Recensione

Robin Beck – Underneath – Recensione

03 Agosto 2013 20 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: HMMR Records/Cargo Records

James Christian, voce degli House of Lords, è stato sempre invidiato, oltre che per la sua voce, per la sua bellissima moglie, la cantante Robin Beck. Dai su, chi dimentica quella pubblicità degli anni’80 di una nota bevanda dove la bella Robin cantava il suo più grande successo First Time? Bei ricordi..

Beh, a due anni dall’ultima valida produzione, il 15 agosto la Beck farà il suo ritorno sulle scene con un nuovo album, Underneath, un disco che è un vero e proprio affare di famiglia, visto che la vocalist è qui affiancata in fase di songwriting e non solo dal marito, dalla figlia e dall’amico Tommy Denander.

Una interessante unione di sentimenti, affetti ed amicizie che ha portato sicuramente bene a Robin Beck, tanto che Underneath ci appare a tutti gli effetti come uno dei migliori prodotti discografici di sempre nella carriera di questa artista. Osando un po’ di più, sarei persino portato ad affermare che questo è il suo miglior disco, secondo solo all’esordio Trouble Or Nothin’, ma starà a voi valutare ciò. Quel che invece è certo è che la Beck appare qui ringiovanita di decenni, nello spirito e nella voce, risultando capace mettere sul piatto una vera prova di forza, con una prestazione intonatissima e magistrale sia sui pezzi più rock e urlati che su quelli più soft e melodici.

Ogni singola composizione calza a pennello con il suo stile e la sua tenacia (ma allo stesso tempo dolcezza) timbrica, e il viaggio che faremo sulle ali delle emozioni create da questi brani sarà sicuramente uno dei più belli e lucenti di questo 2013. Un songwriting d’autore e un supporto totale e incondizionato dei musicisti che la circondano completano un’insieme che ha il valore di un quadro esposto in una pinacoteca, e l’unico difetto che potremo riscontrare nell’ascolto sarà quello di una produzione non sempre perfetta, e purtroppo abbastanza in linea alle ultime produzioni House of Lords. Però, di fronte a pezzi e a un cantato così, ve l’assicuro ciò passa assolutamente in secondo piano, e non impedirà in alcun modo di goderci cotanta qualità.

Un album che parte aggressivo con la ritmata e potente carica rock di Wrecking Ball, e che acquista poi ulteriori punti all’avvio con il super refrain di Ain’t That Just Like Love, per arrivare fino alla lode con la title track Underneath, una ballata che lascia alla Beck la possibilità di mostrare tutte le sue doti interpretative e carismatiche in un pezzo atmosferico e innamorato. Poi di nuovo fuori le unghie con Catfight e la roboante Check Your Attitude, con il duetto con il marito Christian in Burnin’ Me Down che fa da nuova hit a questa uscita. Infine, super le melodie e il ritornello di Perfect Storm, il rossore d’amore dell’ultimo lento I Swear The Nights e l’epica chiusura gioiosa di Follow You, che pone la parola fine su un prodotto top assoluto di questo 2013. Ascoltare per credere!

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