Recensione

Covered Call – Impact – Recensione

23 Marzo 2013 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: AOR Heaven

Ricordate i Covered Call, gruppo svedese dedito al melodic rock e uscito nel 2009 con il buon album Money Never Spleeps con Thomas Vikström alla voce? Molto bene.

La band è pronta a tornare nei negozi questo 28 marzo con Impact, un nuovo album che sarà distribuito dalla AOR Heaven, forte di un cambio di formazione che vede Göran Edman come nuova voce in sostituzione proprio dell’uscente Vikström. Non state nella pelle? Non stento a crederlo!

Anche perchè sostanzialmente ben poco è cambiato in seno alla band in questi anni, tanto che il gruppo ritorna in scena praticamente con lo stesso sound, fatto di canzoni dal mood positivo e dalle chitarre rocciose e in primo piano assieme alle vocalità. Il duo formato da Joel Carlsson e Morgan Rosenquist appare saldo e solido come lo era quattro anni fa, e il riffing combinato dei loro strumenti fa da leader a questi unidci brani, tutti dotati di un prezioso songwriting e di una musicalità sempre ammiccante. Il neo-ingresso Andy Loos al basso si comporta poi molto bene e appare già ben integrato in un gruppo, accompagnando con tanta qualità l’ampio e preciso drumming del solito Ronny Svanströmer. Per la voce si va invece molto sul gusto personale. Se infatti di Göran Edman e del suo cantato nulla di male si può dire, devo ammettere che la timbrica di Vikstrom mi accendeva maggiori emozioni, sembrandomi un po’ più calda e spontanea di quella dell’attuale singer. Devo però ammettere che a livello tecnico Edman è forse più adatto al genere, non saprei.. direi che alla fine le loro prestazioni comunque si equivalgono, anche se tendo a preferire leggermente il predecessore.

Andando ai brani, l’album parte molto bene con la bella Lorraine, la cui coralità sul ritornello e il suo sound fresco ci accenderanno davvero grandi emozioni, per poi presentarci una aggressiva When The Lights Are Out e una Think About All Times levigata e moderna, ancora di grande gittata sul ritornello. Look Into Your Mind è una mid tempo un po’ bluesy e dalle sonorità bollenti, mentre la cover dei Saxon in Hold On non manca di convincerci, mettendo in primo piano prestanti chitarre e tanta vocalità. Make A Wish è una canzone senza infamia e senza lode, nella media e senza particolari sussulti al suo interno, diversamente da Nothing Lasts Forever, traccia intensa e postiva ottimamente eseguita da un Edman sugli scudi.

Meno quattro al termine e Wake Up accende un grande ritmo e incredibili chitarre, bissata in qualità dalla più leggera When I’m Gone, un pezzo dal motivetto molto originale e spensierato, davvero di piacevole ascolto. Infine una Live It Up quasi southern nello stile classico delle chitarre lascia spazio a Last Goodbye e a un’altra bella serie di vocalità e contro-vocalità ben congeniate ed eseguite ancora con grande cura ed efficienza.

IN CONCLUSIONE

Impact non è certamente un album che vuole aspirare alla palma di miglior disco del 2013 o simili, ma un lavoro onesto e dall’ascolto facile e di compagnia. Un hard rock melodico semplice ma bello, che se la può giocare tranquillamente ad armi pari con l’ottimo esordio e che riesce a mettersi alle spalle anche tante altre uscite ben più blasonate del mercato odierno. Il che, credo sia già un ottimo risultato..

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