qui ce ne sono di belle. Insomma il solito bel disco dei dare alla dare e non mi sembra poco. Sono all ascolto e mi sta piacendo.

    • Salame sulle orecchie sarebbe più giusto:-):-)

    • Guarda che il disco l’ho ascoltato, altrimenti non avrei espresso il mio giudizio con tanto di voto finale.

      Angelo, rispetta il parere altrui, esattamente come gli altri fanno con il tuo.

    • Ma certamente, io come vedi dai miei post tendo sempre a sdrammatizzare, in fondo parliamo di musica e non di geopolitica ad ogni modo il tuo commento mi spinge a riascoltare il debutto (Non me lo ricordo proprio:-)) e fare un raffronto con l ultimo.

    • Il disco e’ bellissimo ragazzi, rilassante come pochi.. non hanno cercato affatto di copiare il debutto, hanno semplicemente irrobustito un po’ il suono rispetto agli ultimi lavori. La magia rimane..

    • Qui il discorso non è se assomigli o meno all’esordio (beh in realtà se gli assomigliasse sarebbe un bel disco), ma che il disco è veramente mediocre. Le melodie vocali di Darren sono sempre le stesse da anni ed anche musicalmente è proprio povero. Dargli 98 è da arresto senza condizionale. Vi chiamate Melodic rock o Melodic Boost ?? 🙂

      • la differenza sostanziale la fa , a mio modo di vedere, il numero di uscite.
        grazie a dio i dare non producono molto, anzi, e il loro stile è unicum.
        in + Burns alla chitarra è magnifico, ha un senso melodico riconoscibile all’istante.
        per questi motivi sono da premiare, poi certo, la canzone singola in se può non piacere.
         i miei pezzi preferiti sono Born In The Storm , Cradle To The Grave, road To Eden Lovers And Friends, Grace

      • ci chiamiamo MelodicRock.it .

    • molto bene ma non benissimo…parliamoci chiaro, il disco è figo, i pezzi ci sono, la produzione è decisamente buona, ma personalmente mi aspettavo qualcosa in più. E’ tutto in linea con quanto fatto negli ultimi anni e a mio avviso manca il pezzone quello clamoroso da far cadere la mascella. In ogni caso amo il loro sound, grazie a dio diverso da praticamente tutte le altre band senza essere però qualcosa di originale o altro…e che dire di Darren???il suo timbro è un qualcosa di unico, di una bellezza super e fondamentalmente è quello più di ogni altra cosa a fare la differenza e dare credibilità a queste influenze irlandesi che riescono ad amalgamare con il resto

    • Incazzato a bestia …..poco fa ibs mi ha comunicato che lo hanno cancellato dal mio ordine .

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Lightning In A Bottle è il titolo del quarto disco in studio dei Find Me, progetto melodic rock della label partenopea Frontiers Music che unisce il talento del compositore e pluristrumentista svedese Daniel […]

    • Ok ok del vecchio sta ovunque ma vorrei avere solo un grammo del suo talento, lo invidio tantissimo, come singer come compositore , scrittore , produttore, collabora con tutti i mostri sacri del genere che amiamo che cazz vuoi di più dalla vita? …..un cynar???:-)
      È vero ormai è sovraesposto ma è tanta roba …..per fortuna almeno sono un po’ più alto di lui :-):-)
      Veniamo al disco , “solita” roba ma buona , meglio del precedente sicuro, ascolto gradevole e punti guadagnati per la prestazione di le blanc e per la copertina ma mi sto chiedendo come mai alla fine dell’ascolto il pezzo migliore sia la cover di frank stallone ……mah!!! Confermo il voto di Iacopo.

    • Nulla da dire sulla voce sempre magica di Lablanc: un vero maestro come pochi ormai. E Back To You fa la sua porca figura…
      Anche la cover di Far From Over ha un bel tiro.

      Ma per il resto siamo di fronte all’ennesimo capitolo dell’ennesimo progetto inutile dalla produzione inscatolata della Frontiers.

      Per me non si va più in alto di un 61/100.
      Non lo comprerei se non a 3 euro.

      Per tutti coloro che non conoscessero Robbie Lablanc: lasciate perdere i Find Me, e recuperate i due capolavori dei Blanc Faces.

    • Decisamente in linea con quanto scritto in recensione da @Iacopo.
      Copertina azzeccata, il tocco di Michael Palace si sente lontano ad un miglio e la presenza di ADV pure.
      Nel complesso meglio del precedente, ma… anch’io voto tutta la vita i Blanc Faces.
      Voto personale: 69/100

    • Condivido, un buon disco che purtroppo suona come tanti, troppi altri peggio scritti.
      Peccato che queste produzioni tendano a far assomigliare troppo i dischi tra loro.
      LeBlanc un vero fuoriclasse (back to you, remember it’s me).
      68, sufficienza piena onesta e qualcosa di più

    • band in grande calo, purtroppo.. ho amato i primi due album, soprattutto dark angel.. considero il pezzo midnight memories uno dei pochi pezzi dell’ultimo ventennio capaci di gareggiare con i pezzi usciti nella golden era di fine anni 80.. ma negli ultimi due lavori i find me hanno perso tutta la loro vena creativa, e questo è un lavoro veramente moscio e faccio fatica a salvare un solo pezzo da ricordare..

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Sinonimo di qualità con ognuna delle loro tredici pubblicazioni in studio, gli FM ritornano nei negozi nel marzo 2022 con il loro nuovo album Thirteen, interamente arrangiato e prodotto dall’orecchio attento […]

    • ..Mah capisco l’entusiasmo del recensore.. d’altra parte vedendo solo la stupenda copertina mi ero fatto chissà che illusioni (gli FM finalmente tornati a sonorità più heavy ? O anche dark ? ..brrr)
      Purtroppo queste 2 canzoni (ma chi decide i singoli degli album ?!) nulla aggiungono o tolgono al “solito” sound della band, anzi la seconda in particolare mi ha lasciato interdetto, sono proprio gli FM che NON vorrei mai sentire: prevedibili, compiaciuti, macchinosi, inutilmente festosi.
      TOUGHITOUT (ma anche APHRODISIAC) era e rimarrà un gran disco perchè anche nei brani più morbidi c’erano dei bei chitarroni ritmici in palm-muting a reggere la baracca.. qui i suoni delle chitarre sembrano di un qualsiasi cantautore americano (TomPetty, Mellencamp, etc..)
      Scusate lo sfogo ma per il momento l’album non mi convince.. felice se sarò smentito 🙂

      • Io ancora non ho ascoltato l’album, eh…quindi non posso parlare.
        Però onestamente non mi sento minimamente nelle condizioni di poter indirizzare financo pur blande critiche alla carriera degli FM…
        Voglio dire: hanno mai sbagliato un album?
        Certo, ci sono degli episodi meno solidi di altri…ma cosa vogliamo dire agli FM?
        Soprattutto cosa vogliamo dirgli da quando sono in Frontiers?
        Mi viene davvero difficile individuare il mio album preferito del periodo trascorso con la label napoletana, perché mi fanno tutti indistintamente godere come una bestia…
        Poi non so se sono io che sono sordo, eh…e può starci. Ma ogni volta che lanciano un ritornello, festaiolo quanto si vuole, io mi sciolgo ancora come un ghiacciolo… perché sanno come farlo e, soprattutto, hanno i numeri e i mezzi per farlo… contrariamente ai tanti mediocri che oggi scrivono e producono la nostra musica.

        • Io pippe mentali non me ne faccio mai , ascolto una due tre volte se “entra” in circolo mi butto !!!!!!!!

      • Tra l’altro il nuovo di john mellencamp e’ un capolavoro!!!!!

    • mamma mia.. i fasti di indiscreet sono lontani, e si sente.. sono anni che gli FM mi annoiano a morte.. e anche questo ultimo lavoro non fa eccezione, veramente scarico..

      • aspetta! ma vuoi dire che tra gli ottimi HeroesVillains, AtomicGeneration, Synchronized non te nè piaciuto manco uno ?!

      • secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !

    • addirittura non hanno più nulla di AOR?!

    • Per la serie …..quelli di “Finiti dopo seventh son of seven son” 🙂 :-):-)

    • ma in realtà l’aor c’è anche se più vicino al root-pop-country.. è la spinta hard che manca sempre di più.. come se fossero frenati certo c’è anche l’eta da considerare che li porta a un songwriting più tranquillo e maturo.

    • ..Aggiungo un paio di cose se posso:
      -sono sempre più convinto che molte band non fanno attenzione alla scelta dei singoli o alle tracklist dei loro album! questi 2 singoli sono troppo simili anche se una leggermente più vivace.
      -certo, a leggere la recensione magari l’album intero è una bomba e allora abbiamo sbagliato tutti !
      -..Dopo il fantastico AtomicGeneration credevo avessero ormai sparato tutte le migliori cartucce e invece a sorpresa ecco arrivare Synchronized! un album sontuoso, vario, ancora lucidissimo al punto che avevo quasi desiderato che la band si fermasse lì perchè sapevo che raggiunta la vetta si può solo scendere..
      Ricordiamo però che scrivere un album durante lockdown, pandemie e cazhi vari non deve essere facile! (Maneskin a parte!)

      • Rokest, sul discorso dei singoli concordo pienamente con te, ogni tanto faccio veramente fatica a capire la scelta di alcuni singoli… e anche questo lavoro degli FM casca in parte su questo punto…

        • si vero, secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !
          ps: se hai sentito l’album per intero ti chiedo (non lho ancora ordinato) ..è tutto così o questi 2 singoli non sono indicativi dello stile ? grazie

    • diversamente dai gruppi da te citati però con gli FM ben tre quinti dei componenti sono originali.. ma che vuoi che sia, son dettagli 😀

    • Gli FM cambiano band in continuazione??? Seriamente??? La band attuale è stabile ormai da un sacco di anni e come diceva Mezza i 3/5 della band sono originali…

    • ma davvero sei rimasto a TOUGHITOUT e basta ?! questo non va bene perchè il valore di platter come METROPOLIS, ATOMICGENERATION (il mio preferito) non si discute !

    • Per come lo sto ascoltando, l’album è inferiore alle recenti loro uscite.
      Non faccio però paragoni con i loro album epocali.
      ps la copertina è da premio Oscar!

      • ahah si anche a me la copertina mi ha proprio “stregato”! (e il retro è ancora più bello e geniale!) ..ma non posso comprare un album solo per la copertina 🙁

    • Nelle mie “tonalità”, preferisco Steve quando canta materiale più 80s, con i Groundbreaker per esempio.
      Qui gli fm fanno uno step back a tratti, anche piacevole.
      Gli do 70 perché la qualità non manca.

      • ciao, come step back? allora vuoi dire che sono tornati a “quelle” sonorità ?
        è la prima volta che sto esitando a ordinarlo.. questi 2 brani sono piacevoli certo ma manca un po di carica e il suono delle chitarre è troppo debole secondo me

        • ciao, in alcuni passaggi c’è un sapore 80’s che ti fa tornare vagamente con la memoria ai primi dischi.
          Almeno è quello che sente e/o vuole sentire il mio orecchio 🙂

    • Devo unirmi al partito dei “tiepidini” anche io.
      Sono onesto: mi aspettavo molto di più.
      A me i singoli erano piaciuti, e anche tanto, ma nel disco c’è molto altro rispetto alle classiche sonorità “FM”.
      E per carità: non è necessariamente un male.
      Purtroppo i Nostri non riescono a marchiare a fuoco ogni singolo pezzo di questo lungo album…ed oltre ad avvertire una certa fiacchezza di fondo, l’ascoltatore è anche portato verso una discreta noia.
      Intendiamoci: i pezzi belli ci sono, ma sono pochi…e non aggiungono molto altro al grande repertorio degli FM.

      Un disco “normale”, ecco.
      E alla loro età, con alle spalle i loro dischi…ci può stare. E possiamo perdonarli per questo.

      74/100

      • bravo, finalmente cho capito qualcosa di questo album.. e concordo con te! SYNCHRONIZED: ogni canzone aveva una sua personalità ben definita, qui sembrano un “blocco” unico ma con almeno 2 “bombe” (EVERYMAN e FIGHTFIRE!)!

    • ..Ho sentito i sample mp3: alla prima “passata” ..mmh non sembra così fiacco ma le canzoni mi sembrano un po tutte uguali ..alla seconda “passata” ..Amazon dove sei? mi arriva oggi con Prime! 🙂

      ecco il mio piccolo trackbytrack (il trackbytrack ha sempre il suo fascino)

      ShakinTheTree: cadenzata ipnotica con tastiere quasi gothic(!) interessante
      WaitingOnLove: powerballad dal ritornello irresistibile e senzatempo
      TalkIsCheap: ritornello stra-sentito(anche nel disco dei Lonerider) ma il resto è ok
      TurnThisCar: mi aspettavo chissàcosa.. e invece
      Love&War: beh sembra un gran pezzo impegnato alla RunNoMore di Aphrodisiac
      LongRoad: Signore ti prego fa sparire le ballad!
      BeLucky: strana bestia cmq bel ritmo saltellante (blues andante come lo chiamo io)
      EveryMan: una aggressione sonora brutale senza precedenti(almeno per gli FM) ..ci voleva proprio
      JustGotStarted: hardrock roccioso blues stile ColdHearted di HeroesVillains
      FightFire: top del disco aor-tech stile WhoStopTheRain da Metropolis
      BeTrueToYou: nulla di sbagliato qui ma proprio non la capisco

      ..Chi è d’accordo ?

      • Sono al primo ascolto completo del cd e mi è piaciuto , devo dire che ad una prima impressione ho trovato quasi gli stessi punti in comune con la tua analisi, va ascoltato ancora e sono sicuro che crescerà ancora come gradimento.

    • ..Sentito per bene (e consumato sopratutto in autoradio) non è facile dare un giudizio ma ho sentito l’intervista a Overland di MitchLafon (su YouTube) molto interessante, dice che “13” l’hanno realizzato diversamente dagli altri album(colpa del lockdown). Io sento come se le canzoni sono state scritte in periodi molto diversi (FighFireWithFire o BeLucky per esempio hanno uno stile diverso dal resto dell album!)
      ..per quello che conta ecco il mio giudizio finale(l’ultimo davvero:)

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      (media matematica): 7.3 insomma un (piccolo)passo indietro rispetto agli ultimi lavori ma meritevole della vostra attenzione anche solo per quelle due canzoni da 10 e lode !

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 9 mesi fa

    Torna l’hard rock prepotente, sofisticato, heavy ed incazzato degli Indiani Girish and The Chronicles e lo fa esattamente nel loro stile che abbiamo imparato ad amare con il debutto Rock The Highway (2020, qui la […]

    • Ascoltato solo una volta. Attualmente non giudicabile.
      Voce e produzione promosse.
      Copertina sul brutto, forte.

    • Il primo lho divorato anzi per me è stato la sorpresa dell’anno. Questo è in lista d’ascolto prima di un molto probabile acquisto.
      Cover de mmerda

    • Gran botta di adrenalina (quella che servirebbe a sto paese del cazzo), nulla di innovativo ma spacca di brutto , da 300 all ora in autostrada , vice top , solos belli , suoni idem e poi sono indiani cazzo . Resta il neo di una cover anonima , potevano mettere una dea kali col chiodo di pelle cavolo.
      Ps non mi aspettavo una rece del genere da Denis complimenti!!!!:-)
      Pps shamans of time ….pezzone!!!! Voto 8 e vai si ordine!!!!!:-)

    • band che mi piace parecchio..si distinguono un pò dal resto che si trova in giro….per quanto riguarda la copertina beh…quelle frontiers sono al 90% orripilanti devono probilmente ancora imparare ad usare photoshop (ma quello è stato cosi dall’inizio quando hanno preso il filone di pianeti, soli ecc ecc)

    • Bel disco, un po’ skid row era STTG con le dovute proporzioni e differenze.

    • Si effettivamente sono diventati + metal; avrei preferito qualche tocco di hard rock più melodico, inserendo magari una canzone alla “18&life” (ovviamente paragone inarrivabile) più abbordabile.
      Per me vale 67/100

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Sappiamo tutti orami quanto sia prolifico ed ispirato in fase di songwriting il nostro Alessandro Del Vecchio e quindi poco stupisce ritrovarlo dopo un paio di anni dal precedente Native Soul a firmare i pezzi per […]

    • ASCOLTATELO UN PAR DI PALLE !!!!!!!!!!!! VA COMPRATO E SUBITO PURE !!!!!!!!!!!!!! Finalmente un Del Vecchio che si dedica al suo progetto madre , gli EOF che non hanno mai fatto un passo falso e che qui sfiorano il capolavoro, Alessandro ,se ce me fosse ancora bisogno si dimostra un singer di razza ed il resto della band (e che band!!!!!!) spacca di brutto. Qui tutto sfiora la perfezione , dall’esecuzione alla produzione , non ho altro da aggiungere vs onore ,la seduta è tolta !!!
      vedremo quanti si ricorderanno di questo disco a fine anno , io di sicuro.
      ps Che facciamo caro mega direttore , qui oltre alla musica c’è una copertina che i nestore se la sognano quindi ???? diamo 110/100???:-)

      • Si sente che qui Del Vecchio si esprime al meglio e soprattutto in maniera molto personale… e il risultato è per me molto molto valido, senza contare come dicevi anche tu Mark che la band è veramente una cannonata. Spero ci sia presto la possibilità di vederli dal vivo.

    • Alla pari dl Native Soul, ottima musica e giustificatamente più personale degli altri mille progetti dove alé scrive suona produce.

    • Veramente bello, per il momento ascoltato su itunes music, ma presto sarà mio. Sono francamente stanco (non per colpa sua) dei mille progetti in cui scrive, ma qua siamo di fronte davvero ad un lavoro sopra le righe!!!

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Due cose sono chiare dopo un ascolto di questi Fans of the Dark. La prima è che i ragazzi sono amanti di un certo horror / thriller raffinato e psicanalitico con brani dai titoli che rimandano ad Oscar Wild (The […]

    • BELL’ALBUM MA, VISTE LE PREMESSE DEI SINGOLI, MI ATTENDEVO ANCORA DI +.
      POCHI I BRANI E NEI DUE PIù LUNGHI CI SI PERDE UN PO’.
      COPERTINA DA MUSEO DEGLI ORRORI, MA MAGARI ERA IL LORO INTENTO 🙂
      VOCE SICURAMENTE INTERESSANTE!
      AL PROSSIMO CAPITOLO.

    • Ho visto il voto e ho pensato subito a Denis :-):-) , disco assimilato da tempo ma io mi fermo a 70 o 6.5 al massimo in quanto dopo forse una decina di ascolti resta sempre una sensazione di incompletezza generale su songwriting , voce , arrangiamenti come se il tutto fosse stato fatto di fretta ……boh , riproverò (come cerco di farlo sempre dopo un po di tempo) a riascoltarlo .
      90 andava bene ai nestor non certo a questi tifosi del buio:-):-)

    • la voce è interessante, anche se il tipo fa un po’ troppo lo splendido 🙂 , il disco è gradevole anche se secondo me saltano un po’ di palo in frasca…..cmq almeno non è banale….vedremo…

    • Mi ero già espresso in merito in un post di qualche tempo fa…confermo che è un disco interessante e non scontato.
      Curiosamente il gruppo è svedese ma il sound è a mio avviso molto “british”…non voglio scomodare i mostri sacri ma in qualche frangente l’uso delle chitarre mi ha ricordato i Wisbone Ash.
      La voce è particolare ma non mi dispiace: contribuisce in maniera fondamentale all’originalità del lavoro.
      Forse ha ragione Mark…una sensazione di incompletezza c’è ed influisce sulla durata nel tempo…
      Per l’ennesima volta ribadisco la mia perplessità sull’idea di confezionare un buon lavoro dentro un artwork abominevole e soprattutto fuorviante rispetto al contenuto…cui prodest? Se qualcuno ha una spiegazione mi illumini.

      • Confermo che l’artwork, ma anche il logo della band, sono abbastanza fuorvianti… La voce di Alex Falk a me è piaciuta parecchio, lui è bravo e non è la solita voce Svedese. Concordo sul soun più British che Nordico

    • i singoli si lasciano ascoltare che è un piacere, cosa che per me è una rarità, difficilmente oggi riesco ad arrivare fino in fondo a dei brani promozionali a meno che non siano Eclipse, Heat, o qualche progetto targato Slamer, farò un pensierino al momento di ordinare il disco degli Eclipse… a me hanno ricordato, a livello di guitarwork, i the Shock, che a fine anni ’90 pubblicarono Pinultimate, un ottimo album di hard/class metal, purtroppo rovinato da una produzione davvero pessima da parte della now&then.

      • Minchia… i The Shock! Effettivamente il paragone calza anche se forse i Fans of The Dark sono più morbidi… ma vado anche a memoria… 😀

        • in effetti la produzione di questi ultimi è più patinata.. però il rifferama del chitarrista me li ha portati alla memoria!

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Dopo 5 lunghi anni di attesa torna l’hard rock band italiana Soul Seller.

    Con una carriera ormai ventennale che può vantare due album pubblicati in tutto il mondo, “Matter Of Faith” e “Back to Life”, e […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Torna il Danese Michael Kratz, che forte del buon successo del suo precendente album solista Live Your Life, che faceva seguito al suo debutto Cross That Line del 2012 uscito per Sony e ristampato in seguito da […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa

    MelodicRock.it ringrazia il Fotogiornalista Andrea Forlani che ha curato l’intervista che potete leggere di seguito!
    Date un’occhiata al suo sito http://www.andreaforlani.com e seguitelo sulla sulla splendida […]

    • LA FRASE “ l’enigma musicale più avvincente dell’anno” RENDE PERFETTAMENTE L’IDEA DEL MONDO NESTOR.

    • grande album questo… ottime songs!!!!… lo sto ascoltando in questi giorni….da comprare assolutamente….ma in svezia…. proprio del covid se ne sbattono???…vedo che eravate molto ammassati in un locale piccolo….ma…da noi rimandano di continuo i tour e li’ fan quel cavolo che vogliono…boooo…beato chi ci capisce qualcosa…..

      • Li sanno vivere , sin dall’inizio di questa farsa chiamata covid hanno gestito la cosa in modo tale da conviverci senza uccidere il paese dal punto di vista sociale ed economico . qui invece facciamo i lasciapassare persino con la minaccia ,di fatto , di perdere il lavoro .Sarà un paese di depressi , malati cronici e disoccupati . Forse ci sveglieremo alla sesta dose , spero non sia troppo tardi.
        Per quanto mi riguarda coi concerti ho chiuso ed anche con tutto il resto.

        • ….hai ragione….questa situazione e’ davvero allucinante…..cercano di inseguire le varianti anche se l’infezione e’ pari a zero….e’ il nuovo business dell’europa….vaccini restrizioni…vaccini…restrizioni!….vogliono veramente riportare il popolino alla fame per guadagnare solo loro….

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa

    Segnatevi questo nome, NESTOR, e segnatevi questo titolo, “Kids in a Ghost Town”!
    Perchè di questi Nestor e di questo album ne parleremo parecchio negli anni a venire ed un lavoro di questo livello negli ultimi […]

    • Non so da dove escano fuori, ma questo album dei Nestor è da comprare a occhi chiusi ed a orecchie ben aperte!
      Un album che sbanca in questo 2021.
      Grandiose “Stone Cold eyes”, candidata a mia canzone dell’anno, “These days” e il lento “Tommorow” con la fantastica presenza del mito anni ’80, Samantha “touch me” Fox.
      Devo dire che vedere un 100/100 è una rarità, ma nel 2021 un album simile lo può anche meritare!

      • si sono d’accordo e poi non ricordo un album di questo livello neppure dai mostri sacri come Journey Survivor Toto..

    • E sti cazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!!! Lo cerco subito , non vedo l’ora di stroncarlo :-):-):-)

      ps.Mi mancavano i voti ipertrofici del Denis:-)

    • Sinceramente pensavo che avresti dato 150 (☆▽☆)

    • I tre singoli rilasciati a me hanno garbato parecchio, spero quanto prima di riuscire a sentire il resto. Anche io al primo ascolto di “on the run” ho pensato : e questi da dove c***o escono! Poi la cosa che me li rende simpatici è il fatto che sono autoironici…o almeno così sembra dai loro video. Comunque l’avevo detto che on the run era il pezzo MR dell’ anno ma qui a quanto leggo si fa doppietta brano/album…altro che Eclipse…

    • ….i singoli son davvero belli ma 100 onestamente no daiiiiii….95..98 ma non 100 Denis….un voto cosi’ va attribuito a pietre miliari del genere….potrei fare qualsiasi esempio….survivor….journey…styx o il primo dei boston…ma non i nestor su!

    • STATE CALMI!!!
      Oggi mi sono arrivati questo e quello dei Supernova!
      Sono in ascolto!!

      Yuri e Denis: sono cazzi vostri! 😀

    • Ragazzi, io non voglio far scoppiare il polemicone [“EEEEEHHHHH” (Cit. Red Ronnie)], ma qui non siamo neanche sugli 80 punti su 100…voglio dire: non ci siamo neanche lontanamente vicino.
      Ora, al di là del fatto che la produzione è estremamente, e sottolineo “estremamente”, discutibile, i pezzi sono al limite dell’ordinario per un genere come il nostro.
      Si tratta essenzialmente di copia-incolla di grandi classici, messi nel frullatore e rigirati per bene: lui ha una voce sicuramente interessante, le prestazioni strumentali sono buone…ma una noia bestiale già al quinto pezzo. Bisogna aspettare These Days per destarsi dal torpore.
      E poi il plagio scandaloso di Tomorrow…voglio dire non si sono neanche preoccupati di cambiare il ritornello: tant’è che mi sono chiesto se non fosse proprio una cover con il testo magari riscritto per l’occasione, ma non credo sia questo il caso…

      Non lo so, sarò io forse il problema…ma questo non è un album da 70, 80 e tantomeno 100…

      Io mi fermo a 62/100, ma siamo veramente al limite.

      • NeoMelodicRock.it ti aspetta a braccia aperte… 😀 😀 😀

      • Porc vacca devo ancora ascoltarlo ma dato che lo hai schifato io darò 101 a prescindere :-):-):-)

      • ahia qua scappa la polemica .
        serve il VAR a sto giro 🙂

        • E’ un Gomblotto!!! 🙂

        • Infatti sono stato richiamato dalla Var via Messenger! 😀
          Lo riascolterò, ragazzi…ma sono piuttosto sicuro della mia valutazione.
          Facci sapere anche tu, Mark.

        • in sala VAR stanno valutando il “fuorigioco” di Bontropi. 🙂
          Scherzi a parte, buona osservazione sulla canzone dei Giant che andrò a riascoltare, dopo, in pausa caffè.

      • Con 2 plagi e mezzo, 62 va già bene…

        • Purtroppo è proprio per questo motivo che sono andato così in basso: non tollero i plagi.
          È una questione di rispetto verso chi si fa a pezzi per creare una melodia vincente.
          Siamo tutti bravi a copiare.

        • non sono plagi.. sono omaggi e poi nel rock gli accordi sono quelli.. solo 6/7 quelli principali !!

      • rokest replied 8 mesi fa

        no guarda, ti assicuro che sono una spanna sopra a quasi tutti questi Nestor! sono tutti ottimi musicisti ma giocano per la squadra come si dice, sono già maturi al primo album e poi.. quella voce con echi Survivor/Jamison!

      • ciao, guarda risentilo vai tranquillo fidati cheè un super-disco e sentiremo molto parlare di loro!!

    • Ah, il ritornello di Stone Cold Eyes è Hold back the Night dei Giant…

      • Effettivamente la canzone ha lo stesso tipo di melodia della grande canzone dei Giant.
        bravo Bontropi anche se, per me, Stone Cold Eyes rimane ottima.

    • Ciao, quando ho letto 100 su 100 come recensione, mi è venuto un colpo creandomi una grande hype.
      Allora via di Spotify, ascolto l’album e mezza delusione, non capisco i 100 e la recensione bombastica.
      Onestamente un bel 85 mi sembra già un ottimo risultato.
      Come menzionato giustamente da Bontropi però, “Tomorrow” ricorda molto ( troppo ) la versione degli Europe in alcuni frangenti, ma il plagio più grande è “Stone Cold Eyes” dove, come parte, mi ha ricordato subito i Giant con “Hold Back the line” ed infatti il ritornello è IDENTICO: puoi cantarci sopra i Giant che non cambia nulla! ( provate a riascoltarli ), così come l’assolo ed il cantato subito dopo; ripeto IDENTICO.
      Mah, bel disco perchè sicuramente è piacevole e lo riascolterò di certo, ma dai 100 su 100 siamo ben distanti, parecchio.

    • A parte il plagio dei giant il resto scorre cmq bene , non ho avuto nessun sussulto, onesto melodic rock che racchiude un po’ tutte le influenze che il genere ha dato negli anni, ben suonato , la voce per me è un po’ anonima. Devo ascoltarlo ancora ma onestamente perfect plan, Kent hilli , Vega e eclipse tanto per fare nomi hanno delle marce in più ed una di queste si chiama personalità, hanno un loro sound , i nestor devono ancora svilupparlo secondo me.
      I duetti non mi hanno detto nulla , alla fine è cmq un buon disco, si ascolta con piacere perché il genere che fanno ci piace ma certamente non é da 100 né da 62 ….per ora mi fermerei ad un 78 o ad un 7 pieno .

    • Consiglierei al recensore un mesetto di ascolto cosi le parole per la recensione non si buttano cosi di getto e l’entusiasmo magari cala per far posto ad un sano equilibrio. Sono al terzo ascolto. Album per me discreto, nell’ordinario. 65/100. Ma magari cambio idea e peggioro il voto 🙂

    • Aggiungo altro plagio plateale, anche peggio di quello dei Giant ; “These days” è la copia spudorata di “Right now” dei Van Halen, uguale nella ritmica (la batteria e il solfeggio sono identici) e nel cantato.
      Inoltre le canzoni rimanenti assomigliano al repertorio dei Newmann.
      Ora, se questi Nestor volevano farsi notare, ci sono riusciti in pieno, ma in quanto a originalità pessimi.
      Come qualcuno ha già scritto, penso che un 70 su 100 sia già abbondante.
      Magari se in copertina avessero messo la Fox in abiti succinti, magari un 72 lo portavano a casa…

      • Sì, è vero.
        Questa mi era sfuggita. Forse è ancora più evidente di Hold Back The Night.
        Complimenti Buso, e benvenuto.

        • Grazie, sono anni che leggo Melodic ma non mi ero mai loggato.
          Spero che Denis non mi odi d’ora in avanti, ma con il senno di poi forse correggerà il voto.
          Dai, 100 a questi Nestor non si può vedere.

          • Ha ha ha, lungi da me odiare qualcuno, soprattutto quando si parla di idee musicali, anzi il dibattito in questi casi serve quasi sempre a far riflettere… 😉 e ci ho riflettuto e confermo il mio 100, per me assolutamente album dell’anno e sicuramente una delle uscite più interessanti in ambito Melodic Rock dai 2000 in avanti.
            Fatemi chiarire anche il mio punto di vista, a parte il fatto che l’album scorre via in maniera liscia e pulita dal primo all’ultimo brano senza secondo me il benchè minimo calo qualitativo (e non è poco), ma anche il discorso “plagi” urlati un po’ come uno scandalo… ascolto i brani che avete citato e ascolto i brani dei Nestor e alle mie orecchie suonano come pezzi “diversi” tra loro, non che non ci siano tratti in comune… ma qui parliamo palesemente di un album che fa richiamo al periodo d’oro del genere in ogni suo secondo musicale (e non solo musicale), non a caso nella recensione parlo di “nostalgica rivalsa”, e secondo me lo fa veramente bene e con idee molto chiare e non come semplice scopiazzatura.
            A questo aggiungiamoci anche una cura del “pacchetto” (la qualità degli artisti, la produzione, i video e l’immagine in generale…), roba che nel nostro genere si vede sempre più raramente, soprattutto se fatta così bene e con questa cura…
            P.s.: BUSO, con quanto voglio bene ai Newman, ma qui di loro ci trovo veramente ben poco… 😉

            • Grande Denis, però potevi mettere un 99 a priori, perché perfetto perfetto l’album non è…

              • Sono sincero… sul voto sono stato indeciso fino all’ultimo… sapevo sarebbe stato sopra il 95, ma poi alla fine, vuoi per l’effetto sorpresa e per quanto mi ha preso l’album, vuoi per il contorno curato (e per il fatto che questi han fatto tutto in autoproduzione), vuoi per Samantha Fox… e allora ho deciso di dare il massimo… anche perchè secondo me è un album che fissa la qualità (non solo musicale) ad un livello più alto della media e che dovrebbe far riflettere su alcune produzioni attuali veramente fatte con lo stampino… sopra ho dimenticato di scrivere una cosa… qualcuno ha scritto che mancano di personalità, ma anche su questo non sono d’accordo… può non piacere lo stile impostato, anche autoironico se vogliamo, ma in quanto a personalità io qui ne vedo veramente tanta… 😉

                • Ero io a dire che no hanno personalità nel sound, è vero che sono all’esordio e
                  Che sia estremamente difficile dare un impronta del tutto inedita alla proposta musicale, vedremo cosa succederà in seguito. A me non sono dispiaciuti ho dato 78 . Sicuramente nel dare il voto si considera anche il grado di coinvolgimento emotivo a prescindere. Nei nestor no i Newman proprio no.

                • si la personalità ce l’hanno eccome specialmente nel loro singer vero punto di forza.. cioè il suo timbro può piacere o meno ma il carisma mi ha ricordato nientemeno che il Bono/U2 dei tempi d’oro !!

              • benvenuto BUSO tra i commentatori del ns sito e del genere musicale che amiamo!
                Le segnalazioni che ci hai dato ti fanno meritare un plauso.
                Io sono un po’ del partito di Denis, nel senso che sto “KIAGT” sta rallegrando i miei spostamenti in auto e quindi l’ho già ordinato a 22,99€ su EBAY; Prezzo folle, ma ogni tanto, a qualche cd che reputo meritevole li do!

            • in realtà qualcosa dei Newman (band che trovo abbastanza anonima) c’è in brani come Firesign,la titletrack e quelle dal ritmo più spedito e lineare

      • “These days” è la copia spudorata di “Right now” dei Van Halen. CONFERMO io e anche un mio amico chitarrista!

    • Ragazzi, ragazzi… Il compito del recensore non è mai facile. A volte escono album che toccano le corde giuste, suscitano le emozioni più profonde. Magari arrivano in un momento particolare… e allora si finisce con il dare votoni dettati dal cuore e non dalla testa. E ve lo dice uno che ha dato 80 all’ultimo Bon Jovi! Il capo ha tutto il mio appoggio!

      • Infatti tra 100 a questo e 80 all’ultimo bon Jovi…vi voglio bene ma cerchiamo di essere un pochino razionali altrimenti a new jersey diamo tipo 250 dai..capisco tutto ma allora all’ultimo Eclipse uno degliultimi capisaldi veri del rock come cristo comanda diamo 100/100 a prescindere ….

        • C’è anche da tener presente che non siamo più nell’epoca in cui è uscito New Jersey. I nostri voti tengono conto del valore dei dischi del passato ma devono essere per forza di cose radicati nella situazione presente

          • Ancora meglio…diamo allora 100 ad Eclipse ,,Crazy lixx e h.e.a.t.

            • Secondo me, tutto il bordello nasce dal 100 di Denis, ahaahhaha 🙂
              Diversamente, i Nestor non avrebbero avuto l’attenzione di tutta l’utenza di MelodicRock.it.

              Comunque io sono d’accordo. Non a caso ho caricato il voto degli Eclipse fino a 100.
              Non ricordo se l’ho fatto anche con gli Heat (…devo andare a riguardare…), ma sicuramente ho dato più di 92 a W.e.t., Kent Hilli …

              Poi, per dire, stamattina riascoltavo l’ultimo disco dei Creye: è almeno 10 volte più bello di questo dei Nestor.

              • CONFERMO.
                Ho recensito i Creye ad inizio anno e devo ammettere che nei mesi l’album mi è salito prepotentemente nei miei TOP 5 del 2021. Qualità di produzione e canzoni di alto livello, pur essendo una giovane band!

                • Credo nessuno di noi si sia reso realmente conto, lì per lì, di quanto quel disco sia stato clamoroso.
                  Nella mia Top 5 ci sono sicuramente loro, W.e.t., Eclipse e Kent Hilli.

                  • Creye bellissima sorpresa anche per me… forse per molti qui troppo Pop… Siberia ad un possibile Eurovision Song Contest avrebbe potuto sbancare… 😀

                    • Anche il primo era bellissimo.
                      Sono convinto che loro avranno un futuro roseo.
                      Sono bravissimi, potentissimi e modernissimi.
                      Sì, all’Eurofestival farebbero il culo a tutti.
                      Se dovessero mai andare, io mi vestirò da capoultrá per 3 serate..

                    • Confermo!

                  • Cd comprato su Ebay ad un prezzo vantaggioso (12€) e mai arrivato (Ca**o)!
                    Me l’hanno rimborsato.
                    Adesso spero che Frontiers spari fuori un po di sconti nel periodo del black friday….. sennò amen!

                    • A me piace molto il negozio della Frontiers, ma non compro perché ti ammazzano con le spese di spedizione. E non va bene.
                      Se abbatteranno le spese di spedizione, sarà il mio negozio preferito.
                      Cd di nuova pubblicazione a 13 euro sarebbe fantastico.

                      • @Denis Abello
                        fai sentire la ns opinione a Frontiers.
                        Anche altre persone che conosco hanno manifestato il dissenso delle esose spese di trasposto dello shop Frontiers.

        • rokest replied 8 mesi fa

          I Nestor secondo me non li vedono neanche gli Eclipse che ricordiamo non sono neanche Aor!

    • Cmq a proposito d plagi clamorosi in questo album
      …. vogliamo parlare del prechorus di 1989 che è lo stesso di i’ll fight hell you dei kiss?

      • Marcoss e Buso assunti come “investigatori” di plagi.
        Scherzi a parte, bravi per porre attenzione a queste sfaccettature.

    • Porca miseria , mi tocca difendere la scala di giudizio del boss 🙂 , per me che sono il braccino corto della redazione è compito assai arduo. Una recensione è sempre un misto di fattori e serve a rendere una idea generale del disco, impossibile che metta d’accordo tutti, neanche quelle di Beppe Riva lo facevano, figuriamoci le nostre. Ad ogni modo la recensione deve tenere conto anche del periodo in cui esce il disco….nel 1989 neanche Denis avrebbe osato dare 100 a questo disco, ma dall’ 89 son passate svariate decadi e il voto va anche attualizzato, perché con in confronto ai giganti del passato i dischi odierni raramente andrebbero oltre il 7/7,5. Punto secondo i fattori personali sicuramente incidono e le affinità verso certe sonorità hanno notevole peso nella valutazione finale, quindi premesso che finché non ho ascoltato un disco 5/6 volte io non mi esprimo (anzi aspetto a gloria che arrivi il CD così mi faccio una idea più precisa)…. detto ciò capisco il voto e lo spirito con cui è stato dato, anche se magari io sarei stato più basso.

      • Ragazzi…posso fare un po’ il “borgataro”??..ma che caxxo state a dire??…Oltre i plagi gia trovati,la titletrack ,erano giorni che non riuscivo collegarla…be’ sentitevi Alive dei Taste(fratelli Borg,ex Art Nation)..un vero schifo stesso riff,stessi suoni,un plagio totale…questi sono dei veri ciarlatani altro che 100/100,hanno fatto copia incolla di vari pezzi di canzoni e li hanno messi insieme dai..facciamo i seri x favore…

        • Se stai dietro ai plagi addio, ne trovi quanti ne vuoi ovunque, cmq la mia non era una difesa del disco, che come ho scritto non ho ascoltato per bene, ma del giudizio del recensore, che segue non solo valori tecnici, ma soprattutto emotivi e di circostanza storica.
          Detto ciò tutto è giudizio personale…. preferisco un plagio che funziona ad un originale scialbo, ma siamo sempre nell’ambito del giudizio soggettivo…. spero di essere stato chiaro

          • si si ..ma non era riferito a te ci manherebbe…x carita’ qualche spunto qua e la ci puo’ stare ,ma qui si sta rasendo veramente il ridicolo ,abbiamo gia trovato 4 brani plagiati dai,mi sembra sincermante eccessivo.

            • sinceramente io penso che sia una questione studiata a tavolino, se non ho letto male… da qualche parte mi hanno fatto notare che questi ragazzi sono songwriter per gruppi pop anche di discreto successo, porca miseria non ricordo dove ho letto sta cosa…..e faccio altresì notare che fino a pochi anni fa…un paio al massimo suonavano un rock alternative(neanche brutto tra l’altro)….che quindi sia una operazione di marketing sul modello nostalgia degli anni 80 io ne sono pressochè certo…..che il disco sia bello o brutto valuterò…di sicuro hanno destato interesse.

              • Francamente faccio fatica a pensarla diversamente da @marcoss, Samuele.
                Ma non perché si vuol essere sempre severi nelle valutazioni o cercare di mettere alla berlina il gruppo di turno.
                È che proprio si diventa dei ciarlatani con le scelte che si fanno: il plagio è la forma d’arte più bassa e abietta, perché col plagio ci si vuole appropriare, in poche parole, dell’altrui parto artistico, spacciandolo per proprio.
                Non è un’ispirazione, non è un omaggio, non è neanche casuale.
                Quindi non posso essere assolutamente d’accordo con te.

                I Nestor sono imbarazzanti negli intenti, nell’immagine, e soprattutto nel risultato finale della loro creazione “artistica”. E mi viene estremamente difficile capire cosa di questo enorme accrocco vi sia piaciuto così tanto…quando, davvero, sono stati usati toni molto più pacati e misurati per album che avrebbero meritato ben altra esposizione.
                Con questo non rimprovero certo Denis, o te, se apprezzate i Nestor, ci mancherebbe…ma ecco, se io fossi un artista, e se il mio disco venisse recensito su queste pagine, prendendo magari (..che so..) un 85, sapendo che il mio lavoro è MIO al 100%, un 100 dei Nestor mi farebbe sorridere…
                Perché, vi assicuro, i plagi non li sentono solo Bontropi, Buso o Marcoss…

                • ma dove ho scritto che mi piace il disco? 🙂 ,ancora non l’ho nemmeno ascoltato tutto…ho detto solo che per me questa è una operazione di marketing fatta coi fiocchi da gente che sa il fatto suo in ambito musicale. se poi il disco mi piacerà o meno si vedrà……poi a me il 90 % delle band scandinave ha abbastanza fracassato gli zebedei ivi compresi eclipse, heat wet etc….e sono il meno ottantiano della redazione quindi probabilmente se lo avessi recensito io…il voto non sarebbe stato così lusinghiero, di questo puoi stare certo. Il mio discorso era sulle recensioni ed il modo soggettivo sul quale vengono dati i voti, perchè questo disco piacerà a molti che non sarebbero stai d’accordo se avesse preso che so 75…..ergo la recensione va presa come una analisi personale di un disco che a qualcuno può suscitare emozioni e ad altri no……

                  • Mah, io continuo a non essere d’accordo, Samuele: semplicemente perché in musica ci sono delle oggettività che vanno valutate come tali. Almeno per me.
                    Poi è chiaro che ognuno è libero di fare un po’ come gli pare.
                    Ma 4 plagi, anche abbastanza pacchiani, presenti in un disco, non possono che portare ad una valutazione estremamente bassa.

                    Non posso condividere il tuo discorso “preferisco un plagio che funziona ad un originale scialbo”.

                    Molto discutibile anche la cosiddetta”operazione di marketing”: alla fine stiamo pur sempre parlando di un disco destinato a restare di nicchia, fatto di parrucche, produzione plasticosa, e video imbarazzanti.
                    Mi sembra una cosa anche molto evidente…
                    Poi è chiaro che dobbiamo metterci d’accordo sullo spessore di certi personaggi, perché se un anonimo mestierante AOR (…che magari acquisisce un minimo di notorietà in un circuito underground…) viene paragonato a Desmond Child, allora possiamo dire tutto ed il contrario di tutto.

                    • continuo a non spiegarmi…..la musica è la cosa meno oggettiva del mondo…o il successo della trap non si spiegherebbe…. io intanto sti plagi li devo ancora sentire, perchè come ho scritto ancora non l’ho ascoltato, secondo confermo che tra una canzone scopiazzata che funziona e una originale che fa schifo preferisco la scopiazzatura….naturalmente se fatta bene…..questi personaggi son talmente di nicchia che il cantante è uno dei principali songwriter della scena pop svedese, nonchè head music office della software house paradox…..altrimenti non si spiegherebbero sia la professionalità dei video sia la scelta dell’autodristribuzione….e a quanto mi dicono anche la brillantezza produttiva del disco…insomma questi non sono portati dalla piena…..

                    • Beh, ragazzi, vi piacciono i Groundbreaker? Si? Ascoltatevi “There is no tomorrow” e poi parliamo di plagi…

              • si confermo in un sito li hanno definiti addirittura “compositori da studio freddi e spietati killer assassini”(?) può darsi ma se i risultati sono tutta questa bontà ben vengano !!

          • Sono più che d’accordo con te, proprio x questo dare 100 ti espone alle critiche, perché a quel punto ti aspetti un qualcosa che ti spiazzi in modo notevole.
            Difficilmente i Nestor diventeranno un punto di riferimento, non propongo nulla di nuovo o particolare, anzi, come dai video, sono dei “ruffiani”, simpatici, piacevoli, ma nulla di più.

    • Vedo che sti nestore hanno acceso una bella discussione (anzi è stato Denis col suo 100/100 :-))
      Non mi dilungo ma consiglierei ai recensori di cambiare la legenda dei voti e adottare qualcosa del tipo:

      1 songwriting
      2 produzione
      3 coinvolgimento
      4 esecuzione
      dare dei voti da 1 a 10 e poi farne una media come voto finale.

      esempio : Nestor
      songwriting 7
      produzione 7
      coinvolgimento 10 (è il caso di Denis)
      esecuzione 8.5

      la media è 8 e mi sembra più naturale come voto.

      100/100 a sto disco in base alla legenda vuol dire che è o entrerà nella storia ……MA QUANDO MAI!!!!!!!!

      • A me piace molto come idea.

        • Ehhh c è sempre stato del feeling tra noi ……Non ti arrapare:-)

          Cmq io a frontiers di soldi ne ho dati tanti e continuo a darne anche se da loro non ordino più. Ai tempi i cd a 14 euro e le spese di spedizione a 6 . Chiaramente per spalmarle devi acquistare più titoli.

          • Ahahhaa 🙂

            Ma poi, tra l’altro, mi pare aumentino all’aumentare del peso del pacco, se non ricordo male…
            Me lo confermate?

      • Sottoscrivo

      • ti dirò ci sarebbe da discutere uguale….esempio….io sono un appassionato di fantascienza….per me somewhere out in space è il più bel disco dei gamma ray per songwriting….a chi fa cagare la fantascienza mi insulterebbe al solo pensiero….produzione….per me il 90 percento dei gruppi odierni prenderebbe 4 ed invece sento lodare le stampe rock candy perche….pompano 🙂
        la recensione è bella se è organica altrimenti è solo una striscia di numeri e voti che restano relativi…..unica cosa sarebbe abolire il voto….ma tanti leggono solo quello….è un cane che si morde la coda….:-)

        • Grandissimo disco Somewhere out in space!

        • SOIS mi è piaciuto molto all’epoca anche se non stravedo per quel tipo di power , poi per il caNE CHE SI MORDE LA CODA sono d’accordo ma almeno cambiare un pò il tipo di legenda, cosi tanto per prenderci per il culo simpaticamente 🙂

          • Un po’ l’abbiamo aggiornata…. prima chi prendeva 7 sembrava avesse fatto un disco di merda 🙂 adesso si può dare sette senza passare da stroncatori folli….il mio obiettivo è abbassare le medie voti degli ultimi anni per essere più in linea con la realtà……ci vuole tempo…..:-)

      • si buona idea, ma da musicista(semi-pro) per me il metodo migliore e realistico e’ semplicissimo: voti ogni canzone dell album da 1 a 10 (per scrittura, tecnica, carisma/personalità) sommi e dividi il totale per il numero di canzoni e voilà.. semplice no ? lho fatto con gli album della mia band favorita(FM) e ha funzionato perfettamente

    • Penso che la pietra dello scandalo più grossa non sia tanto l’album dei Nestor ma il mio 100… 😀 😀 😀 ma ripeto (e Bontropi mi odierà, ma mi mancava essere così in disaccordo con te)… per me questo è un album fatto veramente bene dove ogni cosa è al suo posto, dai richiami nostalgici, alla bella e caratterizzante voce di Tobias, alla cura per la produzione, artrangiamenti e per i dettagli (video compresi) e su questi punti secondo me fissano l’asticella ben più in alto di molte produzioni attuali che spero si adegueranno… le qualità descritte prima sinceramente fatico a trovarle in altre band attuali se non in poche realtà, gli Eclipse tanto citati per dire sono una di queste, anche se il loro sound è un melodic rock molto più contaminato da generi “moderni”. Unica cosa su cui a parer mio hanno toppato i Nestor è la distribuzione post uscita del disco che però non va a inficiare il valore del prodotto…
      Discorso plagi, anche qui non mi trovate in accordo, come già scritto io ci sento i pezzi dei Nestor, che poi abbiano richiami non tanto velati a stilemi che hanno reso grande il genere che amiamo… beh, seguiamo un genere dove “l’innovazione” non è proprio uno dei punti di forza… praticamente in ogni album uscito dai 2000 in avanti è facilissimo trovare “richiami” presi qua e la, almeno qui sono usati per mettere in piedi dei pezzi veramente di valore e coinvolgenti… e se per dire non li ritrovate negli Eclipse è perchè forse furbescamente li vanno a pescare da generi meno affini al melodic rock / AOR classico (leggasi alternative rock / metal… anche se, non ricordo quale pezzo, ma un loro brano di un disco di qualche anno fa è uguale a Over The Hill and Far Away di Gary Moore… 😀 😀 😀 ).
      Poi per fortuna come ripeto spesso, al giorno d’oggi è facile farsi un’idea di un album prima di spenderci soldi sopra e quindi anche una recensione diventa nient’altro che un parere in più su cui fare delle valutazioni… ultima cosa, prima di mettere giù la recensione l’album ha girato nello stereo per un bel po’ di ascolti, quindi quel 100 è stato ben valutato e sinceramente lo confermo a distanza di tempo (ora potete tornare a cazziarmi per bene… 😀 ).

      • nzomma t’è piaciuto un bel pò!!!!! 🙂

      • MelodicRock deve il suo successo mondiale all’eterna lotta fra la Forza (Partito Abelliano) ed il suo Lato Oscuro (Partito Bontropiano): diciamolo! 😀
        Quindi tutto regolare! 🙂 🙂

    • bah ..a me sti nestor non sono piaciuti, nè capisco bene tutto sto clamore.. le canzoni dopo il primo ascolto ..zero voglia di riascoltare, l’unica moderatamente carina è copiata dai van halen.. apprezzo l’armamentario immaginifico ed evocativo degli eighties che hanno messo su, ma al di là di quello poco altro..

    • Tich replied 3 anni fa

      disco Totale! altre parole sono di troppo

    • mimmo replied 3 anni fa

      Be qui caro il mio megadirettore ti sei superato…di solito mi bastava levare un bel 20 punti dal tuo giudizio et voilà…il gioco era fatto…ma a sto giro mi sa che di punti mi tocca toglierne 30!!! 🙂

      Che poi per carità al di la delle varie scopiazzature il disco non è affatto male, pochi punti deboli, tecnicamente validi, una buona voce ma per avere voti altisonanti devi per forza avere pezzi che si ricordino nel tempo…e qui purtroppo non ne sento…buoni brani ma che non rimarranno nella storia.

      Cmq caro Denis mi sa che mentre scrivevi la rece ti stavi sollazzando con Ok il prezzo è giusto e al grido CENTO CENTO CENTO ti sei lasciato prendere…vabbè va…cmq la frase “un lavoro di questo livello negli ultimi 21 anni fatico veramente a trovarne traccia” l ho già incisa nel bagno di casa! 🙂

      Grande Denissssssssssssssssssssssss!!!!

    • Video divertenti e pezzi coinvolgenti. Scopiazzature qua e la’, comunque lo comprero’.
      Ho apprezzato l’entusiasmo di Denis.
      Samantona e’invecchiata, ricordo che era una fan dell’hard rock (molto hard), si sara’divertita.

      • Invece la sua collega italiana di merende sembra ringiovanita.
        Sabrina Salerno favolosa!

      • Ordinato su facebook direttamente dalla loro pagina con il poster. (Non mi frega miente del poster, ma sn comtento di ordinare direttamente dalla band). 26 euri.

        • no no invece un bel poster in cameretta mia ci sta proprio bene 😉 ti ricordo che stiamo parlando della più grande class-rock band del momento (per me di sempre!!)!

    • Introvabile a prezzi umani, un vero peccato. Spero provvedano visto che sono piaciuti a moltissimi rockers.

    • Ha entusiasmato molti appassionati. Leggo su facebook che per molti e’disco dell’anno.
      Allora aspetto ed evito di pagarlo 25 E su ebay.

    • Premesso che io il massimo dei voti non l’ho mai assegnato a nessuna nuova uscita perché a mio modesto parere quello è un voto da riservare solamente ai classici, vorrei comunque spezzare una lancia in favore di Denis, che mi perdonerà se cito un altro sito melodico. Su Rockreport ci sono 30 recensioni degli utenti. Si possono assegnare 6 stelle, compresi i mezzi voti: il voto più basso è 5/6, con una media totale di 5.53, quindi molto vicina al punteggio massimo. O sono tutti impazziti (e chi segue quel portale saprà che quando c’è da macinare qualcuno lo macinano senza problemi) o forse Denis non è l’unico ad essere rimasto colpito da questo lavoro.

      Dal canto mio il CD l’ho comprato, ma devo dire che al di là di un’innegabile qualità di fondo, i pezzi almeno per ora non mi hanno conquistato. Forse servirebbero più ascolti che non ho ancora avuto modo di fare…

      • Conosco quel portale e confermo quello che hai detto, in effetti è cosi , in genere tendono ad esaltare al massimo le recensioni ma altrettanto fanno con le stroncature ah ah .

      • Anche qui meniamo forte, Stefano.
        Ma rileggendo i commenti di tante nostre recensioni pubblicate negli anni, credo che la cosa che salti maggiormente all’occhio sia l’eterogeneità della nostra utenza: non sono stati pochi i casi in cui, in una stessa recensione, si parlava malissimo del disco, moderatamente bene e benissimo…
        Quindi direi che, quanto ad attendibilità, siamo molto meglio noi: i siti in cui “o si stronca o si esalta” non vanno mai bene: ecco perché ho reputato sempre altamente inattendibili siti come MelodicRock.com, ad esempio.

    • rokest replied 8 mesi fa

      ..Credo di essere la prova “vivente” che questi NESTOR valgono davvero tanto nè sono un semplice bluff! Dunque io è difficile che esco fuori dal mio “orticello” di quelle 4-5 bands che amo (Ten, Fm, Heartland, Magnum, LeeSmall, Se7en,..) ma.. Ma ..MA ho deciso di comprarli questi !
      Nel nostro genere il cantante si sa fa la differenza e questo oltre a un bellissimo timbro (tra i Survivor e gli Aviator!) sfoggia già un totale controllo della voce! .. e poi come non amare un titolo come “Eyes Of Demi Moore” ?!
      Quindi gran disco, forse non da 100 ma dai 90 in su, e totale solidarietà a Denis.. (anche se quel voto vergognoso al capolavoro di Overland-SIX grida ancora vendetta!)

    • ..Dunque ehm torno un attimo su questi Nestor che hanno creato un putiferio(non solo qui) dopo ormai decine e decine(!) di ascolti.. i gusti son gusti lo stile può piacere o meno la voce idem(ma sto tizio è davvero dotato!) ma in questi solchi si respira un’aria speciale, ci si accorge subito che stiamo ascoltando non l’ennesima buona band ma qualcosa di incredibilmente carismatico e contagioso. Basta vederli live per notare che i Nestor non suonano semplicemente.. loro “vivono” le loro canzoni!(ho visto un festival con una immensa platea di gente scettica/distaccata che dopo pochi brani si è letteralmente arresa all’energia/passione della band partecipando totalmente!). Nel cantante rivedo la forte personalità di un Bono/U2 dei tempi d’oro!! Insomma se non faranno sciocchezze e resteranno onesti musicalmente solo il cielo sarà il loro limite vinceranno tutto loro !! Ho finito 🙂

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