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29 Settembre 2010 1 Commento Denis Abello
genere: Aor
anno: 2010
etichetta: Frontiers
Tornano i Two Fires con il loro stile inconfondibilmente AOR… giunti al loro terzo lavoro i Two Fires di Kevin Chalfant cambiano formazione, infatti perdono in questo nuovo lavoro Josh Ramos, chitarrista nei primi due album.
Con la dipartita di Josh Ramos si perde l’altra punta di diamante che caratterizzava la formazione dei primi due lavori, ma fortunatamente i Two Fires non perdono il loro stile, fatto di melodie ricercate ma di facile ascolto.
Vediamo però in dettaglio se questo album si mantiene sui livelli (elevati) raggiunti con i precedenti lavori che sono l’omonimo Two Fires del 2000 e l’album Ignition del 2002.
27 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: Frontiers Music
Sicuramente l’uscita di questo disco non poteva passare inosservata… almeno per noi maschietti. 🙂
Il colpo d’occhio della copertina di Sign of Angels è notevole e la sventola biondo nordica di Issa (al secolo Isabell Oversveen) non passa proprio inosservata. L’album è stato anticipato dal video I’m Alive (disponibile come bonus) che già dimostrava che oltre ad essere una gran… bella ragazza, Issa ha dalla sua sicuramente anche delle notevoli doti vocali.
Per tutti questi motivi ci prepariamo ad affrontare questo disco già con il giusto spirito… 🙂
24 Settembre 2010 3 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Metal
anno: 2010
etichetta: Frontiers Music
Prendiamo due grandi voci, una maschile (Michael Kiske “l’inventore” del Power Metal – ex Helloween ed ora al soldo degli ottimi Place Vendome) e una femminile (Amanda Somerville, americana di nascita, ma tedesca di adozione), aggiungiamo la partecipazione di qualche ottimo compositore Metal / Rock (Magnus Karlsson e Mat Sinner) e tiriamo fuori una dozzina di canzoni in puro stile Power Metal con alcune Ballate Sinfoniche, il tutto condito da un sound molto melodico… se non esce fuori un successo possiamo anche cambiare mestiere!
Non so se sia andata veramente così quando il buon Serafino Perugino (patron della Frontiers) ha deciso di portare avanti questo progetto, ma sicuramente so che noi ora ci troviamo tra le mani questo progetto firmato Kiske / Somerville e stiamo per decidere se in Frontiers devono cambiare mestiere… 😉
24 Settembre 2010 2 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2010
etichetta: Roadrunner Records
Incredibilmente tornano i Bangolore Choir, e pure con un bell’album 🙂
Correva infatti il 1990 quando David Reece (ex voce “sfrattata” degli Accept) ed il batterista Rusty Miller fondarono l’Heavy Metal Band (ma con sonorità molto melodiche) Bangalore Choir. Il loro primo album “On Target“, pur essendo di buona qualità non raggiungerà mai il successo sperato. Purtroppo i Bangalore Choir nascono in uno dei momenti peggiori per il Melodic Rock, soffacato in quegli anni dall’avvento del grunge.
Torniamo a questo Cadence dove ritroviamo gli originali membri David Reece alla voce ed il chitarrista Curt Mitchell. Oltre ai due membri originali militano nella band il bassista Danny Greenberg (che però partecipò già in alcuni pezzi di ‘On Target’), il chitarrista Andy Susmihl e Hans in’t Zandt (U.D.O.) alla batteria.
Già dalla copertina dell’album (un Reece scuro e demoniaco… dov’è finito il capellone biondone cotonato di Loaded Gun???) si deduce che qualcosa in tutti questi anni è effettivamente cambiato, e non è solo il colore di capelli di Reece.
21 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Hard Rock
anno: 2010
etichetta: Mascot Records
Album a cui bisogna avvicinarsi con estrema riverenza già solo per i nomi coinvolti nel progetto, Glenn Hughes (Trapeze, Deep Purple), Jason Bonham (figlio di John Bonham, batterista dei Led Zeppelin), Joe Bonamassa (per molti il miglior chitarrista blues dei tempi contemporanei), Derek Sherinian (Planet X, Yngwie Malmsteen, Dream Theater).
La Black Country è una regione industriale inglese (Birmingham), così chiamata per le fonderie e miniere di carbone presenti un tempo nella zona (e per lo smog 😉 ), ma da sempre è anche una delle culle più fertili del duro rock inglese.
Ed è proprio in omaggio a questa “terra del rock” che ha fatto da “balia” ai due quarti del gruppo (Glenn Hughes e Jason Bonham) che nasce questo progetto che ha il sapore dei vecchi lavori “Zeppeliani” e “Purpleiani“.
Ultima cosa importante prima di avvicinarci all’ascolto, per volere stesso di questo supergruppo ci troviamo di fronte ad un Rock a tratti psichedelico in pieno stile anni ’70 e questo è da sottolineare perchè al di là dell’effettiva qualità dei pezzi ci va una “preparazione mentale” per avvicinarci alle sonorità che ci attendono.
Quindi, se vi sentite pronti possiamo premere il tasto play…
20 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: AOR Heaven
E’ arrivato il momento anche per i Bad Habit di fare un resoconto della loro (bella) carriera, e così ecco che ci troviamo tra le mani questa raccolta di 14 pezzi presi dal loro repertorio più due inediti.
I Bad Habit nascono nel 1986 per volontà del chitarrista di origine americana Hal Marabel e sono riconosciuti come uno dei più influenti gruppi di Rock Melodico del nord Europa (i Bad Habit sono scandinavi).
Il loro lavoro di maggior successo è sicuramente After Hours (1989) anche se ormai risente un pò il peso degli anni, ma personalmente ho apprezzato molto il loro ultimo Above and Beyond, in cui secondo me hanno raggiunto la loro maturità artistica.
16 Settembre 2010 2 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: Virgin
E’ indubbio che Meat Loaf sia “un personaggio” nel panorama del Rock mondiale, grandioso e pomposo nel suo stile misto tra il musical e l’Hard Rock. Il fatto di essere un personaggio così pesante comporta molti lati positivi ed altrettanti negativi, o lo si Amo o lo si Odia, non penso ci siano vie di mezzo.
Io mi trovo tra quelli che amano il vecchio Polpettone (Meat Loaf vuol dire proprio questo), soprattutto nelle sue, è proprio il caso di dirlo, immense ballate… pezzi come I would do anything for love (but i won’t do that), not a dry eye in the house, i’d lie for you (and that’s the truth) riuscirebbero ad aprire una breccia nel cuore anche di chi il cuore c’è l’ha rivestito di titanio.
Altro punto forte del repertorio di Meat Loaf sono i testi dei suoi pezzi che in taluni casi sono veri e propri capolavori compositivi. I successi nella sua carriera sono solo una conferma di tutti questi punti… ma veniamo a questo Hang Cool Teddy Bear che arriva dopo l’ottimo Bat Out Of Hell III: the monster is Loose, album veramente riuscito del 2006 con pezzi che entrano di diritto nei classici della carriera di Meat Loaf (Blind as a Bat su tutti).
In questa sua ultima fatica si è avvalso di collaborazioni eccellenti alla chitarra come Steve Vai e addirittura Brian May dei Queen e di alcuni cameo come la partecipazione di Jack Black (protagonista di School of Rock, L’amore non va in vacanza) o Hugh Laurie (Dottor House) al piano di If I can’t You… ma il risultato non è stato comunque all’altezza.
continua
13 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Hard Rock / Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: Frontiers Music
Recensione tardiva essendo quest’album uscito a maggio… ma mi sento scusato, all’uscita www.MelodicRock.it era ancora in piena gestazione. 😉
Ci tenevo però a recensirlo perchè questo è al momento il disco HARD ROCK MELODICO DELL’ANNO!
I Pretty Maids si formano nel 1981 dal chitarrista Ken Hammer (all’anagrafe Kenneth Hansen) e dalla voce Ronnie Atkins (all’anagrafe Paul Christensen) come cover band di gruppi come Rainbow e Thin Lizzy. La loro carriera ormai trentennale è di tutto rispetto avendo suonato con gruppi del calibro di Balck Sabbat, Saxon, Nazareth, Venom, Heavy Pettin’,Wishbone Ash, Savage Grace, Running Wild, Metallica e Warlock.
Anche se bisogna aspettare il ’90 e vari cambi di formazione (ma voce e chitarra rimarranno sempre gli stessi) per vedere l’arrivo della fama (più che meritata) per i Pretty Maids. Parte del loro successo è dovuto sicuramente alla perfetta simbiosi tra voce e chitarra che dopo il discreto Wake up to the Real World del 2006 ritorna oggi con questo Pandemonium, lavoro in cui sicuramente il binomio danese Hammer / Atkins raggiunge una maturità artistica di tutto rispetto.
Attenzione nell’album c’è pure la partecipazione di Barack Obama…
11 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Aor
anno: 2010
etichetta: Frontiers
Quinta opera in studio per gli olandesi Terra Nova, band prettamente Aor che è rimasta sempre molto nascosta nel panorama underground e non ha mai conosciuto un gran successo.
Peccato perchè comunque i loro lavori, pur essendo tutti molto simili tra loro, sono caratterizzati da una buona qualità generale e risultano tutti molto godibili (soprattutto i primi 2 lavori, Livin’ It Up del 1996 e Break Away del 1997, ma non è neanche da scartare il loro buon ritorno Escape che ne sancì la reunion nel 2005).
Forse il problema della band fondata dai fratelli Hendrix è di non aver saputo proporre qualcosa di nuovo rispetto ad altre produzioni, vediamo se questo nuovo lavoro saprà portare una ventata di novità… continua
09 Settembre 2010 0 Commenti Denis Abello
genere: Hard Rock / New Age??? / Guitar Virtuoso
anno: 2010
etichetta: AOR Heaven
Ken’s Dojo, dietro a questo nome molto Zen si nasconde in realtà il ben poco orientale Ken Ingwersen che i cultori dell’Hard Rock avranno già associato alla band STREET LEGAL e del loro esordio Thunderdome.
Questo è il suo primo lavoro da solista, anche se sicuramente Ken non è ai suoi primi passi nell’Hard Rock avendo collaborato con nomi come oltre hai già citati Street Legal, Limelight, Evenrude, Rags, Speed, ed i grandissimi Uriah Heep.
Ken è un chitarrista e solitamente gli album solisti dei chitarristi sono o quasi completamente strumentali o si avvalgono di collaborazioni di vari vocalist… questo Reincarnation è una via di mezzo, insieme a pezzi strumentali infatti troviamo varie collaborazioni con grandi nomi (non solo vocalist) come Glenn Hughes (ex-Deep Purple), Ken Hensley (ex-Uriah Heep), Michael Eriksen (Circus Maximus), Nils K. Rue (Pagans Mind), Chesney Hawkes, Tommy La Verdi (ex-21 Guns), Eirikur Hauksson aka Eric Hawk (ex-Artch), Truls Haugen (Circus Maximus), Morty Black (ex-TNT), Ole Devold (Tritonus), Aslak Johnsen (Mindtech), Jon Rydningen (Dream Police)… direi che dopo queste premesse ed essere entrati in piena armonia con il nostro Karma interiore possiamo affrontare questo primo lavoro solista del maestro Ken’s Dojo 😉 …