Alberto Rozza

per me un disco veramente carino… da approfondire con calma

Olzon allen Allen e Ginevra due classici esempi di prodotti da sottobicchiere con copertine fatte in ciclostile.

concordo con alberto.
piacevole, privo di picchi, ben suonato ed eseguito.
lo devo ascoltare ancora ad ogni modo

My Rock’n’roll come brano e arrangiamenti è di almeno due gradini sopra agli altri brani secondo me!

bah che noia.. hanno tentativo lontano dagli heat.. ma qui il problema è proprio la mancanza di ispirazione, che ho captato anche nell’ultimo heat.. l’immediatezza melodica di address the nation si è persa per sempre temo ..

Dopo svariati ascolti a me convince.
ci sento pure un pizzico di personalità negli arrangiamenti.
insieme ai Vypera tra le sorprese dell’anno

UN solo ascolto ma con zio Bonnet si va sul sicuro , devo ascoltarlo meglio , starei più basso come voto per la produzione dei suoni , per il resto cantare cosi a 74 anni non è da tutti , molti suoi colleghi anche più giovani sono spompati .

Per me questo è da 80 , dannatamente prevedibile ma dannatamente efficace nel riproporre i bei tempi andati.

Cio che mi è piaciuto molto su quesro disco sono i solos di chitarra , belli , puliti mai sbrodoloni, non tutto mi convince (La voce in particolare, sarà la timbrica o che non mi piace granché), anche se bisogna ammettere che i ST fanno musica molto piacevole e personale. Un 7 ci sta tutto.

bel disco davvero, peccato stia passando in sordina.
melodico e personale, il che non è affatto poco.
80 pieno

ciao…
boh non sò… ma solo a me il cantante fa venire voglia di trapanarmi i timpani?
mi rende tutto l’album un’agonia…

boh… colpa mia…

non ce la faccio…

Mah! Io sono arrivato fino al quarto brano poi l ho cestinato, il problema non è la voce che cmq non mi piace ed è bassa rispetto agli strumenti ma sono le canzoni che non mi dicono nulla.

Pure a me questo album non convince e non mi piace.
Preferisco nettamente il primo “Reflections”.

Disco con dei buoni riffs e spunti interessanti ma alla lunga ripetitivi che non mi hanno lasciato granché.

Copertina in stile Mad Max e abbastanza brutta.
Nel complesso le canzoni che ho sentito suonano discretamente e la voce della cantante al suo perchè.

I singoli promettono molto bene, sono curioso di sentire il resto dell’album

Bel disco. Aggressivo e melodico, meno freddo e asettico di tante altre uscite

Questi spacano, e non solo botilia.

Gran bella sorpresa, disco piacevolissimo e “diverso” dalle solite uscite pur non inventando niente di nuovo. L’ho trovato molto “americano “. Play to lose fantastica , voce calda gran bel timbro , produzione non pompata e devo dire che il disco va ascoltato più volte per apprezzarne ogni sfumatura soprattutto negli arrangiamenti.
Davvero un bel esordio. 85 ci sta tutto.

é un Rock discreto.
Non è nelle mie corde uditive, ma va ugualmente un plauso ai nostri connazionali.

Non mi è piaciuto.
Mi spiego: lui ha una grande voce, davvero notevole, ma il disco si muove su coordinate trite e ritrite, senza alcun guizzo di genialità. Non c’è un pezzo realmente memorabile e, di conseguenza, non invoglia al riascolto.
Anche la produzione è molto deficitaria: il suono è molto chiuso ed inscatolato, segno che si tratta chiaramente di un lavoro “casalingo”.
Do la sufficienza solo per la sua grande voce, e non si tratta di una bocciatura: vorrei riascoltarlo con un budget maggiore a disposizione e su pezzi di altra caratura.

60/100

Si tratta per la precisione di tre nuovi brani + 2 riregistrate dal primo album ed il resto brani mai usciti ma vecchi e versioni remix di altri brani dei primi tre album.

I primi singoli davano buone sensazioni che però sono state un pò disattese dal resto dell’album.
In linea con il voto e sul fatto che 15 canzoni sono troppe; ci si perde nell’ascolto.

Ho iniziato ad ascoltarli. Energici.
Buone sensazioni sulle canzoni Over The Top e Talk To The Dust.