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Pretty Boy Floyd – Public Enemies – recensione

28 Novembre 2017 48 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Quando negli 80’s il Glam si faceva duro&puro, il sottoscritto… scappava!
Sì, nel senso che se il Glam era fortemente metallizzato (vedi 1° Motley Crue) pigiavo il tasto power altrimenti (citando Totò in Miseria e Nobiltà) desistevo. Per dirla tutta (e qui in molti alzeranno il sopracciglio) ai Tigertailz e ai Wratchild rispondevo con gli Exodus e Wratchild, quella degli Iron..
Figuratevi il mio entusiasmo quando mi sono trovato tra le orecchie questi files da recensire… poi ho visto la cover con il loro logo, un misto di caratteri Maiden/Motley Crue (prima maniera), e quello scheletrico gangster tempestato di anelli bikers che ti punta addosso una calibro qualcosa. Allora mi sono fatto coraggio e ho detto: provamoce (per i meno avvezzi al dialetto romanesco e per i detrattori del linguaggio popolare: proviamoci).

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Raintimes – Raintimes – Recensione

18 Novembre 2017 56 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock / AOR
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Un 2017 per ampi tratti davvero ricco di grandi pubblicazioni discografiche è pronto a regalarci un suo ultimo grande botto. Il 1° dicembre uscirà infatti nei negozi per Frontiers Music Srl il disco di debutto del progetto melodic rock Raintimes, fondato dagli italianissimi Pierpaolo “Zorro” Monti e Davide Barbieri e forte della presenza in formazione di Michael Shotton alla voce, di Iván González e di Sven Larsson alle chitarre, e di Andrea Gipponi al basso. Senza contare un’ampia lista di ospiti che vanta nomi quali quelli di Niclas Olsson, Philip Lindstrand, Alessandro Del Vecchio, Erica Trovato, Jesús Espín, Daniel Flores e Michele Luppi.

Insomma, se gli ingredienti che vanno a comporre questo succulento piatto di rock melodico sono di prima qualità, vediamo se si può dire lo stesso dei sapori che questo platter è stato in grado di risvegliare all’interno dei nostri palati.

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Babylon A.D. – Revelation Highway – recensione

16 Novembre 2017 8 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

In gergo calcistico potremmo definire i Babylon A.D. come seconde palle… nooo, non nel senso che ce le scassano due volte! Inteso come quelle palle giocate dopo che sono state già toccate una volta, ovvero quelle bands 80’s di seconda fascia (Cats In Boots, Spread Eagle, Tora Tora…), non certo meno interessanti!
Ammetto che il pensiero di un loro ritorno sulle scene era tanto remoto nella mia zucca quanto il fatto che Bolton possa tornare a rokkare (ogni scaramanzia interessata è puramente casuale) e invece eccoli qui ad aprire con ‘Crash And Burn’, bello ignorante, diretto, un richiamo ai migliori Y&T…se c’era bisogno di marcare il territorio, sono riusciti molto bene nell’intento.

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Code Red – Incendiary – recensione

15 Novembre 2017 5 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock / AOR
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Se parliamo di AOR di matrice Scandinava… beh Signori, per chi scrive con questi CODE RED siamo di fronte forse ad uno dei migliori album dell’anno!
Così buttiamo la bomba subito e ce ne laviamo le mani.
Comodo e semplice, ma non si può fare, perchè questo Incendiary merita sicuramente qualche parola in più e sinceramente rinchiuderlo tra le sole quattro mura dell’AOR più stereotipato sarebbe fin troppo riduttivo visto che all’interno troviamo anche dell’energico melodic rock Europeo, una voce pulita e raffinata (ma che sa anche graffiare quando serve) e una produzione veramente di ottimo livello… senza dimenticare i pezzi con un songwriting che per una volta tanto (e cosa rara ultimamente), anche senza inventare nulla di nuovo, fanno comuqnue la parte del Leone!

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Pink Cream 69 – Headstrong – recensione

15 Novembre 2017 30 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Mai scelta (del sottoscritto) fu meno azzeccata come quella di cenare (al FRF 2015) durante la loro esibizione. Se non fosse che consumai la cena nientepopodimeno che con la mia ex-collaboratrice (Rock Hard) Barbara, ci sarebbe stato da percuotersi le cosiddette alla Tafazzi maniera..fu un grande live set per una band compatta e organizzata, in grado di proporre melodia e cattiveria nelle giuste dosi..
Un po’ come quasi per tutti i tedeschi… di innovativo c’è poco, ma quello che sanno fare lo fanno bene, con precisione e cura..
E questo ‘Headstrong’ non si discosta affatto da tale destino… anzi, i tratti distintivi di cui sopra emergono con prepotenza e qualità..

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Vandenberg’s Moonkings – MK II – recensione

13 Novembre 2017 1 Commento Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Mascot Records

Adrian Vandenberg è un pennellone alto… ma alto, alto! La sua presenza ingombra pesantemente lo schermo di ‘Starkers iN Tokyo’, CD e/o DVD del 1997 che consiglio a tutti per l’intimismo che è in grado di tradurvi (ovviamente alla voce è Mr.Coverdale).
Qui ci troviamo (come per la prima uscita sotto questo monicker) di fronte a puro Hard Rock Old Style, e quando dico Old Style non intendo l’Old Style di una new band come Dirty thrills od Inglorious dove è evidente che i suoni sono quelli, ma l’attitudine è attuale… qui suoni e attitudine sono quelli là, solo con una produzione aggiornata. Quindi bene, direte (quasi tutti) voi.

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Midnite City – Midnite City – recensione

13 Novembre 2017 10 Commenti Giulio Burato

genere: Hair Metal / Glam Rock
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Il nuovo progetto “Midnite City” nasce dall’incontro tra il frontman dei Tigertailz, Rob Wylde, e il batterista Pete Newdeck sotto la label discografica Aor Heaven e la regia di Harry Hess. Il gruppo si è completato nei mesi con gli innesti e aiuto di James Martin dei Vega alle keys, Shawn Charvette alle stesse tastiere, Miles Meakin alla chitarra, Josh Williams al basso.

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Bigfoot – Bigfoot – recensione

06 Novembre 2017 8 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock, Classic Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Io mi chiedo se a Napoli (sede degli amici Frontiers) confezionino dei cilindri particolari… no perché i conigli che tirano fuori da lì dentro sembrano senza fine e (soprattutto) godono di ottima salute! Come questi youngsters Bigfoot.

Se devo recensire una new band già il sorriso mi si stampa giulivo sul mio faccione, se poi le prime note che escono dalle cuffiette sono quelle che hanno lo stesso tiro (e giro) di Moto Psycho/Megadeth allora la giornata si mette davvero bene. E’ ‘Karma’, che prende i suddetti, Nickelback, il tipico inciso a più voci Street(il genere)/The Treatment, Black Sabbath e qualche deriva lisergica nel break centrale, e si propone come biglietto da visita di questi Piedoni Inglesi.

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Autograph – Get Off Your Ass – recensione

03 Novembre 2017 1 Commento Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: EMP Label Group

Mettiamo subito le cose in chiaro.. leggiamo AUTOGRAPH, ma delle origini opulente 80’s sono rimasti solo Steve Lynch (guitar) e Randy Rand (bass). NO Steve Plunkett, NO mega-produttori (Neal Kernon, Andy Johns), NO studi di registrazione a 7400 piste, NO tastiere… Nada de Nada… ma, come ormai sapete, al sottoscritto tutto ciò frega ZERO: o è buona musica (a prescindere da tutto il contorno) o non lo è, punto!

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Moritz – About Time Too- Recensione

22 Ottobre 2017 2 Commenti Lorenzo Pietra

genere: AoR
anno: 2017
etichetta: Shadows of a Dream Records

Il nome Moritz dirà molto agli appassionati di AoR; la band inglese infatti è nata nel 1986 ed è fautrice di un album d’esordio City Street (1986) di altissimo livello con ottime vendite e grande riscontro del pubblico. Subito dopo però l’improvviso scioglimento del gruppo ha lasciato l’incredulità tra tutti i fan, ma la reunion del 2010 e i successivi Undivided (2010) e S.O.S. (2013) sono lavori di buona caratura, mentre ora andremo ad analizzare questo nuovo About Time Too. Il gruppo è formato alla voce da Peter Scallan, alle chitarre da Mike Nolan e Kenny Evans, alla batteria da John Tonks, mentre i restanti basso, tastiere, organo e synth sono affidati al polistrumentista Ian Edwards.

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