LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

101south

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni fa

    Nati nel 2003 e da sempre guidati dal carismatico frontman Marko Saaresto, i finlandesi Poets Of The Fall festeggiano i loro 15 anni di carriera con la pubblicazione del loro ottavo disco Ultraviolet, uscito il 5 […]

    • Non so a quanti possano piacere qui dentro, o perfino solo destare un minimo interesse…ma secondo me si tratta di una band con i controcazzi. Troppo sottovalutata, troppo poco conosciuta qui da noi…un po’ come i Goo Goo Dolls, che resteranno sempre “…quelli del film con Nicholas Cage…”.

      Ascolterò con curiosità.

      • Mezza li adora!!! 😀 😀 😀 Per me sono una gran bella band che però per ora ha piazzato alcuni grandi pezzi in mezzo ad altre mezze ciofeche… 😀 😀 😀 Questo album mi sembra molto valido… Dancing on Broken Glass da sola vale tutto il disco!

        • Ho ascoltato un paio di pezzi ieri sera, ma poi sono andato a letto perché stavo crollando… comunque mi sono sembrati di altissimo livello. Gran produzione.

          P.s.: mi sto perdendo fra le tante cose che mi piacciono ultimamente…troppe pubblicazioni.
          Non ho ascoltato neanche quello di Steve Perry!

  • Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 6 anni fa

    Ah Ted.. io sarò sempre uno dei tuoi più accaniti sostenitori, su questo non ci sono dubbi! A volte sento ancora esplodere dentro di me Rock America, o il malinconico intro tutto brividi di Don’t Walk Away. Sì, lo […]

    • Mi piacciono molto queste recensioni con un approccio più riflessivo.
      Trovo da sempre inutile e noioso il canonico track by track.

      A volte bastano solo due parole per evidenziare in positivo o in negativo questo o quel pezzo.
      Bravo Leonardo.

    • I primi pezzi, su base Degreed, non mi erano dispiaciuti; appena finirò di consumare l’ultimo (o meglio il primo) dei Creye andrò a sentire questo Modern Art.
      Sono d’accordo con “Lovechaser” sull’ultimo album solista di Ted. Nella mia playlist è finito ben presto nel dimenticatoio, tra l’altro inibito da una produzione non all’altezza.

    • Per me è un disco che oscilla tra le due componenti, ed anche a me quando prevale il modernismo dei Degreed piace meno. Tipo Out Of Control è praticamente una bonus track dell’ultimo loro disco, solo con Ted alla voce (discorso simile per Wilderness, New World, Running for the Light). Invece Find Another Man la trovo moooolto più nello stile di Ted, ed è un bel pezzo. Interessante anche qualche pezzo “misto”, abbastanza bilanciato nelle due correnti (Bury Me, Gypsy at Heart, Time). Ad ogni modo credo che questo disco sia volutamente un esperimento, da interpretare in quanto tale.

    • mimmo replied 6 anni fa

      A me invece sta recensione sembra un elogio funebre al genere AOR…he he he…

      Ma poi caro Leo mi scrivi “Modern Art rappresenta una profonda delusione” e poi gli dai un bel 7?!?
      Io vorrei sapere quali scuole frequentavate che elargivano voti discreti (appunto 7) per compiti sotto o appena sufficienti…boh…cmq beati voi… 🙂

      Passando al disco la prima volta che ho ascoltato questo Modern Art ho detto “ma che è sta roba”…al secondo ascolto invece “ma che è sta roba qua”…fatto sta che tutto sommato alcuni pezzi non mi dispiacciono e ne fanno un disco utile per viaggi sui mezzi pubblici e per un ascolto piacevolmente distratto…

      Mio voto 62/100

      • Mimmo, ti stai chiaramente bontropizzando… 🙂 🙂
        Sempre a dare voti bassi, sempre a fare polemica…ahahahhahaha 😀

        Al festival ti porto a femmine, dai! 🙂

        • mimmo replied 6 anni fa

          Tu mi porti a trans…ti conosco mascherina…he he he… 🙂

          • Ahahahah 😀
            No, per quello ci pensa Mark…ha il poster di Veronica Freeman in camera!

            • mimmo replied 6 anni fa

              Mark noto trans pugliese….a furia di bombe in palestra…aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂

      • carissimo mimmo..la mia recensione ti sembra un elogio funebre all’aor? ..sì sono d’accordo 🙂 70 perchè a Ted Poley non si può dare meno 🙂

        • mimmo replied 6 anni fa

          caro Leo allora sei perdonato…pensavo avessi seguito la Legenda del megadirettore Denis…non se po vedereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee… 🙂 🙂

    • Adoro TED POLEY…singer dal carisma incredibile…purtroppo in questo caso anche la distribuzione non lo aiuta passto troppo in sordina..# RESPECT<<<

    • Ha avuto un certo coraggio a cercare di modernizzare il proprio sound, affidandosi agli apprezzatissimi degreed.
      Forse mancano pezzi frizzanti come “waiting line,head’s up o la stessa smile”.
      Io ci avrei messo piu’ tastiere alla Degreed (me le aspettavo).
      Strano che ne’ aor heaven, escape o la stessa Frontiers l’ abbiano distribuito.
      Io gli do’ 75

    • be….dire che martensson non e’ piu’ a grandi livelli mi pare un eresia visto gli stupendi ultimi album di Eclipse e WET!!!!!…entrando in questo modern art posso dire che di bellissimo c’e solo la copertina!!!….l’album e’ un po troppo freddino….gia’ i degreed lo sono di suo ma in questo caso scrivono pezzi un po congelati!!!….direi che l’album si basa su tre canzoni…gypsy at heart….running for the light e la bella song the devil to my angel….due su tre non a caso sono i singoli!!!…il resto purtroppo non emerge per svariati motivi….songs poco incisive….songs troppo uguali e ripetitive!!!….ormai ho paura che Ted non riesca piu’ a ripetersi su alti livelli…e’ un peccato perche’ la sua voce era la piu’ sognante degli anni ’80….speriamo che con il nuovo solista che pare gia’ in lavorazione si raggiunga alti livelli!!!!

      • nessuna eresia ..ho già ribadito infatti che martensson ormai tiene il meglio per i suoi eclipse, io stesso ho esaltato l’ultimo monumentum, ma mentre una volta si teneva su alti livelli in qualsiasi cosa facesse ..adesso sono calati i suoi progetti paralleli..quelli no, non venite a dirmi che sono al livello del passato …gli wet sono calati in maniera esponenziale..l’ultimo wet era veramente scarso …lo volete paragonare con il primo del 2009? dai ..per carità …

        • l’ultimo W.E.T. era veramente scarso?
          Pure io sono col Capitano, il livello è appena sotto al primo.

    • Dai Mezzetti…….l’ultimo WET e’ quasi come il primo….appena sotto!….di poco pero’!…ascoltalo bene!!!!..poi oh…martensson fa anche troppo per il circuito….mi pare che qualche calo come negli ultimi ammunition o nordic union sia normale….mica e’ mandrake!!!

      • Gimmy replied 6 anni fa

        Condivido…ultimo WET per me splendido!!! Forse il mio preferito…sono invece preoccupato su Nordic Union, due singoli non eccellenti…

      • ma sì ragazzi non volevo essere frainteso…martensson lo adoro, sia chiaro ..e dopo are you ready to rock e l’omonimo wet (2008 e 2009) avevo gridato al miracolo.. sembrava che tutto quello che toccava diventasse oro .. oggi però, dopo dieci anni, il calo c’è stato, questo innegabile.. e come dice capitan andy è umano, ci sta, però c’è stato (vogliamo parlare del progetto ammunition?) ..però resta probabilmente la mente più creativa del melodic rock..l’ultimo monumentum era splendido e l’omonimo nordic union di solo due anni fa era bellissimo.. quindi lunga vita a martensson.. come dire, se iniziamo a criticare lui è finita 🙂

    • Io invece concordo con Leonardo.
      L’ultimo Wet è stato senza dubbio l’episodio peggiore della serie.
      Non lo definirei “scarso”, ma “impalpabile” senz’altro sì.
      Mi ha annoiato molto facilmente e la sensazione di Deja Vu era costantemente dietro l’angolo. Volgarissimo il pezzo dove fanno un collage dei loro hits.

    • Al primo ascolto mi ha dato buone sensazioni. Devo però riascoltarlo altre volte, con attenzione, per dare un parere più obbiettivo.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 1 mese fa

    Non ci si può distrarre mai. La caccia ai bei dischi è uno sforzo che l’ascoltatore appassionato deve fare giorno dopo giorno, 24 su 24 o quasi. Altrimenti, beh, c’è il rischio di perdersi uscite discografiche ap […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 1 mese fa

    I Groundbreaker sono un nuovo progetto musicale rock melodico nato da una idea di Serafino Perugino per la sua label Frontiers Music. La band, che presenta tra le sue fila il celebre cantante Steve Overland (FM) e […]

    • Un bell’album che ha come cardine la voce di Overland.
      Personalmente ha iniziato a sorprendermi dalla terza canzone in avanti trovando il picco dalla quinta alla settima traccia, assieme a “The first time”.
      Bella anche la versione acustica della già ottima “Something Worth Fighting For”, presente nella versione giapponese.

    • Roba strasentita e la voce non aiuta….progetto trascurabile come tanti del resto magari da prendere a 5 euro nei cestini in caso di astinenza cronica.
      6.5

      • Ma come…roba strasentita…voce non aiuta…progetto trascurabile…voto 6,5…aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh…mi fai morire!!!! 🙂

        • Mi spiego meglio…..la voce di overland (bella cpme sempre)fa sembrare il progetto uguale ad altri con lui alla voce.

          • diciamo che anche a me per quello che ho ascoltato fin ora mi sembra un disco copia-incolla a tanti altri….

    • Siccome leggo che c’è anche il buon Furin (peraltro signor batterista in termini di tecnica/gusto spesso dimenticato a causa degli altri nomi altisonanti con cui normalmente collabora) debbo ritenere che trattasi di una versione 2 dei Work Of Art? Se sì io personalmente potrei preferire questo disco all’ultimo Framework (per la certezza mi servono altri ascolti), più Overland è davvero in stato di grazia, sotto steroidi, boh non so. Sall poi si avventura in assoli grandiosi, ed io che pensavo fosse solo chitarra ritmica.
      Pezzo da ricordare: Tonight.

    • Album con tanti problemi.

      Sorvolando sulla solita produzione da MacBook Pro – sulla quale credo di aver detto le peggiori cose possibili – il più grande difetto di questo disco è quello di voler proporre sonorità, nella stragrande maggioranza dei casi, tipicamente Work of Art, ma con la voce di Overland.
      Purtroppo Steve non riesce a sostituire Lars: sebbene si stia parlando di due grandi del genere, le timbriche sono molto distanti fra loro. Mentre la voce di Overland si sposa con generi più caldi (hard rock dalle forti venature blues), Lars primeggia nell’Aor/West coast scandinavo.

      Ho trovato perfino stancante, in alcuni frangenti, la tendenza di Overland a spingere costantemente verso l’alto.

      I pezzi assumono quindi una veste assai anonima, non trovando una voce adatta al loro contesto.
      In alcuni casi credo comunque che si tratti per la maggior parte di scarti di Sall.
      Non so se Del Vecchio ha scritto qualcosa. Se il mio orecchio non mi inganna, crederei proprio di si.

      In definitiva si tratta dell’ennesimo disco senza lode e senza infamia che non comprerei mai e che, come dice giustamente Mark, si troverà presto nelle ceste degli espositori delle fiere musicali a 5 euro o giù di lì.

      60/100 per stima e rispetto agli artisti coinvolti…diversamente, sarei andato notevolmente più giù.

    • album inutile , bravi tutti ma roba già sentita miliardi di volte… un classico della frontiers … e nono riesco a capire tutto questo entusiasmo per una produzione simile … boh… lo collezionerò quando costerà 4 euro… cioè tra qualche settimana….

    • ma come può piacere un album così … senza mordente, loffio ..e caratterizzato dall’inutile tentativo di ripercorrere i fasti FM (periodo eighties, chiarisco, non certi quelli tristi di adesso) …oppure era un tentativo di fare Work of Art 2? ..allora perchè non fare Work of Art, che sono senz’altro meglio ..poi l’ho gia detto mille volte..overland mi pare proprio bollito, non ce la fa più …progetto inutile, in nessuno dei pezzi sono andato oltre i due minuti ….

    • Niente di nuovo all’orizzonte, cd che sa di già sentito, produzione frontiers, e si sente.

    • Stasera se nn sarò bollito lo ascolterò attentamente ….l unoca cosa su cui non sarò mai d’accordo,almeno x ora, e per quello che ho ascoltato, è definire Overland bollito. Ha una voce meravigliosa…canta aor, canta blues, canta rock…e canta bene. Sempre sentite come interpretazioni.
      Something worth fighting for mi è piaciuta tantissimo x esempio

    • essential totally 2018<<<

    • Intervengo per “difendere” questo progetto e il mio mito OVERLAND !
      La song “WillItMakeYouLoveMe” mi sembra eccezionale tanto per cominciare.. poi certo si può dire che questi GROUNDBREAKER assomigliano a OVERLAND solista, agli OZONE (qualcuno l’ha comprato?!) etc.. però cavolo è un album da avere secondo me.

    • Domandone per chi possiede l’intero album;
      Sono più i pezzi “heavy” o le “ballad” ? Cioè l’album si mantiene sui ritmi “medi” delle prime 2 canzoni(molto belle) ? grazie

    • Premetto che non ho ancora ascoltato il disco in questione e credo proprio non lo prenderò perchè il genere non rientra tra i miei preferiti…ma volevo fare una domanda, senza polemica e solamente per sentire dei pareri…perchè bocciare questo per la produzione, perchè assomiglia a tanti altri, perchè Overland è bollito e poi promuovere I midnite City che inventano meno del meno e non eccellono in nulla, hanno addirittura dei testi di una banalità disarmante? Francamente non capisco…oppure capisco se la cosa è legata a gusti personali. Per intenderci, se boccio uno boccia di brutto anche l’altro se le motivazioni sono queste…

      • Personalmente non ho “bocciato” questo disco (60/100 rappresenta comunque la sufficienza…), ma ne ho criticato fortemente la produzione perchè compressa, sballata, implodente su se stessa, con strumenti sbilanciati che vanno uno sopra l’altro rendendo impossibile per l’ascoltatore percepirne una benchè minima separazione. Lo stile è quello che è….infatti questa volta non ho avanzato critiche relative al tema dell’originalità, che abbiamo ormai spremuto fino all’inverosimile.

        Il disco si sente semplicemente malissimo, come il 75% dei prodotti Frontiers di epoca recente.

        Nulla di tutto questo si ascolta nel primo disco dei Midnite City, che è al contrario molto ben prodotto, pur non rappresentando lo stato dell’arte del Glam. Ma perlomeno si può ascoltare con grande piacere.

        Poi sui testi di Groundbreaker non mi pare di aver detto alcunchè. Voglio dire, io ascolto anche i Manowar, e mi gaso parecchio anche con loro che hanno un lessico ricchissimo costituito esclusivamente da “Fire, wind, metal, steel e fight”.
        I testi sono senz’altro una parte importante della musica, ma assolutamente non determinante.
        Se alla base non c’è una grande musica, le parole potranno essere poetiche quanto si vuole…ma non faranno mai da sole un grande componimento “musicale”.

        Overland non sono stato io a definirlo “bollito”, anche perchè per me non lo è…ma “fuori contesto” lo è senz’altro.

        • c’è da dire che spesso nella “banalità” si nasconde il piacere , vogliamo parlare dei testi degli ACDC? , un pò come un sigaro toscano , ha sempre lo stesso gusto ma mi piace un sacco. Per il resto concordo in pieno con la tua analisi.

          • Vero vero…vado off topic, qualcuno ha sentito l’ultimo Kissin’dynamite, per me hanno fatto un salto di qualità pazzesco. Vedremo la recensione qua?
            Mark hai sentito il nuovo Unity con Manenti…io l’ho ordinato e al primo ascolto mi piace un casino. Lui è tra i top nel genere, che dici? Pensa che era spesso da Gigi…

            • Caro gimmy concordo sull’ultimo dei kissin’ davvero bello e suona da dio.
              Unity ….Non amo molto il genere anche se il precedente mi era piaciuto e poi che dire di ian manenti lo conosco da quando aveva 16 o 17 anni e prendeva lezioni di canto assieme a me da Ivan drago ragozza nelle salette nei pressi della stazione di Brescia, bei ricordi , sono felicissimo per lui . È lui a fare la differenza negli uniti, poco ma sicuro .gli darò senz’altro un ascolto.
              Chissà se si ricorda di quando facevamo a gara sugli acuti.
              Si notava già che aveva un potenziale enorme.

              • Questo è più vario…trovo abbia molta più personalità…gare di acuti ah ah ah…mitici!!!
                Una volta ci devo bere una birra insieme…

            • l’ultimo dei Kissin Dynamite ha una gran bella produzione e due tre canzoni da capogiro: io adoro “Still around”! Devo dire uno dei pochi giovani gruppi tedeschi che sono nella mia libreria.

        • Beh…come non essere d’accordo sui Manowar!!! Io il primo disco dei Midnite city l’ho ascoltato più di una volta perché il genere mi piace un sacco, ma in effetti mi ha lasciato pochissimo, e devo dire la verità nemmeno la produzione mi entusiasmava, anzi. Overland ha in generale una voce stupenda, ma che mi stanca abbastanza alla svelta…comunque ecco volevo solo capire perché uno sì e l’altro no. Ultima cosa, i due pezzi che ho sentito mi sembra abbiano più idee rispetto ai Midnite, che hanno composto l’album in 2 ore…

          • Onestamente non credo che l’arco temporale impiegato per creare, produrre e registrare un disco possa essere indice di qualità del disco stesso: la storia della musica é piena di esempi di dischi registrati in pochissimi giorni, e che sono poi diventati successi planetari.
            Allo stesso modo, album che hanno richiesto gestazioni ventennali si sono poi rivelati delle cagate pazzesche.

            • In questo caso le due ore hanno per me accezione negativa…nel senso che non hanno fatto il minimo sforzo in nessun senso…poi che uno possa metterci anni per fare una cagata è altrettanto evidente.

        • No sulla produzione non sono d’accordo.. Suona “giusto” per il genere, anzi nella mia autoradio modestissima “spara” fuori di brutto 😉
          Invece HeroesVillains degli FM come produzione aveva dei problemi.. troppi medi saturi e effetto “legnoso” di “cartone”

    • a me il disco è piaciuto, + dell’ultimo FM a dirla tutta.
      ci sono un paio di filler ma non riesco a sentire la voce di overland fuori contesto ne la produzione cosi pessima e inadatta.
      anzi , overland da un qlc in + che altri cantanti non riuscirebbero.
      l’impressione positiva sale di ascolto in ascolto cmq…
      l’unica critica che posso fare a frontiers è che negli ultimi anni ha fatto uscire dischi troppo simili tra loro, troppi progetti “inutili”, per spremere poi gli stessi songwriters.
      poi tra le 10 canzoni di un disco e 10 di un altro, prese tra questi “copia incolla”, è normale che qualche lotto di songs meglio riuscite ci sia.
      voto 73

    • ci sono elementi caratteristici di overland altri made in work of art periodo soprattutto secondo album e poi sicuramente la sporadica influenza di del vecchio….penso che anche i lavori meno considerati degli fm possono essere piu’ credibili di questo puzzle sonoro….anche se onestamente alcuni brani sono veramente validi …ma come ricordato in precedenza al mio intervento la puzza del gia’ sentito e’ veramente stucchevole ,poi a mio avviso overland propio perche’ troppo inflazionato da un po’ di tempo a questa parte dovrebbe letteralmente spostarsi su altri lidi nei suoi episodi extra/fm….lo vedo molto bene come bluesman di qualita’

    • Allora il concetto per me è questo:
      Non si può chiedere a OVERLAND di non fare ..OVERLAND (!) , la coerenza e l’affidabilità sono sempre stati i suoi pregi.
      Parlando di questo GROUNDBREAKER mi aspettavo (speravo) qualcosa di più “coraggioso” e “progressive” invece si resta
      sul genere AOR di maniera ma con piacevoli spunti POMP.
      Alla fine c’è poco da fare.. siamo sul livello degli OZONE e circa degli ultimi 2 OVERLAND (EPIC e CONTAGIOUS)
      ma per me la sola track nr.2 vale il prezzo del cd !

    • beh…leggere di un’Overland “bollito” e di produzione “sballata” mi lascia basito .
      A me il disco piace molto (e non sono solitamente tenero), ha suoni strafighi ed Overland fa al solito la differenza. È vero…ci sono un paio di fillers ma dove non ci sono nei dischi AOR di oggi.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 2 mesi fa

    Facciamo un altro passo curioso ed attento all’interno dell’universo underground musicale rock italiano andando ad ascoltare il disco di debutto del gruppo veronese dei Desounder, l’omonimo Desounder, uscito […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 2 mesi fa

    Mentre tutto il mondo si concentra sulle notizie riguardanti il nuovo attesissimo album del cantante Steve Perry (ex Journey), un altro clamoroso ritorno nel panorama rock melodico globale rischia di finire in […]

    • l’ho scartato per l’orrenda cover , sembra il pelazza del programma le iene, ma poi dove cazzo hai preso quel giubbetto nu te se pò guarda’, in ogni modo mi ha incuriosito. ,

    • copertina “impresentabile”, il resto lo ascolterò….dopo le recensioni che sto per fare.

    • Mai e poi Mai… giudicare un album dalla copertina Mark!!!!….chi lo fa sbaglia di grosso!!!…e’ solo la musica che conta!!!…gli outfield non li ho seguiti particolarmente alla fine degli anni ’80…troppo pop in definitiva….ma questo singolo mi sembra molto bello…piu’ energico e frizzante…

    • cazzarola pero’….con delle belle melodie cosi’ e un riffing deciso poteva prendere un solista chitarroso all’altezza???…gli assoli fanno ridere!!!!

    • La copertina è senz’altro fra le più orrende che mi sia mai capitato di vedere.
      Mi ha ricordato Battles in the North degli Immortal.

      Il disco però mi è piaciuto molto. Finalmente qualcosa di diverso dalla solita pappetta.
      Bel riffing, bella produzione, bel cantato, perfino qualche gran pezzo…che oggi è merce sempre più rara.

      Davvero bello.

      82/100

    • Lavoro piacevole da ascoltare, certo con una cover di Roger Dean avrebbe guadagnato di più, mi ricorda degli yes più soft o un solista di jon Anderson Per le vocals ( con le dovute distanze chiaramente) .
      Voto 7

    • mimmo replied 6 anni fa

      Personalmente invece questo Out of the Darkness non mi ha entusiasmato…un pop “mollifluo” anche se ben arrangiato…se poi ci mettiamo che a me la voce di Tony non ha mai entusiasmato…vabbuo…cmq a me il giubbetto in copertina piace…lo vogliooooooooooooooooooooo 🙂

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 2 mesi fa

    Gli Hogs sono una band hard rock italiana – composta da musicisti del calibro di Francesco Bottai (turnista per Irene Grandi, Articolo 31), Pino Gulli (Dharma, Anhima e C.S.I), Luca Cantasano (dal 2010 nei […]

    • Disco bellissimo , finalmente qualcosa di veramente interessante e originale sono italianissimi e frontiers continua a perdere tempo su progetti della minchia……vabbè.
      Non venderà un cazzo (Io lo prendo di sicuro) ma i ragazzi meritano , per me voto 8 per essere un esordio.
      Spero continuino.

      • Concordo.

        Ringrazio Iacopo per avermi fatto scoprire questi bravissimi ragazzi. Per ora ho dato solo qualche ascolto veloce e non posso esprimermi ancora in maniera esaustiva.
        Sono rimasto però sbalordito dalle capacità tecniche di questi bravissimi musicisti. Il riffing in stile Nuno Bettencourt è qualcosa di straordinario. E la capacità di saltare da un genere all’altro è sbalorditiva.

        Sottoscrivo il Mark: qualcosa di finalmente vario, ben allestito, meravigliosamente suonato ed, una volta tanto, sentito.
        Consiglio anche io a Frontiers di operare con più attenzione nel “mercato” delle band emergenti. Perché ce ne sono davvero tante, e valide.

        Album che comprerò al 100%, anche perché il prezzo su Amazon è super.
        Voglio ascoltare anche il primo album, che mi è parso di altrettanto alto livello.

        Bravi, ragazzi!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 2 mesi fa

    Correva l’anno 1987 quando il leggendario testierista Keith Emerson, il cantante e polistrumentista Robert Berry, e il batterista Carl Palmer, si incontrarono per la prima volta assieme, spinti dal celebre […]

    • Discone nulla da fare…….ordinare subito!!!!

    • Mah. Sarà.

      Io sono stato ammorbato dopo quattro pezzi.
      Un macigno come poche volte mi è capitato di ascoltare.
      Secondo me siamo su territori in cui regnano sovrane la confusione e la prolissità. Un po’ come negli ultimi 10 o 11 album di Petrucci & Company…mi scuserete se ho perso il conto.

      Dovrei dare un “senza voto” per non essere riuscito ad arrivare fino in fondo.

      • Disintossicati che è meglio va…….:-):-):-)

        • Mark, ma tu sei convinto che io ascolti solo Melodic Rock dalla mattina alla sera?

          Ti assicuro che non è così. E ormai dovresti/e saperlo…

          Il Melodic Rock/Aor mi è rimasto nel cuore perché ci sono cresciuto insieme…ma oggi non posso assolutamente dire che ascolto solo quello. Forse solo un 20% dei miei ascolti si basa su Melodic Rock.

          Questo secondo me è un disco assolutamente anonimo e malcostruito. Si sente lontano un miglio la sua disomogeneità. Oltre ad essere oltremodo dispersivo.
          Veramente mi ha ricordato i peggiori Dream Theater (non parlo del genere, parlo proprio dello stile compositivo…). E non mi stupirei neanche se qualcuno di voi mi desse del folle, perché noto che quasi tutti gli album dei Dream Theater vengono salutati come autentici capolavori…quando io invece li considero quasi tutti (…a partire da Scenes from a memory) come delle autentiche porcherie.

          Sono dell’opinione che troppo spesso si confonda la perizia tecnica con la capacità compositiva.

          Il disco secondo me non è bello solo perché ci sono dentro 89 pentatoniche cablate con tapping ad una sola mano…

          • Sui dream theater non finiremo mai di discutere quindi non inizio neanche . Come ben sai anche io non mi limito all’ aor , in questo caso dico solo che il disco per come è stato generato ( circostanze e problematiche varie) non è male , è vero che è un po’ disomogeneo ma si ascolta e poi solo a sentire l’odore di ELP mi esalto non poco. Per me un 7 ci sta tutto.

            • Ma appunto, vedi che ci troviamo?

              Il disco non è assolutamente da 86, almeno per me. Tra l’altro si percepisce lontano un km che il lavoro è stato costruito essenzialmente su scarti del passato o comunque rielaborazioni di varia natura e di differente epoca.

              Poi sui Dream Theater mi confermi l’approccio necessariamente soggettivo di ognuno di noi.

    • Viste le circostanze in cui è maturato la disomogeneità è una caratteristica e non un difetto. Lavoro estremamente godibile che mi ha fatto vivere emozioni e ricordi. Il voto in questo caso è per me superfluo.

    • disco assolutamente inutile che tra parentesi in tal senso fa’ vacillare in me la stima sino ad oggi riposta in r. berry….in taluni casi prolisso e lento in altri casi si sfiora l’ autoplagio …sono spiacente perche stimo davvero tanto l’artista in questione ma ormai conosciamo le operazioni e i risultati di certe riesumazioni frontiers…..vado ad ascoltare cliff magness…spero meglio.
      sui dream theater non mi trovo in linea con bontropi,ma ci puo’ stare secondo il suo raggionamento six degress…train of thought…octavarium….dream theater ….e ci metto pure the astonishing non hanno picchi notevoli posso pensare che ti stanno sulle balle a prescindere…fazione politica molto diffusa in giro l’anti/dreamtheaterismo ma anche questo ci puo’ stare….a me sono sempre stati sulle palle gli scorpions e i kiss figuriamoci

      • Ahahah 🙂
        No, aspetta Giovanni, discograficamente, di fatto, i Dream Theater muoiono dopo l’ultimo vero capolavoro che risponde al nome di Scenes From a Memory, ma Six Degrees fu un disco inutile “solo” per una buona metà. La title track, nonostante ripetesse un canovaccio ben conosciuto, fu comunque valida. Ma non aggiunse null’altro che non fosse già stato detto.

        Train of Thought fu invece l’ultimo album con qualcosa di valido al suo interno (nonostante i pesanti plagi presenti)…ma dopo è stato davvero il nulla. Il nulla più totale.

    • PRIMO DISCO DA MESI RECENSITO QUA CHE HA UN MINIMO DI SENSO ARTISTICO…questo è un album che ha motivo di esistere e di essere stato composto.
      Disco suonato benissimo e prodotto ancora meglio…forse leggermente derivativo ma chissene, sarebbe proprio voler rompere le scatole a gratis…

      Non perdetevi gli ALLIANCE se vi piace Berry…anything goes è ancora oggi in heavy rotation per me..capolavoro

    • E debbo ammettere che con colpevole ritardo mi sono buttato su questo 3.2 – The Rules Have Changed forse perche poco mi aspettavo dal seguente disco ma per fortuna così non è stato.
      L’album parte alla grande con i primi tre pezzi (One by One forse il brano migliore del disco) per poi perdersi nei successivi tre e riprendersi ottimamente negli ultimi due pezzi.
      Ed effettivamente proprio la discontinuità è l unico difetto di un disco ben suonato e cantato dove per oltre mezz’ora si ascolta dell’ottima musica.
      Bravo Robert e a presto con il nuovo lavoro degli Alliance!

  • Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 3 mesi fa

    Maragli sì, e dannatamente fuori dal tempo… oh sì, i Grand Design lo sono di brutto! E sono anche vergognosamente derivativi, o possiamo anche dire una spudorata copia dei Def Leppard… oh sì, anche questo è […]

    • VOTO giusto , recensione in abissale ritardo eh eh eh eh

    • Io spero solo che non si debba aspettare 6 mesi anche per la recensione dei Night Flight…

      La mia opinione sui Grandi Design la sapete, quindi non mi sembra il caso di rincarare la dose. La questione sta tutta lì: vi piace la minestra riscaldata oppure no? Se sì, apprezzerete. Se no, invierete i Grand Design a zappare la terra…

      Io appartengo alla seconda categoria.
      40/100, con invito annesso.

    • Disco che per qualche settimana mi ha divertito parecchio….piacevolissimo ascolto senza impegno….

    • ovviamente non si può salvare nulla di questa band se non in alcuni casi…le canzoni…che siano spudorati nel copiare i Def e che il sound fosse già datato 20 anni fa sono problemi relativi…la cosa intollerabile è la voce che ha sempre in ogni disco (anche nei primi due quando c’erano brani decisamente fighi) rovinato tutto, ed è un gran peccato perchè questi secondo me hanno pure l’atteggiamento giusto.
      In mano ad altra gente, brani come questi (alcuni) sarebbero potuti diventare veramente delle cose grandiose

      • La voce è veramente qualcosa di osceno.
        Un raglio d’asino secondo me produce lo stesso effetto.

        Poi, oh…de gustibus.

    • ci sta tutto il commento tranne il fatto che Animal possa stufare dopo 1.000.000 di volte…..ANIMAL NON PUO’ STUFARE. MAI.

    • grazie della segnalazione…addirittura pubblicato sulla loro pagina fb!!non osavo tanto 😉

    • è un album divertente
      un paio di pezzi sono sopra la media rispetto alle loro precedenti uscite.
      per essere dei cloni, hanno delle idee che farebbero gola pure ai recenti Def Leppard.
      sto col voto in recensione.
      ps la voce……(no comment)

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 3 mesi fa

    Luca Fassina

    ROCK TOMBSTONES

    LUOGHI SACRI DEL ROCK

    27 Luglio 2018

    Questa è una guida dedicata a tutti gli amanti della musica, per scoprire quali sono i luoghi do […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 3 mesi fa

    Venticinque anni dopo il disco di debutto degli Hardline (Double Eclipse, 1992), il cantante Johnny Gioeli e il batterista/cantante Deen Castronovo tornano a lavorare assieme a un nuovo album, uscito a metà […]

    • Disco con poche luci e moltissime ombre.

      L’elemento più discutibile è costituito ancora una volta da una produzione, a mio avviso, estremamente deficitaria. Un deprimente appiattimento sonoro caratterizza l’intera totalità dei brani: è sconfortante ascoltare per l’ennesima volta un enorme impasto sonoro in cui prevalgono le basse frequenze a svantaggio dei medi e degli alti. Le chitarre sono quasi soffocate da basso e batteria, e negli up tempos questo difetto è ancor più accentuato.
      Per me queste produzioni stanno diventando sempre più irritanti.

      Il disco è ancora una volta scarico, poco coinvolgente e privo di personalità: fino a Walk With Me, i pezzi sono semplicemente brutti ed anonimi.

      Da Walk With Me in poi si accende la luce: gli ultimi quattro pezzi sono infatti di qualità nettamente superiore rispetto a quanto ascoltato in precedenza.
      Bruttissima la cover dei Lady Antebellum.

      Castronovo, lo ribadisco, non è una voce solista; Gioeli diventa sempre più caricaturale. Le loro prestazioni non mi hanno convinto affatto.

      Do un 62/100, pur con i tanti problemi e con i tanti difetti.
      Consiglierei l’acquisto solo ai superfans dei due Artisti protagonisti.

      • Senza entrare nel merito di discorsi tecnici per cui ammetto mi manca probabilmente anche un po’ di conoscenza… tolto questo per me a “orecchio” è una produzione che trovo valida, ma a parte questo… non concordo sul discorso che i pezzi sono scarichi fino Walk With Me… Through e Who I Am sono due pezzi che sto adorando… 😉

        • Denis, sul versante “produzione” il soggettivismo di ognuno di noi influisce inevitabilmente sul giudizio finale, al di là delle competenze tecniche che possiamo avere in materia.
          Molti miei amici, proprio come te, nell’ascoltare produzioni come quella di This House Is Not For Sale dei Bon Jovi, per citare come esempio un disco che abbiamo avuto modo di ascoltare un po’ tutti, sostengono che “il disco si sente bene…”.
          In pochi si accorgono di quanto facciano schifo produzioni come quella appena citata, o come anche quella di Death Magnetic dei Metallica…

          La differenza si coglie in maniera ancor più netta se si ascoltano poi dischi come Slowhand di Eric Clapton o The Wall dei Pink Floyd…

          Il 70% dei progetti Frontiers è oggi caratterizzato da suoni e produzioni assolutamente insufficienti. E la cosa preoccupante è che siamo davvero in pochi a sostenerlo.
          L’impasto sonoro è ormai all’ordine del giorno. A volte sono perfino costretto a spezzettare l’ascolto per far riposare le orecchie.

          L’argomento meriterebbe comunque un approfondimento con dimostrazioni pratiche e confronti di vario tipo…scrivere papiri di certo non chiarisce molto le idee. 🙂

    • lo devo ancora ascoltare ma io ormai lo ripeto da tempo , da questi dischi non mi aspetto nulla perchè sono nulla!!!!

    • Ecco appunto ……il nulla ! Disco registrato col culo poi sono stanco de sti duetti 5 parole le canto io e 5 le canti tu ma poi per sentire canzoni di una scontatezza infinita e basta su …..neanche come sottobicchiere.

    • disco che non ho ancora ascoltato, quindi per adesso (ovviamente) non commento….2 curiosità per favore, per chi ne sa di piu…un disco del genere quanto costa farlo uscire alla Frontiers (produzione/ingaggio musicisti ecc ecc) e quante copie fisiche vende?

    • Comunque Set The World on Fire è Hunting High And Low degli Stratovarius…

    • mi fa una gran tristezza pensare che codesto personaggio aveva dato vita a forse la migliore, e piu splendente band aor di sempre, ovviamente i bad english…e adesso in effetti pare una grottesca caricatura portato a questo lavoro ..di ispirazione condominiale e dal sapore di minestra surgelata e servita all’occorrenza..

    • Produzione a parte, a me piacciono 4/5 canzoni tra cui il singolo Through, Who I am e Mother.

    • qui’ dopo si percepisce che uno abbia a tiro di schioppo ogni decisione e produzione frontiers…e non mi piace come impressione …allora mi propongo nel domandare ai fans del rock anche odierno…come si puo’ rimanere soddisfatti di un disco del genere?dove si possono salvare veramente poche cose tra cui il lavoro del chitarrista?ma non conviene andare a comprare qualcosa di nuovo targato rock candy,ai tempi dimenticato o non trovato ed ora accessibile?io posso dire che in tanti anni di musica non ho mai visto tanto piattume come ai giorni nostri….poi il problema a mio avviso non e’ neanche la registrazione ….cioe’ 1987 mica era registrato a mestiere….manca la reale voglia di metterci il cento per cento da parte dei protagonisti ,si registra nell’ascolto troppo l’ingaggio del “compitino”….mediocrita’ nascosta dal blasone di fondo ….voto 5

      • Sono d’accordo anche io sul fatto che 1987, al pari di molti altri album idolatrati di quella decade, fosse una produzione molto discutibile allora come ora…ma nessuno si lamentava proprio a causa dell’elevato valore artistico dell’opera.

        Oggi non abbiamo né produzioni decenti, né lavori artisticamente interessanti.

        Questi album non sono neanche diretta espressione della vena artistica dei due artisti coinvolti: si tratta semplicemente di un’opera costruita a tavolino e ritagliata su misura dei due protagonisti…o quantomeno questo dovrebbe essere l’intento. Sicuramente avranno dato il loro apporto in fase compositiva, sicuramente ci saranno dei pezzi scritti direttamente da loro…ma secondo me hanno smesso di interessarsi al songwriting da molto tempo. O di certo hanno smesso di interessarsi al songwriting di un determinato livello.

        Ovviamente non investirò mai dei soldi nell’acquisto di tali prodotti, mi sembra evidente.
        Molto meglio lanciarmi sui dischi dei Dire Straits che ho imparato ad amare solo in età avanzata…

      • E dici bene giovanni, io per esempio mi sto “spaccando” con le ristampe dei NUTZ ANNO 1973/1974 Registrazione originale rimasterizzata della ROCK CANDY …………….non per fare il fenopmeno o il nostalgico ma era tutta un’altra musica.
        Sul discorso che i dischi frontiers si sentano malino non è certo una novità ma in questo caso sono le canzoni che latitano.

        • come detto altre volte..
          altri tempi..
          altre disponibilità economiche delle labels che erano tutte, in ambito AOR, delle major..
          altre età dei vari Gioeli, Castronovo e compagnia..
          che ci piaccia o no una certa scena è finita..a volte escono delle cose notevoli come The Night Flight Orchestra o meno notevoli ma piacevoli come Vega o White Widdow o Wildness..
          ..ma la sostanza non cambia..TORTA DI RISO FINITA! solo più minestre riscaldate..

      • uh…concordo su tutto…tranne che su 1987…quel disco suona ENORME…una gioia per le orecchie sotto tutti i punti di vista

    • ragazzi non mi torna nulla in tasca assolutamente nel dire queste cose e soprattutto coindividere i concetti con mark e bontro….ma come giustamente ha detto bontropi in ultima battuta per strada ci sono delle cose che lasci perdere poiche’ la tendenza momentanea dell’orecchio ,oppure manca il tempo per ascoltare musica, ma il nostro passato con le sue diverse ramificazioni rock/hardrock/metal/trashmetal/ecc.ecc.,cela delle gemme incredibili….io ad esempio questo periodo sto calandomi con i gran funk railroad ….ma ce ne sono …..pensate alla musica fino al 1994 come l’egitto archeologico….noi possiamo vedere il 25% ma tutto il resto e’ sotto la sabbia e sta’ a noi scavare per riesumarlo

      • io in sto periodo mi sono ributtato sulla Michael Stanley Band…minchia che dischi….

        • embè dici nulla..
          mimmo, siccome so che apprezzi un certo ‘genere umano’, il prox anno fatti un giro al Tomorrowland in Belgio..non ci sono stato ma mi sono visto parecchi streaming sul Tubo (ebbene sì ora seguo pure l’EDM)..il pubblico dovrebbe essere di tuo gradimento ;))

      • Io sto vivendo una nuova fase di esplorazione dell’universo musicale dei 60s e dei 70s.
        Mi risulta del tutto assurdo come sia riuscito a tralasciare per anni delle gemme che non ho mai studiato in maniera sufficientemente approfondita.

        Cioè, ascolti un disco di Eric Clapton e ti rendi conto di che robaccia venga pubblicata mediamente nel 2018.
        I Dire Straits li avevo sempre ignorati, Leonard Cohen per me era solo “quello di Hallelujah…”.

        Insomma, in questo periodo di magra per il Melodic Rock, non ci resta che attaccarci al passato…

    • Questi progetti hanno iniziato a stancare anche me e non avevo grosse aspettative (si sa chi ha scritto i pezzi?), anche perchè non amo particolarmente la voce di Castronovo ed invece lo trovo piuttosto riuscito, con alcuni pezzi decisamente belli, come Through e Mother. Per me promosso, con la riserva di una longevità non troppo elevata. Certamente non è comunque un capolavoro…

    • Continuo ad ascoltarlo e mi piace. Adoro Castronovo più come singer che come drummer, e la sua voce si abbina a meraviglia con quella di Gioeli. Non sarà un capolavoro ma lo ritengo nell’insieme un bel disco. Ed ascoltato in versione originale (no mp3) non suona affatto male!

      • La compressione del file mp3, che determina semplicemente una perdita di informazioni del suono, è del tutto indipendente dallo stile sonoro che viene adottato per un determinato album.
        Tradotto: se le chitarre sembrano due zanzare che ronzano assetate di sangue intorno a basso e batteria, dubito molto che su CD possano trasformarsi in due angeli del cielo…

        La riprova è data dal fatto che gli album prodotti bene, si sentono bene tanto in CD quanto in mp3.
        Ovviamente se parliamo di resa sonora, dinamica ed estensione del suono, il CD sotterrerá sempre l’mp3, che ripeto è un “lossy” per definizione.
        Altro discorso andrebbe fatto sui file .flac, .ape o .wav.

    • Through è un buon pezzo..il ritornello è particolarmente ‘derivativo’ del chorus di Game Of Love dei White Widdow..
      per il resto ho risposto sopra..

    • Secondo me questo Set the World on Fire ha due difetti…una produzione non certo cristallina e qualche scopiazzatura di troppo qua e la…per il resto è sempre un piacer ascoltare due ottime voci come Johnny e Deen (io tra i due preferisco addirittura quest ultimo…fate un po voi…) supportati da una band di indiscutibile valore (e quando ce sta il Percudani so cazzi… 🙂 ).
      Pertanto per il sottoscritto un disco che si fa ben ascoltare grazie soprattutto alla bravura dei protagonisti coinvolti anche se almeno tre pezzi li ho cassati già al terzo ascolto….

    • A me questi progetti iniziano a sembrare come i film della Marvel: Avengers, X-Men, Iron Man, Capitan America….tutti uniti da un unico filone: c’è sempre il solito cattivone che vuole distruggere l’universo, ma i nostri eroi riusciranno sempre a salvarci.
      L’ovvia conclusione è che alla fine del film ne esci stanco, annoiato e assordato…non riuscendo più a distinguere fra i vari episodi.

    • Roker e bontropi vi vedo in forma oggi e sottoscrivo tutto ciò che avete detto.
      Insomma anch’io mi sono rotto la minchia da un pezzo co ste cagate.
      Un consiglio , provate ad ascoltare roba diversa per un po’ di tempo , io sto andando di HAKEN, OBSCURA, THY CATAFALQUE, SUBSIGNAL e quel piccolo capolavoro degli ARCA PROGJET….. (italianissimi) insomma tanta roba diversa ma di qualità altissima.

      • Se siamo in vena di consigli per gli acquisti di gruppi ITALIANI anche se con l AOR non c entrano una mazza io consiglio l ultimo cd delle RANESTRANE a nome STARCHILD ed il bellissimo album dark prog UNA STAGIONE ALL INFERNO – IL MOSTRO DI FIRENZE

      • infatti i miei ascolti da mesi a questa parte sono 5% melodic rock 95% altra roba

    • Bontropi il discorso che fai ci puo stare, però diciamo che fai come quello dello spot…ti piace vincere facile. Voglio dire non puoi paragonare certo questa musica qui a quella di clapton o degli Straits. La band di MK dovrebbe essere studiata nelle scuole per obbligo, insieme a Stevie Wonder, Prince o al falsetto di Frankie Valli …un pezzo come Brother in Arms dovrebbe essere dichiarato patrimonio artistico dell’umanita. Dovremmo limitarci a giudicare questa uscita …fa cagare?? Ok mica è obbligatorio comprarla o semplicemente ascoltarla. Poi le Frontiers o chi per lei tirerà le somme…prima o dopo se questi investimenti non rientrano smetteranno di produrli non sono mica la casa del buon Gesù! Inoltre magari noi giudichiamo con la nostra mentalità ‘italiana’ …un tedesco , un olandese o uno scandinavo se ne fotte di questi discorsi e non aspetta altro che un bel festival dove sbronzarsi ” a pezza vecchia”…

      • Si, ma Bad, per carità… è chiaro.
        Però io parto dal livello qualitativo sempre più alto quando faccio paragoni, anche se possono essere esagerati.

        Poi è ovvio, se dobbiamo considerare il livello qualitativo medio delle produzioni in ambito AOR dell’epoca contemporanea, Gioeli-Castronovo non sfigura affatto.
        Fra le tante schifezze, un prodotto come questo, che normalmente dovrebbe essere considerato mediocre, può essere etichettato come più che passabile.

        Ma arrivare a questo vuol dire anche ammettere implicitamente che il Melodic Rock è alla canna del gas.

    • Maddaiiiiiii…..l’EDM e’ merda commerciale fatta senza capo ne coda con il computer….talento pari a zero!!!!….GIOELI e CASTRONOVO invece sono due talenti unici….il primo ha una voce da annali del canto il secondo e’ anche uno dei piu’ grandi drummer al mondo…..e’ come paragonare gli stivali di serpente con le infradito!….questo album non sara’ bello tutto ma ha almeno 5 pezzi veramente belli!!!….se ci avessero lavorato sopra di piu’ magari mettevano insieme almeno 10 pezzi bomba….il problema non e’ degli artisti e’ proprio il sistema frontiers che e’ troppo frettoloso….del tipo…chiamo alcuni artisti per un progetto con i pezzi gia’ scritti da altri registro e mando in stampa….per scrivere album epocali ci vuole ben altra organizzazione e parecchio tempo per scrivere…

    • …..selezionare i pezzi piu’ efficaci… aggiustare…rifare..produrre, ricontrollare e finalmente uscire con brani di alto livello!

    • Bontropi…..sul discorso produzione puoi aver ragione come no!….cosa intendi???…il filone AOR fin dagli anni ottanta aveva suoni un po ovattati e poco realistici ma con medi e alti forse troppo pronunciati….diciamo meno live oriented…bon jovi oggi ha un pulso pieno di bassi con batterie quasi dance….a me ad esempio piace molto la produzione degli ultimi tre gotthard con Steve Lee….molto bilanciata ma allo stesso tempo con bassi cazzuti….quello che voglio dire e’ che ognuno ha il suo orecchio…e’ difficile capire qual’e’ la produzione top..a parte i DEMO si intende…la realta’ di oggi e’ che non puoi dimenticare anche i suoni duri degli anni 90….ad esempio nell’hard rock i motley crue crearono a mio avviso due filoni poi seguiti da molti….shout at the devil aveva quel suono ottanta pieno di alti e medi ma l’omonimo con john corabi influenza ancora tuttora il panorama hard….cambio’ l’uso della chitarra che passava a suoni piu’ duri e compressi….il discorso puo’ essere infinito…..fatto sta che gli ultimi house of lords hanno produzioni cazzute a parte forse un paio sotto tono….ahah…(lo dico apposta perche avete sta fissa che siano prodotti male).

      • Si, ma Capitano, io non parlo dei nostri gusti personali, perché per carità, quelli sono assolutamente sovrani.

        Il fatto è che qui noto proprio delle brutture oggettive a livello di produzione. Al di là di ogni gusto, ti ripeto.

        È assurdo ascoltare chitarre ronzanti su un tappeto di basso e batteria che risucchia tutto.

        Poi non lo so, sarà anche dovuto al fatto che oggi non si registra più come si faceva nel 1989, e si va di MacBook Pro, Protools e via così.
        Le ragioni possono essere tante.
        E non mi va neanche di passare come quello che sa solo criticare…
        Ma il problema è che qui ci sono davvero problemi grossi.

        Ti faccio un altro esempio: perché gli album dei Treat, dei Brother Firetribe o degli stessi Heat (fino a qualche anno fa) sono produzioni assolutamente eccellenti?

        • eh….perche’ gli scandinavi forse hanno piu’ mezzi economici per il mastering e l’editing finale….studi piu’ attrezzati e soprattutto esperienza nel settore rock …non dimentichiamoci che avevano produzioni cristalline gia’ su album come the final countdown o dreamhunter

          • Esattamente a questo volevo arrivare. 😉

            Qui da noi c’è ancora tanto da imparare. E da investire, chiaramente.
            Perché senza i mezzi idonei, non si va da nessuna parte.

    • Leonard Cohen,le rane strane, il catafalco,l’arca di Noe’, l’immancabile Prince e poi addirittura l’house.
      Nessuno dei presenti preferisce il trap rap all’Aor?
      Non mi stupirebbe.
      Qui si esagera nell’ipercriticare le ultime produzioni Frontiers .
      Il disco in questione ancora non l’ho sentito per intero ma non mi pare ci sia una produzione cosi’ pessima.

      • quindi se ti dico Loreena Mckennit non va bene vero?

        • Son dovuto andare sul tubo, la conoscevo solo di nome. Bella voce ma non fa per me i suo sound, preferisco i Big Country.
          N.b. ho ascoltato solo 2 pezzi , quindi resto abbastanza ignorante in materia.

        • Se siamo sul punto di non poter parlare dei nostri gusti extra-MelodicRock, per evitare di scatenare l’irritazione altrui, siamo messi davvero male.

          Loreena eccezionale, Jonathan.
          The Visit e Mask and Mirror due capolavori inarrivabili.

          • Piaceva anche a me , poi non l’ho piu seguita ma ha stancato, preferisco Tori Amos di gran lunga o la mitica Kate Bush…..!!!!
            p.s. qui si deve parlare di tutto , non solo di mediocriRock………….ma anche di disco ……vai Marco mandami i Righeira con “no tengo dinero” zio bestiaaaaaa eh eh eh eh eh

          • lascia stare…si potrebbero aprire parentesi infinite su di lei, la musica “celtica”, i pezzi irish per chitarra acustica e attenzione attenzione per uno degli strumenti più belli della storia la UILLEAN PIPE

    • Quindi devo smettere di approfondire Harry Nilsson?? E con i the Struts come faccio ? Il singolo mi piace porca miseria…

    • La cosa bella è scoprire che “Mother” è una canzone di Gigi D’Alessio, scritta per Anna Tatangelo sotto il nome di “Mamma”…
      praticamente mi piace una canzone di Gigi D’Alessio… sono un po’ depresso… lol!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 5 mesi fa

    Dopo il grande successo dell’ultimo album Sacred Ground e i buoni riscontri dati da una analoga operazione di riedizione fatta nel 2012 con Calm Before the Storm 2, gli inglesi Dare tornano in studio per […]

    • Sono assolutamente contrario ad operazioni di questo genere. Capolavori come Out Of The Silence non andrebbero nemmeno sfiorati. Avrei magari apprezzato una rivisitazione con i pezzi ri arrangiati in versione live.
      Dopo la grande delusione (almeno per me) di Sacred Ground, nutro grandi perplessità sull’integrità artistica di una figura mitologica come Darren Wharton 🙁

    • Mmm Question: Sono commenti scritti dopo averlo ascoltato o a priori?

      • Answer: assolutamente a priori.

        • Ma così non vale!!!

          • Per me non c’è molto altro da aggiungere a quanto detto da Nico: queste operazioni hanno scopi puramente commerciali.
            Posso capire la loro esigenza di riappropriarsi della loro musica, ma è una cosa che personalmente non mi riguarda affatto.

            Pour some sugar on me era stupenda nella sua versione originale, e non vi era alcu bisogno per i Def Leppard di rifarla…se non per questioni, come detto, economiche.

            Poi ci sono operazioni similari che posso avere un senso: come i remakes dei Maiden di Dickinson di alcuni pezzi con Di Anno alla voce (…che, per inciso, rimasero in ogni caso una spanna al di sopra…).

            Ma di principio sono assolutamente contrario a queste operazioni.
            Lo dissi anche quando fecero la stessa cosa gli Harem Scarem con quella farsa di Mood Swings II…

        • A me per esempio l’idea di ascoltare una nuova versione di “Under the sun” mi riempie di emozione… a priori!

    • scusate eh….i motivi principali di questi recuperi al 99% sono senza dubbio economici…per avere i diritti su i propri album contro le major avide e bastarde!!!….questo sarebbe gia’ un motivo piu’ che valido per questa operazione!!!…ascoltare poi con le strumentazioni odierne dei brani “must” come questi mi convince assolutamente!!! abbasso i suoni melensi degli anni 80 e viva le produzioni odierne….chissenefrega se non sono “l’originale”!!!!!!

    • anch’io non sono del partito delle “rivisitazioni”.
      l album originale basta (e come basta) ed avanza!

    • non sono un amante… dei revisited…ma i DARE….great stuff<<<<

  • Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 6 mesi fa

    A Little Bit Of Fire dei Tower City rappresenta a mio avviso una delle uscite più sorprendenti e misteriose della storia dell’AOR.

    L’arcano è tutto racchiuso nell’anno di pubblicazione del lavoro. 1996. Esatto, […]

    • Il nuovo album dei Vega mi ha impedito la lettura della bellissima recensione di questo magnifico album.
      È tutto vero quello che ha scritto Leonardo: se questo disco fosse stato pubblicato nel 1988, avrebbe devastato le classifiche. Concordo anche sul fatto che si mangia il 90% delle pubblicazioni attuali, come più volte sottolineato, caratterizzate da un approccio amatoriale sconcertante.

      Recuperate questa gemma, perché merita davvero tanto.

    • Gran bel disco anche secondo me.
      Talking to Sara e’ da brividi, ottime anche closer to the heart e la title track.
      Il disco successivo “all or nothing” era anche meglio, anche se prodotto meno bene. Peccato non facciano piu’ niente.

    • essential gem<<<

    • D’accordo ! Devo averlo da qualche parte su cassetta, un album enorme ! nel suo genere molto DefLeppard, BonJovi(non bene per me).. più class-metal che aor !

    • non sapevo che fosse il loro primo album ! Ce li avevo su cassetta con l’altrettanto bello SKAGARAK-BIG TIME dall’altro lato.. eheh

    • preso di recente, trovandolo in un offerta online (ogni tanto na botta di C**o)!
      devo dire che mi accodo ai commenti decisamente positivi che ho letto.
      album sublime

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 6 mesi fa

    Dovete sapere che noi redattori musicali italiani ci odiamo così tanto tra di noi da accordarci già il giorno seguente la quinta edizione del Frontiers Rock Festival per andare a vedere assieme un ulteriore c […]

    • Confermo per vie traverse l’epicità del concerto: mia amica gasatissima, ed ammaliata dal Mike gentilissimo e disponibilissimo.

      Aggiungo a titolo personale che un concerto senza Love don’t come easy mi avrebbe lasciato con l’amaro in bocca…

    • Veramente un peccato averlo perso… ma felice che sia stato un gran concerto!

    • no vabbè…ero a 800m in linea d’aria e non sapevo che stava suonando li….

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 6 mesi fa

    Dopo diversi anni di assenza, venerdì 13 aprile 2018 i leggendari Magnum hanno fatto il loro ritorno sul territorio italiano con una data unica Nazionale al Legend Club di Milano, locale per l’occasione gremito […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 7 mesi fa

    Prima di iniziare la recensione di Atomic Generation, l’undicesimo album in studio della melodic rock band inglese degli FM in uscita il 30 marzo 2018 per Frontiers Music, sono dovuto andare a controllare il voto […]

    • Tanta roba questo ritorno degli FM (che preferisco di gran lunga al precedente) grazie ad una serie di brani assolutamente vincenti (tranne un paio che ho scartato quasi subito) tra cui l ottantiana Too Much Of A Good Thing e la bellissima ballad Love Is The Law cantata dal nostro Steve in maniera divina.
      Disco da battere in campo AOR per il 2018 questo Atomic Generation e palma per miglior cantante difficilmente superabile….

    • Disco che al primo ascolto mi ha preso subito…..concordo con mimmo su un paio di brani ma buon lavoro in generale molto meglio del precedente.
      80!!!

    • ….ho limpressione pero’ che sia peggiore di rockville I….II e metropolis,dove al loro interno si estrapolavano pezzi incredibili….per quello che ho sentito mi sembra troppo anni 80…aveva senso di piu’ modernizzarsi come nei precedenti….aspetto comunque a dare giudizi azzardati…..

      • Rockville non era certo un album moderno.. sembrava quasi country ! (Bellissimo comunque)
        Ascoltalo più volte questo AtomicGeneration e cambierai opinione 🙂
        Tra l’altro BlackMagic è uno dei pezzi più moderni che hanno mai fatto second me

    • Sento profumo di disco dell’anno.

      Tornerò.

    • anke x me altro centro pieno x questi inossidabili inglesi,anke leggermente superiore al pur ottimo precedente heroes and villans..non ho trovato brani da scartare,forse un paio al di sotto degli altri,ma il resto viaggia su livelli di assoluto valore..dai pezzi più hard rock a quelli più aor,x finire con le bellissime ballads..la voce di steve,come sempre sugli scudi,riesce a rendere dei pezzi già di per sé validissimi,unici nel suo genere e questo sicuramente è un surplus che alza ulteriormente l’asticella del voto finale..ora li attendo con ansia al frontiers festival 2018.

    • yuri,il fratello di steve ora gestisce con successo una scuola di chitarra nel regno unito e a detta di steve non ne vuole più sapere di tornare on the road…intervista di metal maniac all’indomani dell’uscita di heroes and villans.

    • non ho ancora avuto il piacere di ascoltare il disco, mi arriva venerdì alla sua uscita.
      gli FM sono una di quelle poche band che pur non facendo mai un disco uguale all’altro hanno mantenuto un trademark grazia alla voce si Steve.
      avrei una domanda da un pò di anni rimasta senza risposta nonostante alcune ricerche
      che fine ha fatto Chris Overland ???
      non ho trovato un intervista a Steve dove gli si chieda del fratello e che faccia oggigiorno ….
      sicuramente tra voi c’è qualcuno più informato di me 🙂

    • Ti “cazzio” solo per il 5 a Love Is The Law… e forse storgo un po’ il naso sui due 6 che per me arrivano tranquillamente al 7… per il resto mi ritrovo con la tua pagella… 😉
      Voto finale per me comunque oltre il 90 sicuro…

    • tough it out lontano anni luce …..

    • mi sembra molto bello questo disco…..probabilmente ogni disco degli fm ha qualche canzone stellare…. ,si buttano sul pop sul rock sul blues piu ricercato…nulla da dire…. forse ammetto che la voce di giggi d’alessio overland a volte puo’ anche stancare: in una discografia fornita come la sua penso bisognerebbe o bisogna fare assolutamente restrizioni di scelta poiche’ si rischia di comprare tutto ma poi di riascoltare poco.comunque disco superiore al precedente gia’ molto carino

    • un unica parola: CHAPEAU!!!!

    • essential totally<<<<<

    • A me gli FM non hanno mai fatto impazzire, incluso “tough it out” e sti 2 singoli (donne nude a parte).
      Provero’ ad acoltarlo, ma nella mia top ten non credo troveranno posto.

    • difficilissimo recensire un disco cosi…potenzialmente è perfetto nel senso…che gli vuoi dire? songwriting, produzione, classe ecc ec tutto perfetto, ineccepibile ma il grosso problema è che non lascia il segno
      nulla
      il vuoto
      zero assoluto

      dopo 3 ascolti non mi ricordo un brano, non un ritornello che mi si sia ficcato in testa….al secondo giro addirittura mi stavo quasi dimenticando di ascoltare il disco…era li in sottofondo che scorreva…..SENZA LASCIARE NULLA.

      peccato perche sono un gruppo che AMO ALLA FOLLIA, ma qua non c’è una all or nothing, blood and gasoline, bad luck, crack alley….ma anche sono una digging,,.,

      il voto giusto forse è 80 perchè comunque un sacco di gruppi non faranno mai nella loro carriera un disco cosi ben fatto….il risultato è piacevole….ma siamo ben lungi anche solo da un gran disco

      • Non so.. a me le melodie di questo ATOMIC mi sono entrate in testa subito, più di Heroes&Villains (a parte la mitica DIGGING).
        Cioè se confrontiamo brano a brano i 2 album ATOMIC vince alla grande !

        Curiosità: avete notato che gli album FM (specialmente gli ultimi 2) si sviluppano allo stesso modo con la stessa sequenza di brani:
        brano1) ArenaRock di grande impatto
        brano2) MidTempo più melodico
        brano3) Rock leggero e commerciale
        brano4) HeavyBlues come solo loro sanno fare
        brano5) Ballad
        ..etc

        Mah forse sto divagando ma questo ATOMIC mi piace troooppooooo !

    • Faccio una riflessione:
      dopo la reunion del 2007 gli FM con METROPOLIS hanno fatto un po le prove generali per vedere se erano ancora in palla (e lo erano!), buon album ma calava nella 2 parte tenuta in piedi dalla grandissima STOPTHERAIN !
      Poi i 2 ROCKVILLE che considero 2 album fatti apposta per i fans (vedi PledgeMusic campaign) appunto auto-finanziati.
      Ma il vero salto di qualità lo hanno fatto con gli ultimi 2 HEROES&VILLAINS e sopratutto ATOMICGENERATION dove la band è salita di livello e sono 2 album di rock “universale”, “popolare” che possono piacere al grande pubblico.. anzi “devono” piacere ! Altro che BonJovi, GunsRoses, Aerosmith, etc..

      Cosa nne pensate ?

      • d’accordo, fatto salvo che per me Metropolis è il più bello di tutti.

      • Stesso parere tuo Rokest… questi ultimi due album degli FM hanno dimostrato come si può ancora crescere in un genere come il melodic rock continuando a sfornare lavori di qualità ma senza tradire il proprio passato… e centrando l’obiettivo!

    • Sono dello stesso parere di Rocker.

      Il disco è formalmente inattaccabile. Ben suonato, ben prodotto, pezzi di alto livello.
      Si sente che è un disco di professionisti (…cosa che ti fa riflettere ancora una volta su quanto sia stato contaminato da un approccio amatoriale il Melodic Rock contemporaneo…).

      Purtroppo però non sento quel guizzo di genialità che aveva caratterizzato i primi capolavori della band. Non posso dunque parlare di album imprescindibile.
      Steve Overland è il vero valore aggiunto di questa band: potrebbe cantare perfino l’elenco telefonico e farti venire i brividi.

      Band superiore, come sempre. Ma la magia è ancora lontana…

      81/100

    • NB le prime note di “Stronger” mi hanno rimandato a “Let It Rock” dei Bon Jovi……poi la canzone ha una sua impostazione.

    • ! Stanotte ho avuto una illuminazione (incubo?).. non sparatemi ma credo che gli FM dopo questo ATOMIC GENERATION potrebbero anche chiudere la loro carriera !?!?!?!
      Mi spiego meglio: per me è un album stellare, il migliore della loro carriera, scritto e suonato da dio, i ritornelli sono tutti memorabili e generalmente migliori di Heroes&Villains, quindi mi chiedo COME FARANNO A SUPERARE O RIPETERE UN ALBUM COME ATOMIC ?
      Se si ritirassero domani certo soffrirei tremendamente ma, arrivati a questi livelli, è una mossa che potrei anche capire !
      Cosa dite ? O forse sto solo farneticando 😉

      • Beh dovesse accadere io cmq la notte dormo lo stesso…….ad ogni modo hai ragione AG è un signor disco meglio dei precedenti si ha sempre voglia di riascoltarlo.

      • per me è un album stellare, il migliore della loro carriera

        bello è bello….ma tipo i primi 4 dischi ce li hai ben presente????

    • uhm.. forse è colpa di questo ATOMIC che è troppo meglio ma mi sono accorto che HEROES&VILLAINS ha una brutta produzione ! Troppo piatta, satura, legnosa fatta tutta di frequenze “medie” o forse è la mia autoradio che fa anguscia 🙁
      Cosa dite ?

    • Una simpatica curiosità: Overland ha detto in una intervista che per AtomicGen hanno scritto (e registrato) 20-25 pezzi tutti in versione definitiva e che sono abituati a “tenerne” 6-7 già belli pronti per l’album successivo !
      Cosa ne pensate ?

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 7 mesi fa

    L’attesa è ormai finita. Tra pochi giorni, e più precisamente il 23 marzo 2018, la Frontiers Music distribuirà nei negozi di tutto il mondo il nuovo album degli W.E.T., uno dei più famosi super-progetti mel […]

    • 93….?????….volevi dire 103!!!….purtroppo gia’ disponibile la versione jap su internet da settimane…l’ho ascoltato tutto da un mio amico…a me sembra perfetto sotto ogni punto di ascolto….un altro centro perfetto!!!….da comprare assolutamente O-R-I-G-I-N-A-L-E!!!!!….erik martensson se lo merita davvero…un genio del rock moderno!!!! buy or die!!!!!!!

    • Premessa, prima (appunto) che venga intesa male questa mia…ritengo che il debut dei W.E.T. sia probabilmente il miglior disco da 20 anni a questa parte (nei giorni no cmq dentro la top 3). Pezzi come Feels like rain, Brothers in arms ecc ecc sono a dir poco STELLARI, oppure STRATOSFERICI oppure quel cavolo di termine che volete voi, sceglietene pure uno a caso..della serie AMO I W.E.T.

      Di conseguenza il giudizio su questo disco dipende esclusivamente da come lo si prende…è un gran bel disco preso di per se, un disco discreto rispetto a quello che l’ ha preceduto, un disco mediocre rispetto al debut, un disco inutile rispetto al panorama attuale: TOTALMENTE TRASCURABILE.

      Qui di nuovo mi ripeto per la millionesima volta…mille progetti con le stesse 10 persone che ruotano hanno a sto punto veramente stracciato l’apparato riproduttivo (almeno per me). potrei andare avanti 2 ore ad approfondire il discorso ma meglio che evito….non so veramente come riusciate ancora a sopportare e supportare questa “scena” composta a questo punto solo più dalle solite 10/20/30/40 persone (o quelle che sono) che vanno avanti esclusivamente solo per mestiere olio di gomito e necessità di avere uno stipendio….cioè rendiamoci conto che non è normale essere coinvolti e fare uscire 5/8 album all’anno, e infatti la pochezza di spessore che questi dischi portano con loro si vede ed è sconvolgente..ergo per piacere almeno non chiamiamoli artisti ma “semplici” operai della musica.

      p.s. giusto per essere chiari…martennson ha un gran talento, jeff canta da paura ecc ecc non discuto ovviamente la grandezza di alcuni personaggi

      p.p.s. x bontropi il motivo per cui per me gli h.e.a.t. rimangono attualmente al numero 1(a parte ovviamente aver fatto uscire capolavori inauditi) è soprattutto legato a questo discorso…sono una band vera in un epoca senza band, sono più dotati del 90% dei musicisti la fuori (vocals & guitars su tutto), sperimentano e tra un album e l’altro cambiano,evolvono a prescindere dal fatto che possa piacere o meno

      • Non vedo l’ora di ascoltare questo nuovo disco. Il primo rimane ancora adesso uno dei migliori dischi di hard rock melodico degli ultimi 15 anni. Ricordo anche la parziale delusione quando uscì Rise Up (ottimo disco, ma inferiore al debut) per cui adesso ripongo tanta fiducia in questo 3° disco.

        Rocker, sei il “rocker” che conosco? Da come e soprattutto cosa scrivi penso di sì.

      • Jonathan, io sono d’accordo con te, lo sai.
        Ci mancherebbe altro. Sono anni che faccio bordello per tutti i motivi che hai elencato.
        E ormai sono in grado di dirti in anticipo chi c’è dietro un dato progetto ascoltando solo la musica, senza leggere credits e booklet.

        Detto questo, non ho ancora ascoltato il disco: lo farò stasera e vi dirò. Però pensiamo anche ad alcune cose che abbiamo detto e ridetto: oggi la musica, ed il modo di scrivere e produrre musica, non sono più quelli di un tempo. New Jersey suonerà sempre più vero ed esplosivo di qualunque altro album prodotto dal 2002 fino ad oggi. Il livello di un Sambora scrittore non sarà mai raggiunto da un mestierante di oggi. Gli studi di registrazione di Los Angeles non potranno mai essere paragonati ad un MacBook Pro.
        E se il budget di produzione di Adrenalize nel 1992 era di milioni e milioni di dollari, quello dei W.e.t. di oggi sarà di qualche migliaio di euro: 30.000? 50.000? Sarebbe già tantissimo.

        Tutto questo si riflette inevitabilmente sulla musica.

        Discorso “Heat Vs Progetti”: sono d’accordo con te. Gli Heat, peró, in quanto band con idee proprie ed identità propria, sono tendenzialmente portati all’inevitabile eusarimento della propria vena creativa molto più velocemente di qualunque altro progetto, in cui, vuoi o non vuoi, può comunque esserci un certo ricambio di uomini e di idee, portando dunque alla produzione di prodotti che possono essere di buona qualità in maniera più continuativa.

        Conclusione: capisco la nostra scoglionatura da ascoltatori che amano la musica e che vorrebbero avere sempre band “vere” e musica “vera”, ma mi metto anche nei panni di un’etichetta come Frontiers che produce musica con la quale, obiettivamente, non si camperebbe più, date le ristrette condizioni di domanda ed offerta.

        Per conto mio, e lo sai, a me piaceranno 10 dischi all’anno fra tutti quelli recensiti su queste pagine…forse anche meno. E compro solo quelli.

    • no no Rocker…..scrivere brani cosi’ necessita talento!!!…il talento non e’ cosi’ comune come pensi!….poi che si potrebbe allargare il circuito quello si’….ma questi sono i fantastici 4….per quanto riguarda il primo WET son daccordo ma se quello avesse preso 100…questo merita almeno 98 e rise up 96….e’ un filo superiore al secondo a mio parere perche’ nerlla zona centrale rise up aveva qualche buca che questo non ha!!!

      • ma certo che un disco cosi non può farlo chiunque, non discuto su questo…qua parliamo di 2 se non 3 grandissimi, mica sono rincoglionito da non riconoscere la bravura di erik o di soto….però perdonami ma qua io sento solo ed esclusivamente mestiere….idee 0, sottolineo 0..poi mi dispiace se sono cosi critico su un disco che tra l altro è pure meglio di tanta altra roba, però quando mi parte la cosa mi parte, ed oggi le vittime sono i w.e.t.

    • Sposo in pieno tutto ciò che ha scritto rocker (del resto io lo ripeto da anni) , il cd ce l’ho nello smartphone da un paio di giorni ……mi faccio vivo più tardi.

    • dico un ultima cosa… la vedete la differenza fra che ne so, i bon jovi che fanno uscire dopo NEW JERSEY (ho avuto un orgasmo solo a scrivere il nome di quel disco) KEEP THE FAITH e i wet che dopo RISE UP se ne escono con EARTHRAGE????????????
      Al netto dei gusti personali e/o simpatie antipatie………
      Se cogliete questa cosa qua cogliete quello che intendo ogni volta quando scrivo i miei post da mestruato

    • Allora……il disco è gradevole e ci mancherebbe altro ma lo si può tranquillamente confondere con gli altri 2. Chorus quasi tutti uguali con quel tunz tunz di batteria da orticaria vabbè, quando poi non si sa che Cazzo dire ci mettiamo i soliti uoh uoh uoh uoh uoh uoh uoh che ti salvano in corner, prima parte piatta poi qualcosina cambia in meglio da meta’ the burning per esempio o urgent .il problema qui si chiama sovraesposizione fatta da tantissimo mestiere i tre in questione ripropongono un mix delle loro band si autocitano insomma al contrario che so’ dei voodoo circle che il mestiere lo usano per plagiare i whitesnake.
      Ho provato più piacere coi revertigo o con gli animal drive o con gli stessi heat che almeno si sforzano un minimo.
      Cmq voto 6,5/7.
      Ps i dischi da avere sono altri e possibilmente in vinile.

    • Pps….ora vado ad ascoltare quella mazzata sui denti dell’ultimo Lucky bastardz!!!!!

    • Parto dal presupposto che sono un profondo estimatore di Erik, uno dei pochi, giovani talenti che circolano nel nostro genere preferito.
      Detto ciò mi sono imbattuto con estrema curiosità e trepidazione nell’ascoltare questo terzo capitolo dei W.E.T., dopo il sensazionale esordio ed il convincente “Rise Up”.
      La mia prima impressione dopo tre soli ascolti è la seguente.
      Album bello, fatto con la solita sinergia tra potenza e melodia. A primo impatto sono rimasto entusiasta del singolo “Watch the Fire”, dove l accostamento di voci tra Eric e Jeff è una chicca che suggerirei di ripetere, dalla raffinata e top song “Elegantly Wasted” (il giro di tastiere però mi ricorda qualcosa) e da “Urgent”.
      Unica pecca che mi permetto di segnalare, in linea con alcune righe scritte da Rocker, è il fatto che alcune canzoni sono il risvolto (inevitabile) della stessa medaglia; mi spiego meglio: le sonorità proposte inevitabilmente ci riportano agli Eclipse o ad altri project come Nordic Union ed il recente Ammunition.
      Cmq medaglie a parte, Erik for President! Averne 100 come lui.

      • Dopo aver riascoltato il cd un bel pò di volte, questo album è decollato. La presenza di 5/6 canzoni di primissimo piano lo rende una delle uscite più interessanti di questa prima metà del 2018. Attualmente nella mia TOP 5!

    • non condivido i giudizi entusiastici su questo lavoro ..io adoro martensson, ma sostengo già da tempo che soffre di un certo calo di ispirazione, escludendo gli eclipse, la sua creatura madre, per la quale è chiaro tenga a disposizione i suoi prodotti migliori ..su questo album non ci sono pezzi di grande spessore, e sono tutti trascurabili in tempi brevi ..poi sono d’accordo con bentropi..ma è tutto molto sacrosanto ..budget milionari e studios galattici appartengono alla golden era .. altri tempi, altri budget, altre atmosfere, e queste stesse ispiravano gli artisti in modo diverso rispetto a quanto accade ora, spingendoli a creare veri e propri capolalvori ..a me comunque non dispiace avere un alto numero di uscite annuali (anche se l’70% onestamente è trascurabile), quindi lunga vita ad etichette come la frontiers!

    • sai cosa ce’…non vi va mai bene un cazzo……ahahah

    • Mezzetti….gli anni 80 chiaramente son la….ma passati da piu’ di 30 anni…oggi siamo nel 2018!…non credere comunque che i budget facciano un album riuscito sicuramente!!! ci furono album che costarono piu’ di 300mila dollari ed ancor oggi sono delle ciofeche pazzesche…il talento e’ talento e se non ce l’hai non lo compri!!!!…molte releases degli ’80 erano iper pompate dalla stampa e dai media ma alla fine molti album erano pieni di filler e si basavano su solo due o tre pezzi belli per album….

    • sti discorsi di rocker e bontropi ormai li abbiamo sentiti milioni di volte,e anke se possono essere condivisi,io non ci bado più da tempo…non fanno altro che rendere l’ascolto di un disco poco obbiettivo e pieno di pregiudizi..concentriamoci solo sulla musica senza farsi troppe sege mentali..leggere di un album con idee 0 o fatto col mestiere,mi lascia basito,quando poi si esaltano band inutili come i grand design..questo eathrage a mio avviso se la gioca con il debutto e forse lo supera anke,in virtù di una scaletta assolutamente perfetta,zero filler,zero pezzi sottotono,tutto perfetto sotto ogni punto di vista..produzione,interpretazione,melodie vincenti,assoli x finire con la bellissima copertina..dai pezzi più tirati passando x i mid tempo e alle ballads..non sto a citare una songs piuttosto che un’altra perché è impossibile,tutte viaggiano su livelli stellari…stavolta la coppia martenson/soto si è davvero superata sfornando un disco che a fine anno sarà di sicuro al top della classifica!

      • Rispondo x me , il mestiere c è eccome, non per forza è una cosa negativa quando cmq si riesce a scrivere dei buono brani e di esempi siamo pieni.
        Io infatti ho dato 7 , discorso gran design disco gradevole ma nulla più, earrhrage lo batte 4 -0……amen.

      • Tanto ormai ci conosciamo un po’ tutti qui dentro e sappiamo le varie idee… 😉 ammetto che io seguo più la linea di Horus… il disco è bello, i pezzi ci sono e il livello generale mi sembra più vicino al debutto che non al precedente album che trovo per ora essere quello meno riuscito… mi sta piacendo, lo sto ascoltando parecchio, per me promosso a pieni voti! 😉

      • se mi devo concentrare solo sulla musica (ed è ovvio che è quello che faccio), se un qualunque pezzo di questo disco potrebbe stare non dico solo nei due precedenti dischi dei w.e.t. ma anche in un QUALUNQUE disco tra Eclipse, Nordic Union, Ammunition allora c’è un problema.
        E se questo discorso lo si può applicare a veramente tante uscite di tanti altri gruppi, allora il problema diventa bello grosso

        • appunto!!!! lo avevo fatto notare nel mio post ma purtroppo per molti il problema non si pone!!!!

        • Quello che Intendevo io è che una canzone x me va giudicata x quella che è, non se assomiglia a quel gruppo o a quel disco, poi è normale che se una band o un progetto segue un certo stile questo si manterrà più o meno uguale in tutti i dischi.. Ci sono band che hanno costruito una carriera facendo dischi in fotocopia..la differenza quindi è nella qualità delle canzoni,e in questo earhrage direi che è molto alta.
          Le band che ha citato è vero, hanno tutte la stessa matrice,ma tutte un cantante diverso e ben distinguibile,il che le rende esse stesse diverse l’una dalle altre pur avendo un sound più o meno uguale..ma anke in questo caso la qualità dei pezzi fa la differenza

          • delle volte sarebbe meglio guardare le cose con veduta piu ampia, se no va a finire che le migliaia di pittori di strada che disegnano DA PAURA (della serie quello che fanno sembrano delle fotografie) iniziamo a ritenerli migliori di Giotto “solo” perchè disegnano meglio.
            Ripeto, ovvio che praticamente qualunque cosa faccia Martensonn sia figa/fighissima, parliamo di uno dei (pochi) grandi di oggi, ma non vuol dire che abbia spessore, non abbia stancato e/o non sia da reputare trascurabile

            • Io credo invece che bisognerebbe ascoltare la musica più col cuore che col cervello e lasciarsi trasportare dalle emozioni che un pezzo può dare.. Poi chiaramente ognuno di noi è diverso e anke le sensazioni sono diverse, e credo che noi due, Rocker, siamo su due mondi completamente diversi!

    • Dite la verità che sotto sotto i Grand Design vi piacciono, li tirate fuori ogni 3 commenti! FACE IT!!!

    • Ma sì, ragazzi, é chiaro che poi è sempre la musica quella che giudichiamo. Non chi la scrive o chi la produce.
      Ne è testimonianza del fatto il mio giudizio negativo sul disco degli Heat.

      Il problema è che davvero si rende sempre più diffusa una sensazione di deja-vu che non fa bene ai miei ascolti: parlo ovviamente a titolo personale. Poi a voi può andar bene così, è chiaro.

      Dice bene Rocker quando fa notare che uno qualunque dei pezzi di questo nuovo album dei Wet non avrebbe sfigurato nel disco dei Nordic Union, Ammunition, o Eclipse.

      Ho ascoltato il disco solo una volta, e tranne per un paio di pezzi, una certa distrazione dettata dal “già sentito” è stata inevitabile.
      Nonostante il tutto sia stato magistralmente registrato ed eseguito, va comunque sottolineato.
      Tornerò presto per un giudizio definitivo.

      • oltre a Rocker, l ho scritto pure io :-))))

        • …che poi, parliamoci chiaro, il mestiere c’è. Si sente, ed è giusto e normale che ci sia.

          L’ultimo pezzo è un po’un medley di due o tre canzoni del primo album.

          Cioè, sono cose che io noto inevitabilmente durante l’ascolto.

      • Vado un po’ controcorrente… molti progetti o band ormai si assomigliano, questo è innegabile… ma è anche vero secondo me che non si “ascolta” più come una volta… quanti di noi si prendono ancora veramente il tempo di dare ad un disco lo spazio di ascolto che forse aiuterebbe ad andare oltre alla primissima impressione? Questo sicuramente è anche dovuto alla marea di uscite che ormai ci sono mensilmente se non settimanalmente…

        • gatto che si morde la coda…..dammi un disco “fresco”, “diverso” o veramente figo e vedi come lo ascolto con il microscopio (acustico, haha)..continua a farmi sentire Watch the Fire e dopo mezzo secondo ” ah ok outtake dell’ ultimo Eclipse”, skippo, ascolto inizio seconda traccia, SOUND IDENTICO, vado al ritornello, OK FIGO ma….e skippo……e cosi in loop ecc ecc

        • per quanto mi riguarda non mi fermo mai al primo ascolto e poi dipende dal tipo di musica , se si tratta di un disco dei king crimson mi prendo tutto il tempo (ascolto molto in cuffia quindi mi è facile tornare su un disco che non mi ha convinto ai primi ascolti) mentre per farsi un’idea di questo tipo di progetti non ci vuole tanto, qui siamo di fronte ad una buona uscita di genere (quello è e piu di tanto non si può fare secondo me) ma non è tutto sto gran capolavoro .

          • È vero quello che dice Denis: il nostro modo di ascoltare è inevitabilmente cambiato.
            A 16 anni ascoltavo un disco in maniera maniacale, avendone tempo e voglia.

            Ma a 16 anni non hai la cultura musicale che puoi avere a 38 anni.
            Oggi mi bastano non più di due ascolti per capire se un disco è davvero meritevole o meno. La proliferazione di pubblicazioni influisce secondo me solo relativamente: nel senso che si è più facilmente indotti a bypassare un album sulla base della considerazione che “c’è qualcosa di più interessante da ascoltare”…

            Ma i miei ascolti iniziali falliscono con una percentuale dello 0,01 dei casi.
            Quando mi accorgo di cose che reputo molto gravi (incapacità esecutive e compositive, amatorialitá dei suoni e della produzione, scarsità di idee e di originalità…) è praticamente impossibile che io mi possa soffermare su un disco per più di una volta.

            Ma poi credo che sia lo stesso album che “ti parla” e ti porta al riascolto, quando davvero senti che c’è qualcosa che merita di essere approfondito e “scoperto”.

            Questo album dei Wet non è il massimo dell’originalità, ma c’è qualcosa che mi piace e che mi porta al riascolto. Ecco perché non ho ancora formulato un giudizio definitivo.
            Parade di Prince esce fuori solo dopo 10 ascolti attenti… e come esce fuori!
            Di certo questo non può valere con porcherie che escono fuori alla prima nota (Grand Design, per Giorgio… 🙂 ).

            • Oh…a furia di denigrare l ultimo Grand Design mi state facendo venir voglia sempre più di ascoltarlo… 🙂

            • Bontropi questo secondo me è il tipico caso in cui tutti hanno ragione e nessuno ha torto( tranne l’Eletto…lui ha torto a prescindere). Come faceva notare Mezzetti senza la Frontiers ( il cui 80% dei suoi prodotti non mi piace) il.panorama di questo tipo di musica sarebbe ancora più desolato…per cui credo che li cerchino di fare un po le nozze coi fichi secchi, cercare da 10/15 artisti di tirare fuori tanti progetti paralleli per cercare di contenere i costi. Capitolo ” il mestiere….” …l’Eletto ha citato, avendo un orgasmo, NJ ( Buon per lui , io minimo devo scrivere Truth seguito da Jeff Beck Group per venire)…Non c’è mestiere in NJ ?? Album più finto delle tette di Pamela Anderson suonato, prodotto e venduto con tanto ma tanto mestiere. Questione “consumi ” …30/40 anni fa chi poteva permettersi di comprare 10/15 vinili/cd al mese?? Chiaramente i cd che compravi li consumavi molto lentamemte apprezzandoli di più.( non mi vergogno ad ammettere che la traccia nascosta in retroactive dei DL l’ho scoperta dopo 4 mesi !) Oggi con i mezzi moderni anche legalmente con 9.99 euro puoi ascoltare 500 album al giorno, spiegami Bontropi come puoi giudicare bene un album con tutta questa musica che puoi ascoltare? Non è questione di età di chi usufruisce per me , è questione dei tempi cambiati.

              • Si, ma questo sicuramente, Bad.
                È fuori da alcun dubbio che New Jersey sia stato pianificato nei minimi dettagli per produzione, contenuti e strategia promozionale…ma è anche vero che, al netto di tutto il benedetto mestiere che possiamo volergli imputare, fu un album che segnò un’ epoca.
                Oggi, quando si pensa agli anni 80, non si può non pensare ai Bon Jovi 86/88.

                Non è tanto il “mestiere” che contesto agli Artisti di oggi e di ieri…
                Anzi, lo giustifico.

                Però se ci perdiamo in mille progetti, già dobbiamo fare i conti con una vena artistica che è destinata ad esaurirsi nel corso relativamente pochi anni…figuriamoci se li facciamo lavorare anche in progetti e progettini.
                Poi é anche vero che è tutto relativo.
                Martensson sta lavorando ancora bene…ma quanto ancora durerà?

                Jon Bon Jovi, Michael Bolton, Richie Sambora, Diane Warren, Holy Knight, Jim Vallance e Desmond Child ricostruirono le carriere di Aerosmith, Kiss, Cher ed Alice Cooper…ma quanto tempo durarono?

                A fine anni 90 non riuscivano più ad infilare la sequela di hit di una volta… semplicemente perché gli hits finiscono.

                È la dura realtà.

                • Si però adesso non mettiamo il carro davanti ai buoi, godiamoci questo periodo d’oro di mantersonn e soci, senza pensare al futuro.. Se non erro è dal 2008, anno del primo disco ufficiale degli eclipse che il suo genio non sbaglia un colpo, che si tratti della sua band o di un progetto dov’è coinvolto, pure gli album scritti x altri non ricordo un flop che sia uno.. 10 anni di dominio assoluto…se poi penso a tutti gli impegni che ha lui e Soto(son of apollo, Soto solista, I ‘soto’, ammunition, eclipse, ecc) tirare fuori un disco come earth rage è roba x pochissimi eletti!

              • Badboy capiamoci , fare un disco di mestiere non significa che sia per forza brutto , guarda a firepower ultimo dei judas priest gran bel dischetto di mestiere ma bello e poi dopo 40 di carriera che vuoi inventarti. Io su wet sento proprio alcuni brani diciamo 4 ,5 di mestiere ma sostanzialmente bruttini come impostazione strofa chorus e quella batteria che rende i brani tutti uguali.
                Io sto disco non lo comprerò, invece l’ultimo Magnum l’ho preso , li c è tantissimo mestiere ma Cazzo che pezzi.

              • ottimo…L’ ELETTO mi piace molto..grazie mi sta a pennello…e te hai capito praticamente nuilla di quello che intendevo quando ho citato New Jersey

                • L’Eletto…si…perché su bj.it potevi fare il “figo” come ami dire tu visto che la maggior parte dell’utenza erano quattro sbarbine che squirtavano per il biondino. Ti sei convinto tu stesso che sei un grande esperto.Veramente quello che non si capisce sono i tuoi post, rileggi il mio che citava solo i tuoi orgasmi non la sequenzialita’ della qualità musicale di un x artista, deduco che sei tu quello che ha problemi di comprendonio, inoltre ti porto a conoscenza che è il cane che si morde la coda. Al mio esordio qui dentro sei stato aggressivo e saccente come lo eri sull’altro forum, poi te ne esci facendo finta di fare l’ironico senza chiedere scusa, solo perché ho criticato gli heat…gli autori di capolavori inauditi (quali ?? ) con un cantante e chitarrista fenomenali ( ecco l’esperto). Stammi bene fenomeno .

                  • a parte che mi annoi a morte, e a parte farti presente che da questa parte del globo pure i gatti si mordono la coda (i cani non hanno l’esclusiva) ci tengo solo a ripetere che gli heat si, hanno fatto assolutamente dei capolavori INAUDITI (il fatto che tu non lo senta mi preoccupa) e si, entrambi i cantanti sono dei fenomeni e si entrambi i chitarristi (più Rivers dell’altro) sono decisamente più bravi della media e non di poco

                    • Sei tenero non ammetti nemmeno di non sapere i proverbi. La chiudo qui, ripeto stammi bene…chiamami solo quando inaugurano il tuo cervello che porto un vaso di fiori un pensiero insomma per il grande evento.

                      • boooooooni….

                      • ok ragazzo cattivo….prima però vatti solo a studiare la differenza fra modo di dire e proverbio…

                        • Hai ragione, perdonami mi ha distratto il gatto che si mordeva la coda. Sei L’Eletto colui che sa. Stavo cercando l’hit inaudita della tua band, non riesco a trovarla. Leckremo e Rivers sono tanto dei fenomeni che stanno allo spasso entrambi da tempo. Le tue affermazioni si smontano più facilmente dei Lego. Comunque non so di cosa ti risenti ti ho trovato un nick piu ‘figo’ di quello che ti sei scelto.Buone palme fenomeno.

          • non posso che concordare con Mark…dipende molto dal genere che si sta ascoltando…un disco di rock progressive necessità di molti ascolti ascolti prima di essere giudicato..un disco Aor molto meno…anche se personalmente non scrivo mai una riga su questo o quell album senza averlo ascoltato almeno 3/4 volte…sui WET sono al terzo ascolto ed ancora sono indeciso su come considerarlo…non di certo un masterpiece (ma mai i lavori dei WET lo sono stati) ma forse un album che si solleva dalla media (devo ancora stabilire di quanto)…vado con il quarto ascolto e ritorno…tanto fretta non ne ho…

            PS in rotation ho anche l ultimo FM….per la cronaca disco nettamente superiore a questo EARTHRAGE…e non potrebbe essere altrimenti…Jacopo spero che la rece degli FM spetti a te… 😉

            • Ultimo fm decisamente riuscito concordo con mimmo.

              • …anzi visto il nuovo grande disco degli FM mi sta quasi venendo voglia di fermarmi anche il secondo giorno al FFestival (con Jorn annesso)..Mark sei avvisato… 😉

                • Sarà dura mimmo molto dura è già un miracolo che ho appena visto i toto a Bologna……sono incasinato coi turni al lavoro.

    • ascoltato ora..voce troppo ‘schiacciata’..
      buon disco..’Burn’ su tutte..
      ..ma è tutto uguale a se stesso..mancano i guizzi, le pause, gli intertempi..

    • mi deve ancora arrivare<<<<ma mi fido del bro iacopo<<<<

    • Anche io ai primi ascolti e per carità, giusto non dare giudizi affrettati. Però il disco d’esordio già al primo ascolto mi aveva dato ben altre sensazioni e questo qualcosa vorrà pur dire…Pezzi della levatura di “Comes down like rain” o “Brothers in arm” io qui non li sento. Usando una metafora è il classico compito dove prendi 9 o 10 studiando tutto a memoria senza mettere in campo il minimo ragionamento: tutto perfetto, il voto buono te lo devono dare ma se potessero ne farebbero volentieri a meno.
      Comunque anche per me Magnum ed FM in heavy rotation in questo periodo seguiti a ruota da Dukes of the Orient.

    • Allora..il disco risulta piacevole e qualche pezzo sopra la media indiscutibilmente c’è ma quel senso di già sentito (e qui do ragione all Eletto 🙂 ….anche se sul primo WET miglior disco degli ultimi 20 anni meglio soprassedere..) inevitabilmente influisce sul giudizio generale del disco…anche perchè onestamente già al quarto ascolto la metà dei pezzi mi ha un po stancato…pertanto voto da 7 o giu di li e via andare….

      PS Horus se sei tornato per dire minchiate del tipo “Martensson 10 anni di dominio assoluto” potevi anche stare con Cap Andy e e l esimio Empire a raccogliere patate nella bassa bolognese 🙂

      • Mimmo non sono minchiate ma dati di fatto.. Vatti ad ascoltare i grand design va, quelli si che fanno dischi tutti diversi.. Ah ah ah…ci vediamo x I magnum

        • oh ma sti Grand Design me li voglio troppo ascoltare…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂 e ai Magnum voglio vedere anche Empire…me racumandi…. 😉

    • ….bassa modenese mimmo…..ma perche’ dite queste eresie….il sound dei wet e’ questo….per quello l’avete gia’ sentito ahahah….a parte gli scherzi confermo w.e.t 100…earthrage 98…rise up 96!!!! :)….ahhhh mimmooooo ma come… i wet sono davvero quanto di meglio uscito negli ultimi 20 anni….io li preferisco anche agli eclipse!!!!

      • a me infatti manco gli Eclipse mi fanno trasalire…figures….per me i dischi TOP degli ultimi 20 anni sono altri…poi che vuoi che ti dica capitano…a me Martensson non mi ha mai entusiasmato…ma de gustibus…cmq ti aspetto al concerto dei Magnum…me racumandi 😉

        • giusto per curiosità, per te quale potrebbe essere una top 5 dal 2000 in avanti?

          • caro Rocker non amo particolarmente le classifiche ma ti posso dire che (come già scritto altre volte) considero TOTO – XIV il miglior album AOR (ed affini) degli ultimi 10 anni (fermiamoci a questi) e forse più…poi tra i miei preferiti dell ultima decade potrei citarti il primo Work of Art, il solista di Overland a nome Epic (adoro Slamer), i primi tre album degli H.E.A.T., l ultimo Boulevard, i Treat di Coup de Grace ed i primi due Lionville e via dicendo (bellissimi anche gli ultimi due solisti del grandissimo Fergie Frederksen prima che ci lasciasse)…ma che vuoi che ti dica..a me i vari Eclipse, WET, Nordic Union mi lasciano un po freddino pur riconoscendo che sono dei discreti/buoni album…

            • Mi inserisco in questa discussione, aggiungendo un paio di album che mi sono venuti alla mente.
              negli ultimi 10 anni tra i miei TOP album ci sono:
              Revolve dei Danger Danger e l’omonimo The Magnificent

              • Revolve dei Danger Danger ci sta alla grande… 😉

              • REVOLVE….si assolutamente nella top dei top post 2000….F$$&$ rimane secondo me uno dei migliori pezzi degli ultimi anni

            • Per una volta tanto concordo con i nomi che ha tirato fuori Mimmo…

            • Si sa che il Mimmo ha dei gusti raffinati…sin troppo raffinati, secondo me :-). Ogni tanto è bello ascoltare una tamarrata! Comunque il disco dei Toto non mi ha mai fatto saltare dalla sedia più di tanto…
              Aggiungerei anche il meraviglioso disco solista di Jimi Jamison: uno dei punti più alti della storia della Frontiers.

              Anche Giant III è stato meraviglioso.

              • Ma Giant III è del 2001 …se andiamo cosi indietro ce ne sarebbero ancora tanti da citare (vedi primi due Pride of Lions)..bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂

                • Ma so una sega di quale arco temporale state parlando! Ahahahauaua
                  Ormai è un’impresa starvi dietro!

                  Comunque è assurdo, sono passati 17 anni da Giant III.
                  Sembra ieri quando andai a comprarlo insieme al disco di esordio dei Dreamtide.

                  • E caro mio…il tempo passa per tutti…tranne che per Denis…ha sempre la stessa faccia da pirla…aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂

              • Giant III……CLAMOROSO. punto. non lo inserisco solo perchè i pezzi non erano del 2001…..cmq meglio un qualunque brano di quel disco rispetto ad intere discografie di centinaia di band

            • si ovviamente SLAMER….il vero genio del genere….mamma mia cosa non sono i STEELHOUSE LANE giusto cosi solo per citare un qualcosa di esagerato

    • sono completamente in linea con mimmo su tutto quanto….capitolo martensson: personaggio in discussione da diverso tempo ,anche se ben confezionato continuativo nelle sue produzioni fara’ sicuramente la storia ma a mio avviso(la vostra) e’ un senz’ anima musicalmente parlando e anche le sue composizioni che poi possono essere considerate eccelse alla fine se valutate in profondita’ hanno comunque delle falle…. poi se non devo morire di nostalgia (e ci provo) mi dovete dire come faccio a paragonarlo a dann huff mark spiro e compagnia cantante produce suona e standardizza tutto lo standardizzabile …io questi dischi li lascio volentieri a chi mi viene ancora a parlare dei filler sui dischi della vecchia guardia

    • sensazionale “Need to believe”!

    • ….mi sembra che qui la maggior parte di voi non tiene conto della parola “trademark”!!!!…..ovviamente c’e’!!!!!… ma i pezzi non si sovrappongono mai negli ultimi dieci anni di Martensson songwriting!!!!….non esiste artista migliore e completo di lui dal 2008 in avanti….c’e’ poco da fare!!!!!…..cercate pur il pelo nell’uovo!!!!

      • ma guarda non ti voglio neanche dare torto perche’ probabilmente e’ vero ma se il top di adesso e’ proprio martensson siamo messi molto male se non vogliamo farci venire gli attacchi di nostalgia se compri dischi da 25 anni….fidati

      • “ma i pezzi non si sovrappongono mai negli ultimi dieci anni di Martensson songwriting”…AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…blasfemia…Cap ti voglio bene ma non tirare troppo la corda.. 🙂

    • come nontato da alcuni qua , qualunque songwriter avrebbe bisogno di + tempo per scrivere tanto e al meglio delle sue capacità.
      Martensson ha trovato le sue coordinate dove meglio riesce ad esprimersi, ma avvrebbe bisogno di un pò di riposo tra un lavoro e l’altro, come le migliori galline dalle uova d’oro.
      questo disco sale con gli ascolti, è vero , e un paio di pezzi come Calling Out Your Name, Heart Is On The Line mostrano si tanto mestiere, ma ti portano al repeat e al volerle riascoltare.
      ma non siamo ai livelli dell’esordio e la sensazione di gia sentito di recente si ripercuote . in+ troppi pochi assoli, o parti strumentali….
      73 provvisorio

    • il debutto rimane irragiungibile…ottimo ritorno….essential<<<<

    • Metto per iscritto anche la mia, dopo giorni di ripetuti ed attentissimi ascolti.

      Per me si tratta indiscutibilmente del loro lavoro meno riuscito. I cali di ispirazione compositiva sono evidenti. Probabilmente molti dei pezzi presenti sono degli scarti di Martensson.
      Ad ogni modo l’ascolto è sempre piacevole, e raramente si viene assaliti dalla noia.
      Sempre eccellenti le prove dei singoli.

      Nota di demerito per la produzione: ci tengo a farlo notare perché si tratta di un problema comune a molte altre produzioni recenti, che non ho esitato a sottolineare anche in altri contesti, e per questo sono stato preso anche a male parole: la batteria fa letteralmente schifo.
      Sono stanco di queste produzioni in cui non si sentono più né Charleston, né piatti.
      Basta. Non se ne può più.
      Cercate di capire che non aumenta la potenza del disco se eliminate dei suoni che sono essenziali per determinare gli accenti della musica.
      È una violenza che si fa ad uno strumento fondamentale nel Rock.

      Ascoltare il nuovo disco degli Harem Scarem per imparare.

      Molto deluso, in definitiva. Secondo me si tratta di un progetto ormai giunto al capolinea artistico.

      72/100

      • Ascoltare il nuovo disco degli Harem Scarem per imparare.

        No vabbè ma se ascolti gli Harem impari ogni cosa di ogni strumento….e oltre

    • Finalmente sono riuscito ad ascoltare l’album in maniera adeguata e devo dire che è veramente bello, almeno 8 pezzi splendidi ed i restanti assolutamente non brutti. Io vado controcorrente e dico che questo mi pare il migliore, seguito dal secondo ed in coda metto l’esordio (comunque di alto livello). La differenza per me la fa proprio la voce di Jeff Scott Soto che riesce a caratterizzare le canzoni molto meglio di quello che riesce a fare Martensson negli Eclipse, ed infatti per me questo cd batte l’ultimo Eclipse e non di poco, anche per una maggiore varietà nei pezzi. Condivido l’osservazione di Bontropi sul suono della batteria, ma per il resto suona alla grande. Mi dispiace manchi il coinvolgimento di Sall nella scrittura, potrebbe dare tanto…se i progetti sono questi ben vengano!!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa

    Questa volta ci occupiamo di libri, e non di dischi, avendo avuto la possibilità di leggere in anteprima La Mia Vita e gli Skid Row, la biografia ufficiale di Sebastian Bach tradotta oggi in italiano dalla […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa

    Sebastian Bach
    LA MIA VITA E GLI SKID ROW
     
    Uscita: 22 FEBBRAIO 2018
    Nel corso della propria carriera Sebastian Bach ha venduto più di venti milioni di dischi, sia come solista che come cantante della su […]

  • Carica di più