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Tessilgar – Intervista

Tessilgar – Intervista

11 Febbraio 2025 0 Commenti Giorgio Barbieri

Questa intervista ce la siamo fatta in famiglia: il nostro Giorgio Barbieri ha fatto qualche domanda al nostro instancabile scribacchino Alberto Rozza per parlare un po’ del disco dei Tessilgar, band in cui Alberto milita. Leggete un po’ questa chiacchierata se vi va…

Buonasera ragazzi, innanzitutto tutto, presentatevi e poi spiegateci come siete nati e descrivete un pò la vostra storia.

1. Ciao Giorgio. Grazie mille per l’opportunità! Siamo i Tessilgar, una band hard & heavy contemporaneo della provincia di Lodi. Siamo nati nel 2008 come cover band anni ’80, per poi evolvere il nostro sound verso orizzonti più pesanti. Dal 2019 siamo passati ai brani inediti e oggi proponiamo una scaletta totalmente original.

A chi vi ispirate come band e più in particolare, diteci a quali artisti vi riferite singolarmente.

2. Come band ci ispiriamo agli Avenged Sevenfold, ai Black Sabbath e Soundgarden. Però ognuno di noi attinge a vari generi e a vari artisti, perché non ci siamo mai posti limiti negli ascolti e nelle influenze.

Come ho detto nella recensione, Growth significa crescita e che la vostra crescita sta anche nel cercare una progressione nel vostro modo di approcciare la materia hard rock, se voi siete d’accordo o anche se non lo siete, spiegateci cosa significa per voi. In questo senso, state già componendo nuove canzoni?

3. Hai perfettamente ragione. La nostra crescita musicale si è sviluppata nel corso degli anni e tutte queste esperienze e anni di prove hanno prodotto il sound attuale. “Growth” è sia un punto di arrivo che un punto di partenza. Per i nuovi brani, ci stiamo già cimentando nella composizione di nuova musica. In questo momento ci siamo staccati dalle prove per stare un po’ con te.

I testi parlano di argomenti abbastanza sensibili, Stefano tu che ti occupi della loro scrittura, ci puoi dare qualche spiegazione sul contenuto e su come arrivi alla stesura degli stessi?

4. Semplicemente ho sempre avuto un interesse particolare al trattamento di argomenti “scomodi” perché mi sono accorto, in questi ultimi anni, che temi sensibili di questo tipo sono sempre più comuni, purtroppo, nella vita di chi ci circonda. Il volerne parlare in terza persona non è nient’altro che un messaggio diretto allo spronare gli ascoltatori nel farsi coraggio ad esprimere questi pensieri. Sono esperienze talmente pesanti che ,chi vive cose di questo tipo, segnano anche le esperienze future.
La stesura del testo è un viaggio personale che faccio dopo che avviene la prima stesura del brano, mi piace immaginare sulla produzione dei miei compagni che colore dare successivamente al testo

Il disco è autoprodotto, siete soddisfatti di come è riuscito? Qualcuno di voi ha già esperienza in tal senso?

5. Siamo iper soddisfatti del disco, sia dal lato compositivo che musicale, senza dimenticare le grafiche che sono fighissime.

Ripeto che il mio brano preferito è “Call on me”, il quale ha un sentore di anni novanta, siete d’accordo con questa impressione?

6. Un po’ ce l’ha, ma abbiamo cercato sia a livello personale che a livello di suoni di renderlo il più attuale possibile e diciamo che il risultato è stato inaspettatamente positivo. “Call On Me” è uno dei primi brani inediti che abbiamo composto e l’ispirazione veniva proprio dal nostro passato musicale.

Anche “Agony” mi sembra molto ben centrata come apertura dell’album, avete scelto appositamente questa canzone?

7. Sì, perché “Agony” è stata la prima vera traccia che abbiamo composto insieme ed era giusto utilizzarla come apertura per il disco. In generale poi, abbiamo sempre aperto i nostri concerti con gli inediti con questo brano, che ha un bellissimo incipit oltretutto.

Dei singoli già pubblicati, “By your side”, mi sembra quello più convincente, con il suo andamento hard, come collegate un’anima musicale più easy ad un testo dall’argomento così rilevante?

8. Questo è stato un brano che ha svoltato la nostra attività compositiva, un brano che ci ha dato l’identotà musicale attuale. La musica, come sempre, è venuta spontanea, così come l’ispirazione del testo, che Stefano ha plasmato con la tecnica e le suggestioni che ti ha spiegato prima.

“Narcissus” ha un andamento più complesso, come è nata la composizione? Ed è questa la direzione che vorreste intraprendere?

9. Rispondere a questa domanda è molto complesso: la parte musicale è nata come sempre dalle vibrazioni sentite in sala prove; Stefano ha molto a cuore la tematica della violenza contro le donne e ha trovato le giuste parole per coniugare un senso molto profondo a una musicalità complessa. Per la direzione, diciamo proprio di sì, perché la seconda parte del disco si orienta su queste sonorità.

Basate molto il vostro suono sul groove, vi riesce naturale sfoderare questo tiro?

10. Certo! Fortunatamente il comparto ritmico è ben affiatato, a tal punto che il groove esce sempre molto naturale.

L’artwork è decisamente inquietante, ma anche intrigante, chi lo ha ideato e chi lo ha eseguito?

11. Il lavoro dell’artwork è stato affidato all’artista Simone Occhiato. Il suo interesse nello sviluppare quanto hai potuto vedere non è nient’altro che il suo massimo impegno nell’ascoltare e realizzare le nostre esigenze, per centrare il difficile obiettivo di rendere visibile le sensazioni di ansia e inquietudine, espresse nelle canzoni del disco.

Argomento live, avete in cantiere alcune date a supporto di “Growth”? Trovate difficoltà a suonare dal vivo?

12. Suonare dal vivo per una band che propone inediti hard & heavy è sempre complicato, ma fortunatamente le recensioni e la risposta del pubblico sono state più che positive, dandoci la possibilità di esibirci già diverse volte in supporto al disco. A breve (27 febbraio) suoneremo al Rock’n’Roll di Milano e comunicheremo le date in uscita.

Avete intenzione di cercare un’etichetta che distribuisca l’album in maniera più capillare? Avete già qualche indicazione?

13. Attualmente, oltre che a comporre nuova musica, è la nostra attività principale! Abbiamo già ottenuto diversi contatti e ora stiamo vagliando la situaizone.

Non sono uno che fa molte interviste, ma quelle che ho fatto, le ho sempre concluse dando libero spazio ad ogni componente della band per invogliare i lettori del sito a comprare il vostro disco!

14. Grazie ancora Giorgio! Per il disco, contattateci sui nostri social (Tessilgarofficial) e ve li spediremo volentieri. Meglio ancora, venite ai nostri live! Ti aspettiamo a Milano per la prossima data e aspettiamo anche tutti i lettori e le lettrici sotto al palco… e per una birra!

 

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