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Recensione

80/100

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Colorstone – Into the Garden – Recensione

01 Agosto 2012 Comment Denis Abello

genere: Rock / Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Autoprodotto

Tracklist:

01. Into The Garden *
02. Silverspoon *
03. Intoxicated
04. Show Me All The Way
05. Flowing *
06. One Of A Kind
07. Find Myself
08. Truly Mine
09. How Do You Feel *
10. To Be Someone *
11. Soul Generator
12. Sometimes Down Is The Only Way Up *
13. Good Life
14. Someone Else
15. Tonight's The Night
16. The Secret *
17. Solitude Waiting

* migliori canzoni

Formazione:

Fredrik Bergengren - Chitarre, Tastiere e Cori
Johan Dahlström - Voce
Olle Nilsson - Batteria, Percussioni e Cori
Jonas Sandquist - Basso, Tastiere e cori

 

Un nuovo gruppo che arriva dalla Svezia! Sai che novità… ma questa volta non ci troviamo di fronte alla solita giovane e fenomenale band che cerca il trampolino di lancio verso il successo, ma  siamo di fronte a dei “veterani” che si sono ritrovati per dare vita ad un nuovo progetto.
Nelle fila dei Colorstone troviamo infatti una serie di attempati giovanotti che rispondono al nome di Fredrik Bergengren (ex TIME GALLERY), Johan Dahlström (ex SILVER MOUNTAIN), Olle Nilsson (ex TRICKY TRACK) e Jonas Sandquist (ex WASTELAND).
Sicuramente il primo colpo a loro favore i Colorstone lo piazzano già ancora prima di inserire il cd nel lettore, infatti il pack dell’album ci accoglie in maniera molto curata anche se potrebbe essere opinabile l’idea di un artwork completamente “anonimo”, un muro bianco con dell’edera e… basta… non il nome della band, non il titolo… insomma… niente di niente che ci dica che cosa abbiamo per le mani (questo almeno nella versione con DVD che ho ricevuto io 😉 ).
Però la confezione ci fa già pregustare un piatto sicuramente più che ricco, CD con 17 pezzi (già  “d i c i a s s e t t e“… sicuramente i nostri non sono stati avari…) e un DVD bonus con 2 video completi e un “make of” del disco preso in sala di registrazione.

Se quindi finora siamo rimasti piacevolmente sorpresi non ci resta che dare un’occhiata a quello che più interessa di tutto questo abbondare di roba, la musica! Diciamolo subito che i Colorstone partono con il piede ben piantato sull’acceleratore e si lanciano nella mischia con un rock che sembra poggiare le sue radici nel pieno dei ’70 ma dandogli un sapore più nuovo e moderno.
Con i primi pezzi Into the Garden, Silverspoon e Intoxicated piazzano un trio di puro Rock ben costruito e supportato sicuramente da artisti di un certo spessore con in primo piano una chitarra sempre presente nei giusti momenti ma mai troppo invadente.
Da qui si viaggia sempre con la marcia del rock ingranata “sporcata” da sound catchy (Show Me All The Way, Truly Mine, To Be Someone), più lento e melodico (How Do You Feel, Good Life, The Secret, Solitude Waiting), in parte acustico (Sometimes Down Is The Only Way Up),  cupo (Flowing) fino ad arrivare a vere e proprie mazzate (One Of A Kind) su cui, pur non essendo una voce fuori dal comune, ben si adatta e soprattutto ben si caratterizza l’ottimo Johan Dahlström.
In ogni caso in ogni pezzo non viene mai tradito il marchio Rock di classe che la band si porta tatuato e ben impresso sulla pelle.

IN CONCLUSIONE

Un album che va gustato pian piano, che ha bisogno di essere ascoltato, vissuto e assimilato. In un periodo dove solitamente si cerca di piazzare il pezzo che colpisca a tutti i costi i Colorstone creano un album che va vissuto nella sua interezza.
Into The Garden ha bisogno di tempo e di ascolti per poter essere apprezzato in pieno, infatti è un album ricercato e un pò naif che cerca di dare un volto più moderno ad un rock dalla stile prettamente settantiano… e diciamo che per il sottoscritto ci riesce più che egregiamente!
Discutibile forse per quanto detto finora la scelta di inserire ben diciassette pezzi in un album di questo genere e molto difficile quindi che la qualità e l’attenzione rimanga invariata su ogni pezzo. Alla fine qualche filler di troppo rimane e forse un 11 / 12 pezzi sarebbero stati più che sufficienti per godersi questo lavoro.
Resta comunque un peccato veniale perchè in realtà il livello proposto non è comunque mai basso e i pezzi di spessore di certo non mancano!

IL DVD

Due parole anche per il DVD bonus ben realizzato e come il resto di questo lavoro ottimamente curato. Il making of ci da poi modo di respirare l’aria dello studio di registrazione dei Colorstone e di conoscere un pò meglio questi “giovanotti” Svedesi!

© 2012 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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