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The Dead Daisies – Light’Em Up – Recensione

11 Ottobre 2024 1 Commento Vittorio Mortara

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: self released

Tracklist:

01 Light ‘Em Up
02 Times Are Changing
03 I Wanna Be Your Bitch
04 I’m Gonna Ride
05 Back To Zero
06 Way Back Home
07 Take A Long Line
08 My Way And The Highway
09 Love That’ll Never Be
10 Take My Soul

Formazione:

John Corabi - vocals
Doug Aldrich - guitars
David Lowy - guitars
Michael Devin - bass
Tommy Clufetos - drums

 

Sono passati oltre dieci anni dal debutto autointitolato del 2013. Nel mentre si sono susseguiti diversi platter con formazione sempre piuttosto rimaneggiata, nella quale si sono date il cambio deiverse stelle più o meno luminose del firmamento hard rock presente e passato. Quello che, invece, è cambiato pochino è il sound dei nostri, sempre legato a doppio maglio alla tradizione rockettara stradaiola, grezza e priva di fronzoli, di fine 70/inizio 80. Si sentono influenze pesanti di AC/DC e root rock americano. I pezzi sono tutti di breve durata. Il tratto distintivo consta nei riff taglienti di Aldrich sui quali si stendono le melodie vocali della graffiante voce di John Corabi. Dunque, facciamo una premessa: questo genere di musica è un po’ una sorta di sabbie mobili. Se ci rimani invischiato rischi grosso che le tue canzoni sappiano un po’ troppo di sentito e risentito, senza che i pezzi aderiscano irreversibilmente alla corteccia cerebrale di chi ascolta. Poche bands sono riuscite a creare un proprio tratto distintivo che permetta loro di svettare fra le altre ed essere riconosciute al primo ascolto. Purtroppo, secondo me, i Daisies non fanno parte di questo ristretto novero. Metteteci anche che la voce di Corabi a me non va giù dai tempi dei Motley ed il quadretto è completato. Che poi il singolo/title track sia un po’ più catchy (ma sarebbe meglio dire digeribile), che “I wanna be your bitch”, “I’m gonna ride” e “Take a long ride” possano risultare gradevoli ai fans dei fratelli Young e che la grungie “Back to zero” possa essere apprezzata dagli estimatori dell’infame disco dei Crue, non riescono però a salvare il lavoro dall’insufficienza.

Chi vi scrive ritiene che questo “Light’em up” non aggiunga assolutamente niente a quanto già prodotto dal gruppo. Acquisto consigliato solo a chi vuole avere tutto della band o dei singoli musicisti.

© 2024, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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