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Recensione

85/100

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Markonee – Club of the Broken Hearts – Recensione

22 Giugno 2013 4 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: New Venture Music

Tracklist:

1) Native European
2) I Say No (To The V Words)
3) Club of Broken Hearts
4) Piper Sniper
5) Never Ever Loved Me
6) Snake Charmed
7) Angel, She Kept Me Alive
8) Big Blue Iceberg
9) Rock City
10) Shaken 'n' Stirred
11) It's 25, Beth!
12) J.E.S.U.S.

Formazione:

Alessio Trapella – Vocals
Stefano Peresson – Lead, Rhythm & Acoustic Guitars, Keyboards
Carlo Bevilacqua – Guitars
Luigi “JJ” Frati – Bass
Ivano Zanotti – Drums

Ospiti:

Michele Luppi – Piano on “Never Ever Loved Me”
Germano Giusti – Horn solo on “Never Ever Loved Me”
Alessandro Cosentino – Violins on “Never Ever Loved Me”

 

Davvero molto buona l’ultima fatica discografica dei bolognesi Markonee, realtà italiana attiva dall’ormai lontano 1999. I cinque ritornano con Club of the Broken Hearts, disco da poco uscito nei negozi tramite la New Venture Music, presentando in esso l’esordio del loro talentuoso e nuovo cantante Alessio Trapella.

Chiaramente ispirati dal talento di formazioni storiche come Winger, Ratt, Warrant, Skid Row, Pink Cream 69, Firehouse e Gotthard, i nostri si producono in 12 brani forti di chitarre sempre in primo piano, dense di groove e impegnate in riff e parti soliste egregiamente eseguite dai bravi  Stefano Peresson e Carlo Bevilacqua. Una dimensione puramente hard rock che si avvalora del profondo suono del basso di Luigi “JJ” Frati e del prestante drumming di Ivano Zanotti, mentre sono la coralità di alcuni passaggi e la musicalità dei ritornelli a dare alla band quello spiccato gusto melodico che trova nella vocalità di Trapella la perfetta valvola di sfogo, con un cantato energico, quasi da screamer, intonato anche sulle note più alte, prezioso sui lenti, che ha davvero pochi eguali ad oggi nella scena italiana.

Ottimi i suoni di produzione, capaci di dare il giusto vigore e calore sonoro al disco, con diverse tracce in rilievo per la loro qualità esecutiva e di songwriting. E’ subito adrenalinica e rocciosa l’opener Native European, con I Say No (To The V Words) che mette in luce le suddette qualità vocali del nuovo singer e Club of Broken Hearts che si evidenzia come perfetto singolo con cui promuovere l’album. Molto divertente e ritmata Piper Sniper, preziosa la ballad Never Ever Loved Me (in cui troviamo Michele Luppi protagonista al piano), sugli scudi il riffing di Snake Charmed e sulla stessa lunghezza d’onda le seguenti Angel, She Kept Me Alive e Big Blue Iceberg, con la seconda capace di avvalorarsi di un grande tappeto di cori. Super il tributo alla città di Bologna a titolo Rock City, bella e classica nel suo sound Shaken ‘n’ Stirred, over the top It’s 25, Beth!, a mio avviso massima hit del disco. Chiude quello che è certamente uno dei migliori prodotti discografici italiani del 2013 la superlativa traccia J.E.S.U.S., con i Markonee che danno quindi vita a un album di certo successo, un vero must per tutti gli appassionati dell’hard rock più ottantiano.

© 2013 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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