Hell in the Club – Shadow of the Monster – recensione
Tanto di cappello agli Hell in the Club! La dimostrazione vivente che quando c’è il talento, la bravura, la lungimiranza e la pazienza non conta da dove vieni… non importa se sei una band americana, inglese, italiana o estone: quando ci sono i pezzi ed il talento di presentarli con la miglior produzione ed il miglior arrangiamento possibile nulla è vietato per il futuro. Shadow Of The Monster, il loro terzo album, sposta ancora più in alto la tacca della qualità ed ormai la band di Dave Moras è il top della gamma nel genere proposto in Italia e… non mi vergogno a dirlo, anche all’estero.
La loro crescita negli anni è stata costante: la freschezza frizzante del loro disco di debutto forse non c’è più ma tutto è studiato nei minimi particolari per piacere… non c’è l’immediatezza del passato sostituita però da tonnellate di consapevolezza…lo si percepisce fin dalle prime note.