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Recensione

85/100

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Trixter – New Audio Machine – Recensione

21 Luglio 2012 4 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Drag Me Down
02. Get On It
03. Dirty Love
04. Machine
05. Live For The Day
06. Ride
07. Physical Attraction
08. Tattoos & Misery
09. The Coolest Thing
10. Save Your Sou
11. Walk With A Stranger

Formazione:

Peter Loran - Voce, chitarra
Steve Brown - Chitarra, armonica, cori
P. J. Farley - Basso, cori
Mark "Gus" Scott - Batteria, cori

 

 

Gli statunitensi Trixter, che già avevano stupito ed entusiasmato un po’ tutti  ritornando alle scene dopo il precoce scioglimento avvenuto nel 1995, riaprono le porte del mercato discografico dopo vent’anni di totale assenza, e lo fanno dando vita a un nuovo album, a titolo New Audio Machine, pubblicato il 20 aprile 2012 per la nostrana Frontiers Records.

New Audio Machine si dimostra fin dalle prime battute un disco interessante, ispirato e assolutamente concreto. Compatto e coeso sotto ogni punto di vista, l’album risulta maturo e capace di mostrare una formazione molto più rilassata e corale di quanto si ci potesse aspettare. Il sound dei Trixter è rimasto molto fedele a quanto proposto in passato, l’immersione negli anni ottanta è completa e i rimandi alle parentesi più rock dei Bon Jovi (che come i Trixter è originario del New Jersey) e non solo non sono mai troppo celati, anzi, cercano di emergere prepotenti ad ogni occasione.
I riff e gli straordinari assoli di chitarra di Steve Brown sono la marcia in più di questo lavoro, apparendo diretti e senza fronzoli, melodici ma graffianti, e ricordando molto passaggi di realtà hair metal quali Danger Danger o Firehouse. Un ruolo fondamentale nella riuscita del sound del disco lo hanno anche i preziosi cori che accompagnano i diversi componimenti, che aiutano a dare maggiore energia e profondità al buon cantato di Peter Loran, capace qui di riconfermarsi nel panorama hard rock come un’ugola di indubbio valore. Ineccepibile infine la produzione e il preciso lavoro di P. J. Farley e Mark “Gus” Scott, rispettivamente al basso e alla batteria.

I brani sono tutti avvalorati da un buon songwriting e da una notevole dose di energia, e non esiste mai un vero calo nel lotto proposto. Appaiono fin da subito ottime l’opener Drag Me Down, che nella coralità di alcuni suoi passaggi ricorda i migliori Gotthard, e il ritmo caldo e incalzante della seguente Get On It. Poi, a conferma del fatto che il disco non dia un attimo di tregua e non presenti un filler che sia uno, il riffing denso e rocckeggiante di Dirty Love vi rapirà e farà totalmente vostri immergendovi in un’atmosfera che più rock non si può, mentre, per opposto, la soffusa spensieratezza del lento Live For The Day vi rilasserà e farà sognare. E ancora, la coralità di Ride farà emozionare, sussultare e cantare il vostro spirito rock, al pari dell’efficace immediatezza del singolo Tattoos & Misery, della trovata quasi pop del sound di The Coolest Thing e infine della precisa chiusura di Walk With A Stranger, che chiude con indubbio stile questo gradito e ottimo ritorno dei Trixter.

IN PAROLE POVERE..

Difficile rimanere delusi. New Audio Machine racchiude in se tutto quello che ci potevamo e dovevamo aspettare dai Trixter di oggi, ovvero un sound maschio, che non guarda in faccia all’anno d’uscita ma che ci ripresenta con assoluta precisione quelle melodie e quell’energia tipici degli anni ’80 più rock. Un prodotto da avere in collezione per tutti gli amanti dell’hard rock come si comanda. Morirete per i suoi riff, per i suoi cori, per la sua energia e per il suo caldo e nostalgico profumo. New Audio Machine è un album da heavy rotation perenne.

 

© 2012 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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