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Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 10 mesi fa
Tornano i Saints Trade, ottima realtà italiana che già ci aveva deliziati con un buon album d’esordio nel 2015 e che propone un hard rock nostalgico e dalla resa tutt’altro che scontata.
Partenza arrembante sulle […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 10 mesi fa
Ritorno interessante e rocambolesco dei Burning Rain, band capitanata dal celeberrimo Doug Aldrich, noto per la sua militanza nei Dio e negli Whitesnake, che propongono un saporitissimo hard rock dalla chiara […]
Siamo fuori tempo massimo Alberto, cmq album che ho consumato.
….visti al frontiers….be…nonostante il bravissimo blas elias e aldrich i loro pezzi rappresentano il nulla cosmico….questa band dimostra che non conta essere delle cime sugli strumenti ma conta saper scrivere belle canzoni…anche con due note…loro non lo sanno fare….al tempo mark slaughter lo sapeva fare…aldrich no!
In parte concordo… hanno i numeri per fare bene, i pezzi si lasciano anche ascoltare ma non riesco a fare il pezzo che abbia il “Botto”… e questo li penalizza tantissimoa nche in sede live…
ma Blas Elias TOP!!!!! 🙂
Personalmente non mi è piaciuto; un po non è nel mio genere, un po lo trovo “ripetitivo”. Capita.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni fa
Irriducibili, inossidabili, straordinari: in arrivo il sedicesimo album dei danesi Pretty Maids, band attiva dal 1981 e capitanata dall’intramontabile Ronnie Atkins, sempre combattivo e pronto a proporre nuova m […]
Lo dico subito , un disco con questi suoni non può essere da 90.Troppa compressione (ho l’originale) ed i suoni non mi piacciono, ad ogni modo siamo davanti ad un discreto lavoro con qualche passaggio così così , voto 75
Tra i migliori dell’anno, concordo con la rece e con il voto.
di solito i pretty maids piazzano due o tre pezzi notevoli nei loro lavori ..purtroppo di questo non mi resta alcun pezzo .. peccato … cmq sempre grandi pretty maids ..e soprattutto adesso la cosa piu importante è che ronnie atkins guarisca dal cancro ..è uno dei mostri sacri eighties rimasti a lottare ..
Una tra le uscite migliori del 2019.
La power ballad “Will you still….” è fantastica.
Forza Ronnie!
Assolutamente d’accordo sulla ballad: davvero epica. Uno dei più bei pezzi del 2019.
A me questo disco è piaciuto moltissimo. I “nuovi” Pretty Maids, quelli accasatisi presso Frontiers oramai da molti anni, mi sono sempre piaciuti: trovo che questo sound potentissimo si addica perfettamente alla voce roca e bellissima di Ronnie. Ed anche questo disco è robusto ed inattaccabile.
Per me devono continuare su questa strada, perché non sbagliano un disco da anni.
Grandi.
87/100
Sempre grandi, anche se concordo con Mark sulla compressione….ho paura che questo ne limiti la longevità.
Purtroppo anche questo disco non mi sta proprio convincendo. Canzoni tutte simili, sempre la ‘stessa atmosfera”, mancanza di incisività, piatto e con poche sfumature. Dispiace davvero ma il 2019 è stato l’ anno più deludente da quando seguo il rock. Dovessi fare una classifica dei migliori album non arriverei a 5 titoli.
In piena “Atkins-mania” ho ripreso in mano questo disco, che, devo dire, nonostante le giuste critiche di Mark, continua a piacermi moltissimo…
Probabilmente non ce ne rendiamo ancora conto, ma i Pretty Maids hanno scritto album magnifici in questi ultimi anni con Frontiers.
Delle vere bombe atomiche.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni fa
Interessantissima uscita di fine anno coi Lovekillers, progetto di Gianluca Ferro e del poliedrico Alessandro Del Vecchio, coadiuvati dalla voce superba di Tony Harnell, che propongono un rock melodico purissimo e […]
Mettiamo da parte trionfalismi eccessivi , dico solo che il disco è piacevole , Harnell fa sempre la sua porca figura ma da qui a dire >(come ho letto in giro) che siamo davanti al disco che i TNT non hanno più fatto ce ne vuole e poi manca Le tekro e si sente. Ennesimo progetto nè carne nè pesce.
che noia sto disco … madonna .. moscio moscio … come del resto i lavori di del vecchio .. tutto uguali, tutto autoreferenziali.. e tutti mortalmente mosci..
Lo trovo un buon disco, ben cantato e con pezzi riusciti. Per me tra i vari progetti usciti ultimamente è uno dei più riusciti. La voce poi è sempre su altissimi livelli….
Buon disco con un Harnell sempre sul pezzo. Alla lunga forse tende ad appiattirsi.
disco che ho avuto l’occasione di ascoltare + volte in circostanze diverse.
arriva a 70 pieno grazie alla voce stupenda di harnell.
alterna pezzi che non lasciano traccia ne segno ad altri che riascolteresti + e + volte, come “Set me free” (stupenda), “Across The Ocean” e “Heavily Broken”
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa
In arrivo “The Truth Ain’t What It Used To Be”, nuovo lavoro di studio dei britannici Wayward Sons, ironici, ritmati e puramente rock, dal sound canonico e facilmente riconoscibile.
Partenza di livello sulle not […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa
In uscita l’album di debutto degli italianissimi Bullring, un power trio che propone un divertentissimo punk rock venato di heavy metal, capace di catturare anche l’ascoltatore più esig […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa
Arriva finalmente il secondo lavoro di studio del supergruppo americano KXM, formato dall’eccentrico bassista dei King’s X Doug Pinnik, dal batterista Ray Luzier dei Korn e dal guitar hero George Lynch (ex – Dokke […]
Disco già preso …..sound con un groove pazzesco , i pattern di batteria sono meravigliosi , Lynch è Lynch e ty è ty……gente che conosce la materia alla perfezione qualunque cosa facciano.
Disco non per tutti ma per palati fini……senza offesa 🙂
Io ho ascoltato due pezzi e confermo che per me fanno cagare a livelli spaziali.
Non lo so, non sarò di palato fino, ma li trovo di una noia mortale e con un sound da depressione cronica….poi groove, pattern di batteria…sì, certo, tutto stupendo: ma io dormo dopo due minuti…
Tra l’altro si sente davvero da schifo…
Non metto voto perchè mi sono fermato.
Ma credo abbiate capito come la penso…
Che uomo grezzo che sei….:-)
Ormai lo sai bene che a me tutte ste menate fanno venire solo una gran sonnolenza…. 🙂
Ma poi dai, quanti dischi hanno fatto così?! Se ne sentiva proprio il bisogno? Boh…
Di sicuro non fanno per me. Sembrano una band post grunge sfigatissima con dei suoni improponibili…
Tutta gente che sa’ suonare a livelli incredibili e riesce a trovare un alchimia molto bella il loro secondo capitolo è un must a mio avviso devo ancora ascoltare questo ma ho buone sensazioni…. Mi faccio risentire mark
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Direttamente da Memphis – Tennessee tornano alla ribalta i Roxy Blue, band nata nel 1989 e capitanata da Todd Poole, dalle venature grezze e dalle sonorità tipiche di quel periodo del rock post anni ’8 […]
A me questo disco è piaciuto davvero tanto…e non perché sia il tipico esempio di ritorno nostalgico della misconosciuta band di turno…
Mi è piaciuto perché è un disco moderno, magnificamente suonato e ben prodotto…e che ha davvero qualcosa da dire.
Per me è un disco da 82/100: ci sono pezzi bellissimi che piaceranno senz’altro a chi ama l’hard rock sporco e cattivo…
Tutti quelli che si aspettano “Baby, I love you”,”Baby, I miss you”…si rivolgano pure altrove.
Album di buona fattura, orecchiabile. Certi dischi meriterebbero sorti differenti, ma alla fine rimarrà di nicchia.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa
Ispirati dal glam metal anni ’80, tornano alla ribalta gli scandinavi Mike Machine, capitanati dall’istrionico Michael “Mike” Lofqvist, ex leader della band power metal Cryonic.
Buona partenza con “Fight […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Nuova uscita per i Dogface di Martin Kronlund, artista scandinavo fortemente influenzato dai giganti dell’hard rock anni ’70 – ’80, come Thin Lizzy, Rainbow e Deep Purple.
Inizio molto convincente con la cupa […]
Controlla bene ….Non sono canzoni inedite ma è una compilation dei loro tre album.
Ps nulla da dire sulla qualità delle songs.
Sarà pure una raccolta ma sto disco è fenomenale!!!!
Ho i primi due grande band
Recensione se condo me da rettificare in quanto si tratta di una compilation di pezzi già editi
È ciò che ho fatto notare nel mio post iniziale.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
In arrivo l’album di debutto degli italianissimi X-Plicit, band hard rock fondata dal chitarrista Andrea Lanza.
Partenza arrembante sulle note di “Hell Is Open”, dal groove suadente e trasportante, pezzo […]
L ho ascoltato velocemente solo per le prime 6 canzoni; la mia opinione è quindi molto superficiale.
Di primo impatto, non mi prendono.
Della serie volevamo fare gli skid row…..sembra una band di fino 80 che non se la filava nessuno….la cosa grave è che siamo nel 2019 e non se la filera’ nessuno.
Il cantante è secondo me totalmente avulso dalla proposta musicale della band: ha una voce troppo morbida per un struttura portante del suono che è notevolmente pesante, molto vicina a quella dei Pantera e degli Extrema.
Probabilmente è una scelta voluta.
Secondo me non funziona. Migliorerei anche la pronuncia: è un inglese con un accento italiano fin troppo evidente.
Per me è no.
Concordo, c è un pezzo che è uguale ad antisocial versione anthrax.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
In arrivo il nuovo album partorito dalla mente dell’eclettico chitarrista Tony Hernando, che mette a disposizione in suo incredibile talento per alcune delle voci più interessanti del panorama hard rock co […]
Al quarto pezzo l ho cestinato…..
Il disco in realtà non sarebbe neanche tanto male…
Ci sono delle cose davvero, davvero buone. Ci sono tanti cori che funzionano, tanti bridge belli belli (quello di You and I mi piace un sacco…)…
Ma il problema resta quello, e credo che in Frontiers dovrebbero iniziare a capirlo: ma secondo voi, ragazzi della Frontiers, a noi piace ascoltare materiale con Gioeli e Castronovo almeno una volta al mese?
No, non lo so, ve lo chiedo….
Ma poi, sto’ benedetto Tony Hernando…
Tony, scusami, ma non ti darebbe più soddisfazione creare una tua band e fare cantare i tuoi pezzi da un componente della tua band?
Te lo deve cantare Gioeli?!
Boh, io sono basito.
Album da 75 per il contenuto, e da 40 per la logica sottostante.
Traete voi le conclusioni…
Senti caro bontropi sti dischi servono solo ad inquinare, hanno l’effetto di un peto insomma ne abbiamo parlato anche troppo. Poi dopo avere sentito l’ultimo Diamond head direi che possiamo chiuderla qui.
Ahahahah 🙂
È bello?! Lo devo ascoltare?
Io sono in piena fissa Sepultura-Cavalera Conspiracy-Soulfly…
I Diamond head sono IMMORTALI non mi aspettavo un lavoro del genere , mentre le giovani band copiano i grandi ,questi sanno anora creare…..
Ps dai un ascolto agli IDLE HANDS ….lo sto consumando.
In fondo concordo sul discorso di Bontropi delle voci…anche basta per un pò, soprattutto per loro, peraltro per me Gioeli è un gran cantante, mentre Castronovo ha una voce normalissima. Detto ciò i progetti che accetto sono quelli in cui chi scrive le canzoni è protagonista, e qui Hernando lo è. Certo che il suo habitat è quello straordinario dei Lords of bklack, però trovo che questo album abbia dei pezzi fantastici, l’opener, Cause I know you’re the one, Nothing I could give to you, You and I e Lost time e nessuno brutto, quindi per me seppur non essenziale l’album è promosso. Mi sarebbe piaciuto sentirlo tutto cantato da DIno Jelusic, fenomeno vero.
l’unica canzone che ho sentito non mi è piaciuta
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 8 mesi fa
Atteso ritorno per l’iconico batterista tedesco Bodo Schopf, già membro della Michael Schenker Band, con un nuovo lavoro di studio.
Le danze si aprono con la coinvolgente “Diamond In The Rough”, ottima nella […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 9 mesi fa
Nuovo progetto ma volti ben conosciuti: formazione incredibile coi tre ex – Dokken Lynch, Pilson, Brown e l’attuale cantante dei Warrant Robert Mason… ed è subito Los Angeles, subito hard rock anni ’80! […]
Si può discutere sulla necessità di un altro progetto ma è indubbio che qui siamo di fronte a gente che sa il fatto suo , in grado di scrivere un disco intero solo stando seduti sul cesso, per me un gran lavoro che poteva tranquillamente uscire a nome lynch mob o dokken . per me 80/85 altro che!!!!
Ritorno sul fatto che anche questo album “non è nel mio genere” quindi evito di commentarlo.
Dettò ciò, dopo Burning Rain, Last in Line, il presente The End Machine e A New Revenge…..cosa potrà ancora uscire?? Io dedico il mio poco tempo ad ascoltare ancora l ultimo Roulette che considero la vera bomba di questo inizio 2019.
Io devo ancora capire cosa entra nel tuo genere di ascolti 🙂 cmq per la cronaca uscirà il nuovo hardline ( discone inaspettato) e i leverage che mi hanno piacevolmente colpito col loro mix di Kansas e Magnum.
Ps ultimo roulette bello .
Hai anche ragione Mark; .))); per fartela breve, ho iniziato ad ascoltare musica melodic-rock con Slippery When Wet, The Final Countdown Hysteria e Screw It; considera che le mie coordinate di gusto sono rimaste immutate negli anni tranne qualche balzo di qua e di la nei generi. Per dire, ora, mi trovo quasi stupito da esser diventato un estimatore degli (ultimi) Ghost!
oggi dovrei ascoltare l ultimo Hardline
I Roulette danno 100 a zero a questo album!!!!…over the top!
Non ho ascoltato l’album, quindi per ora non posso giudicare.
In ogni caso, dato che è una cosa che ho notato da tempo, mi permetto di fare notare ad Alberto che dare un taglio del tutto impersonale alla recensione, evitando volutamente di dare giudizi personali sul disco, di apprezzamento o di mancato gradimento che siano, limitandosi ad una vaporosa descrizione dei pezzi, è secondo me controproducente, oltre che del tutto in contrasto con l’idea stessa di “recensione”.
Personalmente ritengo che la descrizione verbale di una pluralità di pezzi non solo sia noiosa, quanto molto di più quasi “inutile”, senza intenti polemici di sorta.
Quando poi la descrizione non è accompagnata da alcuna considerazione personale, beh… sento di perdere il mio tempo: a me piace sapere cosa ne pensa una persona di questo o quel disco …
Poi non so, magari altri preferiscono descrizioni inutili attraverso attribuzioni ardite più o meno lessicalmente eleganti….ma io no, e mi sono permesso di farlo notare.
Concordo in pieno Bontropi… 😉
Più che altro mi sono permesso di fare queste osservazioni perché per me voi siete di grande aiuto nella scelta dei dischi che potrebbero incuriosirmi. Se non capisco che un disco vi piace o non vi piace, non so cosa fare… soprattutto oggi che le pubblicazioni si accavallano in un modo assurdo, perfino dimenticandomi tante volte un disco che avrei voluto mettere in agenda…
Per me le recensioni sono una specie di “Ehi, Bontropi, ricordati che è uscito questo disco e che a me è piaciuto per questo e quest’altro…”
….voto anche troppo generoso….avrei dato un bel 50!!!…..il connubbio di grandi artisti ce’ ma i pezzi non sono nemmeno lontanamente paragonabili ad esempio ai primi lynch mob!!!…george poi suona in modo molto strano….questo e’ un album che tiene troppo conto dell’era grunge e sappiamo benissimo che Pilson tutte le volte ci vuol riproporre quel suono li’….quel suono orrendo di seattle!!!!…occasione perduta….si poteva fare veramente un grande album in stile lynch mob 1992!!!!
Capitanooooooooooooooooooooo…ma poi tu e la banda del buco (Horus, Empire e compagnia cantante) vi si vede sabato prox al FFestival o no??????
cit.”…….mi fa’ vacillare nel considerarvi ferrati nell’argomento in questione” , io invece non vacillo anzi ne sono certo!!!!!!!
Anche a sto giro non posso che concordare con te caro Giovanni.
ps ultimo burning rain viaggia da giorni nel mio stereo!!!!!!!!!
Ricordiamo che questi signori nella loro cariera oltre a gemme inestimabili come Lynch mob92, Under lock and key o Erase the slate (per non andare sempre indietro negli anni 80).
Hanno partorito anche lavori discutibili come Shadow life, per me orrido e Dysfunctional (cupo ma accettabile), figli di meta’ anni 90 dove andava di moda musica che a me piaceva poco.
Preferivo i precedenti lavori dei Lynch mob (the brotherhood e rebel) a questo the end machine, piu’ dinamici e vitali.
In questo cd ci sono un sacco di mid tempos cupetti,bella la voce e anche alcuni assoli, ma il mio voto e’ un poco entusiasta 63 (come a Kane Roberts)..
Leggetevi anche alcuni pareri su melodicrock.com
http://melodicrock.com/articles/reviews/2019/03/26/end-machine-end-machine-review
Faccio gentilmente notare che piu’ di un ascoltatore rileva “un certo tipo di influenze”
Mr. Com è meglio che chiuda…..di cazzate ne ho lette a iosa su quel sito.
VISTO mr.com le recensioni ed è l’ennesima dimostrazione che anche li sono allergici a tutto ciò che non è propriamente aor infatti sono stati gli unici a dare 63 a lynch e co. quando in giro si va dal 75 all’80…….per non parlare dell’86 dato ai tesla che onestamente è un tantino esagerato. Mi sta bene che i voti siano una cosa mooolto soggettiva ma è innegabile che i dischi che escono dai binari dell’aor vengano trattati con sufficienza approssimativa.
ora vado a rompere qualche uova di pasqua ……………..auguri a tutti 🙂
Kxm ce l’ho tutti e due……ho anche il disco con corey glover (Che cazzo di singer!!!!!!!!) Per me un piccolo capolavoro.
grande musica mark ….grande
Posso dire che, pur essendo suonato da musicisti che apprezzo, questo disco secondo me non ha un pezzo bello?
Ormai l’ho detto… 🙂
Già che ci siamo allora potrei sapere 3 dischi che hanno tutti pezzi belli negli ultimi 20 anni che così mi metto l’anima in pace
Come ho scritto, SECONDO ME non ha un pezzo bello. Ritengo abbastanza superfluo scervellarmi per rispondere alla tua domanda: resterebbe un giudizio soggettivo e certamente opinabile 😉
Alberto Rozza ha commentato l'articolo Kane Roberts – The New Normal – Recensione 5 anni, 9 mesi fa
Ciao Ragazzi! Su Kane Roberts questo era solo un parere personale, condivisibile o meno. Mi fa piacere però vedere come questo controverso disco abbia scatenato i vostri commenti!!! Alla prossima!
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 9 mesi fa
Quando si parla dei Tesla non servono presentazioni e lungaggini: band storica e iconica del panorama statunitense anni ’80, un marchio riconoscibile e garantito del rock contemporaneo.
“You Won’t Take Me Alive […]
Allora , partiamo dal voto , per me 6/6+ di stima. Parlo da fan, siamo davanti al peggior disco dei tesla , ho ascoltato il disco per 10/15 volte ed ogni volta il mio giudizio negativo si rafforzava. Qui parafrasando il titolo di shockante non c’è nulla siamo alle prese con una band che vuole giocare a fare un pò bon jovi ed un pò def leppard un Pò aerosmith ‘perdendo quello stile personale che l’ha sempre distinta da tutti. Lo ripeto il buon Phil collen doveva farsi i fatti suoi o non doveva essere interpellato , cmq il danno è fatto.
L’unico elemento riconoscibile è la voce di Jeff , per il resto si fa veramente fatica a riconoscere la band.
ANALISI TRACK BY TRACK:
1- sembra uno scarto da keep the faith . banalotta
2- questa è presa dal riff dei ragazzini del film school of rock , carina.
3- mediocre 2 palle
4-shock decente forse si sono ricordati chi sono
5-melensa alla aerosmith , caruccia ma niente più.
6-california summer song de sta minchia …..pessima
7-altra ballad con un chorus scarso
8-the mission ………PORCA TROIA MA CI VUOLE TANTO A SCRIVERE UN PEZZO FIGO!!!!???? QUI sento finalmente i veri tesla!!!!
9-tied to…. si salva dai , apprezzo lo sforzo.
10-afterlife ……cazzo si sono fissati con gli aerosmith
11-i want to everything ….non ci siamo , io voglio solo una cosa …..I VERI TESLAAAAA
12-comfort zone …..diciamolo dai è uno scarto dei leppard e di quelli brutti , insomma un cesso di canzone, sconfortante direi.
Finalmente anche i tesla sono riusciti a sbagliare un disco ……peccato !!!
la prox volta voglio sentire tuoni e fulmini e non sta roba da fighetti!!!!!!!!!!!!!!!
non concordo in linea generale ma 2 cose su tutte..ci vuole tanto a scrivere un pezzo figo? ovviamente si…..e def leppard/brutti nella stessa frase….non esiste
Se ho voglio di def leppard ascolto i leppard dai tesla mi aspetto che facciano i tesla. Prendo atto, resta il fatto che il disco è debole infatti non l ho comprato.
Poi qui mi sembra che al di fuori di hysteria non si conosce altro dei leppard io li seguo dai loro inizi infatti ho i primi dischi in vinile dei leppard quindi non pensare che non mi piacciano.
era una battuta per dire che i Def sono cosi esagerati che praticamente (x me) tutto è figo…un pò come Kotzen…sentito oggi il pezzo nuovo, semplicemente devastante come sempre
Cazzo mi ci fiondo subito:-):-)
Cristo che pezzo il nuovo kotzen, non ne sbaglia uno , groove e voce stupenda….aspettiamo il disco.
Ps da quella nel video mi farei avvelenare volentieri:-):-):-)
amen su tutto
Parto dal presupposto che pure a me, devoto ai Def Leppard di Hyesteria, questo album sembra troppo ma troppo orientato da Phil Collen!Detto ciò a me non fa cosi inorridire come leggo in giro anche su altri canali; ci sono ottimi arragiamenti, 5-6 canzoni di buonissima fattura (la mia preferita a pelle è la title track seppur ultra moderna) e nel complesso credo lo comprerò al Frontiers, sperdando di poter esserci.
Ps io avrei evitato di mettere Comfort Zone: è veramente una canzone Def Leppard con quei cori che sembrano cantati da loro!!!!
Caro Giulio, mi sa che al Frontiers non lo compri, perche’ escono per la major Universal. 🙂 .
Tant’ e’ che su amazon 6 euro e 48 di spese di spedizione mi paiono esagerate.
cavolo ho detto una fesseria!!! Bravo Federico!
premetto che i tesla non mi sono mai piaciuti ..a parte i wanna live del 2008 .. comunque anche questo disco lo trovo veramente scarso ..poi tutta sta somiglianza coi def leppard …boh ..si ..qualche coro .. ma poi boh?? ..è come paragonare fango e cioccolata perchè sono marroni .. e ho usato il fango per essere educato nei confronti dei tesla 🙂 🙂 🙂
ma …..Mark ci sente vari artisti….io ci sento troppo def leppard bsides e poco tesla sound!!!….a mio parere le uniche decenti sono taste….love is a fire….(e’ tesla sound mark…non aerosmith)…california summer che assomiglia pero’ al kid rock piu’ country commerciale e forever lovin you….mentre il brano shock ci puo’ stare ma al limite!….direi abbasso phil collen!!!! come produttore songwriter non vale una cicca gia’ con i leppard figuriamoci per i tesla!….urge un album con le palle come into the now….ma la verita’ e’ che manca l’alchimia che c’era con skeoch!!!!….sarebbe stato meglio rimanere del parere di brian che disse….”non voglio piu’ fare album nuovi”….se questo deve essere il risultato lasciate pur perdere!!!! 🙁 ….da un grande fan!
Ve mezzetti….non sparare cazzate!!!…i Tesla son sempre stati superiori ai def leppard….sia negli anni 80 che nei 90…ma anche nei 2000!
ah i tesla sono sempre stati superiori ai def leppard ……………. ti stimo capitan andy .. per il coraggio dico ahah 🙂 🙂 🙂
Cap alla fine ognuno ci sente un po’ quello che vuole ,di sicuro c è che questo non è tesla sound e poi sono proprio i brani a non funzionare salvi 3o 4 .
Gli altri che scrivono qui non sono fan come noi due infatti alla maggior parte non piacciono quindi lasciali parlare infatti concordo in parte col tuo ultimo commento .
Personalmente i Tesla non mi hanno mai fatto andare il sangue al cervello… Bei pezzi qui e lì, buoni album, ma niente che mi abbia mai fatto stravedere per loro.
Questo album non mi sembra così male, ed onestamente il leppard sound che lo caratterizza non mi crea troppi problemi.
Sicuramente lo trovo superiore a quella porcheria sfornata da Kane Roberts, tanto per fare un nome.
68/100
Per una volta concordo con Bontropi, almeno con la seconda parte del suo pensiero.
Il mio voto sara’ piu’ alto pero’.
Tesla meets Leppard mi pare un connubio eccellente.
Se fosse un Tesla meets Soundgarden non mi piacerebbe.
In linea con quanto scritto da Bontropi
non ho letto la rece ma 70/100 non ci sta per nulla…sto disco è decisamente bello ergo quello è un voto troppo basso.
p.s. ma davvero non si può far nulla e per forza bisogna loggarsi ogni singola volta anche solo per leggere i commenti???? non mi viene in mente nessun altro sito IN TUTTA LA RETE che è cosi 😀
Rocker il disco in se non è brutto solo un po’ “fiacco” diciamo , poteva venire meglio togliendo qualche canzoncina e aumentando il gradiente elettrico.
L’ hp preso. Io gli darei 85, Collen e’ coautore di tutte le canzoni.
Il suo e’ l’ unico nome a figurare su tutte le traccie.
Forse gli han dato troppo spazio, ma il risultato e’ gradevole.
Ho preso il vinile pure io…. alla faccia dello scetticismo generale. 🙂
Disco appena sufficiente, a mio avviso solo 2-3 pezzi veramente validi. Gli altri quasi tutti piacevoli ma tutt’altro che degni del passato della band. Peccato.
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 10 mesi fa
Uscita sensazionale per questo 2019: torna il “Rambo della Chitarra” Kane Roberts, ex – chitarrista di Alice Cooper e icona rock anni ’80.
La proposta di Roberts è decisamente interessante e moderna, come per […]
Caro Alberto tu cerchi mazzate 🙂 🙂 🙂
Forse siamo solo tu ed io gli unici a cui è piaciuto questo disco , ora vedrai quante lamentele subirai con questo 88/100 che per me è un tantino esagerato ,io mi fermo a 78……..Mo’son cacchi tuoi:-):-)
Presente!
Sarò breve: questo disco è qualcosa di orrorifico. Uno degli album più orrendi che io abbia mai ascoltato.
Non si tratta di genere (…sapete ormai che sono più aperto di Belen in fatto di Musica…), o di produzione (…imbarazzante, ma sorvoliamo…): è che proprio tutto il disco fa incredibilmente schifo dall’inizio alla fine.
23/100
…credo sia il voto più basso che io abbia mai dato qui su mr.it…
mah …la recensione credo sia stata scritta in tono ironico, o magari provocatorio ..nel senso che non vedo come possa essere presa sul serio ..l’album in questione è una vergogna.. uno scandalo.. UN ASSOLUTO SFREGIO ALLA GLORIOSA MEMORIA DEGLI EIGHTIES, di cui kane roberts rappresentava uno dei ultimi, romantici eroi .. male male, kane …vado ad ascoltarmi saints and sinners, cercando di dimenticare questo orrore ..
… e invece A ME PIACE!!! Ecchecazz… non sarà un album alla “Eighties” ma è bello, con pezzi che hanno mordente e che, anche se dal taglio nettamente più moderno, non disdegnano qualche strizzata al passato che fu… la produzione poteva essere curata meglio e la voce non è proprio il top dei top però io trovo che il disco funziona e mi ha divertito ascoltarlo… voto sull’80
Io lo trovo troppo ma troppo complicato.
Ci sono alcuni spunti interessanti su alcune intro e tra le canzoni digerisco “Forever Out Of Place”
Nel complesso però è ben lontano dall’accedere alla mia libreria di Itunes, meno che meno al mio scaffale discografico (già rarefatto di suo).
È che è proprio brutto nelle atmosfere, negli arrangiamenti sgangherati…
È suonato malissimo, prodotto peggio, e cantato veramente da schifo.
Io non l’ho ascoltato, ma per solidarietà ad Alberto dico che è bellissimo! 😀
Sentito qualche brano,mah………..
Non e’il mio genere , questo rock”modernista e incazzato”. Cio’ nonostante devo dire che i pezzi non sono male e riescono a tener vivo l’ interesse.
Ascoltato solo 2 volte per ora, il mio voto e’ 63.
Confermo voto e commento di Federico, 63. Tiene vivo l ascolto pure con dei passaggi a vuoto e soluzioni molto moderniste. Ma non per questo prive di interesse o appeal…
ma…..mi pare un tantino fuori tema questo album…nel senso…non e’ ne carne…ne pesce…poco melodico…. troppo new…sara’ il nuovo “rock” normale come dice il titolo…ai sedicenni potrebbe anche piacere ma noi abbiamo bisogno di musica piu’ raffinata e ricercata….almeno io!….il video con alice e’ invece carino….pare un b-movie fantascientifico anni 80 ahahah….ma la tipa canta davvero cosi’ soave e grohl allo stesso tempo???….miiiiiii se la fai incazzare questa ti sbraita dietro cosi’??? whoooooooooooooo ……ce’ da farsela sotto ahahah!
Ho ascoltato solo 5 o 6 brani di questo disco e come impressione condivido la linea di Bontropi. Il disco mi sembra brutto e molto tirato via, trascurato e “raffazzonato” in tanti aspetti, come se fosse stato registrato e distribuito in una settimana. A mio avviso nemmeno Kane Roberts ci crede. Poi il videoclip con Alice Cooper lo trovo veramente orrido, al limite del ridicolo.
Ma come ho detto ho ascoltato velocemente solo alcuni brani quindi il mio giudizio lascia molto il tempo che trova. Quello che mi colpisce e mi lascia allibito è , ancora un volta pensare che nel 1991 questo chitarrista -cantante ha scritto un semi capolavoro come “saints and sinner” e oggi ci presenta un disco semi inascoltabile come questo . Forse io sono “tardo di comprendonio” ma non capisco come il livello possa scendere fino a questo punto, e come detto e ridetto tante volte, lo stesso discorso vale per grani nomi come Europe, boj jovi , Def leppard e tanti altri. Scusate ragazzi se batto sempre su questo chiodo ma io questa dinamica proprio non riesco a capirla e comunque non mi voglio rassegnare. Dai grandi nomi io mi aspetto grandi lavori discografici, e se mi dovrò rassegnare e ad accettare questo livello qualcuno prima o poi mi deve spiegare perché.
perche’ primo:…non hanno piu’ voglia di comporre un buon album o non hanno ispirazione….secondo:….bisogna vedere se era tutta farina del loro sacco( molte volte i grandi si appoggiano a grandi songswriter) terzo:…a volte “vedi bon jovi” sono accecati dall’essere per forza in classifica e si adattano al sound di kety perry!…..o al presunto alternative come fa Kane qui!
se anche il mio idolo indiscusso si mette a fare il niù metal siamo alla frutta… una tristezza infinita, di cui salvo solo forever out of place
Si era capito dopo Phoenix down che Kane non fosse proprio un die hard fan dell Hard Aor, qui ce lo riconferma.
Ammiro Alberto che dopo tanti commenti negativi sulla sua recensione non ha ancora replicato……in pratica se ne fotte ah ah ah ah ah 🙂
Ciao Ragazzi! Su Kane Roberts questo era solo un parere personale, condivisibile o meno. Mi fa piacere però vedere come questo controverso disco abbia scatenato i vostri commenti!!! Alla prossima!
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 10 mesi fa
Grande ritorno per una band storica del panorama californiano anni ’80: per gli amanti dell’hard rock classico ecco il nuovo lavoro dei Salty Dog.
Ritmica energetica, voce graffiante e assoli rock blues son […]
ho il primo del 90 “every dog has its day” , un buon disco ma non trascendentale , non ebbero molta fortuna all’epoca , ascolterò questo ritorno anche se non ne capisco il motivo.
Li notai per il sound decisamente personale, ma non mi hanno mai entusiasmato.
Vi dirò……questo disco mi sta piacendo, bello grezzo ed heavy e soprattutto mi sembra molto onesto con una accentuata personalità.
Per me il voto sarebbe stato 80 ma mi fermo a 75 per la qualità della registrazione . Sembra un demo .
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 10 mesi fa
Sensazioni positive e un certo grado di eccitazione circondano la nuova fatica dei Dan Reed Network, band di Portland, che prone un rock leggero e dal sapore nostalgico.
“Fade To Light” presenta sin dalla pri […]
Alberto Rozza ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 11 mesi fa
Torna a rombare il rock classico dei Velvet Insane, proposta intrigante e fresca dal nord della Svezia, terra storicamente esportatrice di grandi band hard rock.
L’introduttiva “Break Out Of Eden” è un ottimo […]
A parte ramazzotti in copertina il disco si ascolta con piacere , li trovo abbastanza personali , qualche banalità in alcuni chorus (la title track) e la seppur ottima ma un po’ prolissa in the middle of……un cantato che non mi acchiappa tanto ma che ha almeno il lato positivo di essere molto personale , ottimo il duetto in higher per il resto un lavoro ben fatto (ottimo lavoro alle guitars) , sarà ma a tratti mi hanno ricordato i Saracen boh!!!! Anyway avanti così .