Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
16 Aprile 2016 47 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Melodic Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music
Tredici lunghissimi anni dopo il loro ultimo album in studio, i mitici Drive, She Said del tastierista e compositore Mark Mangold e del cantante e polistrumentista Al Fritsch fanno il loro ritorno su Frontiers Music Srl con il loro nuovo attesissimo nuovo album Pedal To The Metal, uscito nei negozi il 15 Aprile 2016.
continua
15 Aprile 2016 65 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers
Treat… potremo definirla una band dalla doppia vita, o meglio, dalla doppia carriera. La prima fase vede la loro popolarità crescere negli anni ’80 in pieno boom AOR / Melodic Rock e contrapporsi come band svedese allo strapotere che conquisteranno gli Europe. La loro carriera inizia con Scratch and Bite (1985) a cui seguiranno The Pleasure Principle (1986), Dreamhunter (1987), Organized Crime (1989), Treat (1992, con Mats Levén alla voce).
Dagli anni ’90 come per tante band la strada si interrompe.
Anni 2000, il genere riprende vigore (anche grazie proprio alla Frontiers Music, etichetta di pubblicazione di questo Ghost of Graceland e del precedente Coup De Grace) ed una compilation, Weapons of Choice (2006), rilancia i Treat. Quello sarà il primo ed inaspettato passo della “seconda vita” dei Treat che nel 2010 daranno alle stampe quello che ritengo essere il loro vero capolavoro, Coup De Grace, che a sentire dai rumors avrebbe dovuto siglare la conclusione della loro carriera!
Ghost of Graceland arriva così inaspettato a 6 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio e negli intenti dichiarati dalla band dovrebbe aggiungere un lato più roccioso al sound portanto in scena negli ultimi anni…
09 Aprile 2016 8 Commenti Nico D'andrea
genere: Blues Rock
anno: 2016
etichetta: Provogue Records
Questa volta non so davvero da dove cominciare.
Potrei fare outing sulla mia passione viscerale per questo titano del Rock Blues (in realtà la cosa è già nota ai più da tempo).
Confessare che si tratta dell’unico artista contemporaneo, del quale acquisto ogni nuovo album a scatola chiusa, senza passare dai comodi servizi di Spotify, YouTube ed affini. continua
07 Aprile 2016 4 Commenti Denis Abello
genere: Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers
I The Treatment sono una giovane band britannica che arriva con questo Generation Me alla soglia del terzo album. Nati nel 2008, nel 2011 la band pubblica il brillante This Might Hurt bissato nel 2014 da Running With The Dogs.
Il terzo album segna un cambio “formale” per la band che vede l’entrata della nuova voce Mitchel Emms, del chitarrista Tao Grey e l’accasamento in terra italica con la nostrana Frontiers Music!
Quello che non cambia è però la sostanza e soprattutto l’indole hard rock stradaiola della band, come a dire, cambiano gli ingredienti ma il gusto della ricetta resta pressochè invariato.
Così la band confeziona una serie di pezzi di puro hard rock grezzo e tagliente, merito anche delle due chitarre Tagore Grey e Tao Grey e di una sezione ritmica diretta e potente.
Let it Begin, Tell Us The Truth, Cry Tough, Generation Me, We Are Beautiful , Light The Sun fanno da manifesto ad un hard rock di matrice ’80 Americana ma con un sound più moderno e attuale. continua
07 Aprile 2016 7 Commenti Matteo Trevisini
genere: Hard Rock / Sleaze Rock
anno: 2016
etichetta: UDR Music/Warner Music Group
Questa recensione, una volta tanto inizia dall’ultima canzone dell’album precedente dei francesi Blackrain, quel It Begins che li aveva portati nel 2013 sulla bocca di tutti gli appassionati di certe sonorità legate al “trucco e parrucco” anni ottanta.
Album paraculo dall’inizio alla fine costruito “ad hoc” per piacere sia ai vecchi marpioni glam degli anni che furono sia alle ragazzine emo armate di rimmel pesante e berrettino di lana nero calcato fino alle sopracciglia.
Per mandare in porto questa operazione “simpatia” i cinque francesi avevano assunto in cabina di regia… nientepocodimenoche… mr. Jack Douglas (Aerosmith, Lennon, Patti Smith, Blue Oyster Cult, Michael Monroe, Slash, New York Dolls…) come produttore, impacchettando un album con ottime canzoni a macchia di leopardo come Wild Wild Wild, Young Blood, Do Me Baby, oppure Dancing on Fire e la ballad It Begins con arrangiamenti però che in alcuni casi lasciavano l’ascoltatore perplesso, troppo in bilico tra hard rock e chincaglierie metal di bassa lega.
Nel complesso l’album faceva vedere le potenzialità della band “fransciese” con ruspanti melodie ad alto tasso vitaminico.
Ma torniamo all’ultimo brano di suddetto album, ovvero l’orripilante Ho Hey Hey Hey Hey, la peggior canzone mai ascoltata da orecchio umano… un vero gesso sulla lavagna formato da un coro fastidioso e pacchiano che ti faceva voglia di iniziare ad ascoltare musica kraut rock anni settanta cantata in bulgaro… una vera schifezza! (P.S. – ascoltatela e giudicate voi prima di sommergere il sottoscritto di insulti e minacce di morte!).
Quindi, al momento di ascoltare la nuova fatica della band di Annecy i miei timori erano fondati… avranno saputo smussare quei momenti imbarazzanti che davano la sensazione di non sapere vestire le proprie canzoni con arrangiamenti “cool” ???
Il tempo e la situazione economica erano dalla loro parte visto che la campagna di raccolta fondi con PledgeMusic ha raccolto denaro tra i fans in quantità tale che ha permesso alla band di stare un mese in California a fare le cose veramente “très bien”.
I ragazzi hanno fatto centro pieno andando a “décrocher la lune”, come dicono i francesi quando riescono ad ottenere qualcosa di eccezionale e totalmente inaspettato… si, perché Released è un album fantastico, mes amis !!!
03 Aprile 2016 5 Commenti Nico D'andrea
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Pride & Joy
Quanto è vicino il paradiso ?
Chissà quante volte se lo saranno chiesto (gli allora) ragazzi dei Danger Zone sul loro primo volo verso Los Angeles. continua
31 Marzo 2016 12 Commenti Matteo Trevisini
genere: Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Fallstreak Records
Catalano??? …mmmh… maledetta demenza senile! Chi è Catalano ?….Google aiuta poco in questo caso …Catalano… famosa ditta di sanitari e ceramiche… direi di no! …Catalano Massimo? …no!…quello è il comico “poeta” di Quelli della notte. Forse, Giuseppe Catalano ? …naa, niente da fare… quello era un roccioso centrocampista del Messina e dell’Udinese negli anni ottanta!
Forse è meglio impegnarsi meglio nella ricerca… qualcheparola chiave qua e là e…paff ! Trovato !!! Roxxi Catalano !!! …visto il nome direi che sia quello giusto!
Adesso voi vi domanderete giustamente: “…ma chi diavolo è Roxxi Catalano ???”… Roxxi Catalano è niente poco di meno che il singer degli australiani De La Cruz passati alle cronache per aver pubblicato un acclamato EP autoprodotto nell’ottobre del 2011. Messi prontamente sotto contratto dalla Frontiers nel 2013 hanno pubblicato il loro full-length album di debutto Street Level che donava al mondo 12 pezzi senza infamia e senza lode di puro hard rock anni ’80 tra Def Leppard, Ratt, Motley e Whitesnake (…i soliti nomi da cui prendere spunto!) ed una miriade di altre citazioni più o meno volute.
L’album scorreva bene tra melodie trascinanti e riff semplici ma d’impatto: l’originalità però latitava parecchio e alla fine dell’ascolto si aveva la dolce amara sensazione di qualcosa riuscito a metà… un disco che sarebbe rimasto negli annali solamente per qualche canzone discreta baciata dalla bella voce graffiante di… si appunto! Roxxi Catalano !
30 Marzo 2016 1 Commento Matteo Alidori
genere: Hard Rock
anno: 2015
etichetta: AOR Boulevard Records
Secondo album dei Melodic Rockers made in greece AILAFAR. Fondati alla fine del 2006 da John Tzortzis vede alla luce il primo demo nel 2009.
Due anni dopo pubblicano il loro primo album : LONG WAY TO IMAGERY con discreto successo in europa. Questo loro secondo “No limits” edito AOR Boulevard vede la partecipazione di numerosi artisti di fama internazionale fra cui ricordiamo STEPHEN KAMMERER (Frontline), PAUL JACKSON (Roadhouse), DAVID SAYLOR, TATIANA ECONOMOU, ALEXANDRA MCAY,OLGA KATSENIDOU ed ELISABETH MORI.
14 Marzo 2016 20 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock / AOR
anno: 2016
etichetta: AOR Heaven
“ScandiAOR“, termine entrato molto in voga negli ultimi anni e di cui punta di diamante sono sicuramente i talentuosi Work of Art. Proviamo a dare un “significato musicale” a questo termine che va a delineare principalmente un AOR dai tratti abbastanza soft, forte di tastiere in primo piano, ritornelli accattivanti e radiofonici, produzioni patinate ma pompate e che spesso si poggia sull’ugola di un qualche nordico dalla voce soave (di cui il Top dei Top al momento è proprio Lars Safsund, voce dei Work of Art).
Dimenticavo che solitamente questo è un genere che arriva proprio dalle nordiche terre Scandinave… e in questo genere ormai abbastanza affollato fanno il loro ritorno, dopo il primo album Reinventions del 2012, i Wigelius, band dei fratelli Anders Wigelius (voce) e Erik Wigelius (batteria nonchè produttore dell’album)
Anticipato da un EP che conteneva i pezzi Please Please Please e These Tears I Cry e dal singolo Time Well Wasted che fecero ben sperare arriva ora il full lenght a titolo Tabula Rasa.
Un arrangiamento iniziale dallo stile quasi pop lancia il melodic rock radiofonico di Do It All Again, fatto di cori, controcori e un azzeccato ritornello. Di impatto la batteria e la chitarra che giocano sulle note di Deja Vu, pezzo che sicuramente farà la gioia di quanti amano il sound dei Work of Art. continua
08 Marzo 2016 20 Commenti Nico D'andrea
genere: Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music
“Non si giudica un libro dalla copertina”…
Un noto e quanto mai saggio aforismo che raramente trova riscontro in opere, nelle quali il background artistico di chi le compone è l’elemento di maggior richiamo. continua