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Shy – Shy – Recensione

04 Ottobre 2011 5 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Escape Music

Un disco nato dal silenzio. Nessun proclamo in pompa magna ma un solo e semplice annuncio che dichiarava l’uscita di questo album per il 7 ottobre 2011 sotto Escape Music. Nessun titolo a effetto, ma un solo e semplice Shy, shy come Shy è il nome di questa storica band inglese, apparsa sulle scene nei primi anni ’80 proponendo un nuovo tipo di hard rock e AOR (vedi gli album fondamentali Once bitten Twice Shy e Excess All Areas). Neppure l’artwork vuole essere appariscente, ma è nero come la pece con il logo della band che si vede quasi male.. Eppure i motivi per proclamare c’erano, con la nuova formazione, con il ritorno in studio dopo 6 anni.. Ma niente, l’urlo l’abbiamo fatto d’istinto e sulla fiducia solo noi fans, quasi che gli Shy (come il loro nome comanda) sono stati timidi, essenziali, e abbiano pensato più alla sostanza e ai fatti che alle parole.

Della formazione originaria formata da Tony Mills (voce), Steve Harris (chitarre), Paddy McKenna (tastiere), Mark Badrick (basso) e Alan Kelly (batteria) resta il solo Steve Harris, il quale da buon leader ha riconfermato Roy Davis (basso), Joe Basketts (tastiere) e Bob Richards (batteria) e ingaggiato un nuovo cantante, Lee Small, singer dalle indubbie qualità. Ma bando alla ciance, anche noi come gli Shy andiamo ai fatti e pigiamo play sul nostro lettore. Che lo show abbia inizio..

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Glyder – Backroad to Byzantium – Recensione

28 Settembre 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: SPV/Steamhammer Records

Il cerchio è chiuso. Dopo aver scambiato due chiacchere con i componenti della band (qui l’articolo con la nostra intervista), è giunto per noi il momento di recensire questo ultimo lavoro dei Glyder, realtà hard rock irlandese attiva dal 2004 che per questo quarto album della sua carriera si presenta con una formazione fortemente rinnovata dopo l’uscita del cantante-bassista Tony Cullen e del batterista Davy Ryan, sostituiti da Jackie Robinson, Graham McClatchie e Des McEvoy.

Questo Backroad to Byzantium, in uscita per SPV/Steamhammer Records il 10 ottobre, segna quindi un punto focale per la carriera dei Glyder, in un anno denso di cambiamenti che, come vedremo, si riperquotono anche nel sound del gruppo, che appare in gran parte differente da quello presentato nelle precedenti occasioni. Ma bando alle ciance ora, pigiamo sul tasto play, e ascoltiamo questo disco..

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Homerun – Black World – recensione

27 Settembre 2011 1 Commento Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Tanzan Music

Basta uno sguardo alla copertina e una veloce lettura del titolo, Black World, per capire che qualcosa è cambiato negli Homerun, gruppo italianissimo che si è fatto conoscere con il buon debutto Don’t Stop del 2008.  La trasformazione degli Homerun comincia però ancor prima che dalla musica dall’interno del gruppo, troviamo infatti in formazione i nuovi elementi Paolo Luoni (basso), William Battiston (batteria) e Valerio Castiglioni (chitarra) che si affiancano a Matteo Albarelli (voce), Walter Borrelli (tastiere) e Andrea Ringoli (chitarra).
Lasciati da parte i dorati lidi di Don’t Stop gli Homerun sembra quindi che vogliano dimostrare con questo nuovo lavoro la loro rinnovata aggressività e forza che si dovrebbero tradurre per le nostre orecchie in un sound più duro e compatto.
Preparatevi quindi ad una sferzata di Hard Rock made in Italy…

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Sebastian Bach – Kicking & Screaming – Recensione

20 Settembre 2011 16 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers Music

Si è parlato moltissimo di questo disco. Credo sia normale, vuoi perchè Sebastian Bach è un personaggio che volenti o nolenti fa parlare, vuoi per i continui discorsi su possibili reunion degli Skid Row che non trovano mai fondamento ma solo secche smentite, e vuoi perchè molti bistrattavano a priori quest’uscita, credendola “la solita mossa commerciale di un artista (quasi) finito”.

Ora, a una settimana dalla sua uscita (27 settembre per Frontiers Records), per questo Kicking & Screaming è tempo di verdetti. Vediamolo assieme..

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House of Lords – Big Money – Recensione

19 Settembre 2011 14 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers Records

Mancano pochi giorni e uscirà nei negozi l’attesissimo nuovo album degli House of Lords, band storica del genere AOR, oggi capitanata dal solo James Christian e che dal 1987 ad oggi ha sfornato ben 7 album (tanti se si conta la lunga pausa dal 1993 al 2000), 8 se si conta questo Big Money, in uscita il 23 settembre per la Frontiers Records.

Sulla carta, un’altra portata principale per questo appetitoso 2011 dal menu ricchissimo di prelibatezze. Ma nulla è detto fino all’assaggio e quindi ora, forchetta alla mano, ci apprestiamo a gustare quello che lo chef Christian ci ha saputo servire.

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Work of Art – In Progress – Recensione

15 Settembre 2011 17 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Aor
anno: 2011
etichetta: Frontiers

 

Potevamo dimenticarci ancora a lungo di parlare di questo disco? Non credo proprio. E perciò eccomi qua pronto per i lettori di Melodicrock.it, emozionato il giusto nell’approcciarmi a “dire la mia” sull’attesissimo ritorno degli svedesi Work of Art , capitanati dal cantante Lars Säfsund e dal musisicista Robert Säll e qui pronti a bissare il successo del devastante (quanto inatteso) esordio Artwork del 2008, disco che fu elogiato da critici, fans del melodico e della buona musica in generale.

Il disco in questione, uscito ad agosto con titolo In Progress, ha tutte le carte in regola per stare in vetta alla classifica dei dischi più attesi di questo glorioso 2011. Vediamo ora se le aspettative sono state ripagate dalla qualità.

LE CANZONI

Pronti via con The Rain, brano d’apertura che fin da subito conferma le qualità espresse in Artwork, grazie a tastiere in primissimo piano, energia d’impatto e da vendere e una vocalità, quella di Säfsund, che si riconferma con pochi eguali al giorno d’oggi. Il cantanto è fresco, mai banale, stupendo protagonista di un pezzo che ha dalla sua un piacevole ritornello e comunque anche un bel lavoro di chitarre.
Ancora tutta tastiere è Nature Of The Game, canzone assoluamente poco banale e forte di un refrain letteralmente devastante, che non può che emozionare. Sicuramente tra i componimenti di maggior spessore dell’intero disco, questa traccia mantiene il ritmo del disco sostenuto, nonostante un piacevole rallentamento prima dell’assolo di chitarra e del finale. continua

Toby Hitchcock – Mercury’s Down – Recensione

13 Settembre 2011 9 Commenti Andrea Vizzari

genere: Melodic Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers

Ed è arrivato anche il momento per Toby Hitchcock di dare alla luce il suo “personale” album solista, ma procediamo con ordine. Il singer americano, scoperto e portato alla ribalta da Jim Peterik per il suo attuale progetto musicale che prende il nome di Pride Of Lions (tre album all’attivo e il quarto in lavorazione), ha subito fatto breccia nel cuore di tutti gli appassionati di aor grazie alle sue prestazioni vocali incredibili. D’altronde, se l’ex Survivor ha scelto proprio questo giovane come cantante della band dopo aver lavorato con gente come Jimi Jamison (un nome su tutti) allora le doti di Hitchcock non dovrebbero essere messe in discussione. Per la Frontiers, proprio in attesa del quarto album dei Pride Of Lions, era giunto il momento che Toby pensasse ad un lavoro solista, un lavoro di puro melodic rock su cui ricamare e plasmare la sua voce. Di solista invece c’è da dire che c’è ben poco in quanto sempre alla Frontiers hanno pensato bene di sfruttare la nuova gallina dalle uova d’oro, un giovane che negli ultimi anni (nonostante sia nel giro da un bel po’ con i suoi Eclipse) sta avendo molto successo come songwriter, produttore e musicista e che risponde al nome di Erik Martensson. Dopo i successi con i W.E.T. ecco che a Martensson è stato affidato il compito di scrivere e arrangiare i pezzi di questo Mercury’s Down, orchestrando e producendo l’intero disco e perfino suonando tutti gli strumenti, lasciando ad Hitchcock il compito delle linee vocali principali. Per chi si aspettava un sound “Pride Of Lions” è meglio che fin da subito cominci a togliersi dalla testa le dolci estive melodie di Peterik perchè in questo disco a farla da padrone sono chitarre “pesanti” e corpose che navigano su una sezione ritmica fin troppo solida. Scelta vincente o troppo esagerata? Vediamolo insieme…
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Axel Rudi Pell – The Ballads IV – Recensione

12 Settembre 2011 3 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: SPV/Steamhammer

Si, sono un superfan di Axel Rudi Pell, il biondo tedesco virtuoso della chitarra che dalla fine degli anni’80 sforna dischi su dischi, tutti di indubbia qualità. Un’icona dell’hard ‘n heavy e uno dei migliori chitarristi di questa scena musicale e nel dire questo credo di essere stato davvero oggettivo, gli oltre 25 anni di carriera con più di 20 album pubblicati credo parlino chiaro.

Il disco che mi appresto a recensire, The Ballads IV, che sarà pubblicato dalla SPV il 27 settembre 2011, è la quarta raccolta di power ballads della formazione teutonica, dopo le edizioni del 1993, 1999 e 2004. Nel raccontarvi il disco, cercherò di fare un’analisi più attenta dei primi 3 brani (gli inediti) per poi accellerare sul resto, che non fa altro che riportare (da buona raccolta) i migliori lenti composti dalla band dal 2004 a oggi.

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Saracen – Marilyn – Recensione

05 Settembre 2011 12 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Escape Music

Quella di Marilyn Monroe è una la leggenda che, a quasi 50 anni dalla sua morte, non smette ancora di affascinare e stupire il mondo intero. E la musica, da riflesso culturale del mondo che viviamo, non può che rimanere parimenti influenzata e naturale debitrice dell’arte espressa dalla curvilinea bionda americana.

E così in questo 2011 denso di successi musicali i Saracen (storica band inglese fondata nel 1976 a Matlock, nel Derbyshire, e con all’attivo 4 full-lenght) hanno deciso di regalare un intero album alla memoria di questa stella. Marilyn, questo il titolo del disco, uscirà per la Escape Music il 23 settembre 2011 e cercherà di essere il racconto dell’intera esistenza della Monroe, avvalendosi anche di introspezioni nel carattere e nelle difficoltà di questa ragazza, ricreate in musica attraverso l’utilizzo di testi riportanti anche alcune memorie originali della diva ritrovate dopo il suo prematuro decesso.

Con questi presupposti, questo Marilyn si eleva tra le uscite più interessanti di questo finale d’anno. Ho avuto il piacere di poterlo ascoltare in anteprima ed ecco qui per voi i miei pareri riguardo.

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Max Navarro – No Belonging After Dark (EP) – recensione

31 Agosto 2011 0 Commenti Denis Abello

genere: Rock
anno: 2009
etichetta: Cherry Lips

Ep che arriva dal 2009 questo firmato Max Navarro, artista italo canadese che raccoglie a piene mani l’eredità di artisti americani di spessore quali Brian Adams e Bruce Springsteen. La voce di Navarro può essere a tratti paragonata proprio al famoso cantante “Born in USA” data la sua profondità e particolarità.
La sua carriera inizia nel 2005 quando con il chitarrista Nick Mayer fonda i Navarro con cui pubblicherà il primo EP Parallel Lines. Dopo due anni di silenzio musicale nel 2007 i Navarro danno alle stampe il buon Branded On My Skin per poi sciogliersi nel 2009.
L’EP che ci troviamo fra le mani è quindi il primo lavoro solista di Max che ripercorre comunque nello stile il sentiero intrapreso con i Navarro.

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