catand

Intanto potrei maliziosamente ed erroneamente pensare che Joe….abbia subito questa sua metamorfosi estetica ….per effetto dell’affascinante cantante bulgara….e la foto che li ritrae assieme potrebbe indurre a pensarla in modo simile…

Non so da quando ha conosciuto la cantante, ma JLT ha smesso di indossare la parrucca che ha sempre portato p…[Leggi tutto]

Per me, un piccolo passo indietro rispetto al precedente, che mi era piaciuto, e che tuttora mi piace, davvero tanto.

Certo, si passa da un giudizio personale di “ottimo” per Not The End Of The Road, ad un voto di “molto buono” per questa uscita: il precedente lo trovo però più vario e più solido musicalmente, forse prodotto meglio e nel co…[Leggi tutto]

Giudizio telegrafico: ad oggi, miglior disco dell’anno.

Non male: mi ha fatto tornare a quando ero giovane.
Ma questo non so se è un bene, perché significa che inizio ad avere una certa età … 🙂

Finalmente sono riuscito a recuperare questo disco.
I Mecca si confermano una grande band AOR, probabilmente la più sottostimata in circolazione.
Grande rock di classe senza quasi nessun scadimento, come negli album precedenti.
Per me, uno dei migliori album del genere ascoltati nel 2023.

Concordo con tutti: disco ben suonato, ben cantato, ben prodotto, ma poco originale e troppo simile ai precedenti.
Ci sono alcune ottime canzoni come The Hardest Part Is Losing You e Children of the Night, ma tutto il resto pare un rifacimento di lavori precedenti, troppo convenzionale e consueto e senza particolari guizzi innovativi.

Credo c…[Leggi tutto]

I Ten sono uno dei gruppi con più plagi nella loro carriera: quasi ogni loro canzone è un plagio ad uno o più pezzi dei loro precedenti album. E’ incredibile come Gary Hughes riesca in ogni disco dei Ten a plagiare se stesso, anno dopo anno, senza perdere un colpo.

Se quando si ascolta un disco dei Ten si ha l’impressione di un perenne Déjà sent…[Leggi tutto]

Ad un primo ascolto superficiale direi che è solito album degli Art Nation: che sia un bene o un male, in questi anni, non l’ho ancora capito.

Il grande difetto che trovo in loro è la poca varietà: a parte alcune canzoni top (in questo disco direi Echo e 1001), tutte le altre le trovo molto simili e quasi intercambiabili, con un livello sì sup…[Leggi tutto]

Che i Winger ci sapessero fare non era in discussione.
Che con l’avanzare dell’età migliorassero costantemente di album in album non era scontato ma per fortuna è accaduto.
Per me è un ottimo album, soprattutto quando sconfinano nel progressive (per esempio in It All Comes Back Around) o quando hanno toni cupi e “pesanti” (Tears Of Blood, Br…[Leggi tutto]

Uno dei miei “classiconi” preferiti, assieme a Save Your Prayers (1986) dei Waysted e all’unico album degli Atlantic, Power (1994)

Gli album dei Khymera li ho sempre giudicati dal buono all’ottimo, soprattutto da quando Ward ne è diventato il mastermind.
Il loro top per me rimane The Greatest Wonder e The Other Side è una delle mie canzoni preferite.
Questo è forse un gradino sotto ai precedenti, soprattutto verso la fine, ma rimane comunque un gran bel disco di Rock Melodico.

Molto piacevole, pari o forse superiore al debutto.
Adesso esagero, ma certi passaggi mi ricordano gli Iron Maiden degli anni 80/90,
Fantasia e Fright Night le mie preferite.

Non male: molto catchy, ben cantato, ben suonato e ben arrangiato.
Peccato per la “somiglianza” fìn troppo evidente di alcune tracce con altre canzoni: victorius, per esempio, in molte parti è simile – per usare un eufemismo – a “Full moon” dei Sonata artica, Just Believe ricorda qualcosa di Gary Moore, ecc…

Sono diventati un miscuglio tra Amaranthe, Beast in Black e Avantasia, e la trasformazione gli è venuta anche bene, in fondo.
Hanno mestiere, Molin ci sa fare e le canzoni sono “catchy”.
Ma chi aveva apprezzato i primi Dynazty ormai deve rivolgersi altrove.

Premettendo che Leckremo l’ho sempre preferito a Gronwall, l’album non è male, anzi, ma nemmeno da strapparsi i capelli.
Freedom Rock, Address The Nation, Tears down the wall sono superiori, mentre gli altri se la battono con questo.

Il meglio: Hollywood e One of Us.
Demon eyes il punto più basso.

Tra il mediocre ed il pessimo.

Magic Dance, The Midnight, The Night Flight Orchestra: se devo cercare qualcosa di buono/ottimo in questo revival di musica neo80 synthowave che va di moda in questo periodo – e che non mi dispiace affatto – mi rivolgo a loro, non certo a questo Turborider.

Una delle migliori band in circolazione non poteva che rilasciare uno dei migliori album del 2022.
Hanno una costanza nella qualità dei loro album impressionante.

I soliti TEN, nel bene e nel male: qualche canzone buona o molto buona, altra che sono solo la rimasticazione di loro canzoni passate.

Molto, molto bello.
Il loro miglior album, probabilmente.