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22 Novembre 2013 2 Commenti Denis Abello
genere: Rock
anno: 2012
etichetta: Cherry Lips
Torna il Canadese naturalizzato italiano Max Navarro e questa volta con un full lenght che riprende il discroso sospeso con l’EP No Belonging After Dark (qui la recensione).
Ancora una volta la vita “musicale” di Max si sposa con il suo lato più attivista, filantropico e ambientalista… non stupisce quindi trovare sul promo a nostra disposizione questa dedica “This album is dedicated to all the victims of this dirty, sick and cannibal society…“.
Con l’ascolto di No Belonging After Dark avevamo lasciato il buon Navarro con qualche dubbio che speriamo questa sua nuova fatica possa completamente dissipare.
19 Novembre 2013 67 Commenti Andrea Vizzari
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Frontiers Music
Nell’ambiente musicale il terzo disco è quel lavoro importantissimo che nella maggior parte dei casi dovrebbe confermare appieno le qualità (o i difetti) già ampiamente o leggermente espressi tra il debutto e il secondo lavoro.
Probabilmente questo è un ragionamento unicamente riferito a band vere e proprie e meno a quei “project” nati dall’unione di musicisti provenienti da band diverse e con songwriters esterni che di certo non hanno quelle ambizioni e quella voglia di sfondare nel music-business per portare la propria musica in giro per il mondo.
Date queste premesse ecco “Thunder In The Distance”, terzo lavoro targato “Place Vendome”, arrivato dopo il fantastico debutto omonimo del 2005 e l’ottimo “Streets Of Fire”, in cui come al solito diversi songwriters esterni come Magnus Karlsson (Primal Fear), Timo Tolkki (ex-Stratovarius), Alessandro Del Vecchio (Hardline), Roberto Tiranti e Andrea Cantarelli (Labyrinth, A Perfect Day), Tommy Denander (Radioactive), Sören Kronqvist (Sunstorm, Issa), e Brett Jones hanno contribuito alla creazione delle 13 tracce che compongono questo nuovo lavoro uscito lo scorso 1 Novembre per Frontiers Records.
13 Novembre 2013 30 Commenti Alessio Minoia
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Avenue of Allies
Ho voluto fortemente questo disco. Ho ferocemente lottato con unghie e denti affilati per decantare lodi, voli pindarici, arcobaleni fiammeggianti ed estasi mistiche di questo If Not For The Devil.
Perchè amo i Fate? Perchè ho un’affinità elettiva con la Danimarca? Perchè vengo profumatamente pagato? Nulla di tutto ciò!
Credo in realtà di avere ascoltato ad intermittenza il loro Cruisin’ for a Bruisin del lontano 1988 trovandolo plastificato, troppo zuccheroso e melodico, in una parola senza maroni.
A onor di cronaca devo anche ragguagliare gli ignari lettori che al tempo masticavo Queensryche per colazione, Voivod all’ ora di pranzo e Slayer come ninna nanna quindi il giudizio sul sopracitato pezzo di vinile (ebbene si!) era quantomeno viziato da un vizio di forma grande come il naso di Constant.
Che dire però: sarà perchè il fondatore del five piece, per inciso non più nella formazione, corrisponde al nome di Hank Sherman, storico chitarrista dei Mercyful Fate, sarà perchè (stupidamente) creato una realtà parallela nella quale Fate è sinonimo di musica di qualità pur non avendo mai approfondito la conoscenza, sarà perchè onestamente non ho tutte le rotelle a posto ma mi sono avvicinato al full-lenght in questione colmo di buone speranze e animato da incommensurabile benevolenza…….insomma fazioso al 100%.
Alla prova dei fatti cosa ho trovato nel settimo pargolo sfornato dai danesi?
Con calma, con calma ragazzi!
continua
12 Novembre 2013 5 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: AOR Heaven
Annovero David Reece tra le voci più belle che navigano nelle acque burrascose dell’hard rock melodico con quella sua intonazione sfrontata al limite dell’incazzato ma con quel suo tocco blues in grado di rendere emozionante e ricche di fascino anche le ballads più scontate.
Dopo anni di oblio da quell’ormai lontano periodo tra l’89 ed il 92 che lo vede con gli Accept prima e soprattutto nello splendido On Target firmato Bangalore Choir poi passeranno parecchi anni prima di risentire la voce di David “come Dio comanda”. Un salto temporale che ci porta fino al 2008 con l’uscita di Another World dei Gypsy Rose e nel 2009 con il primo solista intitolato Universal Language. E’ storia recente quindi la sua “seconda ripartenza professionale” che lo vedrà poi incidere due nuovi capitoli con i Bagalore Choir (Cadence – 2010 e Metaphor – 2012), un album in collaborazione con l’amico Martin Kronlund (Reece Kronlund, Solid – 2011) e ancora nel terzo lavoro firmato Tango Down (Identity Crisis – 2012).
Fine del viaggio temporale e arriviamo ad oggi con questo Compromise, secondo passo solista della voce Americana!
07 Novembre 2013 62 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Melodic Hard Rock / Progressive
anno: 2013
etichetta: Frontiers Music
Come diavolo è possibile che un progetto musicale (unico?) come quello dei Seventh Key sia potuto sparire per nove lunghissimi anni senza che apparentemente nessuno battesse ciglio, urlando a gran voce il loro ritorno? E come è possibile che una formazione di tale portata sia ancora dai più poco o addirittura non conosciuta? Misteri del rock (ce ne son tanti, direte a ragione voi..) a cui davvero non so dare risposta.
Fortunatamente ci hanno pensato loro, Mike Slamer (già chitarra e tastiere per Streets e Steelhouse Lane) e Billy Greer (celebre per la sua permanenza nei Kansas), con il bravo Chet Wynd alla batteria, a rispolverare questo enorme progetto, portandolo a pubblicare il suo terzo e bellissimo album, I Will Survive.
continua
05 Novembre 2013 19 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Christian Metal /Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Frontiers
Mai più di oggi, in un mondo inevitabilmente diretto verso il baratro dell’inferno, occorreva un ritorno degli eroi del metal cristiano Stryper per ridare nuova forza, fede ed energia alle nazioni del rock.
No More Hell To Pay, uscito il 1 novembre (non a caso giorno di Tutti i Santi) per la Frontiers Records, ha in se salda la promessa di rivelarsi come la produzione più massiccia e affilata mai pubblicata da questa storica realtà. Sarà davvero così?
Sì, indubbiamente sì. Il primo elemento che infatti ci colpisce una volta pigiato il tasto play del nostro lettore è proprio l’irrobustimento avvenuto in seno al gruppo, con una serie di riff 100% heavy metal del duo Oz Fox e Michael Sweet che viene accompagnato da un basso profondissimo e roboante di Timothy Gaines e da una batteria possente e davvero cattiva di Robert Sweet, per un sound che si fa ora forse meno fine e ricercato, ma altresì di ascolto più facile e immediato, specie per chi mastica più ascolti metal e meno christian rock. La stessa vocalità di Sweet si eleva sugli scudi in modo mai così netto, con il cantante autore di una prova davvero celestiale, precisissima e sempre espressiva, acuto dopo acuto, battuta dopo battuta. Chiudono il cerchio una produzione e un mastering dai volumi potentissimi, ed ecco che la risurrezione del genere umano dal periodo di nero oblio è servita dai nsotri su un piatto d’argento, merito anche e soprattutto di una tracklist d’impatto, che rasenta la perfezione nota dopo nota, canzone dopo canzone. continua
05 Novembre 2013 7 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: SPV Records
Se con il precedente Another Night of Passion (2012) avevamo imparato nuovamente ad amare il moniker dei tedeschi Mad Max, iniziando a capire e motivare la scelta di Michael Voss di tenere in vita questo progetto a discapito magari di un’altra sua creatura nota come i Casanova, oggi con il nuovo Interceptor, uscito a fine ottobre per SPV/Steamhammer, riusciamo finalmente a focalizzare anche la portata della rinascita di questa ottima creatura musicale.
Interceptor è infatti un ulteriore passo avanti compositivo rispetto al già buon prodotto del 2012, e un album che riesce a scollarsi di dosso le ovvie similitudini con il passato che Another Night of Passion aveva dovuto risvegliare. Prima di tutto, il disco appare forte di una grande varietà di brani, che vanno dalla tipica mid tempo o ballad (Five Minute Warning), al brano tirato e melodico (Revolution), e ancora al pezzo grezzo, polveroso, massiccio e in puro spirito hard rock (Bring On The Night), fino alla sfuriata quasi metallica (Show No mercy). Poi, una produzione molto nitida ma dal sound aggressivo, mette in risalto la prova vocale di Voss, che torna ad impressionare per come è intonata e carismatica, ma è enorme anche il suo granitico e compatto lavoro alla chitarra solista, il quale trova grande conubio con la ritmica di Jürgen Breforth e il ritmo dettato dai precisi Roland Bergmann al basso e Axel Kruse alla batteria. continua
03 Novembre 2013 2 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Sleaze/Rock ‘n’ roll
anno: 2013
etichetta: Caroline / Universal
Esce il 5 novembre via Caroline/Universal l’unico disco sleaze rock in grado di impensierire in questo 2013 il successo di Michael Monroe con il suo Horns and Halos: si tratta del primo album solista del chitarrista svedese Dregen, l’omonimo Dregen.
Un disco contenente dieci canzoni che fanno da spaccato moderno di un’era in cui la musica rock era decadenza e glamour, di anni d’oro in cui si poteva risultare allo stesso tempo commerciali e credibili. Dregen, l’ex componente dei Backyard Babies e degli The Hellacopters, nonchè chitarrista anche per gli Infinite, i Supershit666 e per lo stesso Michael Monroe, ricrea con la sua musica l’atmosfera di qul decennio, con dieci tracce di assoluta fattura che emozioneranno tutti gli appassionati. Garantito!
continua
25 Ottobre 2013 0 Commenti Lorenzo Pietra
genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Mausoleum
Il 2013 segna il ritorno dei King’s Call e dopo un anno di registrazioni sotto la guida dell’esperto Chris Tsangarides (Thin Lizzy, Malmsteen, Gary Moore…) ecco arrivare il nuovo full lenght intitolato Lion’s Den. La copertina è accattivante mentre la formazione è di tutto rispetto con Mike Freeland alla voce, Alex Garoufalidis alla chitarra, Andreas Kramer al basso e, così scritto sul booklet, Asec Bergemann alla batteria. Il perchè di questo dubbio lo capirete dalla prima rullata di batteria; suono di plastica, finto, palesemente una drum machine e pure di basso livello!
continua
24 Ottobre 2013 3 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Retrospect Records
Con la Grecia che sta diventando giorno dopo giorno sempre più fertile culla di realtà melodic rock, i Kingdragon arrrivano, stupendo, sul mercato con il loro disco di debutto Hide the Sun, pubblicato in questo 2013 dalla Retrospect Records.
continua