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Lifeline – Scream – Recensione

17 Ottobre 2015 13 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Escape Music

Benvenuti amanti del melodic hard rock da ascoltare al più alto volume possibile!

Lifeline è il moniker del nuovo progetto capitanato dalla più bella scoperta vocale degli ultimi anni, l’inglese Nigel Bailey, che ha radunato intorno a se un team di musicisti incredibili, ma soprattutto l’altrettanto grande talento canoro del sempre più emergente Lee Small, per comporre un album, Scream, scritto apposta per deliziare i vostri padiglioni auricolari.

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Joel Hoekstra’s 13 – Dying To Live – recensione

17 Ottobre 2015 10 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock / Melodic Metal
anno: 2015
etichetta: Frontiers Music

C’ho l’occhio lungo io, sempre detto ed è inutile girare intorno a false modestie, se c’ho l’occhio c’ho l’occhio. Già, ma occhio per cosa?
Beh, ma naturalmente per la classe ed il talento che in tempi non sospetti già avevo notato in quel ragazzotto americano dal piglio simpatico che risponde al nome di Joel Hoekstra.
Chitarrista salito ai riflettori nel nostro genere sicuramente con la sua entrata in pianta stabile nella formazione dei Night Ranger, con cui inciderà gli album Somewhere in California e High Road oltre al live 24 Strings & a Drummer (Live & Acoustic), e per il suo recente passaggio nelle fila dei Whitesnake di sua maestà David Coverdale.
Ridurre però la carriera di questo chitarrista a questi due soli picchi sarebbe fargli un gran torto visto che negli anni le sue collaborazioni si sprecano senza contare la sua presenza in quell’opera magnifica che è la Trans-Siberian Orchestra. Non solo inoltre Hard Rock e Metal nelle sue note, ma anche tanto jazz e fusion che rendono così il suo tratto chitarristico unico e facilmente decifrabile.
Tratto multigenere che traspare proprio maggiormente nella sua carriera solista che lo vede incidere due album strumentali con la partecipazione di Virgil Donati (Planet X, Tribal Tech) alla batteria (Undefined – 2001 e The Moon is Falling – 2003) a cui farà seguito nel 2007 l’ispirato e completamente acustico 13 Acoustic Songs.
Arriviamo così ai giorni nostri, dove mamma Frontiers si prende cura di Joel per dar vita a questo Joel Hoekstra’s 13 – Dying To Live. Progetto collaterale ai suoi impegni principali, con Dying To Live, Joel si porta in casa due voci fenomenali come quella di Jeff Scott Soto e di Russell Allen e una sezione ritmica con gli attributi che vede Vinny Appice alla batteria e Tony Franklin al basso per un album che negli intenti dovrebbe aggiungere la componente hard rock a quella che è stata finora la sua carriera solista.

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Buckcherry – Rock’n’Roll – recensione

14 Ottobre 2015 5 Commenti Matteo Trevisini

genere: Hard Rock/Sleaze
anno: 2015
etichetta: F-Bomb Records/Caroline

Cosa facciamo qua? Ci fidiamo delle nostre orecchie o andiamo dietro come pecore alla netta sensazione che i Buckcherry, negli ultimi anni, abbiano perso lo smalto a cui ci avevano abituato?
Sicuramente l’ultimo E.P. Fuck dell’anno scorso ha fatto digrignare i denti a più di un fan per la sua inutilità e mancanza di idee e di sicuro non sono stati d’aiuto gli ultimi tour europei della band di Josh Todd che li ha visti galleggiare nell’anonimato (il tour di due anni fa insieme agli Hardcore Superstar è stato un fulgido esempio di questo calo visto che la band di Jocke – nel confronto – gli ha completamente disintegrati in sede live).
Ma fidatevi… i problemi sono tutti racchiusi qua! Alla fin fine, l’ultimo disco è quel Confessions del 2012 che ha visto la band di Los Angeles trionfante, sia come qualità dei brani sia come tematiche dei testi (Josh ha accantonato per un attimo tette e culi per dipingere un quadro perfetto sui sette peccati capitali), andando a comparire in più di una classifica di fine anno degli album più riusciti.
Insomma, Josh Todd avrà anche tanti difetti quanti sono i suoi tatuaggi ma bilancia il tutto con gli innumerevoli talenti, uno dei quali è particolarmente sviluppato… quello di saper scrivere canzoni dannatamente valide con una connotazione “sleaze” di fondo che poche band hanno ai giorni nostri… non me ne vogliano tutti i nuovi Crashdiet e compagnia cantante… Josh Todd il sudicio dei suoi pezzi lo ha vissuto sulla propria pelle e non “per sentito dire”.
Quasi in sordina esce questo Rock’n Roll, settima fatica della band di L.A., e accantonata la parentesi dell’album “concept” come nell’ultimo Confessions Josh torna a filosofeggiare di sano e vecchio rock’n roll… che a sessant’anni dalla nascita è più vivo ed in salute che mai. Lo stesso singer ha affermato che “ci sarebbe tanto da discutere sul fatto che il Rock’n’Roll è morto e altre stronzate di questo genere… la cosa divertente è che lo stanno dicendo fin da quando abbiamo fatto uscire il nostro primo disco nel 1999…!!!”. Amen !

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Voodoo Hill – Waterfall – Recensione

14 Ottobre 2015 11 Commenti Nico D'andrea

genere: Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Frontiers

 

Ecco per la terza volta, in tre lustri “La Voce” echeggiare sulla misteriosa collina Voodoo…
Il suo potere ha negli anni rapito il cuore di migliaia di adepti ed ancora oggi quasi miracolata riesce a preservare il proprio irresistibile fascino.
La voce è naturalmente quella del leggendario Glenn Hughes (The Voice Of Rock), sopravvissuto ad una vita di eccessi, ripartito in stato di grazia agli inizi degli anni novanta con una pregevole carriera solista (intervallata da svariate collaborazioni) e tornato alla grande notorietà nel 2010 con la fondazione del super gruppo Black Country Communion.
Voodoo Hill è il progetto del chitarrista e produttore ligure Dario Mollo, non nuovo a partnership di simile levatura vantando anche ben tre album con l’ex Black Sabbath Tony Martin sotto il monicker “The Cage“.
Le premesse per un’altro blockbuster targato Frontiers sembrano quindi esserci tutte.

L’esordio della (fin troppo) spensierata “All That Remains” denota da subito l’abbandono da parte di Hughes dello stile urticante adottato con i California Breed, restituendoci “La Voce” nella sua ancestrale purezza.
Quello che vi aspetta non sarà però un viaggio particolarmente avventuroso sul sentiero verso la mistica altura.
Lo scossone della successiva “The Well” è infatti uno dei pochi picchi di un percorso troppo lineare dove lo stesso Hughes sembra eseguire il suo compito, in modo si impeccabile ma senza farci sentire quel fuoco che ha più di una volta bruciato la nostra anima. continua

Champlin Williams Friestedt – CWF – Recensione

14 Ottobre 2015 12 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Westcoast AOR
anno: 2015
etichetta: AOR Heaven

Joseph Williams, cantante dei TOTO, e Bill Champlin, ex voce dei CHICAGO, hanno unito le forze con il chitarrista e produttore svedese Peter Friestedt dando vita al progetto CWF, che il 23 ottobre pubblicherà con la AOR Heaven il suo debutto discografico omonimo ancorandosi ai dettami dell’AOR raffinato, in perfetto stile westcoast.

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PowerPlay – All Those Years – Recensione

10 Ottobre 2015 14 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Westcoast AOR
anno: 2015
etichetta: Target Records

Dopo ben venti anni di silenzio, i melodic rocker danesi PowerPlay (fondati a Hellerup, Copenaghen, nel lontano 1987) si riuniscono a formazione originale e pubblicano nel settembre 2015 il loro disco di debutto All Those Years, via Target Records

“Non siamo mai stati meglio”, dichiara la band, “e adesso siamo pronti per pubblicare un disco di materiale tutto nuovo, ma per i fans dei bei tempi andati ci saranno anche una o due vecchie canzoni rimesse in nuovi abiti sgargianti!”
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Zaneta – Tales From The Sun – recensione

30 Settembre 2015 53 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Lions Pride Music

Che bella sorpresa! Lo so, lo so, avrei potuto ricamarci su tre ore perdendomi in voli piramidali sulla passione che lega i componenti di questa band a gruppi come Journey, Survivor, Toto, Bad English, Giant… o lanciarmi in una disanima sul fatto che la nostra piccola grande Italia dell’AOR / Melodic Rock mette in campo un’altra sua importante pedina… o ancora sproloquiare sul fatto che sempre più la scena del bel paese si rende parte viva e attiva di un genere che sembrava finito fino a non molti anni fa e che ora vive di una sua nicchia fatta di vibrante aria fresca portata proprio da band come questi Zaneta e da una base di fans attiva e scalpitante.
Certo avrei potuto dire tutto questo, ma alla fine un… “Che bella sorpresa”… serve a spiegare in modo semplice e diretto quello che sono gli Zaneta nel nuovo panorama AOR e Melodic Rock Italiano ma soprattutto Internazionale… niente meno che l’ennesima bella sorpresa che accende un’ulteriore Fiamma nella Speranza della scena nostrana!
Gruppo nato dall’incontro nel 2013 tra la nuova voce Simone Roman, il batterista Danilo Marinotti, la chitarra dall’invidiabile background di Fabrizio “Bicio” Leo e dal tastierista degli EVA Steff Brusa.

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Royal Hunt – Devil´s Dozen – recensione

30 Settembre 2015 13 Commenti Denis Abello

genere: Symphonic Metal / Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Frontiers Music

Squillino le trombe, siano lucidate le armature e aperti i cancelli del castello verso la buia notte… i Royal Hunt sono tornati per fronteggiare con il loro epico sound tra metal e hard rock le infide battaglie che il panorama musicale si prepara a mettergli dinnanzi!
Melodie, arrangiamenti raffinati impreziositi da merlature neoclassiche, una produzione potente ed un risultato a dir poco maestoso. Queste le armi che impugnano con salda presa dal ritorno di D.C. Cooper alla voce in Show Me How to Live del 2011…

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Cats In Space – Too Many Gods – recensione

16 Settembre 2015 9 Commenti Nico D'andrea

genere: Pomp Rock/AOR
anno: 2015
etichetta: Harmony Factory/Cargo Records

Siete davvero certi che non esista una macchina del tempo ?
Beh…forse non in questo pianeta, ma lassù nello spazio vi assicuro, se ne può trovare traccia.
E’ proprio in viaggio verso la stratosfera AOR a bordo del sinuoso incrociatore di MR.It che mi sono imbattuto in una navicella di misteriosi “gatti spaziali”, scoprendo così al suo interno l’esistenza del tanto anelato marchingegno.
Pronti allora ad un salto nel futuro ?
Spiacente di deludervi ma per chi volesse provarne l’ebrezza si tratterà di un bel balzo indietro nel tempo.
“Cats In Space” è il monicker scelto dal comandante Greg Hart (Asia, Mike Oldfield) per questa sua nuova missione : Riportare sul nostro pianeta la forma più originale ed atavica di AOR! Per assicurarne il buon esito Mr.Heart ha reclutato un’equipaggio dall’invidiabile pedigree artistico :
Dean Howard (T’Pau, Ian Gillan), Jeff Brown (Sweet), Steve Bacon (Robin Trower Band), il tastierista Andy Stewart ed il vocalist Phil Manzi (altra grande sorpresa di questo 2015 con John Cujipers dei Praying Mantis).

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Ozone – Self Defence – Recensione

10 Settembre 2015 48 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Escape Music

Dedicato alla memoria del compianto Christian Wolff, Self Defence è (lo diciamo subito) il titolo di uno degli album highlight di questo 2015 hard rock melodico.

Dietro al moniker Ozone si nascondono infatti Chris Ousey (Monroe, Virginia Wolf, Heartland, Snakecharmer) e Steve Overland (Wildlife, FM, The Ladder, Shadowman, solista), due dei migliori cantanti rock in circolazione (e a tutti gli effetti le “O” inglesi dall’ugola d’oro), che hanno unito le forze in questo progetto in studio con il songwriting e il talento esecutivo di Mike Slamer (City Boy, Streets e Seventh Key) e Tommy Denander (Paul Stanley, Alice Cooper e Radioactive). Scusate se non è poco.
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