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28 Luglio 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Music Buy Mail
Fondati a Oslo nel 2007, i norvegesi The Wheel hanno costruito la loro reputazione in patria suonando al fianco di artisti quali UFO, Ken Hensley e i The Quireboys e costruendosi quindi di diritto la nomea di rock solid live band, ovvero (diremmo noi) di realtà live navigata. Inseguendo il sogno del chitarrista/cantante Ørjan Kvalvik di riportare in vita le sonorità anni’70/’80, i The Wheel affrontano in questo 2011 il primo passo discografico, attraverso un album di debutto omonimo che sarà pubblicato il 16 settembre 2011 sotto l’etichetta discografica Wheel Music.
Incuriosito da una presentazione che descriveva la band affine a grandi nomi hard rock del passato e, lo ammetto, anche da una gran bella copertina, ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima questo disco, ed ecco quindi le mie impressioni al riguardo.
LE CANZONI
L’intro di Stand Up, con quel suo riff molto stile Led Zeppelin, basta da sola a confermare che il gruppo, si, si ispira all’hard rock classico. La vocalità combinata dei due cantanti, a intrecciarsi creando un tutt’uno che ricorda molto il primo Ozzy Osbourne, è un’altra piacevole conferma di come il binario intrapreso dalla band norvegese sia essenzialmente quello giusto. Stand Up è un pezzo valido e un perfetto inizio di questo lavoro.
Densa di rimandi a realtà come Montrose e Badlands è invece Into The Water, un pezzo molto ritmato e dagli splendidi riff antichi. La voce di Jan Erik Salvesen, qui supportata solo sui cori, ricorda molto Phil Mogg degli UFO, con quel suo mood blueseggiante, ma ancora di più Ray Gillen. Molto interessanti anche gli effetti della chitarra e l’assolo di Ørjan Kvalvik, che si rivela elemento dotato di una tecnica apprezzabile. continua
25 Luglio 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Pop / Rock
anno: 2011
etichetta: Feedback Records
Il ventunenne Danny Neubecker è uno dei tanti volti emergenti della sempre ricca scena di artisti pop / rock svedesi e un ragazzo che, a discapito della giovane età, ha già avuto diverse esperienze come turnista per diversi gruppi locali.
Nel 2010, avendo composto un sostanzioso numero di brani, Danny decise che i tempi erano per lui maturi per tentare il grande passo, ovvero la registrazione del primo disco sotto il suo nome. Così entrò in uno studio discografico di Stoccolma per iniziare le sessioni di registrazione di quello che, a lavoro completato, sarà l’album Here I Am. Nove mesi dopo la fine della sessione in studio, il materiale finì nelle mani dell’agenzia Doolittle Group che offrì a Danny un contratto e la pubblicazione del disco sotto la Feedback Records. Con la fissazione della data di rilascio definita sul 25 agosto 2011 e l’annuncio della distribuzione Europea sotto la Sound Pollution e in USA sotto la Nightmare Records, il sogno di Danny Neubecker può considerarsi definitivamente realizzato.
19 Luglio 2011 2 Commenti Denis Abello
genere: Westcoast AOR
anno: 2009
etichetta: Avenue of Allies
A pochi giorni dal compleanno di Fabrizio Ugolini MelodicRock.it decide di fargli un piccolo regalo. Facciamo infatti un salto nel 2009 e recuperiamo uno degli album che in quell’anno hanno tenuto alto il tricolore per quella rinascita Italiana in ambito Aor avvenuta nell’ultimo periodo e iniziata idealmente l’anno prima con lo splendido No Man’s Land dei Myland e che continuerà nel 2010 con Shining Line e nel 2011 con l’ottimo Lionville.
Stiamo parlando dei Fab Box e del loro Music from the Fab Box, album nato dalla collaborazione proprio tra Fabrizio Ugolini e Massimo Bozzi, due artisti Italiani con un passato musicale di tutto rispetto sia sul territorio nazionale (Lucio Dalla, Biagio Antonacci, Mina, gli Stadio…) che internazionale (Joseph Williams dei Toto e Danny Vaughn dei Tyketto per fare due nomi…).
15 Luglio 2011 2 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers
I Warrant sono Jani Lane! Ed infatti i Warrant tornano tra noi con… Robert Mason alla voce in sostituzione proprio di Jani Lane. Scusate la piccola provocazione, ma è che penso che questo Rockaholic verrà bollato da subito come un album “non Warrant” da molti… a prescindere che sia stato ascoltato o meno! 😉
Non si possono dare però tutti i torti a chi storce il naso al solo sentire il moniker Warrant non associato al nome di Jani Lane, soprattutto dopo il poco riuscito Born Again (2006) con Jamie St James dei Black’n’Blue all voce.
Questa volta ad ugulare in questo nuovo Rockaholic troviamo invece Robert Mason (Lynch Mob) insieme comunque a tutti gli altri membri originali (Erik Turner, Jerry Dixon, Joey Allen e Steven Sweet). Ed il risultato di questa nuova “collaborazione” lo stiamo giusto per valutare…
11 Luglio 2011 8 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: AOR Heaven
Fondati nel 2004 ad Atene, gli Outloud esplosero letteralmente nel mondo musicale con il loro disco d’esordio We’ll Rock You To Hell And Back Again!, pubblicato nel 2009, accolto a braccia aperte da tutta la critica musicale. L’album infatti stupì un po’ tutti per l’incredibile energia sprigionata e per la sua genuinità, bastata su un souno puro e strettamente dipendente da quanto espresso dai giganti dell’hard rock degli anni ’80.
Dopo 2 anni di silenzio discografico, ecco che la band ritorna quindi sulle scene con un nuovo lavoro, intitolato Love Catastrophe, che uscirà sotto AOR Heaven Records il prossimo 22 luglio. Disco che ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima e che mi appresto quindi a raccontarvi.
28 Giugno 2011 0 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: AOR Heaven
David Reece (Accept, Bangalore Choir) è senza dubbio uno di quei personaggi che oltre che su una notevole capacità vocale può contare sicuramente su un gran carisma. Non può che farci quindi piacere la sua ritrovata vena artistica che dopo anni di oblio da quel On Target firmato Bangalore Choir lo ha riportato in primo piano nel panorama internazionale grazie ad un album con i Gipsy Rose (Another World – 2008) un progetto solista (Universal Language – 2009), il secondo album dei Bangalore Choir intitolato Cadence (2010, qui la recensione), la partecipazione lo scorso anno al Firefest con la stampa di un live preso proprio in occasione di questo prestigioso evento ed ora in questa nuova fatica che lo vede a fianco dell’amico Martin Kronlund (chitarrista dei Gipsy Rose e Dog Face).
Il duo Reece Kronlund, attorniato da una serie di ospiti d’eccezione (Tommy Denander, Andy Susemihl, Rikard Quist, Brynn Arens, Christian Tolle, Hans in’t Zandt), ha cercato di dar vita ad un album che si poggia sull’ottima tecnica messa in campo da Kronlud e sulla forza vocale del singer dei Bangalor Choir. Il risultato è questo Solid che ora metteremo prontamente sotto torchio.
25 Giugno 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: earMUSIC
Leggere il nome di Ken Hensley tra gli album in uscita è per me ogni volta un nuovo sogno che si avvera. Figuratevi poi cosa si muove in me quando ho nelle orecchie le sue melodie.. se mi incantava ai tempi degli Uriah Heep, ora mi stupisce volta dopo volta nei suoi progetti solisti. Anno dopo anno la sua musica non invecchia e sembra sempre essere un parto dei magnifici anni ’70/’80, per suoni, attitudine e stile compositivo.
Se il 2011 sembra essere un anno denso di grandi nomi, di grandi ritorni e di grandi uscite discografiche, allora non poteva rimanere privo di una sua opera. Infatti è uscito il 20 maggio, sotto etichetta earMUSIC, il disco Faster, il suo primo album pubblicato sotto il nome Ken Hensley & Live Fire, che non è altro che una formazione già da tempo collaudata in sede live e che vede Ken Hensley alla voce, alle tastiere e alle chitarre, Eirikur Hauksson alla voce, Ken Ingwersen alla chitarra, Sid Ringsby al basso e T.A. Fossheim alla batteria. Tripudio.
22 Giugno 2011 8 Commenti Andrea Vizzari
genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Frontiers Music
A 3 anni di distanza dal precedente Revelation i Journey si apprestano a inaugurare questo 2011 con Eclipse, nuovo album che ci mostra innanzitutto una band in stato di grazia compositiva nonostante alla fine il risultato non sia proprio quello aspettato. Prodotto da Kevin Shirley (reduce da un deludente lavoro con i Mr.Big) la formazione di questo Eclipse è sempre la stessa e vede Neal Schon alle chitarre (il plurale questa volta è d’obbligo), Jonathan Cain alle tastiere, Ross Valory al basso, Deen Castronovo alla batteria e Arnel Pineda al microfono, ormai perfettamente integrato nella band. Forte di un affinità sempre maggiore col resto del gruppo, il filippino risulta alla fine essere la punta di diamante di questo Eclipse, album a tratti oscuro e pieno di mille sfaccettature quasi anomale per il solito stile Journey. Ebbene si, proprio oscuro, credo che sia l’aggettivo più indicato per descrivere quanto creato da Schon & Cain, che per questo disco hanno pensato bene di abbandonare in linea generale le melodie ariose e gioiose tipiche della loro musica per far spazio ad un enorme lavoro di chitarre, mai così dirette, aggressive e potenti senza quei ritornelli commerciali da stadio. Se da un lato al primo ascolto questo potrà sorprendere e non poco i vecchi fan della band, dall’altro riesce sicuramente a valorizzare meglio il concept sulla vita e sull’esistenza che fa da sfondo a questo disco con canzoni che spesso superano i 6 minuti di durata. A tutti i fan del Neal Schon di “Late Nite” o “Beyond the Horizon”: l’ascolto di Eclipse potrebbe causarvi seri danni in quanto mai come in questo album il chitarrista losangelino sfodera riff serrati e assoli al fulmicotone, aiutato molto spesso da Jonathan Cain sempre più presente come chitarrista ritmico piuttosto che come pianista/tastierista. Ascoltatori avvisati…
Riuscirà l’eclisse a superare la rivelazione? Scopriamolo insieme…
continua
20 Giugno 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Melodic Rock / Pomp Rock
anno: 2011
etichetta: SPV / Steamhammer
Come si fa a continuare a sfornare dischi sempre di indubbio valore mantenendo una media impressionante di un album ogni due anni, il tutto dopo più di 30 anni di carriera passata? Come si fa a dare ancora all’ascoltatore la sensazione di freschezza e di giovinezza dopo tutto questo tempo? Quello che per me resta un mistero, per i Magnum è tutt’oggi semplice realtà.
Fondati a Birmingham nel lontano 1972, i Magnum raggiunsero in breve tempo il successo nazionale e poi mondiale, passando attraverso diversi cambiamenti di formazione (e uno scioglimento dal 1995 al 2001), e ad oggi sopravvivono forti ancora della corde vocali di Bob Catley e delle corde, questa volta di strumento, del chitarrista/compositore Tony Clarkin. Tutto questo mantenendo sempre o quasi lo stesso stile musicale, forte di un rock progressivo a dense tinture hard rock e AOR.
Discostandosi in parte dal melodic rock evocativo del precedente disco Into The Valley Of The Moon King, questo The Visitation del 2011 si getta nel tentativo di riportare in luce quelle sonorità più puramente hard rock, quel conubio tra riffing e accordatura rock e aperture melodiche, che ne aveva decretato il successo negli albori. Ne verrà fuori, lo vedremo, un disco più immediato, più easy e di più facile assimilazione per un pubblico come quello odierno, non più abituato a musiche troppo ragionate e alla continua ahimè ricerca della più estrema semplicità.
10 Giugno 2011 12 Commenti Andrea Vizzari
genere: AOR / Westcoast
anno: 2011
etichetta: Avenue of Allies
I Lionville non sono altro che il nuovo progetto in cui la Avenue of Allies del grande Gregor Klee ha puntato molte delle sue scommesse in ambito AOR. Dietro questo curioso monicker si cela un talento anzi, dei talenti tutti italiani che rispondono al nome di Stefano Lionetti e suo fratello Alessandro Lionetti (in veste di produttore esecutivo). I due fratelli, guidati da una passione sfrenata per l’Aor appunto, che ha avuto il suo culmine nei gloriosi anni ottanta e che ultimamente sta riscoprendo una rinascita e una rifioritura grazie alla linfa preziosa delle nuove leve (in aggiunta alle band storiche), hanno pensato bene di chiedere l’aiuto alla struttura portante degli Shining Line (altro super progetto ITALIANO di qualità sopraffina uscito nel 2010 e di cui potete leggere qui la recensione) primo fra tutti il suo creatore Pierpaolo “Zorro11” Monti in veste anche qui di batterista, seguito da Mario Percudani (HungryHeart, Shining Line…) e Andrea Maddalone (Jon Anderson, Zucchero…) alle chitarre, Amos Monti (altro membro Shining Line) e Anna Portalupi (Skill In Veins ecc.) al basso e dall’ormai iperattivo Alessandro Del Vecchio come tastierista e produttore. Mancava da scegliere soltanto il singer, e stavolta si è deciso di puntare su un cantante unico in tutte le tracce piuttosto che varie guest stars che si alternavano come negli Shining Line e la scelta è caduta su Lars Säfsund, giovane promessa del panorama melodico scandinavo che ha già dimostrato tutta la sua bravura nel debutto stratosferico dei Work Of Art nel 2008. Lars canta da solista su quasi tutte le canzoni affiancato di tanto in tanto al microfono da Stefano Lionetti in vari duetti, nonostante quest’ultimo si soffermi più che altro ai cori e a qualche incursione alla chitarra. Se ancora tutto questo non vi sembra abbastanza vi basti sapere che al disco hanno collaborato grandi nomi della scena rock melodica come Richard Marx, Bruce Gaitsch (Richard Marx, Chicago ecc…), Tommy Denander, Sven Larsson (Street Talk), Arabella Vitanc (Alyson Avenue) ed Eric Martensson (Eclipse, W.E.T.). La parte fondamentale però quando si parla di un album musicale sono le canzoni di cui esso è composto per cui tuffiamoci in questo vortice incredibile.
continua