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Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa
Forte di una formazione stellare, che vanta i nomi di Tommy Denander alle chitarre e alle tastiere, di Brian Tichy (Billy Idol, Foreigner, Ozzy Osbourne) alla batteria, e di Brian Anthony (Steve Walsh) al basso e […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 3 mesi fa
Ricordo ancora le emozioni contrastanti provate tre anni fa ascoltando A World of Fools, il precedente album in studio dei Lionville e debutto del gruppo genovese tra le corti della ormai major del genere melodic […]
Disco dell’anno.
Lo dico subito e senza tanti giri di parole assolutamente inutili.
Non avrei mai creduto che i Lionville avrebbero dato vita ad un tale capolavoro.
Potrei spendere milioni di commenti, ma le cose che mi hanno sorpreso maggiormente di questo album sono state l’assoluta padronanza dei propri strumenti, una capacità di scrittura giunta a livelli di maturità artistica assoluta, una personalità unica (ora Lars è il cantante dei Lionville e non più “…quello dei Work of Art…), ed infine una voglia di stupire che costituisce da sempre l’arma vincente di ogni grande artista.
Sottolineo anche un altro grandissimo aspetto di questo album: sa tenere compagnia all’ascoltatore come solo i grandi capolavori 80s sapevano fare…
Reaching for the Sky pezzo dell’anno.
98/100
Oh Cavoli… Bontopi ha scritto esattamente quello che avrei voluto scrivere io… 😀 😀 😀 Uno dei migliori album sentiti negli ultimi anni!
ma…..non stai esagerando come al solito eh?….io ho sentito canzoni carine si’ ma inferiori al precedente che almeno aveva 4 pezzi davvero incisivi….ecco questo album ai primi ascolti mi pare poco incisivo perfino su i singoli….ma voglio comunque ascoltarlo meglio…vi sapro’ dire!!!!
Mi stendo al sole e lo ascolto ……
Ti seguo….con sto album sono in ritardo….certo che dopo lo sproloquio del Bon… 🙂
Disco che entrerà sicuramente nella top ten del 2020.
il voto può assestarsi su un 80 per me .
Ho apprezzato qua e la avvicinamenti ai toto come in pezzi quali “Living With The Truth ” e “Reach for the sky”. la notturna “”Into the night” se non è un capolavoro poco ci manca .
Bella “Nothing without you” , molto nello stile dei vecchi dischi.
promosso senza se senza ma.
Dunque…….mi sono preso la briga di ascoltare tutti i 4 dischi dal primo a quest’ultimo. Ho i primi 2 il terzo non lho preso perché la formula era ripetitiva e questo quarto lavoro conferma le mie impressioni. Per carità si parla di bella musica ma i capolavori stanno altrove , poi si ha la sensazione che somiglino sempre più ai work of art, alla fine ripeto , la formula è più o meno la stessa (toto style) solo il tempo dira’ quanto sarà efficace ma la mia impressione è che siano arrivati al massimo delle loro potenzialità. Cmq un piacevole ascolto , li preferisco quando sono più “muscolari ” meno nelle ballads che trovo un po’ noiose. Voto 7
Allora…il disco è prodotto alla grande, suonato molto ma molto bene (sempre detto che noi italiani tecnicamente non abbiamo nulla da invidiare a chicchesia), Lars è sempre Lars, non sento brani deboli…eppure…eppure qualche cosa mi manca…e quel qualcosa è il classico pezzo che spacca i culi ai passeri…certo brani come Nothing Without You e Reaching For The Sky sono brani sicuramente sopra la media ma non tali da farmi ribaltare dalla sedia…e questo secondo me è un grosso limite di questo disco…i loro primi due lavori erano forse più discontinui ma avevano quei 2/3 brani che restavano impressi in testa…oh poi magari è solo una mia fisima…
Alla fin fine un gran bel disco ma senza quegli HIT…quei brani MASTERPIECE che me lo avrebbero fatto apprezzare sicuramente di più.
Ah…due appunti prima di chiudere…Lars grandissimo cantante ma mi piacerebbe che ogni tanto tirasse fuori un po di più i balotas (cattivo ti voglio)…e per quel travone del Bontro…ma basta con sti paragoni con gli anni 80…BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! 🙂
Usa ancora quintali di lacca……:-):-)
He he he… 🙂
Lacca Forever! 😀
Mah… a me invece ha abbastanza deluso purtroppo… Ci sono alcuni ottimi pezzi ma nel complesso il disco tende a risultare eccessivamente noioso. I pezzi Toto-oriented proprio non vanno, troppo mosci. Sono sonorità che non si addicono al loro stile, devono puntare su pezzi con più tiro.
assolutamente i lionville si confermano la più forte band italiana di aor.. per distacco rispetto a tutte le altre!nothing without you è sicuramente tra i tre pezzi più belli che abbiano mai fatto.. bella melodica carica.. ma ecco.. non parlerei di capolavoro per questo album.. i capolavori erano altri .. non scherziamo.. i primi tre pezzi sono buoni, poi dal quarto c’è un netto calo.. alcuni pezzi risultano un pò noiosini.. anchio sono d’accordo nel dire che danno il meglio se alzano il tiro, mentre le ballad tendono a essere un po soporifere..96 su 100 ovviamene non ha ragion d’essere.. direi che stare sui 70 sia ragionevole..
Disco mediocre. Non salvo nulla e di solito un paio di episodi riesco sempre ad estrarli dalla mediocrità.
Un bell’album per il genere e in quanto fatto da una grande band Italiana.
Poi se devo essere un po critico, mi piace ma non grido al miracolo.
La mia canzone (attualmente) preferita è: Runaway
Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 4 mesi fa
Il nuovo album dei Tokyo Motor Fist in uscita in piena estate aveva acceso grandi aspettative in me. Echi di Danger Danger e Trixter avevano iniziato a volteggiarmi attorno. Devo dire che il primo singolo uscito, […]
Lucida recensione di Leonardo.
Ho particolarmente apprezzato i punti in cui si rimarca categoricamente “….ma non sono i Danger Danger di fine anni 80”.
Per me è tutto qui.
Non solo si tratta di un disco traballante per tutti i motivi elencati da Leo, ma personalmente lo trovo molto triste e nostalgico nel suo tentativo di riprodurre certe atmosfere andate oramai perdute per sempre.
Ecco, sintetizzerei il tutto in questo modo: è un disco tristissimo.
51/100
Progetto inutile, musica inutile, tutto inutile….a tratti infantile. Al quarto brano l’ho cestinato.Un plauso a Leonardo per la disamina onesta e precisa. In giro si parla di capolavoro pensa te!?
Disco piacevole con 3/4 pezzi sopra la media (Monster In Me, Lions e Winner Takes All)…quello che mi aspettavo…i Danger Danger lasciamoli stare…personalmente quando prendo la metro mi tengono compagnia…poi finisce li….
PS cmq mi aspettavo dal Lovechaser il solito 90 solo perche alla voce ce stava il “suo” Ted… 🙂
MI aspettavo anch’io qualcosina di più e purtroppo alla band sembra mancare un po’ di amalgama… i Defiants a auqesto giro a parer mio vincono a mani basse…
Alcune canzoni sono delle bombe; Youngblood, Mean It e, soprattutto, Monster in me, la più bella in assoluto.
Le restanti canzoni perdono di appeal dopo qualche ascolto (come nel primo album).
Sono d’accordo sul fatto che un po scimmiottano i DD e sul fatto che gli attuali The Defiants (per me miglior album 2019, vero Denis? 🙂 ) sono migliori.
Però di mio aggiungo che c’è MOLTO di peggio in giro.
Sono in disaccordo sia sul fatto che Zokusho sia meglio (a me non ha detto nulla, al contrario del primo), sia sul voto. Per me rispetto al primo dei TMF il salto avanti è notevole, i pezzi sono tutti sopra la media. Non mi piace Around Midnight perché è troppo corta. Ma a parte le prime 5 che avete citato tutti, io aggiungo Blow Your Mind, Sedona (che col sax mi ha ricordato Rattlesnake Shake dei Motley) e Winner Takes All. Magari non sopravviverà alla prova dei secoli, ma dai diamogli almeno 80
mi fermo a 70 come voto per questo Lions.
sicuramente un passo indietro rispetto al debutto che suonava anche meglio per produzione ed equalizzazione dei suoni.
a livello di songwriting ho apprezzato molto i tentativi di uscire dal party rock in pezzi come Lions, ballad trascinata dalle tastiere (peccato x la produzione) e “Sedona” + altri pezzi che sembrano ripescati dal vecchio reportorio DD come Monster in Me, Meant It e Blow Your Mind.
Disco promosso, non capisco del perchè sia stato mixato cosi male
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 5 mesi fa
Benny Mardones, cantante e compositore rock statunitense celebre soprattutto per la canzone ‘Into the Night’ (per ben tre volte in classifica Billboard, due volte in top 20), è morto oggi nella sua abitazione di […]
If I could fly
I’d pick you up
I’d take you into the night
And show you a love
Like you’ve never seen, ever seen…
Rip Benny
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO….il suo album omonimo un CULT assoluto…e che voce…emozionante come poche….cazzo…un grandissimo…ciao Benny!!!
Che brutta notizia… R.i.p. Benny…
Terribile 🙁
RIP BENNY
Un uomo che alla musica ha dato classe, eleganza e tanta competenza. Credo che Benny Mardones sia un importante testimonianza ed esempio per tanti. Non ero un suo fan, lo ammetto, ma sono comunque dispiaciuto. Da oggi la musica è un po’ più povera.
Rip Benny e grazie per tutto quello che hai dato.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa
Esco allo scoperto: da diversi mesi soffro della sindrome da foglio bianco, ovvero del blocco dello scrittore.
Chi più segue questo nostro sito si sarà certamente accorto di quanto io ne sia diventato l […]
Bella recensione,
Per quello che ho ascoltato mi sembra che in alcuni pezzi si sia tornati a un sound 80 s.
Tornerò una volta assimilato il disco
Ecchecazz Iacopo potevi tenerti qualche parola come riserva, non vorrai usarle tutte solo per questa rece (ottima)!:-):-) 🙂
Ps strano che il tuo ritorno non coincida con il solito gruppo strappona fronted:-)
Mi stai perdendo colpi 🙂
Cmq di solito con gli FM si va sul sicuro come per gli HS. Tornerò non appena lo avrò ascoltato.
Intanto non sparire Iacopo…..ci servi!!!!!
Iacopo, ho letto solo intro e conclusione perché ancora non ho ascoltato il disco e non voglio rovinarmi la sorpresa.
Se posso permettermi di darti un consiglio (…che non so quanto possa essere utile, visto che non ti conosco personalmente, ma solo virtualmente, e quindi non so quali siano le tue abitudini di ascolto…): cimentati con altri generi musicali.
Non parlo di Rock o Hard Rock, o generi sostanzialmente affini a quelli che sei (presumibilmente) abituato ad ascoltare.
Parlo di cose completamente diverse.
Apprezzerai ancora di più quello che già ti piace, senza andare in overdose.
Credo che il tuo non sia alcun blocco.
Si tratta solo di semplice “sindrome dell’ascoltatore annoiato”.
Poi ognuno di noi funziona in maniera diversa, ma vedi se il mio consiglio può aiutarti. Magari è una cazzata, o magari no… 🙂
Noi ti aspettiamo.
ciao a tutti, la recensione (che votone!) però non mi ha convinto.. perlomeno per i miei gusti mi sembra troppo
poetica specialmente l’introduzione troppo lunga e un po fuori contesto 🙂 comunque sempre buono il trackbytrack !
Ho sentito solo i samples(1min per song), canzoni molto ariose con atmosfere da soundtrack ’80 ma anche molto varie
tra loro (EndOfDays vi sorprenderà) però (c’è sempre un però) la tracklist penalizza secondo me l’album! Cioè ci sono
4 ballad/powerballad in filotto nella prima metà del cd (?) Mi sembra che il vinile ha un diverso ordine dei brani vero ?
Col passare degli anni mi sono reso conto che la recensione è sempre qualcosa di molto soggettivo. A me, ad esempio, ha da sempre annoiato a morte il track by track, mentre ho sempre apprezzato le intro più personali o financo poetiche, laddove ve ne fossero come in questo caso.
Si toccano inevitabilmente alcune corde di alcuni lettori, mentre altri restano del tutto indifferenti.
Mi piace pensare che è un feeling esclusivo fra recensore e lettore.
Poi ci sono quei recensori universalmente apprezzati, ma lì siamo nel campo della maestrìa della comunicazione, e fa poco testo.
BEN TORNATO IACOPO.
PARTO DALLA COPERTINA: POLLICE IN SU.
HO BISOGNO ANCORA DI DIVERSI ASCOLTI PRIMA DI ESPRIMERMI SULL’ALBUM NEL SUO COMPLESSO.
ATTUALMENTE LE MIE CANZONI PREFERITE SONO IL LENTO Ghosts Of You And I E LA SUBLIME Walk Through The Fire
Dopo altri ascolti, ritengo che sia un buon album ma, ad oggi, non lo trovo migliore del precedente.
La voce di Overland è eccelsa; alcune canzoni già menzionate sono di livello, ma nel complesso trovo, a gusto mio, più roboante l’ultimo Harem Scarem, seppure di un altra tipologia.
Buono ma non ottimo.
Bella recensione…caro Iacopo, io mi aspetto solo di poter condividere il mio punto di vista con gli altri, la recensione non è altro che lo spunto per tutto ciò, certo che se è ben fatta è uno spunto migliore. Mi auguro di vederti presente il più possibile anche solo nei commenti, perchè di fatto (anche se ogni tanto si eccede, ma da appassionati è normale…) sono il fulcro di questo sito ed il modo per rendere questo sito, peraltro splendido, sempre più vivo.
album abbastanza noioso, inutile.. gli fm erano quelli di indiscreet e tough it out, punto. dopo non sono più stati gli stessi, lui poi ultimamente si è messo a fare troppo roba, di scarsissima qualità.. ripeto, album inutile.
Ascoltandolo, riguardo il “dopo Tough it out”, ho avuto lo stesso pensiero..parola per parola.
Certo, i confronti con il passato sono impietosi e forse inutili, però….
Qui la voce di Overland (molto personale e sempre al top) alza il livello, il guitar work è di prim’ordine ma…nessun pezzo che mi faccia alzare dalla sedia.
“Walk through the fire” pezzo preferito.
La recensione invece è ottimamente scritta: ben tornato Iacopo!
Faccio il polemico… secondo me se questo album Synchronized fosse uscito nel 1989 e Tough it Out fosse uscito adesso molti direbbero che Tough it Out non è a livello di Synchronized… 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, ma alcuni album che stanno uscendo negli ultimi anni a livello di songwriting (tralasciamo quindi produzione) sicuramente avrebbero avuto ben altra fortuna se usciti in un differente periodo storico… e reputo questo Synchronized degli FM uno di quelli… pezzi come Ghosts Of You And I, Broken e Walk Through The Fire sono dei piccoli gioiellini… altro problema, secondo me, è il tempo di ascolto che viene dato ad un album… forse sbaglio, ma una volta (io per primo) se si comprava un album lo si ascoltava comunque a fondo e piano piano lo si lasciava “crescere”… ora c’è un sovraffollamento di uscite e una possibilità di ascoltare volendo anche 20 album in un giorno il che se da una parte è uan cosa fenomenale dall’altra porta forse ad un ascolto molto più superficiale che rischia di farci passare inosservate molto piccole perle… parere molto personale e giusto per buttare li uno spunto di riflessione 😉
Questo della overdose di uscite è un punto su cui ho discusso molto su mr.it già un po’ di tempo fa.
Mi trova d’accordo , il problema invece sta nella ns testa che ad ogni nuova uscita paragona quella del 2020 con quella del 1980 !!!!!!!
NON HA SENSO! altri tempi altra età altri contesti , altre emozioni ; è come la sindrome dell anatroccolo, ci si affezziona al primo disco che resterà il capolavoro assoluto anche dopo 30/40 anni di carriera . Eppure la tecnologia oggi dovrebbe facilitare l’ascolto di un disco , hai i file li metti su smartphone o altri dispositivi e lo ascolti per bene dove e quando vuoi più e piu volte ma alla fine un giudizio coerente riesci a darlo, come dici tu Denis lo lasci crescere con gli ascolti. Il vero problema è che il giudizio lo devi contestualizzare al presente senza fare paragoni con un passato che non esiste più.
Amen
Per quanto mi riguarda nessuna sindrome dell’anateoccolo. Non sono un nostalgico del passato per partito preso ed ascolto di tutto (vexchio e nuovo che sia). I paragoni li faccio sul gradimento personale e non al grido di “una volta si che…”.
Faccio anvora un paragone; Kansas (gruppo che adoro) continuano a sfornare lavori belli e che continuano ad emozionarmi. L’ultimo FM, come ho risposto a Denis, è bello e ben fatto…ma emozioni poche (parlo sempre per me ovviamente).
Poi anche io non sono più lo stesso di quando avevo 25 anni negli “eighties” e ne sono perfettamente cosciente.
Amen
Be sui tempi che si danno ad ascoltare il disco mi sa che non hai tutti i torti…quando ai tempi compravo un vinile solo per guardarmi la copertina e il resto passavano i quarti d ora…poi il disco lo mettevi sul piatto e lo consumavi (se non era na ciofeca)…oggi purtroppo quella magia non c e’ piu…poi sai anche tu che su MR.it si fa a gara a chi dice per primo la sua…aaaahhhhh 🙂 🙂
Denis, mettiamola cosi…anche io, se avessi 25 anni come quando è uscito “Tought it Out”, avrei accolto questo lavoro diversamente ma tant’è…invecchiando si diventa esigenti e brontoloni.
Come avrai notato scrivo poco su questo sito ma quando lo faccio, riguardo ad un nuovo lavoro, non è mai a fronte di un ascolto superficiale ma sempre dopo in ascolto completo ed approfondito. Certo, hai ragione, il rischio di bulimia da ascolto è tangibile rispetto al passato ma credo di non esserne affetto: piuttosto che ascoltare superficialmente cerco di selezionare cosa ascoltare. Con gli anni credo di aver maturato una buona capacità di selezione (almeno quello…) e non ci metto molto a capire cosa mi piace approfondire e cosa no.
Riguardo i dischi che crescono con gli ascolti, opinione del tutto personale, appartengono ad altri generi: l’ultimoKatatonia, ad esempio, si fa apprezzare sempre di più ad ogni ascolto, ma siamo ad un diverso livello di complessità (i.m.h.o.).
Per chiudere, Synchronized non l’ho trovato brutto, l’ho trovato un bel lavoro che mi trasmette però poche emozioni (e questo è importante) .
Grazie per lo spunto di riflessione, sempre utile.
Ciao
Io scarto tantissimi dischi per me potenzialmente interessanti durante i mesi…. semplicemente perché, in effetti, poi non lo sono.
È l’unico modo per fare selezione.
Infatti, come vedete, non commento tante recensioni.
preso ieri in negozio l’ultimo katatonia , gran bel disco come il precedente , ecco qui siamo in contesti diversi dove c’è ancora tanto da dire come nel new prog o l’heavy psych un certo metal più sofisticato diciamo , invece in ambito aor sta avvenendo la stessa cosa del power metal anni 90 , diventato ormai stucchevole e prevedibile come un disco di axel rudi pell.
Purtroppo è proprio così…sante parole!
Mark, mi è piaciuto molto anche il nuovo Green Carnation…consigliato.
Scusate il piccolo “off topic”
Ce l’ho nel radar da qualche giorno, appena finisco coi psychotic waltz:-):-)
Katatonia spero di ascoltarlo presto anche io…
Sapete che ho i miei tempi.
Per ora mi sono fumato alla grandissima il nuovo Paradise Lost. Che band con i controcoglioni.
Già ordinato:-):-):-)
Si, questi paragoni con i classici del passato non hanno mai avuto alcun senso.
Siamo consapevoli della superiorità della decade: ne prendiamo atto ed andiamo avanti. Non è possibile continuare a sostenere che tutto quanto fa schifo perché “…una volta…”.
Quanto al discorso relativo al come sia cambiato il modo di ascoltare la musica, è un dato di fatto che non ascoltiamo più come eravamo abituati a fare tanti anni fa. È un bene? È un male?
Non lo so.
Posso dire che personalmente, se è cambiato il mio modo di ascoltare, il tempo che dedico all’ascolto, è anche cambiata la mia sensibilità di ascoltatore: oggi sono molto più smaliziato, ho bisogno di meno tempo per capire e assimilare la musica, e con un ascolto più o meno attento (…che può variare a seconda del genere proposto…) sono in grado di dare un giudizio provvisorio prossimo al 90% di aderenza rispetto a quello che poi sarà il giudizio definitivo.
Mi sbaglio raramente. Capita, ma molto raramente.
no denis non sono d’accordo.. io dedico tutto il tempo all’ascolto di ogni album.. proprio perchè amo ascoltare melodic rock, e sono sempre alla ricerca di pezzi interessanti..ma pezzi come bad luck, everytime i think of you e does it feel like love sono pezzi spettacolari, di caratura superiore, di cui non c’è minima traccia su questo nuovo album.. siamo proprio 10 a 0 .. non c’è storia..
mi ritrovo abbastanza d’accordo con te Leonardo. però , ricercare quelle medesime emozioni nate da determinati pezzi è alquanto pretenzioso. succede, ma solo di rado, perchè noi siamo invecchiati, perchè quei pezzi sono legati a momenti della nostra vita, perchè l’artista invecchia ed evolve (in peggio – implode – cambia).
perchè molto è gia stato scritto e alcuni artisti provano mash up di generi o un qualcosa di nuovo.
quindi da mio punto di vista giusto dare a though it out 90, giusto dare a synchonized 75.
forse i 15 punti non rendono merito a TIO. ma nei 15 punti si deve considerare x forza di cose: le epoche diverse. le esperienze artistiche, la loro evoluzione o involuzione come musicisti, il loro percorso. ecc ecc.
si yuri capisco il tuo discorso, lo abbiamo affrontato spesso qui su melodicrock, anche prima del tuo arrivo.. dobbiamo valutare le nuove uscite a se stanti o confrontandoli con i classici? io non ho dubbi… le nuove uscite le confronto sempre con i classici, ma non è un’operazione complessa, è una cosa che mi parte proprio spontanea… esempio?io sono un grande fan dei danger danger e di ted poley… revolve può essere considerato un buon album di melodic rock, forse un capolavoro considerando quello che è uscito dal 2000 in avanti.. ma non è così perchè non regge il confronto con il primo danger danger e i suoi pezzi spariscono al cospetto di pezzi come beat the bullet o rock america..quelli erano capolavori…
Sì, ma Leo… è anche fisiologico, credimi.
Quanto credi che duri una band? Lo spazio di 4 o 5 album al massimo, se proprio va bene.
I Bon Jovi quanto sono durati? Fino a Keep The Faith? These Days?
I Metallica dopo il Black Album sono finiti.
I Pink Floyd con The Final Cut erano alla frutta. Perfino i Led Zeppelin dopo Precence furono palesemente in affanno.
La (vera) vita creativa di un artista è estremamente limitata. Il resto è solo grande capacità di sapersi riciclare con intelligenza.
Gli FM sono morti da tanto tempo. Ma questi ultimi album sono stati grandiosi, secondo me. Non ho ascoltato ancora questo nuovo album, ma sono certo che sarà di alto livello.
ah sono d’accordissimo con te, certamente 4/5 album se proprio va bene.. gli europe fino a prisoners in paradise, i def leppard fino a retro active, i bon jovi fino a these days.. ma quel periodo di vena creativa per me resta un riferimento totale e assoluto, con il quale confronto tutto quello che esce successivamente.. questo non esclude il fatto che possa apprezzare anche lavori usciti dopo la vena creativa ..ho fatto l’esempio di revolve dei dd,o euphoria dei def leppard uscito nel 99 ..ovviamente perchè erano nel solco tracciato dal loro periodo d’oro..
in linea con quanto ha scritto Bontropi.
Sono per la storicizzazione del disco e della sua valutazione, che cmq col passare degli ascolti può cambiare.
Concordo con te su tutta la linea.
In una scala da 1 a 100 xsonalmente cerco di creare quel divario per far capire dal mio punto di vista un disco di prima fascia da uno di seconda e così via.
Stavo pensando ai dischi degli ultimi 20 anni che superano i 90 nella mia classifica
-pride of lions – st
-sunstorm–st
-blanc faces – st
-hardcore superstar – st
-heat, dei primi 3 ci butto dentro address the nation, Di poco.
– gotthard – lipservice e il live made in
-journey – revelation
E pochi altri, da definire “capolavoro”.
Ora ho il cervello fuso, i dischi sopra elencati, meritano di stare sopra il 90.
Se gli wasp fossero nati nel 2000, un dominator ce l Avrei buttato dentro
ciao, secondo me esageri un po, considero Synchronized un album un po discontinuo ma ci sono canzoni super anche meglio di ToughItOut come BROKEN, CHANGE4BETTER, SUPERSTAR !
Guarda direi di no perchè per me i veri FM (mia opinione ovviamente) erano quelli di APHRODISIAC pensa un po ! 🙂
Madò 96 è tantissimo…da sentire assolutamente
Sicuramente è tanto ma tra 96 e l’inutilità descritta da Leonardo direi che siamo in mezzo quindi 7 secondo me, anche se in giro si va dall 8 in poi.
Io personalmente sono rimasto basito dalle ritmatissime Synchronized e Broken: ogni qualvolta si esca dallo scema cliché dei giri melodici standard mi esalto. Poi Synchronized ha davvero un mood anni 80 pazzesco. A parere mio se il voto non è 96, sarà al massimo 95! Mi è piaciuto tantissimo, belli i lenti e belli i pezzi più AOR standard (Superstar, Change For The Better). Loro sono musicalmente dei titani e se paragonati ad altri titani preferisco comunque questo all’ultimo degli Harem Scarem. Attualmente me lo tengo tra i top dell’anno (in un anno comunque che adesso su due piedi facendo mente locale è rimasto un pò spento, mi vengono in mente solo gli H.e.a.t. dove comunque l’album mi ha già stufato).
Allora non è stata solo una mia sensazione…
A tratti questo disco ha delle atmosfere 80s pazzesche.
E Broken e Synchronized sono sicuramente i miei pezzi preferiti.
Senza dubbio sarà uno degli highlight di questo 2020.
E secondo me sarà ricordato anche negli anni a venire…
Ciao Iacopo. Io fra due giorni ‘’festeggio’’ un anno dalla mia ultima recensione, dopo 20 passati a scriverne migliaia, spesso a ritmi vertiginosi. Dopo quella ho pensato: “OK, appena mi sentirò ispirato ne scriverò un’altra”, ed eccomi qua un anno dopo a non aver più concluso un cacchio. Ho spesso pensato di chiedere a Denis di rimuovermi dalla redazione, ma finora non ne ho trovato il coraggio, anche se in cuor mio so che probabilmente non scriverò più. Per me il vero problema è la mano, la tendinite che da qualche anno mi ‘tiene compagnia’ giorno e notte, 24/7, e a cui ormai mi sono quasi abituato. Non scrivo per diletto per risparmiarmi un po’ la mano che mi serve per il lavoro, per giornate come questa che a mezzanotte e mezza sono ancora al PC dalla mattina. Ma ti capisco: al di là dei problemi fisici degli ultimi tempi, in questi anni i momenti di blocco sono venuti anche a me. Non sono mai durati molto, comunque, per cui ti auguro di ritrovare in fretta l’ispirazione come accadeva sempre a me. Quella sì che è fondamentale, senza non c’è verso di scrivere qualcosa di buono e, soprattutto, genuino. Un abbraccio!
Seeee lo so io caro Jacopo qual e’ il motivo che ti ha tenuto impegnato tutto questo tempo… aaaahhhhhh 🙂
Personalmente trovo sempre un certo gaudio nell ascoltare un album degli FM ma questo non vuol dire che un album dev essere esente da critiche.
Secondo me il problema di questo Synchronized e’ arrivare fino in fondo…sara per l eccessiva lunghezza o perche sul finale ci sono i pezzi che meno mi hanno preso…non so…manca poi quel brano da urlo che dagli FM sempre mi aspetto.
In definitiva un disco che mi e’ piaciuto ma che sto “sforbicando” di almeno 3 pezzi per renderlo piu appetibile.
PS ma basta con sti paragoni con Tought it Out…sono passati 31 anni…azzoooooo
Bravissimo, concordo con te.. qui il problema non sono certo gli FM che sono sempre al top.. Ma la scaletta dell’album !
Diciamo caro Rokest che ho iniziato a tagliare dalla mia play list Hell Or High Water E Angels Cried e l ascolto ne ha giovato non poco..ma tra poco taglio anche Best Of Times e Ready for me e l album diventa un capolavoro 🙂
PS “BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così”…qui ti dovrei insultare ma mi trattengo… 🙂
Abbiamo gli stessi gusti allora.. HellOrHighWater, BestOfTimes(aaarrgh) andavano accomodate fuori così l’album guadagnava in fluidità e compattezza
Non riesco ad andare oltre a 75.
È un bel disco e la voce di Overland è wow, ma come detto da alcuni manca il pezzo che trascina davvero il disco.
Gli preferisco il progetto Groundbreaker come disco, più 80’s, più diretto, più aor. Più x me.
Ciò non toglie che pezzi come synchronized, ghost of you and I, walk through the fire, best of times siano molto ben riusciti e riportino la mente ai tempi di Though it Out
Anche tu con “BestOfTimes?” Ma davvero vi è piaciuto questo pezzo ? Io lo avrei lasciato addirittura fuori dal cd
Sarò breve: adesso che ho ascoltato il disco, posso dire che in tutta onestà non ho la minima idea di cosa stiate discutendo.
L’album è fenomenale. Le canzoni sono splendide e cariche di pathos: ci sono gruppi che costruirebbero la loro intera carriera su pezzi come Broken, Pray e Walk Through The Fire.
Ready for me è un assalto sonoro.
Inoltre il disco è pervaso da continui richiami a quelle sonorità degli esordi di cui tanto si discute.
Overland canta in un modo che non si può neanche dire. Un fuoriclasse d’altri tempi.
Produzione stellare.
Ma di cosa stiamo parlando?
96/100
Credo che la discussione, dopo lo spunto di Denis, si sia spostata su aspetti di carattere generale più che sull’album in se.
Per quanto mi riguarda ripeto e riassumo: album bello, cantato alla grande ma che mi trasmette poche emozioni. Ma probabilmente sono io il problema: non riesco più ad emozionarmi come un tempo, almeno in questo genere musicale.
Sorry….
Ma sì, Fulvio… 🙂 ….era solo un modo per dire che l’album per me è una bomba atomica.
Ci sta che possa non convincere appieno…anche se non capisco come! 🙂
Ora sto riascoltando Heroes and Villains….
No, dai, ma davvero come possiamo lamentarci degli FM?
Band di fuoriclasse assoluti.
HO dato un paio di ascolti in totale relax e concentrazione in cuffia (tanto per sfatare dubbi) , molto brevemente :
1- solito bel lavoro (difficilmente gli FM deludono.
2- brani e scaletta un pò troppo lunga , avrei sfoltito di una quindicina abbondante di minuti. 40/45 min sarebbe stato ideale.
3- Si alternano pezzi gradevoli (di mestiere) a pezzi veramente degni della loro storia passata , su tutti “Walk Through The Fire” (ma quante canzoni con questo titolo ultimamente) che richiama i Mr. Mister di broken wings e il sigillo finale “Ready For Me”. Ne usciranno altri tre o quattro sicuramente col proseguire degli ascolti.
4- Ormai è chiaro che un pò tutti i gruppi nei loro dischi azzeccano 3, 4 max 5 canzoni memorabili ed il resto serve da filler per raggiungere il minutaggio richiesto oggigiorno ed anche questo ultimo lavoro degli FM è tra questi.
5- voto 7.5
Mah invece penso che per la prima volta qui ci sia davvero qualche “filler”/riempitivo.. cosa che gli FM in passato non facevano mai
Finalmente mi è arrivato il cd (con bollino SIAE..aarrggh! Ma non dovevano chiuderla?!) e mi permetto alcune considerazioni + un piccolo trackbytrack :))
-Sento parlare di paragoni “impossibili” con ToughItOut, DangerDanger, etc ma ricordiamoci che il periodo d’oro HairMetal è
finito da un pezzo (Fuck Viacom / MTV !)
-Gli FM non devono più dimostrare nulla, con canzoni super come WHO’LLSTOPTHERAIN, DIGGINGUPTHEDIRT, BROKEN, GOLDENYEARS che non
hanno nulla da invidiare ai “vecchi tempi”.. Semplicemente ora sono più maturi e sentono l’esigenza di variare un po il loro stile magari verso un pop-rock di classe ma più “rilassato” (vedi SUPERSTAR dal nuovo album)
-Più che SYNCHRONIZED io direi TWO-FACED ! Si perchè questo nuovo album sembra oscillare come un pendolo, per tutta la sua durata, da un ammaliante e superlativo sound ’80 (CHANGE4BETTER, WALKTHRUFIRE) ad un pop-rock westcoast un po troppo generico (HELLORHIGHWATER, e BESTOFTIMES che io avrei addirittura omesso)
-La produzione, gli arrangiamenti, la tecnica (ENDOFDAYS) di questo SYNCHRONIZED non si discutono: è l’album più professionale e “mainstream” che hanno mai fatto secondo me !
-La voce di Mr.Overland è riuscita a sorprendermi in diversi momenti.. Non pensavo che l’avrei mai detto per un album FM ..ma urla fin troppo !:))
-Note finali: se devo fare un appunto è senz’altro la scaletta dei brani che trovo un po sbilanciata e arbitraria, cioè le canzoni migliori formano un blocco unico centrale penalizzando sicuramente la parte finale dell’album.. Infatti se provate a giocare un po con l’ordine dei brani il risultato sarebbe un ascolto più scorrevole e godibile.
Il mio album preferito fino adesso resta ATOMICGENERATION ..Ma chissà più avanti chi può dirlo?
TrackByTrack
SYNCHRONIZED: FM al 100% e ci sono pure i fiati !
SUPERSTAR: American dream !
BESTOFTIMES: ..ahia! questa proprio non l’ho capita
GHOSTS: ballad magnetica sublime da applausi
BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così
CHANGE4BETTER: back to ’80s ! Trascinante
ENDOFDAYS: ..Coraggiosa e moderna!
PRAY: la parte più bella è il pre-chorus ! Trattenuta
WALKTHROUGHFIRE: 80’s synth+Dokken.. Un capolavoro ?
HELLORHIGHWATER: la materia preferita dagli FM.. Ma non convince
ANGELSCRIED: già presente su TheLadder-FutureMiracles.. Rispolverata e migliorata
READY4ME: ..chiusura col botto? ..diciamo più una bottarella 🙂
Grande disamina! in linea con te con le descrizioni, soprattutto riguardanti a:
Walk through the fire, Ghost & Broken
grazie..ma non pensi anche tu che con un paio di brani in meno (Hell e BestOfTimes) l’album ne avrebbe guadagnato ? Così com’è l’ascolto è troppo dispersivo con continui cambi di atmosfera e con i brani migliori tutti concentrati al centro del cd
Ok non è aor, allora cosa è? Se non va bene su questo sito lo mettiamo nel grind core???? Troppe pippe mentali, troppo etichettare tutto non fa bene alla musica.
A parte il fatto che poi non ho mai capito la necessità di ancorarsi a tutti i costi a delle categorie di genere.
Mah.
Gli FM secondo me oggi fanno Pop dance.
Non sono certo io che etichetto i generi , ma i gruppi che non dovrebbero stare su queste pagine sono altri non certo gli FM, poi tutto diventa solo una sterile discussione senza sbocchi.
Sempre di rock melodico si tratta con dentro tutte le sfumature che il genere racchiude. Fine della storia.
Cmq ho eliminato 3 pezzi e il disco scorre che e’ un piacere.. e convince…anche se non riesce a superare gli Harem Scarem…quest anno non mi posso lamentare…Night Flight Orchestra, Harem Scarem, Fm, Captain Black Beard, Heat e One Desire…e siamo ancora a maggio…bene cosi…
PS nessuno ha nominato tra i brani preferiti degli FM Superstar…pezzo ruffiano ma che funziona alla grande…
Secondo me siamo praticamente alla pari con gli Scarem…
Per me a sto giro gli HS hanno sfornato una bomba….
My top 2020
si in parte hai ragione.. Gli FM hanno perso un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale”), poi il nuovo chitarrista che certamente non ha la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂
Dunque, ho sentito meglio l’album e.. confermo quasi tutto:-produzione e tecnica strumentale un passo avanti rispetto a AtomicGeneration, piccolo ma perbacco quello era già un grandissimo album! -questo Synchronized contiene 6/7 canzoni di un livello clamoroso , almeno per me, ma ahimè anche un paio sottotono che sembrano provenire da altre session .. inoltre la scaletta dell’album non scorre bene come avrebbe potuto.Avviso ai rokettari: questo è un album all’insegna della classe, della ricerca dell’armonia perfetta (le trame quasi Beatles-esque in Superstar per esempio) e di conseguenza viene messo un po da parte l’impatto diretto dell’hardrock (alla Aphrodisiac per capirci:)Chiariamo, Synchronized è un altro album straordinario, neppure concepibile per la maggior parte delle band in circolazione, però gli FM rischiano di perdere un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale” e rilassato), poi magari il nuovo chitarrista, preparatissimo e bravissimo ma che certamente non può garantire la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂
Ciao, lo so sto scrivendo troppo su questo Synchronized , ma bisogna riconoscere che non è il “solito” album FM come molti siti invece hanno scritto ! E’ un album controverso, coraggioso, mutaforma e il mio pensiero finale è: <Synchronized è un album straordinario con 2 brani di troppo non all’altezza(delle altre si intende), con una componente “hard” ridotta e quindi da questo punto di vista un po innocuo/inoffensivo>ps: per gioco ho provato ad immaginare una scaletta differente..EndOfDaysGhostOfUAndIPrayHellOrHighWaterWalkThroughFireChange4BetterSuperstarBrokenSynchronizedReady4MeAngelsCried..? BestOfTimes non so proprio dove piazzarla.. sorry 🙁 magari come hidden track?)Non riesco a farmene una ragione.. con questa scaletta il risultato sarebbe stato mooolto più piacevole e scorrevoleCosa ne pennsate? Qualcuno scriva alla Frontiers.. sono disposto a ricomprarmi il cd con questa scaletta :))
Ciao a tutti, ormai (dopo averlo consumato in autoradio:) posso dare il mio modesto giudizio definitivo trackbytrack su codesto “FM-Synchronized”, spero che la lettura vi piaccia 🙂
Synchronized 10
Superstar 10
BestOfTimes 4
GhostsOfU&I 10
Broken 10
Change4Better 10
EndOfDays 10
Pray 10
WalkThruFire 10
HellHighWater 7
AngelsCried 8
Ready4Me 9
VotoFinale (media matematica) 9
Voto alla tracklist (è soggetivo lo so ma io l’avrei fatta diversa) 5
note conclusive: alcune canzoni forse non sarebbero da 10 ma la perizia tecnica e la cura negli arrangiamenti
compensano la cosa.. quindi salvo alcuni difetti veniali sopracitati si evince chiaramente che siamo al cospetto
di un album SUPER !
Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa
Cari amici di MelodicRock, in questi strani giorni di isolamento sociale provocato da questo maledetto virus, mi è capitato spesso di andare a riscoprire tra le pieghe del mio archivio personale pezzi sepolti […]
Per la serie, piccole gemme tra le gemme sepolte da decenni e polvere.
Complimenti x l Articolo Leonardo!
È un piacere riascoltare, ricordare questi estratti di esempi di quello che l Aor è stato laddove non c’erano grandi produzioni e budget a disposizione.
Tra i citati i miei preferiti sono i Fahrenheit di talkin about love, I thinkin out Loud e gli Eyes di JSS.
Siamo in un discorso estremamente soggettivo, album che non hanno Avuto alcun riscontro All epoca legati ai nostri ricordi.
In questa personale lista avrei inserito i Bricklin e i Talk of the Tawn, x mettere altri due nomi li.
A….. Nostalgia
grazie Yuri .. Ps. ti ho chiesto l’amicizia su fb .. in effetti she’s not my girl dei briklin era tra i pezzi papabili ..
Perdono, face lo uso poco, ho ripreso a usarlo per melodic rock, seguire gli aggiornamenti e poco altro.
Hai nominato il mio pezzo preferito di quel disco
Bravo Leonardo, per chi, come me vive di nostalgia degli anni ’80 questi articoli sono importanti e preziosi. Ascoltando e riascoltando queste perle si smuovono ricordi ed emozioni antiche ma vive, e anche a me vengono in mente dei suggerimenti : Rick Springfiled, (Tao), jojo, Jodi Bongiovi, Andy Taylor, Erika ecc… ecc.. la lista è lunga. Grazie ancora
grazie Lorenzo
Bell’iniziativa, quando ho letto il titolo ho avuto paura che mi mancasse qualcosa, ed in effetti…Non conosco i Big Talk da te nominati, ma ho i due lp dei Rio, ho guardato tra i demo ma nulla!! Devo rimediare ahaha, ed ho scoperto gli INDECENT OBSESSION
bravo “lovechaser”!
devo ammettere che non conoscevo queste perle sepolte. ci sono dei pezzi da pollice in su, ma devo ascoltarli con calma.
Bravo Leo, si tratta di gemme ai piu’ sconosciute. Tant’e’ che anch’io conosco bene solo gli Eyes (stupenda) e superficialmene i Farenheit.
Sono in ascolto.
Ottimo Leonardo, Grazie!
Bella scoperta Fahrenheit che sinceramente non conoscevo.
Anche a me sono sempre piaciuti gli Heavy Pettin (più ’80 di così…).
Mi permetto di buttare li 10 nomi anch’io, frutto dei “ripassi” da isolamento forzato.
Nessuna pretesa o criterio di scelta anche per me, solo emozioni eighties
(altamente soggettive e non sempre propriamente aor anche se mai troppo fuori tema)
Ordine alfabetico:
1) Alias – “Say what i wanna say”
2) Distance – “No way out”
3) Diving for Pearls – “I close my eyes”
4) Fate – “Point of no return”
5) Glass Tiger – “Thin red line”
6) I-Ten – “Quicksand”
7) Mastedon: – “Life on the line”
8) Prophet – “Away from you”
9) The ladder: – “Daydreams at night”
10) Tobruk – “Wild on the run”
vinco facile 🙂 con Prophet Glass Tiger e Alias, tre grandissime band
grazie Fulvio della tua preziosa scaletta
Ahah, vero! Niente di “nuovo” da scoprire….compito peraltro egregiamente svolto da Leonardo. Però qualche spunto per riascoltare e riassaporare le sonorità della “golden era” credo ci sia.
Grazie per il tuo commento Giulio.
Buona Pasqua a tutti!
in colpevole ritardo, auguri pure a te Fulvio
quando avrai dritte come quelle elencate sopra, spara pure; sono sempre gradite.
ciao
Conosoco bene e apprezzo Fate,Alias e Prophet (pero’ preferisco Cycle of the moon con Arcara).
Mai ascoltato Distance,Mastedon e Tobruk.
I restanti 4 li conosco ma non li ho approfonditi , inclusi i Glass tiger che sono famosissimi , ma io non ho mai approfondito.
Ringrazio tutti per i complimenti ragazzi ..molto molto gentili! nei commenti mettete pure le vostre liste di dieci pezzi aor fine ottanta/inizio novanta ..fatemi conoscere qualche pezzo mai ascoltato… vi pregooo 🙂
Qua chi più chi meno siamo tutti abbastanza navigati in fiere del disco (a Genova ne ho fatte per così) alla ricerca di dischi introvabili o sconosciuti.
I device di 22B3 Sn troppo “famosi”?
ehhh li conosco .. dei device who says bellissima …
La faccio anch’io . Per puro cazzeggio, senza alcuna pretesa.
1-Tindrum -la dolce vita
2-Winter rose-Thrill of the night
3-Witness-you are not my lover
4-Roko-One night stand
5-Washed -I need an angel
6-Aina-It’sonly love
7-Florence 99-what about
8-Masi-Soto- Under Fire
9-Annica-So devine
10-Mechanix-half past midnight
Ok Leonardo, visto che ce lo chiedi, anche io cerco di fare la mia parte, rispolverando perle delle golden age. Con questa lista, fatta come dice Federico “per gioco”, spero di esserti utile. Fammi sapere.
1. ERIKA NORBERG – Together were lost
2. DOMINOE – lonely night
3. JOHN WETTON – heart of darkness
4. ANDY TAYLOR – I might lie
5. JOJO – extasy
6. STONE FURY – life is too lonely
7. JODI BONGIOVI – two sides of love
8. TIFFANY – Danny
9. THREE TO THE POWER OF THREE – chains
10.HEARTLAND – real world
grazie lorenzo .. heartland e dominoe le conoscevo già, bellissime … tiffany invece non la conoscevo .. non male!
“…e del suo gruppetto di depressi”
😀
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 10 mesi fa
L’amatissimo super-gruppo melodic rock dei Revolution Saints , che vede riconfermate tra le sue fila Deen Castronovo (The Dead Daisies, ex-Journey, Bad English), Doug Aldrich (The Dead Daisies, Burning Rain, […]
Siamo soltanto a gennaio, è vero, ma questo disco difficilmente starà fuori dalle top 10 del genere a fine 2020. Scommettiamo?!
……ADDIRITTURA!!!!! MA VA LA…..appena ti legge il bontropi:-):-)
Ahahahah 🙂
Purtroppo ancora non posso dire la mia su questo disco…perché ultimamente ho i ritmi di ascolto di un Koala. Ho in lista:
– Revolution Saints
– Pretty Maids (lo conosco, ma voglio approfondirlo meglio per capire se sia un gran disco…)
– Magnum
– Love Killers
– Fighter V
I Degreed onestamente non mi piacciono più….
Quindi tornerò. 🙂
– Revolution Saints ?
– Pretty Maids 75
– Magnum 88
– Love Killers 72
– Fighter V 80
Da un grande trio di interpreti mi aspetto grandi cose.
Per ora l ho sentito solo due volte e non lo commento in profondità.
Attualmente promuovo due canzoni: Closer e la delicata Coming home. Non mi convince invece Price we pay che mi ricorda molto gli ultimi Hardline
Torno dopo diversi ascolti.
Riprendo la frase “da un grande trio di interpreti mi aspetto grandi cose” e la modulo cosi; di tre album fatti ricordo alcune buone canzoni e diverse canzoni che non mi rimangono stampate dentro.
La voce di Deen non mi entusiasma mentre mi piace quando si affianca a quella del grande Jack.
Di questo “Rise” la mia preferita, per distacco, è “Closer”!
Questa band per me cresce disco dopo disco… alcuni brani veramente molto molto belli… Price We Pay, Closer, Coming Home, Talk To Me… ma è tutto l’album che per me funziona, lo sto ascoltando a ripetizione
Ci sono una serie di album/bands della frontiers che potrebbero tranquillamente essere presentate con la desinenza “collana frontiers” e sicuramente questa band può farne parte assieme a hardline e alla produzione “printed”del vecchio (soprattutto quella meno odierna)non capisco come per i piu questa cosa non sia chiara …..a forza di sentire questo trio con le loro ultime piatte uscite sto anche rivalutando il loro debutto che mi aveva favorevolmente colpito
I primi due album li avevo trovati estremamente disomogenei e frammentari. Oltre che estremamente deficitari sotto l’aspetto puramente produttivo.
Ripeto che per me sono tre grandi individualità che c’entrano davvero ben poco l’uno con l’altro…con in aggiunta quello che per me è un grave handicap: la voce monocorde di Castronovo.
Ascolterò al più presto anche questo lavoro, ma non ho aspettative degne di nota.
Il primo disco ok , va bene anche il secondo ma al terzo disco mi sono rotto le palle. Qui vi è alternanza continua tra pezzi più dinamici e ballads ancorate agli anni d oro del genere. Difendo il buon Dean come cantante ma qui il vero campione e Doug che cesella dei bridge e dei solos da paura che contribuiscono a far salire il tasso elettrico ed anche la mia valutazione finale. Non tutto mi convince e forse il disco non avrà tanta longevità in quanto alla lunga tende ad appoattirsi e stancare. Cmq un 75 se lo porta a casa ma ritengo che tale progetto doveva finire col primo album.
Ora attendo Doug aldritch coi dead daises.
a me questi non piacciono .. ma non è il mio genere di aor.. troppo spompati .. li lascio ai nostalgici dei journey 🙂
Per me è sempre un piacere ascoltare i RS merito di un tasso tecnico dei nostri indiscutibile e alla voce dannatamente efficace di Deen…però debbo anche dire che considero questo Rise l album peggiore della loro (breve) discografia per colpa di diverse canzoni che non mi hanno entusiasmato rispetto ai pochi picchi dell album (Closer e Talk to Me).
Attendo il prox album cmq fiducioso sapendo che i nostri possono (e devono) fare di più……
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa
Easter Is Cancelled, il nuovo album degli inglesi The Darkness, nasce – con la solita sagace ironia che contraddistingue lo spirito compositivo del gruppo – in un universo parallelo, dove Cristo è sceso dalla […]
Ah ah ah ah mi aspettavo una stroncatura da sto sito ma vedo con piacere che c è sempre qualcuno a cui piace il rock con le palle ( a volte un po’ strizzate…..vedi gli acuti di Justin) , ad ogni modo questi conoscono la materia come pochi , sono “originali” e cercano di non ripetersi mai , rischiando anche .
Qui ci sono soluzioni infinite tanti cambi ed un interpretazione vocale varia e convincente , il secondo singolo non mi aveva convinto invece ascoltando tutto il cd ( consiglio la deluxe edition con 4 brani in acustico) mi ha preso con gli ascolti . Disco di molto superiore al precedente senza dubbio . Ottima la rece di Iacopo ma io mi fermo a 85…….Ora tutti a Nonantola!!!!!
faccio il possibile per esserci, ultimamente non me li perdo mai quando arrivano da noi
Album che mi ha impressionato in positivo.
Dalla discutibile ma bellissima copertina al contenuto di livello nettamente superiore al precedente album.
Le mie canzoni preferite sono:
Heart Explodes, We are the guitar men, Another life (col ritornello che prende spunto da qualcosa di presente in “Waking up…” di Bryan Adams) giusto per citarne tre.
Confermo tutti a Nonantola!
la copertina mi fa piegare dal ridere. Ho preso apposta l’LP
Per ora ho solo un ascolto all’attivo.
La sensazione è quella di un album enorme…
No comment per una band cosi’ insignificante!!!!
Ho provato ad ascoltare, per la prima volta senza pregiudizi, l’ultimo lavoro dei nuovi Cugini di Campagna.
E l’ho ascoltato più volte, sforzandomi di trovare un qualcosa che li collocasse almeno sopra la soglia della digeribilità.
Niente. Impossibile.
Mi fanno cagare.
Colpevolmente mi sono perso questo disco, stavo vedendo ora il video di In Another Life.
Recupero……
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa
Mancano tre ore circa all’inizio del loro concerto all’HT Factory di Seregno (MI), e Johnny Gioeli e Alessandro Del Vecchio accolgono me e la Mary Ferranti (che di questa intervista è stata per gran parte l’unica […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa
Gli Hardline scelgono la bella ed ospitale cornice dell’HT Factory di Seregno (MI) per tornare ad esibirsi dal vivo nel nostro Paese, di ritorno dalla loro grande performance al Frontiers Rock Festival, e ancor […]
Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa
Sono passati trent’anni dall’Anno Domini 1989, e i bagliori di Rock America sono ormai offuscati dalle polveri del tempo trascorso. Anche se a volte, soprattutto nelle serate d’estate, mi pare ancora di udire, […]
Lo avevo già accennato: questo, a mio avviso, sarà l album dell’anno.
Arrangiamenti fantastici, un pacchetto di canzoni fresche di cui le prime 5 di un livello superiore.
Le mie preferite sono le prime due (“Love is a Killer” dal ritornello che non ti aspetti e “Standing On the Edge” dal giro iniziale da pelle d’oca) e Hold on tonite. Sublimi come i primi due singoli usciti.
Non voglio dimenticare la COPERTINA: ad un amante dei cartoons vecchio stampo come me, posso solo che lodarla! Bellissima (fa molto Lupin III)
Una paio di osservazioni sulla recensione di Leonardo:
in primis volevo farla io 🙂 , mannaggia a te!!!
Scherzi a parte, non sono d’accordo sulla frase:
“Non sono i Danger Danger, non si raggiungono quelle vette”
Secondo me, questi invece sono i Danger Danger ma del 2019! CHAPEAU!
….a me pare una copertina mal riuscita….troppo adolescenzale….ci starebbe piu’ per i LOVEX….ahahah
giusto….e’ la naturale evoluzione di the great gildersleeves
ahah …certo giulio b ho capito cosa intendi..e posso anche darti ragione..questi possiamo definirli i danger danger del 2019.. giustissimo ..ma per me i danger danger sono quelli del 1989…… quelli sono i danger danger .. quindi questi non sono i danger danger, per me.. è una specie di proprietà transitiva 🙂
Solo perché disco heat esce nel 2020…cmq si arrangiamenti e lavoro di chitarra sublime
Anzitutto mi sono stupito di come questa recensione sia a firma “Lovechaser”… 🙂
Era da tanto tempo che non leggevo il caro Leo, ed è sempre un piacere.
Detto questo, per me l’ascolto di questo album è stato una sorpresa per tanti motivi.
Anzitutto dico che per me non è, e non sarà, il tanto sospirato disco dell’anno. E non posso che dispiacermene amaramente, perché le aspettative erano altissime, l’attesa tanta, e le speranze enormi.
Poi, probabilmente, anzi no, scusate, “quasi sicuramente” la Frontiers tirerà fuori dal cilindro il disco dell’anno, come d’altronde ogni santo anno…e d’altra parte non potrebbe essere altrimenti quando sia ha nel proprio arco frecce come Eclipse, Pretty Maids e Work of Art…
Ma questo nuovo Defiants non è da disco dell’anno.
Non lo è perché, secondo me, i primi due pezzi sono completamente spompati, e mi ha stupito leggere il contrario…ma non lo è soprattutto perché nonostante tre o quattro grandi pezzi, l’album stenta a decollare. Personalmente ritengo che si vada molto spesso ben oltre i 5 minuti di durata, appesantendo l’ascolto con ritornelli non sempre riuscitissimi. Ed anche la produzione è talvolta una bomba, tal’altra molto compressa e discutibile.
Ripeto, ci sono sicuramente i pezzi da fomento (Hold on tonight è magnifica, i tre singoli splendidi…), ma c’è anche un discreto imborghesimento generale.
Apprezzabile il tentativo di dare alle stampe un disco molto moderno, con cori alle volte “30 seconds to Mars” style…ma l’impressione è che i Defiants funzionino proprio quando vanno sul classicissimo sound 80s.
79/100, per quanto mi riguarda.
Un pizzico di delusione ha prevalso su tutto.
Peccato.
Non avrei detto ma….. de gusti bus.
Io ed un mio caro amico “glammer” ne siamo entusiasti.
Purtroppo per me è stato una mezza delusione…
Sarà che mi aspettavo il discone assoluto…
Comunque Allnighter è un palese plagio di Burn it to the ground dei Nickelback…
….io avrei aperto lalbum con UX’d my heart che e’ davvero una gran song!!!….migliore di tutto l’album precedente!
Tu a mio avviso sei sempre troppo precipitoso nel dare un parere ….dire poi che love is the killer e’ spompa booo…ma cos’hai bevuto ieri???….e’ un brano dal sound ricercato come lo e’ standing…sicuramente con soluzioni diverse dal solito!….appena l’ho ascoltato tutto questo album ti diro’ il mio parere!!!
grazie bentropi, come spesso accade io e te siamo in sintonia.. io non so se zokusho sarà il disco dell’anno, come molti dicono .. dobbiamo aspettare che escano almeno gli eclipse.. certamente io forse dai defiants mi aspettavo qualcosina di più .. ripeto quanto già detto nella recensione .. mi pare manchi il pezzone della madonna, quello che trascina tutto .. quello manca, e non è un particolare da poco .. detto questo, non farei cambio con un altro album uscito in questo 2019 …però insisto.. aspettiamo gli eclipse….
Purtroppo non ci sono pezzi che ti invogliano ad ascoltare e riascoltare il disco, come avrei invece sperato…
E ripeto che è un peccato, perchè ci sono tante strofe bellissime, tanti assoli melodici e tecnicamente validi…..ma ci sono anche tanti ritornelli poco riusciti e male allestiti, tanti pezzi che vanno ben al di là della normale durata che si confà ad un tipico pezzo appartenente a questo genere, tante scelte di produzione discutibili…
“Alive”, ad esempio, mi è sembrata estremamente promettente all’inizio, ma il ritornello rovina tutto…e la cosa si ripete anche in Stay, It goes fast…
Poi i primi due pezzi sono proprio brutti.
Top 2019
Io ho tutti i CD dei DD, di Andy Timmons e ovviamente Defiants. Concordo con la tua recensione. Hold on tonight (con un ottimo Laine) mi ha subito stregato su tutte….forse il 1 Defiants, come songwriter, era un filo superiore, ma questo mi piace di più come mastering e impatto sonoro. Cmq Bruno Ravel oltre ottimo bassista è la mente e marchio di fabbrica di tutto il percorso DD/Defiants e mi spiace non abbia raccolto quanto meriterebbe!!! Cmq beati noi che ce lo godiamo.
Personalmente sono arrivato alla fine del disco senza trovare nessun brano, spunto, refrain, riff, giro di tadtiere od altro che mi facesse venir voglia di premere nuovamente play (e mi dispiace viste le aspettative ed i top player coinvolti).
Roba da esame di coscienza: “è ben suonato, ben cantato, equilibrato, direi anche dignitosamente prodotto…quindi perché non ti pisce?” ormai sarai tu che hai qualche problema…. Poi vado a ripassarni Devil’s Hand e Treat per avere due riferimenti recenti e mi ritorna un pó di autostima. Il songwriting qui è di un altro livello, è questo che manca al nuovo The Defiants Meglio il lavoro di esordio, sicuramente peggio prodotto ma con idee più fresche e migliori (i.m.h.o.)
ma come si fa a dire una cosa cosi’….stai ascoltando un altro album Fulvio!
L’ho ascoltato tre volte per intero: in cuffia, in auto, sull’ impianto di casa…proprio perché mi disturba il fatto che non mi piaccia. E comunque non mi prende, cosa ti devo dire…degustibus. Anzi forse la cosa peggiore è che mi lascia proprio indifferente, ne mi piace e ne mi infastidisce: a volte anche le cose che non ti piacciono ti incuriosiscono ad approfondire. L’indifferenza è la cosa peggiore.
Riproverò, perche vedo che praticamente non piace solo a me…
anche se altri qualche dubbio lo hanno espresso.
I gusti differenti sono la fortuna di ogni discussione, in tutti i campi.
Stai tranquillo, Fulvio, perchè la sensazione di indifferenza ha caratterizzato anche i miei ascolti….
Alla fine dici “carino…ma 20 euro non li spendo di sicuro…”.
E credo sia del tutto legittimo.
questo e’ vero!….mi sembra cosi’ strano che non ti piaccia pero’!
…A me sta piacendo molto gia’ dal primo ascolto dei singoli e dei preview….love is the killer e standin mi sembrano grandi pezzi…UX’d e’ bellissima e fallin for you 100% DD!!!!…mentre Paul Laine di sicuro non ha bisogno di lezioni da nessuno…davvero vocalmente stratosferico!!!..e la produzione!!!…bruno ravel e’ davvero un grande compositore e produttore!!!!
….confermata la grandezza di questo album che cresce all’infinito ascolto dopo ascolto….la sua forza sono proprio i brani che sono quasi tutti ad alti livelli…l’unica che non mi piace e’ drink up perche un po’ banalotta!!!….pero’ ragazzi 11 brani su 12 e’ un enorme risultato!!!…a mio parere siamo una spanna sopra sia al precedente che all’ultimo revolve dei danger danger!…..voto 98!
il disco e’ molto bello , a mio avviso molto diverso dal primo(per certi versi sembrano 2 band diverse) sia per intenzioni che per suoni che per risultato finale….percepisco molto def leppard ala danger/laine …melodie molto belle e coinvolgenti e guitar work impressionante sia per gusto che tecnicamente parlando che sia disco dell’anno non penso sia rilevante dirlo ma essendo questo un anno mediocre nella sua espressione poco ci manca sicuramente,di sicuro devo ancora metabolizzare first signal,tom keifer nuovo,e soprattutto gli inaspettati crashdiet….un fine anno veramente intenso con work of art dietro l’angolo,una boccata di vita nel pianeta del melodicrock….meno male
Io per il momento mi limito ad insultare quel rompiballe di Leo che è sempre pronto ad affossare qualsiasi disco AOR in circolazione per poi esaltarsi SOLO su dischi che ripropongono componenti dei Danger Danger…mamma mia quanto sei limitato!!!! 🙂
Poi la frase “Non si avvicina ai Danger Danger del 1989″…e grazie al Kaiser…avrai scoperto l acqua calda!!! 🙂
Torno a breve per dire la mia sul disco (debbo ascoltarlo almeno un altra volta) anche se tra tutti i commenti quello che si avvicina di più mi sa che è quello del grande Fulvio…anche se pure quella checca del Bontro non sbaglia parlando dei primi 2 pezzi come “spompati” o cmq non certo esaltanti…
siiiiiiiiiiiii sono limitatissimooooooooo …sono lì ..immobile..nel 1989 …ma quanto godo .. …ahahahahahah
semmai quanto godevi…. 🙂
Io sto aspettando che tu mi dica quand’è che non sei stato d’accordo con me… 🙂
Tanto vi aspetto tutti al varco: tra tre mesi ve ne uscirete con il solito “…effettivamente il Bontro aveva ragione…”… 🙂
L’unico gran pezzo è Fallin’ for You. Ma è troppo poco…
Adesso non ti allargare che fino a 2 settimane fa sbavavi come una lumaca su alcuni pezzi di questo Zokusho…capra! 🙂
dopo aver letto che le prime 2 canzoni sono spompate, sono andato ad ascoltare l ultimo The Goo Goo Dolls e l ultimo singolo dei Kissin Dynamite: AMEN!
i Goo Goo Dolls sono attualmente in ascolto con Tom Keifer e The Cult… 🙂
Scusate ma l ultimo dei tool dura parecchio……eh eh ………Ehhh il vecchio bontropi viene sempre subito , non ama i preliminari:-):-):-):-)
Cmq veniamo a sto disco che parte malino con le prime 2 che non sono proprio delle songs memorabili anzi sono anonime poi si torna sui vecchi registri per un disco ottimamente suonato ( belli i guitar solos) cantato, un po’ più “studiato” forse ma efficace nella resa generale. Al momento preferisco il disvo d’esordio.
Voto 7
Ahahahahah 😀
Hai colto, Mark: sul disco dei Tool non posso ancora esprimermi proprio perchè assai complesso e variegato, ed ho bisogno di molti altri ascolti…
Per gruppi come Defiants, Goo Goo Dools, e Tom Keifer me ne servono molto meno….diciamo che dopo due ascolti conosco molto bene il disco. Dopo solo uno, mi sono gà fatto un’idea….
Ed infatti Goo Goo Dolls e Tom Keifer non mi hanno per niente convinto…ma ne riparleremo… 🙂
Allora paisà , sarò telegrafico:
– goo goo dolls sono andati non nel cestino ma nel cesso!!!!!!!
– tom keifer sarebbe stato un disco discreto con una produzione decente , ha dei suoni di merda ma si fa ascoltare ma resta un disco di cui si può fare a meno.
– i tool hanno diviso i giudizi come è giusto che sia , a me piace ma va ascoltato più volte (in cuffia è meglio ed in UHQ) , ti si insinua come un veleno in vena, è molto ipnotico diciamo , non hanno stravolto nulla sono i tool e suonano a la tool , chi si aspettava “sperimentazioni” di sorta resterà deluso.
Buon ascolto
Ahahha 🙂
Sì, sono d’accordo sia su Goo Goo Dolls che su Keifer, per il quale stravedo, ma il disco non mi è proprio piaciuto, eccetto qualche pezzo…
Sui Tool ho una buonissima sensazione…
Goo Goo Dolls: un paio di pezzi interessanti, il resto è troppo pop oriented.
Keifer: ancora da ascoltare
Tool: li ascolterò
Kissin Dynamnite: pezzo e video spassasi!
In breve perché “off topic” Hai ragione Mark, le ritmiche tribali dei Tool ti avvolgono piano piano e creano dipendenza. Tra l’altro produzione spaziale!!
Giusto premettere e segnalare l off topic
Bello , non lo trovo come qualcuno ha scritto, lontano stilisticamente dal primo, con la differenza che il primo aveva un paio di killer songs e ottime songs…
qua sono presenti ottime songs alternate a buoni pezzi….
lo sto ascoltando con parecchia attenzione , perchè alcuni passaggi sono davvero ricercati , si sente che sono musicisti coi contro cazzi.
ma alla fine di tutto mancano due pezzi come “love and bullets” e ” That’s When I’ll Stop Loving You”.
merita tanti ascolti, li merita davvero, ma non penso andrò oltre il 70/72…
Vado al sodo: non era quello che mi aspettavo. Non graffia come il primo. Se hai Rob Marcello lo devi far scatenare per tutto il pezzo, non solo per gli assoli! Qua l’atmosfera (quella c’è, non si nega) è molto compassata, ed i primi due pezzi risultano veramente soft, non vorrei dire soporiferi ma poco ci manca. Poi si parte, ma a parere mio non si decolla mia perché 11 pezzi così su due piedi non riesco a citare IL pezzo memorabile, tipo Runaway. La Frontiers stavolta ha azzeccato i tre singoli perché probabilmente sono i pezzi migliori. Purtroppo è un disco che scorre liscio senza farti venire voglia di risentirlo, o almeno a me fa questo effetto (ed il primo è stato tipo 4 anni fisso in macchina, quindi…)
Io continuo a sostenere che “Marcello-Vestry” sia stato senza ombra di dubbio uno dei dischi più belli degli ultimi anni…
eh??????…..marcello/vestry era troppo sintetico con quella batteria finta e con davvero pochi brani degni!…ecco li’ si che si voleva copiare il sound DD mentre in zokusho mantiene una suo originalita’ filtrata da un modernismo credibile!!!!
Sono al primo ascolto e secondo me si tratta del degno successore dell’omonimo primo disco.
Non sono d’accordo sul fatto che i singoli siano i pezzi migliori, per l’album e’ tutto su un buon livello.
Spero continuino a far musica insieme, magari alternando qualche disco con Ted, o facendone uno con entrambi (alla Helloween)
Non so se sara’ disco dell’anno, perche’ a me continua a esaltare il derivativo John Diva.
Nel frattempo sto ascoltando anche Spread Eagle e Platinum overdrive, mi piacciono entrambi.
I Tool ,mi fanno venire l’orticaria ve li lascio volentieri.
Tutto confermato…album discreto che alterna pezzi gradevoli a buone song ,un paio di pezzi da cestinare e solo un brano da hit (STAY)…rispetto all esordio una produzione decisamente migliore ma nel primo album contavo almeno 4 grandi pezzi (Love and Bullets, Waiting on a Heartbreak , Runaways e Take Me Back) che qui non trovo…peccato…da questo Zokusho mi aspettavo decisamente di più…per me un 6/7 ma nulla piu….
….non l’hai ascoltato bene…con gli ascolti ti accorgerai della sua bellezza…e’ molto piu’ omogeneo e di classe del precedente…i brani son tutti al top a parte drink up che e’ troppo scontata!
Prima di scrivere un commento ascolto l album almeno 4 volte…caro il mio sapientino…poi è molto più omogeneo del precedente non vuol dire un kaiser…sulla classe (se intendi produzione) hai ragione (ma già l avevo scritto pure io)…i brani sono tutti al top manco pu u cazz…98/100 a sto album l hai sparata proprio grossa a sto giro…e ritieniti fortunato che il prox concerto è lontano perche ti facevo sodomizzare da Jacopo “abellicapelli” … 🙂
Madonna, Capitá…con 98 a Zokusho ti sei superato… 🙂
È un disco piacevole, sicuramente…ma niente di più. Ti ripeto: non lo comprerò a prezzo pieno.
Poi per me basta solo “Gone” di Marcello-Vestry a far sparire il nuovo Defiants.
Gone acustica pero’…marcello vestry era troppo sintetico…tu chhe sei sempre in fissa con le produzioni non mi dirai che era prodotto bene….ma guarda fatto testo che i grandi capolavori DD con poley facevano 100…98 e’ il giusto voto….qui per stare sul sicuro sono stati sul 95 e ci sta comunque!!!
Io lo comprero’, pero’ non c’e’ piu’ l’effetto sorpresa del precedente.
Alcune canzoni mi sanno di deja’ vu, va beh il voto e’ soggettivo su dai.
Madonna che discone….produzione al top, una vera figata sparato in cuffia…Bruno è davvero un grande, e poi avere un chitarrista come Marcello davvero ti fa svoltare. Davvero super album che però soffre solo di un minuscolo difetto…manca quel brano assurdo che sentito mezza volta non lo dimentichi più per la vita. ( tanto per fare un esempio nessun pezzo mi si è stampato in testa tipo una the 80s di stan bush uscita da poco)
Preferivo il primo, li adoro e promuovo pure questo, ma il livello medio è superiore nel precedente. Non mi piace il fatto che non ci sia nemmeno un lento…la migliore è per me di gran lunga Stay, anche se le strofe sono Remember you degli Skid Row.
scusa Gimmy…il mondo e’ bello perche’ vario ma come fai a dire che e’ piu’ bello il primo???….questo e’ piu’ omogeneo….con quasi tutte le songs ad alti livelli….la produzione e’ ancora migliore…io ci sento canzoni superiori a quelle di revolve…booo de gustibus…
Caro Andy…boh, magari fra un mese cambio idea, ma ad oggi la penso così. Sarà che forse un album senza lento mi pare incompleto…poi per me Revolve è uno dei 5 album del genere migliori tra quelli usciti post 2000, quindi sia qua sia con il precedente non ci avviciniamo. Per intenderci, quello per me è un 92, il primo Defiants 82, questo 80…
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Agosto 2019 è da ricordare come il mese delle grandi voci: esce infatti per Frontiers Music il nuovo album degli Unruly Child, formazione ormai più o meno stabilmente riunita dal 2010, che vede alla voce Marcie M […]
Io mi fermo a 75 /77 , buon disco ma a tratti soporifero o col freno a mano ( parte centrale del disco da dopo breacking the chain diciamo) avrei gradito un po’ più di verve cmq disco elegante e personalissimo lontano dai soliti cliché aor.
Come largamente anticipato in altra sede, per me si tratta dell’ennesimo disco anonimo di cui presto ci dimenticheremo senza tante preoccupazioni…
I motivi di questo sconcertante anonimato sono tanti, ma mi piace pensare che le responsabilità principali di questa debacle siano da imputare a quella che, tanti anni fa, poteva tranquillamente considerarsi come una delle più grandi voci Aor di sempre. La scarsissima ispirazione di Free è tangibile sin dalle prime note, e non è un problema limitato a questa ultima pubblicazione targata “Unruly Child”: rabbrividisco ancora al pensiero di quando al FrontiersFestival si mise a cantare col MacBook accanto al microfono…
Per me sono scene patetiche e prestazioni penose. Se bisogna fare qualcosa, bisogna dare sempre il massimo…preparati, allenati, suda, metti passione in quello che fai.
Il suo cantato non mi trasmette assolutamente nulla. La sensazione che mi trasmette è anzi quella di avere perso qualunque interesse per questa musica…e allora mi viene da dire “resta a casa a fare la calza…”.
Concordo con Iacopo sul passo in avanti a livello di produzione, ma non basta: le canzoni sono squallide.
58/100
Consiglio ai giovani lettori di recuperare Waiting for the Sun, con un epico Kelly Hansen alla voce.
Se volete ascoltare il vero Free, il grande Loud and Clear degli inarrivabili Signal vi aspetta a braccia (dello sconosciuto) aperte.
ridicoli … e sfregio massimo alla solennità di quello che fecero nel 91 ..se devono essere questi, pensione …
Personalmente sono in linea con Jacopo…a me questo Big Blue World non è affatto dispiaciuto…anzi…eliminati un paio di brani il disco procede che è un piacere grazie alla pur sempre valida voce di Marcie (ovviamente non paragonabile alla inarrivabile beltà dei Signal) ed alla bravura del duo Gowdy-Allison…e poi il marchio Unruly Child è sempre riconoscibilissimo…
Meno male che ci sei anche tu mimmo, iniziavo a preoccuparmi :-):-) 🙂
Sono piu attivo in inverno … 🙂
PS per me gli UC sempre troppo criticati dopo i primi 2 album…ce ne fossero come loro….
Infatti cosa si aspettavano tutti un disco METAL??? Boh …..tra l’altro in giro nel web è stato molto apprezzato.
Mi sembri la Cirinná…. 🙂
Ti vorrei vedere mentre ascolti questa sola…secondo me, stacchi dopo mezzo pezzo perché non ce la fai a sollevare il bilanciere, tanto è soporifero… 🙂
Lo puoi dire che è una super-sola di disco.
Mia previsione: 5 euro nel cestone di una qualunque fiera del disco tra un mese o giù di lì…
Eccola la comare gelosa che si intromette tra me e il mimmo, fatti gli affari tuoi e poi a 5 euro non trovi più nulla di sti tempi ,anche nei cestini i cd vanno dagli 8 in su porca Troia …..pensa allu pilu te :-):-) 🙂
Ahahhaha 🙂
5 euro dal tedescone barbuto, fidati.
Concordo completamente con il Bro Iacopo sempre competente e sincero…Disamina perfetta..cheers
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Adoro la voce di Larry King, è un dato di fatto. Sento il suo timbro vocale caldo ed esplosivo, il suo vibrato pazzesco, la sua estensione ed intonatura da manuale, e mi sento come sbalzato indietro nel tempo di […]
Classe superiore , l Ho ascoltato già tre volte e dimostra che c è ancora gente che l’Aor lo fa ancora bene. Voce calda , suonano personali ed originali, stessa cosa potrei dire dell’ ultimo unruly child ma con un dieci punti in meno. Aspetto la rece. Qui sono in linea con te Iacopo.
presto esco anche con gli UC 😉
Cavoli lo sto consumando e tra poco scatta l’ordine, ma il pezzo u and i solo a me ricorda il mitico al jarreau??? Fantastico
Mah, guardate, inizio a pensare di avere io qualche serio problema di sordità…
L’ultimo Unruly Child addirittura consumato…boh…
Guardate, vi confesso seriamente che non ricordo album più soporifero e poco ispirato come quello degli Unruly Child…forse solo i Europe sono riusciti a fare peggio con Walk The Earth. Ma ne riparleremo quando ci sarà la recensione.
Soleil Moon: secondo me si tratta di un album con poche luci e tante ombre.
Le luci sono rappresentate dalla voce di King, sempre ottima, e dall’evidente tentativo di volersi riproporre con sonorità intelligentemente più attuali.
Le ombre: le canzoni davvero buone sono poche. Ne salverei tre in tutto l’album. Per il resto si galleggia in una noia mortale.
Ovviamente la produzione è discutibilissima, ma questa parte ve la risparmio…perchè ormai mi conoscete.
Infine la copertina è qualcosa di orrido: mi ha ricordato le immagini preinstallate che si potevano trovare in Windows 95…
Non supererei il 61/100.
il problema è tuo caro bontropi , 61/100 a sto disco e poi dai 90 ad altre cagate vabbè ……io sto “consumando ” questo soleil moon e non l’ulimo unruly child poi tutto dipende da cosa ci si aspetta se anche tu la meni con who cries now allora siete in tanti qui ad avere problemi e francamente sto iniziando a stufarmi di commentare su queste pagine , poi qui si parla di aor di un certo livello non di quello sterotipato tipico svedese , cmq ognuno ascolta quello che vuole e come vuole ma ti aspetto per un giudizio sui volbeat:-)
Minchia, quanto sei pesante ad Agosto! 🙂
Quando ho dato 90 a cagate io!? 🙂 Ora me lo dici… 🙂
Comunque ribadisco che questo Soleil Moon per me è un fritto misto di pezzi che non sfigurerebbero in una possibile colonna sonora da tipico telefilm americano per adolescenti…
Qualche pezzo buono c’è, ma il resto è di un soporifero che non so dire…
Gli Unruly Child poi è assolutamente demenziale…e mi viene da ridere quando si esalta, perché vuol dire che siamo davvero alla canna del gas. E ti dico in tutta sincerità che il tuo apprezzamento mi sorprende non poco. Per me è davvero una cagata pazzesca.
Per me il caldo ti sta facendo strani effetti:-) non ho mai detto che uc è un capolavoro ma non è neanche un brutto disco , potevano fare meglio di sicuro ma lo prefersco a cant go home fine. A proposito di adolescenziale….cosa mi dici dell’ultimo volbeat:-):-):-):-)
Dei Volbeat posso dirti ancora poco: non l’ho ascoltato proprio…ma ho letto che Fabiana ne ha parlato freddamente su Loud and Proud…
Però a me il singolo era piaciuto un sacco!
Lo ascolto per bene e ti dico…
P.s.: il fatto è che, non so perché, ultimamente ci sto dando dentro con Machine Head, Lamb Of God, Sepultura, Pantera….sono tornato alle origini! 🙂
Io aspetto i tool …..intanto potresti provare con i WHEEL, poi sto ascoltando killswitch engage e ultimo slipknot che non mi è piaciuto.
Metto anche i Wheel in lista! Prima non ho aggiunto “Killswitch Engage” perchè pensavo mi avresti perculato dandomi del “quindicenne in calore”, ma ora che hai fatto outing, posso dirti che sto ascoltando anche loro…ahahahah 🙂
P.s.: li ho sempre considerati merda, ma devo dire che i primi album sono notevoli….gli altri mi sembrano un pò ripetitivi…
:-):-):-)
Eluveitie? A me l’ultimo è piaciuto molto.
Tool: preso in preorder la versione limited con schermo 4″, speakers ecc… (can’t wait…)
Cazzo …..bella botta ti andrà via un centino, io aspetto la versione in vinile.
Eluveite gli darò un ascolto.
In realtà l’ho preso su amazon.com il giorno di apertura pre-order: per alcune ore è stato disponibile a 37$ (l’ho pagato 44$ con spedizione). Subito finito o, come dice qualcuno, ritirato per prezzo errato. In effetti ora su amazon.it è a 83,69€. Speriamo arrivi regolarmente
Non dovresti avere problemi, l’errore l’han fatto loro , tu paghi il prezzo esposto e amen
Io prego la Madonna che non faccia schifo…
Non ho voluto ascoltare neanche il singolo.
Non mi dite nulla! 🙂
Mah schifo sarà difficile….al.massimo sarà il “solito” disco alla tool senza grandi sorprese nonostante tutto il battage pubblicitario fatto finora.
facciamoli su MelodicMetal.it sti discorsi, no? XD
Hai ragione Iacopo, ci è scappata la mano… Approfitto per segnalarti un problema (forse solo mio): su melodicmetal non mi accettava più la password ed ho usato la procedura “Password dimenticata?”. Mi è arrivata regolarmente la mail ma il link allegato, invece di aprire la procedura di reimpostazione password, riapre la pagina dove si inserisce il nome utente per ottenere la mail di reimpostazione (punto di partenza). Di fatto non riesco più ad sccedere. Puoi cortesemente verificare? Grazie!
Ciao.
sguinzaglio Denis 😉
ti do pienamente ragione sulla copertina , degna del peggior gruppo symphonic orchestral tamar metal 🙂
L’unica cosa veramente fuori posto di quest’album è la copertina… ma secondo me è marketing… han fatto una copertina metallusa in modo da far cadere in trappola qualche mega metallaro che appena ascolterà 30 secondi di ’72 Camaro sarà ormai irrimediabilmente perso verso la via dell’AOR… Brutale ma Geniale!!!
una qualita’ media per un disco che si assesta sull’attesa e l’ntrospettivo.Ribadisco il fuori luogo di uno dei cantanti piu’ bravi dell’hard moderno
(soprattutto in sede live) con propensione personale di fatto all’aor che non ha nel sangue, ma probabilmente nelle sue idee di ideale musicale,per quanto riguarda l’ultimo degli unruly child mi tengo stretto il bontropi pensiero unico disco degno di nota dopo la reunion “scarpetta*
e’ a mio avviso world collide il resto non lo sa’ neanche chi acquista i loro dischi in fiducia dove cazzo si stiano dirigendo….aor d’estate? direi di provare WATER dei LAVA sicuramente derivativo ci mancherebbe ma almeno fatto a mestiere…..buon mare amici
Adoro la voce di Larry King, l’album per me è carino, ma non mi entusiasma….ma solo io ho notato che Nothing matters nel ritornello è uguale spiccicata a Tears of the dragon????
C’è qualche sequenza molto simile, è vero…ma la linea vocale si discosta da quella di Bruce in maniera molto “furba”.
Pezzo che non definirei plagio, ma molto ambiguo certamente sì…
Ambigua una fava …..Cazzo le note sono 7 cmq è vero può richiamare ma il tutto dura pochissimo.
Cmq come si fanno le pulci agli album su questo sito non si riscontra altrove …. …MAMMAMIA:-):-)
Artwork a parte… top 2019<<<
9
madonna che bruttezza di album .. ma quanto è loffio… ahahahah …
Troppo soft per i miei gusti.
Il cantante e’ bravo e alcuni pezzi sono notevoli.
Se suonassero al frontiers resterei volentieri a 15 metri da Iacopo in prima fila.
4 5 pezzi rimangono dentro, e vista la qualità della proposta sarà nella mia top ten del 2019.
Before the rainbow dal testo penso sia dedicata a un figlio /a.
Aor di classe, intimo e purtroppo per pochi.
Ho fatto ascoltare 2 pezzi ad un amica, che non mastica aor, le sono piaciuti un casino.
Larry King fuori classe.
78
Iacopo Mezzano e koste ora sono amici 5 anni, 5 mesi fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 5 mesi fa
Patreon è una nuova piattaforma di crowdfuding che consiste in una sorta di abbonamento mensile di finanziamento in cambio dell’accesso privilegiato a contenuti esclusivi limitati ai soli donatori.
Attraverso […]
Su Patreon ci sono tante realtà interessanti.
Sul disco oggetto di recensione non posso esprimermi più di tanto, dato che ho ascoltato solo i due pezzi inseriti nel player sottostante.
Sempre su Patreon, però, c’è il mio gruppo preferito, e spero che un giorno possano arrivare alla meritata pubblicazione di un album di inediti, perché li trovo impressionanti, e perché lei è una bomba atomica.
Sono Sershen & Zaritskaya
ascolterò!
Sono da brividi tutte le cover…ma Welcome to the Jungle, il Mashup dei Metallica, Whole Lotta Love e Is This Love sono irreali, secondo me…
Daria Zaritskaja è fuori scala su tutto… voce e… presenza. Direi inspiegabile il fatto che l’album di inediti da te auspicato non esista già…
Ma che bomba è?!? Non sentivo e non vedevo roba del genere da anni…
Sono rimasto folgorato.
In Separate Ways mi ricorda la magia di Steve quasi più di Arnel…e la cosa è pazzesca, perché lei è una donna.
Poi Soldier of Fortune, Livin’ On a Prayer…
Boh, le case discografiche dovrebbero saltare addosso a questi ragazzi.
Io salterei addosso pure a lei…
Che faiga!!!!
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Gli Uncledog sono una rock band padovana attiva dal 2008 che è ritornata sul mercato discografico nel febbraio 2019 con il suo secondo album Passion Obsession, disponibile nel catalogo dell’etichetta Vrec (e […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Becoming è il titolo del secondo album in studio della band pesarese dei Twelve Back Stones, realtà hard rock attiva sul territorio dal 2012. Il disco è edito dalla label Vrec Musiclabel.
Influenzati da […]
Per ora ho ascoltato i primi quattro pezzi, e sono estasiato.
Porca bestia, quanto sono Cult!!
Copertina bellissima.
Tornerò.
Confermo in toto quanto di buono detto di questo disco, che, a quanto pare, mi cago soltanto io.
Trovo che il disco sia bellissimo, e loro sono tutti di una bravura notevole: mi è piaciuto il cantante, con la sua impostazione molto gotica, molto “Cult” fase Love.
Ci sono dei riff di chitarra bellissimi e cattivissimi. Produzione d’alto livello. Varietà nei pezzi e totale assenza di riempitivi.
Per me promosso a pieni voti. E senz’altro meriterebbe maggiore attenzione.
Da assaporare su un’autostrada, di notte, completamente da soli in macchina…
88/100
credo sia una delle prime volte che dai un voto più alto del mio 😀
Ahahahah 🙂
Ma questi ragazzi possono contattarsi solo con Facebook?! Vorrei la mia solita copia autografata!
penso di si, boh.. prova a scrivere alla label
Appena fatto! 😉
Il singolo ha un bel tiro, niente di nuovo ma apprezzabile.
Dovrei approfondire anche in virtu’ della vicinanza geografica.
Nota di merito anche per i Twelve Back Stones.
Contattati tramite la loro casa discografica, mi hanno ricontattato personalmente per farmi sapere che sarebbero stati ben disposti a mandarmi una copia del loro album completo di autografi ed addirittura primo Ep aggiuntivo.
Prezzo da veri amici.
Bravi, disponibili e davvero delle gran persone.
Se il loro disco vi piace (e secondo me si tratta di una delle più belle pubblicazioni di questo 2019..), compratelo direttamente da loro. Ne vale la pena.
Avrai talmente rotto i maroni alla label che te l’han mandato direttamente sopra cada col drone:-):-)
Cmq disco validissimo e bello nulla da dire.
Tu invece quelli che ti consiglio io non li caghi proprio vabbè, poi che sino rompi coglioni prova a sentire i FOREVER omonimo.
Stai zittA, che sto ascoltando i Destrage! Grandissimi!!!
Italiani che spaccano di brutto.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Vi racconterò una storia. C’era una volta, in un tempo non troppo lontano, un giovane pipistrello che, appena svegliatosi dal suo lungo sonno diurno, si era affacciato dalla sua grotta, pronto per spiccare il […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che l’italianissima Frontiers Music avrebbe un giorno pubblicato un album in studio di un numero uno della musica internazionale come Alan Parsons (non limitandosi “soltanto” a […]
Recensione magistrale Iacopo, io però da fan sfegatato vado un po’ più giù col voto e mi fermo a 70 / 75. È un disco che ho ascoltato una decina di volte , il suono richiama le vecchie atmosfere ed è cosa buona ma nel prosieguo dell’ascolto ci sono momenti di stanca , avrei preferito un po’ più di dinamicità con una componente elettro space che è stata sempre nelle corde di Alan .
Vi è un predominio di brani soft che non mi prendono più di tanto, sono cantati molto bene da tutti , Alan compreso ma chissà che disco sarebbe stato con woolfson (rip) Lenny zakatek o John Miles……qui invece mi sembra che si sia fatto un compitino con tanto mestiere e poca verve e se doveva essere il disco di commiato beh ci si poteva sforzare un po di più.
Ps da 100 suoni e produzione come da prassi per uno di nome Alan Parson.
Io ancora mi sto trastullando per il suo concertone al FFestival…per questo Secret ci risentiamo poi….
Non ero contento di loro come headliner al Frontiers. Invece e’ stato un bel concerto con suoni perfetti.
Il disco scorre piacevolmente, pur non essendo un fan di queste sonorita’ , ho gradito.
Ammetto qualche momento di stanca però i due singoli sono veramente molto belli, soprattutto l’ultimo As Lights Fall. Tutto sommato un gran bell’album che forse come diceva Mark avrebbe benificiato di un paio di brani più elettro/space… per me 80 è il voto giusto!
E qui per me vale un po lo stesso discorso fatto per il disco di Michael Thompson…non è sicuramente il miglior lavoro di Alan Parson (anche perchè personalmente preferisco il suo periodo più prog) ma questo The Secret è un lavoro di gran classe, suonato e prodotto in maniera esemplare (e non poteva essere altrimenti) e con una serie di brani che scorrono via piacevolmente fino alla perla finale I Can’t Get There From Here ,una ballata a dir poco stupenda.
Per me è sempre un piacere accogliere una nuova uscita discografica a nome Alan Parson e spero di non dover aspettare anni per il suo prox disco.
PS Denissssssssssssssssssss….ma il report del FFestival quando Kaiser arriva????
Ma veramente! È più lento lui di un bradipo imperatore! 🙂
P.s.: ho visto le foto del Rock Temple Festival, e sono indeciso sul Mezzano: è il sosia di Frank Bello o è la controfigura di Sylvester Stallone ne “I Falchi della notte”?!
Voto per Sly Stallone 🙂
Seeeeeeeeee…gli piacerebbe essere il grande SLY nei Falchi (minchia che film) ma il buon Jacopo sembra piu John Travolta ultimo periodo…con il trapianto.. 🙂 🙂
mi piacerebbe si.. 😀
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
Con l’ingresso in pianta stabile nel gruppo del nostro connazionale Mario Percudani, gli Hardline dell’iconico cantante Johnny Gioeli riescono a inserire l’ultimo tassello mancante al loro rinnovato puzzle […]
L’inevitabile 91/100 di Iacopo, mi verrebbe da dire … 🙂
Battute a parte, non ho ancora ascoltato nulla se non il primo singolo (incolore) e la cover dei Queen (pessima), quindi mi riservo di formulare un giudizio completo nei prossimi giorni.
Sull’opportunità di utilizzare il monicker “Hardline”, resto della mia opinione.
Questi non sono gli Hardline.
addirittura pessima? ^^
Pessima perché questi ragazzi si sono fatti carico di un compito al di là delle proprie forze, Iacopo.
Come già ebbi modo di dire in passato, i Queen sono incoverizzabili, e scegliere un pezzo orchestrale come Live Forever, con un arrangiamento assurdo, con una voce ed una tonalità inarrivabile per chiunque (lo stesso Seal lo ammise al Freddie Mercury Tribute…), equivale ad andare al suicidio.
Il pezzo degli Hardline attuali è terribile sotto l’aspetto dell’arrangiamento (ma d’altra parte non posso fargliene neanche una colpa: i mezzi a disposizione son quelli…), e, cosa ancora più grave, Gioeli muore ad ogni alzata…per quanto il pezzo sia proposto in tonalità evidentemente più bassa.
Buono l’assolo di chitarra.
Da dimenticare proprio, a mio parere.
Intervengo solo per confortarti su un aspetto. La tonalità è originale, quindi non abbassata. Penso che i mezzi da discutere non siano proprio i nostri. Per il resto le opinioni sono opinioni e va benissimo così. A presto:-)
…allora avreste fatto meglio ad abbassarla di un semitono… 🙂
Alessandro, non cadere anche tu nell’errore di ritenere le critiche come delle offese gratuite. Perché non lo sono.
La moltitudine di commenti che raccolgono le vostre pubblicazioni deriva dalla grande curiosità che c’è intorno a voi.
Ti stupirà sapere che, come ha intelligentemente intuìto Iacopo, i primi due ascolti in successione di questo lavoro mi hanno letteralmente colto di sorpresa.
Avete fatto un disco eccellente nei pezzi più arrembanti (Place to call home è un pezzo gigantesco), Percudani ha fatto un lavoro di riffing in stile Van Halen che mi ha fatto cascare la mascella per terra…e tu sei migliorato tantissimo sul versante della produzione.
Il suono è bellissimo: finalmente avete curato batteria (ride e Charleston perfetti) e le chitarre. Non c’è più l’effetto sottovuoto.
Anche nel songwriting non c’è più quella sensazione di copia-incolla: tutti i pezzi crescono e si sviluppano in maniera organica.
Ma avete sbagliato tutte le ballad, piuttosto fiacche e poco riuscite nei ritornelli…tranne l’ultima, bellissima, “My Friend”.
Sento che il disco si aggira intorno all’ 85/100…ma voglio ascoltarlo ancora.
Ti ringrazio per la tua attenzione, anche se magari non hai molta fiducia nei mezzi di chi scrive…ma va be’: come dici tu “le opinioni sono opinioni, e va benissimo così”.
A presto 🙂
Non hai colto il mio sarcasmo. Io non commento mai, mi fa solo sorridere che si dica “d’altronde i mezzi son quelli che sono” come se fossimo dei malcapitati. Mi fa davvero sorridere. Io raccolgo ogni critica, ma come ogni critica, la filtro e decido se può avere effetto su di me. Il mio termine di paragone sono vendita e i miei committenti (etichetta, band e così via) ma comunque mi fermo e leggo con curiosità, ma se prendessi ogni critica sarei spacciato, perdonami. Quindi a volte mi fermo leggo e sorrido, come quella tua frase. Ma ti ringrazio per aver apprezzato un disco a cui abbiamo lavorato tanto. Ci sono commenti stra positivi estasianti sulle ballad e distruttivi sui pezzi veloci fatti da altre persone. Cosa facciamo? Le opinioni rimangono opinioni per fortuna, il tutto sta a come si dice e come si ricevere. A presto:-)
Allora ti chiedo scusa, perché forse mi sono espresso male io: con la frase “non gliene faccio una colpa perché i mezzi sono quelli che sono…” non volevo assolutamente lasciare intendere che siete dei poveracci con mezzi a disposizione da terzo mondo.
Il mio era un riferimento alla produzione milionaria che fu A Kind Of Magic: I Queen già in quegli anni avevano mezzi a disposizione che in pochi potevano permettersi, e in Who Wants To Live Forever si avverte chiaramente.
Voi non potete avere a disposizione, in proporzione, i mezzi dei Queen: era in questo senso che intendevo “i mezzi son quelli che sono”…
Per il resto i vostri mezzi tecnici e produttivi sono assolutamente alla pari di quelli di altre scene ben più blasonate…anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, sul versante produttivo avete addirittura qualcosa in meno, e quindi meritate un plauso maggiore.
Credo che alla fine sia solo questione di sapersi spiegare con la giusta voglia ed il meritato rispetto. Quando ci sono questi elementi, il sarcasmo non serve… 🙂
Ancora tanti complimenti 😉
Tranquillo:-) io avevo un sorriso positivo e tranquillo nel dire le cose. Sul fatto che i queen siano nell’olimpo mega assoluto ti do ragione. Sono a mio parere la miglior band di sempre. Come ho già detto, è un umile omaggio. Qualcosa voluto dall’amore per la band senza volersi paragonare a loro. A presto:-)
….e poi perche’ non ho ancora ascoltato lalbum io ehhhh????? ahahah 🙂
Ascoltalo e vieni a commentare cosî litighiamo❤️Scherzo ovviamente!
non è questione tua opinione o meno. Non sono gli Hardline punto
Lo sto ascoltando…
Ci saranno sorprese…
chissà se in positivo o negativo.. XD
Seee ha già cambiato parere fidati. 🙂
Piacere di risentirti su queste pagine Alessandro, il bontropi si rimangera ‘ tutto dopo aver sentito il disco, io l’ho ordinato dopo un solo ascolto e dico senza remore che siamo davanti ad uno dei migliori dischi degli hardline da quando sono tornati .
La cover l’avrei evitata non perché brutta ma è inutile, i brani originali stanno in piedi da soli poi sul discorso moniker io ormai ho superato da un pezzo queste pippe mentali. Complimenti , gran bel lavoro che merita un 8 pieno.
Appunto 🙂
Magari Alessandro dovrebbe darmi il tempo di ascoltare la prossima volta… 🙂
Lo compro anche io. Credo sia il miglior disco in assoluto della c.d. “scena Italiana”, non me ne voglia il buon Gioeli se lo metto momentaneamente in secondo piano…
La cover è stato un omaggio che abbiam voluto fare. Senza grosse pretese ma con grande rispetto e umiltà:-) semplicemente quello. Grazie per i complimenti!
MI STO AMMAZZANDO DALLE RISATE…………..!!!!!!!
L’Anna è bellissima
Con lemmy non può competere le mancano i nei :-):-):-):-)
Alessandro hai tutta la mia stima x trovare il tempo per leggere e commentare i nostri voti, critiche, lodi ai dischi qui recensiti.
Complimenti per l umiltà dimostrata davvero.
Il disco x me è un 75, migliore di danger zone, alla pari di human nature.
Ho sentito che avete davvero ricercato in alcuni pezzi il sound di double eclipse, piu MR americano, meno di stampo europeo. Ed essendo la band nata da quella scena. L ho apprezzato molto.
Leaving the end open Lo trovo cmq superiore, mi aveva colpito la personalità di quel disco in pezzi come start again e in this moment (che come pezzo lego molto a take you home).
Bel disco cmq, bravi ragazzi e brava frontiers
Grazie Yuri. La realtà è che abbiamo una formazione che rema tutta verso la stessa direzione e penso si senta nel risultato un legame e un’alchimia maggiore tra gli elementi. LTEO è un grandissimo disco!
Per me un gran bel disco che trovo abbia un’anima ed un’alchimia più forti rispetto al precedente Human Nature… l’entrata nella band soprattutto di Percudani per me ha dato più stabilità e personalità tecnica al gruppo… Ramos lo adoro ed è sicuramente un “personaggio”, ma Mario Percudani lo trovo come feeling e stile anni luce più avanti… e qui si sente eccome… Marco Di Salvia è una belva (soprattutto in sede live) e va a sostituire un batterista che amo come Cesco Jovino facendo un gran lavoro.
Vado anche oltre e dico che la bravura di questa band si vede anche in sede live… al Frontiers gli Hardline hanno secondo me fatto la loro migliore esibizione di sempre… band vera, belli compatti sul palco e con un frontman veramente eccezionale a tirare le fila di uno show sorretto però da tutta la band… roba di livello!
Ultime due note sul disco, i pezzi che a me son piaciuti di più son proprio le ballate dove Gioeli tira fuori un calore dalla sua voce veramente toccante… questo giusto anche per rimarcare come si diceva sopra che i gusti son gusti e per fortuna non sono tutti uguali… 😉 Però devo dire che anche io non avrei sentito la necessità di una cover, soprattutto dei Queen che sono a parer mio “incoverizzabili”… e poi se proprio devo essere “cattivo” la scelta è caduta secondo me su uno dei pezzi più difficili da “coverizzare” della discografia dei Queen… ma resta un peccato veniale e l’omaggio è sicuramente da apprezzare… 😉
Io al FFestival durante l esibizione degli Hardline avevo occhi solo per la mia Annetta 🙂
Preso al Frontiers, disco bello carico.
Sono ai primi ascolti, mi piace molto Take a chance con i suoi whoaoa.
Percudani mi piaceva anche negli Hungryheart.
II e leaving the end open non mi avevano fatto impazzire ai tempi.
L’ arrivo a bordo di Alessandro ha giovato al gruppo.
Dico questo perche’ un paio di amici al Frontiers hanno polemizzato sull’italianizzazione degli Hardline.
Si sa che molti fans dell’hard aor sono esterofili.
A me sto disco sta piacendo.
Sono ai primi ascolti. A primo impatto si sente l “americanizzazione” del sound, cosa che devo assimilare con calma.
Mi piacciono: la carica dell’opener, “Handful of Sun”e il gusto delicato dell’acustica “This Love”, veramente bella, tanto da chiedermi o a chiedere direttamente ad Alessandro DV perche questa versione venga proposta solo per il mercato giapponese.
Sulla cover dei Queen (come già detto da altri, inarrivabili), per ora non mi pronuncio.
Ribadisco sono ai primi ascolti….. tornerò!
io mi chiedo che cosa c’è da assimilare ……manco fossero i cynic…….mah!!!!!!!
Assimilo Assimilo……Mica devono piacermi per forza. Esagerazioni a parte, ci sono delle buone canzoni; album compatto…. forse manca la canzone che fa il botto.
ahahah
TOP 2019…essential totally<<<<<
Confermo in toto le prime impressioni.
Disco assolutamente roccioso e perfettamente riuscito. Peccato per le ballad, che non mordono mai…a parte My Friend, splendida nel suo arrangiamento.
Ci tengo a sottolineare che, per me, questo è il disco della piena esplosione di Percudani, che fino a questo punto non mi era mai davvero piaciuto, intrappolato da sempre in un guitaring troppo morbido, troppo scolastico…
In questo nuovo album, ha un sound Vanhaleniano da puro godimento. E secondo me deve continuare su questa strada.
Bravissimo.
82/100
….al di la’ dell’ ottima band in sede live composta da delvecchio, con elementi ben amalgamati al perno centrale a nome johnny gioeli questo album personalmente non mi trasmette particolari emozioni….le canzoni non sono brutte eh, ma manca sempre quello spunto che alzerebbe l’asticella!!!….asticella molto alta se pensiamo ai soliti double eclipse e HARDLINE II !!!!!…..Non mi sento dunque di stroncare il lavoro dei ragazzi ma trovo il disco complessivamente sul ….+ che suf!!!!….canzone preferita “out of time”!!!!!!
…..un plauso per la bella cover dei queen che trovo assolutamente all’altezza!!! Gioeli ha una voce piu’ maschia ma la interpreta alla grande!!!!….in fin dei conti va vista come un tributo e non come un possibile confronto….bontropi 🙂
Ero dubbioso, l’ho comprato dopo un veloce ascolto che mi ha dato ottime impressioni. Per me comunque Percudani ha dato nuova linfa al gruppo, che già con il precedente aveva fatto un lavoro egregio.
Vediamo se trovo qualcosa da ascoltare per bene….di solito Overland ha Standard qualitativi molto alti, ma ultimamente mi sembra un po’ troppo diviso in mille progetti…. cmq per ora la tua è la recensione più lusinghiera tra quelle su cui mi è capitato di buttare un occhio….
La carriera di Overland solista non è affatto banale o scontata come si potrebbe pensare infatti ognuno dei 5 album cerca di distinguersi in qualche modo (il 2 DiamondDealer ahimè resta però il più debole) non tanto per i contenuti proposti (sempre di rock melodico si tratta) ma come nel caso di questo nuovo fiammante SCANDALOUS per produzione e resa sonora. Qui sorprende il minimalismo dei suoni, le canzoni sono “spogliate” di tutti i fronzoli tipici dell’Aor come le tastiere pressochè assenti, i ridondanti assoli, le intro d’atmosfera etc.. Quindi un album diverso dal suono ricercato e molto lavorato dei precedenti EPIC e CONTAGIOUS ma con il vantaggio di andare subito al “sodo” dritto all’essenza del rock qui molto diretto ritmato e spesso funk ! A tratti mi sembrava di sentire i NIRVANA (aaarrggh) suonare Aor (!) se capite quel che intendo 🙂
ps: per me un altro centro da parte di Overland con una critica però sulla scelta di
“favorire” l’edizione vinile con ben 2 bonus track
Per me sto disco è stata una mezza delusione…si salvano 2/3 brani e poco più…da uno come il nostro Steve mi aspetto sempre tanto e non un album che passa e va…magari anche piacevole ma sembra aver fatto il compitino e tutti contenti…onestamente poi dopo solo qualche mese dall ultimo FM di questo album ne potevo fare anche a meno….
ciao spero che almeno l’ultimo FM ti è piaciuto ? Io lo trovo straordinario.. il migliore dalla reunion
Rokest sull ultimo FM ne abbiamo parlato in lungo e in largo nell apposita rece….asmemoratooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! 🙂
A parte la voce di overland il songwriting l’ho trovato troppo introspettivo e spoglio.
un passo indietro anche due rispetto agli ottimi Contagious e Epic
si vero ma credo che è una scelta voluta dal buon Overland.. ogni suo album riesce a suonare diverso anche se si tratta sempre di rock melodico. CONTAGIOUS e EPIC erano album aor con un suono molto ricco ma a me piace più questo SCANDALOUS più diretto più rock con ottime canzoni
Newman? O Overland?
Si ho cannato recensione Yuri
Il mio Commento è relativo a Newman
ciao non esageriamo ! Al primo ascolto anche a me aveva un po sorpreso specialmente il suono molto scarno minimale e le chitarre ruvide quasi grunge ma la qualità dei pezzi è ottima come al solito secondo me !
Non ho capito il riferimento a NEWMAN ? Hai sbagliato forse recensione ?
Lo ascolterò
ciao no dai fuori genere mi sembra troppo! certo qui siamo all’opposto che so del sound pomposo e “nordico”dei Groundbraker peresempio ma io ho preferito questo sinceramente
con l’occasione dell uscita del nuovo Overland-Sixx torno un attimo su questo bellissimo (per me) Scandalous: innanzitutto ma avete sentito la batteria su quest album?! Ha un suono pazzesco secco asciutto come una legnata ad opera di un certo BrianTicky (Ozzy, Foreigner ..)! Overland qui è riuscito in un mezzo miracolo.. scrollarsi di dosso la “solita” melensa armoniosità un po lagnosa a volte e poi dopo i 2 Epic e Contagious ottimi lavori di AOR questa era l’unica strada possibile percorribile! Magari il nuovo SIX ,ma non credo vista la band:( fosse simile a questo !
ps: le canzoni tutte perfettamente riuscite ognuna con la sua identità specifica, eccetto le ultime 2 più leggerine e meno curate