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Concordo con voi sul fatto che sia stato un anno molto strano dal punto di vista strettamente musicale: il 2023 è stato per me, indiscutibilmente, l’anno dei Tempt.
Il 2024 lo ricorderò invece come l’anno degli Scarlett Rebels, Ollie Wride e Jason Aldean.
Menzione a parte per il ritorno di fiamma con H.e.a.t. e Bon Jovi.

Ho dimenticato anche i Fans of the Dark, comunque.
Il loro album è stato roccioso e travolgente. Sicuramente tra gli highlights di questo 2024.

..Buone liste complimenti ! Per il sottoscritto i NESTOR vincono tutto loro, anche se si muovono all’interno di un genere ormai molto “inquadrato” compensano con una passione, energia e una personalità così forte da ricordarmi addirittura gli U2 dei tempi doro(quelli di SundayBloodySunday!)!

Grazie dei suggerimenti.
Neator meno bello dell’esordio, ma tra le migliori uscite annuali.
Poi ho apprezzato Mr big ,Fate e Cruzh ( che non han ricevuto gran consensi).
Inoltre Steve Emnm, Human zoo, 7th crystal, House of lords (sempre una garanzia), Voodoo circle, the end machine.
I Bon jovi continuano a piacermi, tra alti e bassi.
Sono una decina, l’anno scorso lo avevo apprezzato di piu’ , in ambito melodic rock.
Certo che per fare una classifica bisogna tenersi aggiornati, se si asvolta molta musica del passato diventa difficile.

Per me annata ottima…i miei dieci:

• Nestor: a mio avviso molto meglio del primo, sfioriamo il capolavoro.
• Seventh Crystal: disco clamoroso, sono giovani e versatili, non si ripetono mai.
• Fans of the dark: sempre su alti livelli, questo forse è il loro più catchy, garanzia.
• Fighter V: ci sono almeno 7/8 pezzi strepitosi, la nuova voce mi piace un sacco, a mio avviso passato troppo in sordina
• Praying Mantis: esce la loro classe, disco nettamente migliore del penultimo.
• Kissin’ Dynamite: qualche pezzo normale, forse fanno il compitino, ma il livello è sempre alto.
• The New Roses: anche loro non inventano nulla, ma il disco scorre alla grande.
• Danger Zone: al di la della pronuncia, il cd mostra la loro classe, pezzi orecchiabili ma mai troppo banali.
• King Zebra: non li conoscevo, ho preso il cd in offerta e non è uscito per un po’ dal lettore, semplice ma arriva dritto dritto.
• Blackrain: riescono a farmi piacere un genere più crudo proprio perchè lo rendono un po’ più morbido.

Menzione per:

• Steve Emm: bel lavoro, non nei dieci perchè un po’ troppo morbido e fuori dal mio stile.
• House of Lords: James fa fatica, ma si porta a casa la pagnotta come sempre, 5/6 pezzi sono di livello.
• TMG: preso a Natale, forse con più ascolti sarebbe in top ten, non ai livelli del primo, ma lo stile è riconoscibilissimo e gradevole.
• Nightblaze: lavoro molto molto bello, cala però nella seconda metà.
• Eclipse: si ripetono forse, ma in questo lavoro tornano a fare canzoni notevolissime, anche qua a mio avviso un calo nella seconda parte.
• Grand Slam: anche questo poco pubblicizzato, ma assolutamente ben fatto.
• Stryper: garanzia assoluta di qualità.

Praticamente fuori tempo massimo, ecco anche i miei Top 2024.
Sono d’accordo sul fatto che ci siano state ottime uscite e tra queste alcune italiane orgogliosamente di livello.
La mia “classifica” però è minata dal fatto di essere ultimamente abbastanza in conflitto con l’AOR canonico ed i sui “cliche”…mi hanno un attimo stufato.
E’ per questo che non ho inserito in graduatoria i pur pregevolissimi album di Nestor, Nightblaze, Steve Emm, Night Pleasure Hotel: belli, ben suonati ma…non è scattata la scintilla…non ho trovato i brani che ti si stampano in testa, il guizzo di originalità e queste cose qui….
Per lo stesso motivo non arrivo a citare dieci album…ecco comunque quelle che sono state le uscite significative per me e la relativa motivazione:
– Caligula’s Horse: fuoriclasse
– Seventh Crystal: freschi e coinvolgenti
– Barock Project: gioiellino melodic prog
– Lionheart: ignorato, a me è piaciuto
– Magnum: voto di tributo alla carriera
– Fans of the Dark: DNA da hitmakers
– Blind Golem: Underrated Italy
Mi sono limitato alle uscite coerenti e recensite sul sito: spaziando di più tra i generi la lista si allungherebbe…a titolo di esempio cito “Frost*” e “Iotunn” ma ce ne sarebbero altri.

Grazie dell’attenzione

Devo dire che nella mia top 10 mancano colpevolmente i Fans of the Dark

Anche per me è il miglior disco dei Dokken.
Lo trovo più rotondo, più ruffiano, più potente ed in definitiva con un suono nettamente superiore rispetto ad Under Lock.
Poi ovviamente qui Don aveva una voce pazzesca e Lynch vomitava riff senza sosta.

Un grandissimo album, senza alcun dubbio.

Disco per eccellenza dei Dokken
Se qualcuno mi chiedesse come definiresti il class metal, io risponderei ascolta “back for the attack”.