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82/100

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Little River Band – Cuts Like A Diamond – Recensione

14 Agosto 2013 12 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. The Lost And The Lonely
2. Forever You Forever Me
3. Cuts Like A Diamond
4. You Dream I’ll Drive
5. I’m An Island
6. Way Too Good
7. What If You’re Wrong
8. Where Do I Run
9. Someone
10. Who Speaks For Me
11. Love Is

Formazione:

Richard Herring – guitars and vocals
Greg Hind – guitars and vocals
Stephen Housden – additional guitars
Chris Marion – keyboards and vocals
Wayne Nelson – bass and vocals
Ryan Ricks – drums and vocals

 

Con trenta milioni di dischi venduti alle spalle e tantissimi premi e consacrazioni ottenuti, ecco ritornare (un po’ inaspettatamente) sul mercato la leggendaria formazione australiana Little River Band con un nuovo album di soli inediti, intitolato Cuts Like A Diamond e nei negozi grazie alla solita Frontiers Records a partire dal 23 agosto 2013.

Stilisticamente molto vicino ai canoni dello smooth AOR, il disco si presenta fin dalle prime battute come un pacchetto a cinque stelle e professionale sotto tutti i punti di vista, partendo dalla prova e dall’approccio dei musicisti fino ad arrivare alla cura dell’aspetto anche solo che visivo del prodotto. Forte di suoni di produzione molto curati ed avvolgenti, Cuts Like A Diamond viene composto da una band quasi interamente rinnovata rispetto alla line-up storica (ma già perfettamente oliata nei suoi ingranaggi), e con l’ausilio del lavoro di diversi compositori australiani, fatto che porta ad avere una tracklist qualitativamente sempre molto buona e piuttosto varia, che ha l’unico difetto di rivelarsi spesso un po’ troppo derivativa del sound e dello stile altrui. E così non è poi tanto difficile scovare diverse assonanze tra questi brani e il lavoro di diverse storiche formazioni del genere, su tutti a mio avviso Asia e Europe moderni, quest’ultimi nella loro sonorità più melodica e meno blues.

Particolarmente sugli scudi sono poi le prove vocali, capaci di saziare a pieno l’appetito degli ascoltatori con esecuzioni dei singoli davvero over the top, ma anche grazie a una cura della coralità e del lavoro d’insieme davvero di alto livello. Infine, fondamentale ai fini della buona riuscita dell’album (oltre al grande operato della sezione ritmica) è il lavoro di chitarre leggero ed echeggiante, che permette al disco di risultare allo stesso tempo rock ma soft, caldo ma poi fresco, genuino e perfetto da fare da colonna sonora a una bella serata estiva.

E si parte al massimo con il bellissimo singolo The Lost And The Lonely, che vi potete godere a pieno nel video a fine articolo e che viene subito bissato da un’ispirata Forever You Forever Me, traccia semplice ma capace di entrarvi nella mente fin dal primo ascolto. Interessante e riuscito anche il sound della title track Cuts Like A Diamond, che sul refrain ricorda un po’ la recente Hero degli Europe, mentre appare perfetta per un viaggio in auto lungo una riviera You Dream I’ll Drive, vicina agli standard westcoast del genere. Magistrale lo stile della leggerissima e sognante I’m An Island, tra i migliori componimenti del lotto, e avvolgente l’atmosfera sempre piuttosto estiva di Way Too Good. Infine, dopo un leggero calo con What If You’re Wrong e Where Do I Run, si arriva alla ballad Someone, eccezionale per intensità emotiva (merito anche di un bel testo), e (dopo la buona Who Speaks For Me) alla finale Love Is, traccia d’amore semi-acustica e corale da caldi brividi lungo la pelle che chiude un disco sicuramente riuscito e in grado di essere giudicato più che positivamente da tutti gli appassionati.

© 2013 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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