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Acacia Avenue – Cold – recensione

19 Agosto 2014 0 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2014
etichetta: AOR Heaven

Torben Enevoldsen, chitarrista di lungo corso che i più assoceranno al nome FATE, ma componente anche dei Fatal Force e Section A, in realtà dal 2008 porta avanti anche un suo personalissimo progetto parallelo a nome Acacia Avenue. One man project che vede ancora una volta, dopo il debutto omonimo del 2010, dietro la penna Torben Enevoldsen tracciare le linee base di 11 pezzi tra il melodic rock ed il melodic hard rock.
Lo stile di questo Cold, seconda fatica a nome Acacia Avenue, è quello ormai abbastanza rodato di questi progetti (da Shining Line agli album a nome A.O.R. di Slama) in cui il risultato della fase di songwriting che in questo specifico caso è curata praticamente dal solo Enevoldsen, viene poi messo in mano, o meglio in questo caso “sulla voce”, di diversi ospiti. Così, mentre Torben si occupa di quasi tutta la parte strumentale ad eccezione della batteria, curata da Dennis Hansen, alla voce troviamo una squadra di ugole di tutto rispetto quali Steve Newman (Newman), Torben Lysholm (Pangea, Mysterell), Albin Ljungqvist (noto in Danimarca), Mikael Roupé (Bamboo Brothers), Peter Sundell (Grand Illusion, Decoy) and Nicklas Sonne (Defecto).

Basta un ascolto dell’intero album per rendersi conto che si viaggia a due differenti “velocità qualitative“. Da una parte ci sono i pezzi più melodici del lotto come Love Will Survive, It’s Over, la splendida Sign of Love, Cold, How Many Nights e You and I che funzionano in modo egregio (Ottime Love Will Survive e Sign Of Love) perfettamente bilanciate da un buon songwriting e da un’esecuzione riuscita con tastiere, piano, chitarre ben integrate fra loro ed infine va detto, sembrano anche i pezzi dove gli ospiti alla voce hanno saputo dare il meglio con su tutti un Rob Moratti che se ancora ce ne fosse bisogno si dimostra artista di gran talento. continua

State of Salazar – All The Way – Recensione

12 Agosto 2014 31 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2014
etichetta: Frontiers Music

Con alle spalle le ottime sensazioni regalateci nel loro EP di debutto e in sede live durante il Frontiers Rock Festival di maggio, gli svedesi State of Salazar sono pronti a dare alla luce il loro primo LP, All The Way, in uscita il 22 agosto, ovviamente, via Frontiers Records.
continua

7HY Seven Hard Years – No Place In Heaven – Recensione

11 Agosto 2014 2 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: Lynchburg Records

7HY: un moniker che significa Seven Hard Years, ma che cela un piccolo segreto…basta infatti mettere al posto del “7” la lettera “S” ed ecco il risultato: SHY. Proprio il gruppo a cui tutti pensiamo e dove Alan Kelly è stato storico batterista. Proprio Kelly infatti si presenta come polistrumentista, lasciando la voce a Shawn Pelata, gli assoli di chitarra a Dave Martin e il basso a diversi ospiti tra cui proprio l’ex compagno agli Shy Roy Davis. Anche il songwriting è tutto merito di Alan Kelly e il lavoro di per se non è male anche se troveremo alti e bassi.

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NIVA – Incremental IV – recensione

10 Agosto 2014 15 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: AOR Heaven

Ci sono quegli Artisti o quelle Band su cui puoi andare sul sicuro, degli “assegni circolari di fiducia”, che ormai ti hanno abituato che ogni loro uscita è esattamente come te la saresti aspettata, ne più ne meno.
Tony Niva rientra esattamente in questa categoria di Artisti. Quando senti che sta per far uscire un nuovo lavoro, sia esso a nome Niva o a nome Oxygen, ti senti rassicurato perchè fra le mani sai già che ti troverei un bel lavoro di melodic rock, curato, brillante e brioso giocato tutto sulla sua particolare voce nasale che di tanto in tanto concede la scena a qualche incursione di chitarra o tastiera.
Così a distanza di un annetto dall’uscita del buon Magnitude (qui la recensione) il 29 agosto prossimo potremo tutti tenere fra le mani questo Incremental IV che ne sono sicuro non deluderà chi ha già apprezzato le precedenti uscite.

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Sovversivo – Falling Deep – Recensione

07 Agosto 2014 3 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Noiseheadrecords

 

Non si può dire che i Sovversivo non si siano fatti un bel pò di gavetta in questo nostro bel paese che sembra sempre essere fin troppo spietato con le produzioni nostrane. Nati nel 1998, nella prima decade di vita danno alle stampe tre demo a cui farà seguito nel 2008 il primo album autoprodotto, ma solo in digitale.
Mettiamo subito in chiaro che il tempo intercorso dalle loro prime apparizioni fino ad arrivare a questo forse punto di “arrivo/partenza” per la band quale è Falling Deep non è stato assolutamente tempo sprecato visto che la prima cosa che si nota da questo lavoro è sicuramente la grande caratura tecnica che la formazione (Andrea Uboldi alla voce, Matteo Serra alla chitarra, Federico Gassa al basso e Gianluca Luci alla batteria) dimostra di avere, e anzi, forse quella gavetta forzata che li ha portati a questo Falling Deep ha saputo fargli mantenere quel tratto marcatamente forte e indipendente che difficilmente si piega alle mode del momento!
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Secret – The End Of The Road – recensione

07 Agosto 2014 12 Commenti Elena Aurë

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: Melodic Rock Records

In un periodo contraddistinto da un mercato musicale piuttosto saturo, in particolare per quanto riguarda la scena AOR e rock melodica, non sempre risulta semplice trovarsi di fronte ad uscite discografiche di buon livello, capaci di estraniarsi dai soliti cliché e in grado di proporre musica sì ancorata alla tradizione, ma comunque permeata da una tangibile freschezza artistica. Proprio in tal contesto si inserisce la proposta dei Secret, combo iberico nato dalle costole dei già noti 91 Suite, dai quali i due membri fondatori Ivan Gonzalez e Jesus Espin hanno costituito le fondamenta per questa nuova avventura discografica, venuta alla luce grazie al deal con MelodicRock Records. Quello che stupisce da subito all’interno di “The End Of The Road” è una cura dei particolari degna dei più altisonanti nomi del genere, a partire da un lavoro di produzione snello e curato in ogni minimo dettaglio, ottimo nel restituire un sound perfettamente a cavallo tra tradizione e modernità.

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Ted Nugent – Shutup&Jam! – Recensione

05 Agosto 2014 1 Commento Denis Abello

genere: Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers

Immagine anacronistica di un certo stereotipo di America (e di Americani) patriottica e un pò grezza. Stiamo parlando di Ted Nugent, chitarrista e voce proveniente dal Michigan dai tanti soprannomi raccolti durante la sua lunga carriera quali The Nuge, Motor City Madman, Uncle Ted, Sweaty Teddy e che sicuramente qui molti di voi ricorderanno anche per la sua militanza nei Damn Yankee!
Personaggio al limite, Repubblicano fino al midollo, “non troppo” apprezzato dagli animalisti di mezzo mondo giusto per quella sua passione poco velata per fucili e caccia selvaggia, il nostro eroe Americano è indubbio però che imbracciata una chitarra e aperta bocca con quel suo stile un pò rozzo sappia comunque riempire l’aria di note in puro stile Rock USA!

Inutile pensare che un personaggio come Ted possa piazzare un album proprio negli standard del genere e così soprattutto nei testi si ritrova un bel pò di quel suo modo di pensare poco propenso alla diplomazia. Si va così dai momenti di puro patriottismo di I still Believe, al fin troppo chiaro Shutup&Jam! o al realista (per lui 🙂 ) Trample The Weak Hurdle The Dead (sostanzialmente un “bello credere in pace e fratellanza che però non esistono”).
Se proprio vogliamo toglierci tutti i dubbi e chiuderla sul discorso testi… direi che basterebbe citare una “I Love My BBQ“. continua

David A. Saylor – Strength Of One – recensione

01 Agosto 2014 3 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 2014
etichetta: AOR Boulevard Records

Kiss of Judas, il precendente lavoro firmato David A Saylor (Push, Wild Rose) mi aveva stupito con quel suo AOR / Weastcoast cromato anni’80. Non vedo quindi perchè questa sua nuova opera dovrebbe dimostrarsi da meno visto che l’inglese Saylor si presenta con la stessa ricetta del precedente, cioè una serie di buoni pezzi le cui origini si possono ritrovare nel pieno degli anni’80 con grandi chitarre, tastiere e cori, e soprattutto con una voce piena, intensa ed emozionante come quella di David A Saylor.

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Mike Tramp – Museum – Recensione

29 Luglio 2014 12 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Rock
anno: 2014
etichetta: Target Records

Dopo i consensi unanimi ricevuti con Cobblestone Street (2013), Mike Tramp, ex voce degli storici White Lion, prosegue la sua avventura acustica con Museum, il suo nuovo album solista in uscita per Target Records il 18 agosto.
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Night by Night – NxN – recensione

24 Luglio 2014 3 Commenti Denis Abello

genere: Modern Rock / Melodic Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Sun Hill Production/Cargo Records

Unire il classico stile rock radiofonico anni’80 alla Def Leppard (per intenderci) ad un sound spiccatamente più moderno alla Shinedown (giusto per capire)! Impresa non delle più facili ma non impossibile! A raccogliere questa sfida ci hanno pensato gli hard rocker inglesi Night by Night!
Gruppo che come dote porta con se elogi da parte di membri dei Def Leppard e Firehouse a cui si aggiunge una formazione che vede la voce di Henry Rundell (ex Voodoo Six) affiancata ai tocchi assolutamente geniali della chitarra di Tom Daniel e della chitarra della stella dei Sisters of Mercy Ben Christo ed il cerchio si chiude tra le maglie di una sezione ritmica potente e ispirata come quella che mettono in piedi il bassista Jonny Thornton e soprattutto il batterista Damien Diablo.

continua