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02 Luglio 2012 4 Commenti Lorenzo Pietra
genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: SPV Records
Tracklist:
01. Branded *
02. Hate
03. The Mask
04. Living Like A Runaway *
05. Relentless
06. Mother *
07. Devil In My Head *
08. Asylum
09. Love 2 Hate U *
10. A Song To Slit Your Wrists By
*migliori canzoni
Formazione:
Lita Ford - Voce, Chitarra, Tastiere
Gary Hoey - Chitarra, Basso, Tastiere, Cori
Matt Scurfield - Batteria
Lita Ford,una delle poche “female rocker” che ha fatto breccia nel cuore (e non solo) di tanti appassionati di rock; dall’hard con le Runaways, all’hard coi suoi numerosi uomini ,al rock più sofisticato dei lavori solisti fino all’ultimo, deludente Wicked Wonderland, datato 2009. Questo 2012 fortunatamente riporta in carreggiata la bionda singer e il nuovo Living Like A Runaway riscopre il lato più rock e oscuro di Lita.
L’album in verità risulta riuscito a metà. Branded suona molto moderna, con chitarre cupe ma un bel bridge e buon ritornello che risollevano il brano. Già con le successive Hate e The Mask cala decisamente il ritmo, canzoni scialbe e con poco mordente, bocciate su tutti i fronti. Per fortuna la title-track Living Like A Runaway ci riporta al sound ottantiano, un refrain con cori, una chitarra dolce e gradevole; brano molto orecchiabile e ben riuscito. Relentless è un mezzo passo falso risultando anonima sia nel suono che nel refrain. Mother è una ballad acustica con inserti elettrici e un ritornello molto sentito da Lita, bella song. Devil In My Head si sposta sull’hard rock più roccioso, riff dal sapore Sabbathiano, energia pura e genuina per una delle song più interessanti dell’album. Asylum si perde in un intro orchestrale troppo elaborato ma è dotata di un buon giro di chitarra; si potrebbe definire una power-ballad mancata in quanto non riesce a convincere nel ritornello… Love 2 Hate U è semplicemente la migliore song del lotto; radiofonica, ruffiana, ben suonata, con un riff e un refrain che si stampano subito in testa. Si chiude con A Song To Slit Your Wrists By, song scritta dall’ex boyfriend Nikki Six. Un mix di suoni moderni,voce molto effettata ma la canzone è del tutto evitabile. Peccato.
IN CONCLUSIONE
Living Like A Runaway è un discreto album rock. Un lavoro diretto, immediato e senza tanti fronzoli, ma pecca di alcune canzoni troppo moderne e, a mio avviso, trascurate.
© 2012 – 2018, Lorenzo Pietra. All rights reserved.
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