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Ultime Recensioni

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Jaded Heart – Common Destiny – Recensione

19 Luglio 2012 4 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Fastball Music

Decimo disco per i Jaded Heart, band tedesca nata sotto il segno del Rock melodico grazie al singer Michael Bormann; dopo l’abbandono di quest’ultimo il gruppo ha virato sul suono metal teutonico, sull’asse ultimi Edguy e Royal Hunt. Guidati da Johan Falberg (voce), Peter Ostros (chitarre), Henning Wanner (chitarra), Michael Mueller (basso) e Axel Kruse (batteria) i Jaded Heart producono la naturale evoluzione del precedente Perfect Insanity, datato 2009…

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Prayer – Danger In The Dark – Recensione

16 Luglio 2012 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Escape Music

Ci sono voluti ben 7 anni per rivedere sulle scene la band finlandese Prayer, autrice lo ricorderete nel 2005 di un buon esordio a titolo Wrong Address, ora replicato da questo secondogenito Danger in the Dark, in uscita il 20 luglio 2012 per la Escape Music.

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Oxygen – Final Warning – Recensione

05 Luglio 2012 6 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2012
etichetta: Escape Music

Questa volta è la Escape Music a presentarci un gruppo emergente, gli svedesi Oxygen, il cui disco di esordio, intitolato Final Warning e accompagnato dalla bellissima copertina che potete vedere qui a lato, è stato distribuito nei negozi di tutto il mondo a partire dal 22 giugno.
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Lita Ford – Living Like A Runaway – Recensione

02 Luglio 2012 4 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: SPV Records

Lita Ford,una delle poche “female rocker” che ha fatto breccia nel cuore (e non solo) di tanti appassionati di rock; dall’hard con le Runaways, all’hard coi suoi numerosi uomini ,al rock più sofisticato dei lavori solisti fino all’ultimo, deludente Wicked Wonderland, datato 2009. Questo 2012 fortunatamente riporta in carreggiata la bionda singer e il nuovo Living Like A Runaway riscopre il lato più rock e oscuro di Lita.

L’album in verità risulta riuscito a metà. Branded suona molto moderna, con chitarre cupe ma un bel bridge e buon ritornello che risollevano il brano. Già con le successive Hate e The Mask cala decisamente il ritmo, canzoni scialbe e con poco mordente, bocciate su tutti i fronti. Per fortuna la title-track Living Like A Runaway ci riporta al sound ottantiano, un refrain con cori, una chitarra dolce e gradevole; brano molto orecchiabile e ben riuscito. Relentless è un mezzo passo falso risultando anonima sia nel suono che nel refrain. Mother è una ballad acustica con inserti elettrici e un ritornello molto sentito da Lita, bella song. Devil In My Head si sposta sull’hard rock più roccioso, riff dal sapore Sabbathiano, energia pura e genuina per una delle song più interessanti dell’album. Asylum si perde in un intro orchestrale troppo elaborato ma è dotata di un buon giro di chitarra; si potrebbe definire una power-ballad mancata in quanto non riesce a convincere nel ritornello… Love 2 Hate U è semplicemente la migliore song del lotto; radiofonica, ruffiana, ben suonata, con un riff e un refrain che si stampano subito in testa. Si chiude con A Song To Slit Your Wrists By, song scritta dall’ex boyfriend Nikki Six. Un mix di suoni moderni,voce molto effettata ma la canzone è del tutto evitabile. Peccato.

IN CONCLUSIONE

Living Like A Runaway è un discreto album rock. Un lavoro diretto, immediato e senza tanti fronzoli, ma pecca di alcune canzoni troppo moderne e, a mio avviso, trascurate.

Asia – XXX – Recensione

27 Giugno 2012 5 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers Records

Sentir nominare tutti di fila Geoff Downes, Carl Palmer, John Wetton e Steve Howe fa tremare le gambe. Pensar poi che gli Asia abbiano voluto festeggiare con i fans il trentennale d’uscita del loro glorioso debutto omonimo reagalandogli un nuovo album celebrativo pare davvero la notizia più bella dell’anno, e XXX, che uscirà nei negozi a momenti (e più precisamente il 29 giugno per la Frontiers Records), si candida già ad un posto di prestigio tra i dischi di questo 2012 e del passato più recente.
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Wigelius – Reinventions – Recensione

26 Giugno 2012 5 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Melodic Rock / AOR
anno: 2012
etichetta: Frontiers

 

Curiosa e veloce la storia dei Wigelius; tutto iniziò quando il produttore Daniel Flores (ISSA, Mind’s Eye) notò il cantante Anders Wigelius che stava partecipando ad un reality show musicale svedese e poco tempo dopo la nostrana Frontiers Records decise di credere in loro producendo il loro primo lavoro, Reinventions. Anders Wigelius alla voce, Jake Svensson alle chitarre, Chris Petterson al basso e Erik Wigelius alla batteria sono l’anima di questa nuova realtà e la ricetta del loro debut album è un Aor classico misto al Melodic Rock, sulla base di Toto, Journey, Foreigner fino ad arrivare ai Work of Art. Canzoni semplici ma efficaci, melodiche all’inverosimile e curate nel suono e nel songwriting.

Già dall’opener Angeline e dalla seguente Talking About Love si capisce la grinta e la melodia che i Wigelius riescono a sprigionare e con Do You Really Know si spinge sull’acceleratore con le tastiere in primo piano e le chitarre corpose ad accompagnare. Next To Me è la classica traccia che avrebbe spopolato negli anni ottanta; continua

Soren Andersen – Constant Replay – recensione

26 Giugno 2012 1 Commento Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Target Records

Ci sono artisti e ci sono Artisti (con la A maiuscola). Potrei dirvi che Soren Andresen è un chitarrista, autore, produttore di origini danesi, che nella sua lunga carriera ha lavorato con artisti come Mike Tramp, Glenn Hughes, Oliver Weers, Joe Bonamassa, Jason Bonham, Dave Mustaine e Billy Sheehan o ancora che ha passato gli ultimi vent’anni dividendosi tra studio e date live in giro per il mondo o infine che è diventato coproprietario dei Medley Studios di Copenhagen.
In realtà però non vi dirò niente di tutto questo perchè a voi basterà sapere che quello che ci troviamo tra le mani, Constant Replay, è il suo primo album solista in cui lui suona praticamente qualsiasi cosa e che Soren Andersen è sicuramente un Artista con la A maiuscola…

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Jakob Samuel – Pastpresent – Recensione

22 Giugno 2012 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Rock / Pop
anno: 2012
etichetta: Sony Music

Per Jakob Samuel, storico cantante dei The Poodles, è giunto il tempo di staccarsi momentaneamente dal capezzale della sua band per dedicarsi al suo primo disco solista, uscito a inizio giugno (6 giugno) con il titolo Pastpresent per la Sony Music svedese.
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Gun – Break The Silence – Recensione

20 Giugno 2012 4 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Modern Rock / Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Ear Music / Edel

Due cose prima di iniziare. La prima: un sentito bentornati agli scozzesi Gun, visto che già da troppo tempo si sentiva la mancanza di un loro full-lenght. Seconda cosa: cari lettori, dimenticatevi ora lo stile di ogni uscita passata di questi quattro ragazzi. Se cercate un altro Taking On The World, beh, sinceramente vi conviene già chiudere la pagina. Con Break the Silence, pubblicato il 15 giugno dalla Edel, i Gun hanno voluto infatti rivedere completamente (o quasi) il loro stile. In un certo senso è come se mi approcciassi a parlare di una nuova band, io vi ho avvertito.
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Luley – Today’s Tomorrow – Recensione

10 Giugno 2012 3 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: AOR Heaven

Il nome Klaus Luley riporterà alla mente degli appassionati di rock melodico band come Tokyo e Craaft, che il singer teutonico guidò negli anni ’80. Dopo anni di silenzio e richiamato dall’instancabile “tuttofare” Michael Voss, Klaus torna con il monicker Luley e questo nuova fatica intitolata Today’s Tomorrow. Il lavoro è fortemente influenzato dall’ hard rock tedesco ottantiano, dai Mad Max a Zeno, dai Bonfire ai grandi Scorpions, senza però disdegnare echi di rock melodico svedese, Europe su tutti.

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