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Recensione

75/100

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Heartwind – III – Recensione

20 Settembre 2024 Comment Paolo Paganini

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Pride & Joy

Tracklist:

1. Warrior
2. Facing The Night
3. Struck By Love
4. Now Is The Time
5. One Reaon
6. Blink Of An Eye
7. Cry For Love
8. Brothers
9. Crying In The Rain
10. Rocking Heroes

Formazione:

Göran Engvall – Chitarra
Mikael Rosengren – Tastiere
Peter Svensson – Batteria

Ospiti:

Vari

Contatti:

https://www.facebook.com/Heartwindtheband

 

Giungono al terzo album gli svedesi Heartwind qui presenti con tre membri originali ed una serie si ospiti che si alternano alla voce e ai vari strumenti.

Nati nel 2017 a Stoccolma la band propone dieci brani abbastanza diversi tra di loro nei quali si possono sentire influenze di hard rock classico mischiato al metal da classifica di metà anni ‘80 per toccare in alcuni casi l’AOR di matrice scandinava. La differenza di vocalità e di stili tra i vari singer che si avvicendano dietro al microfono fa si che questa varietà si noti ancora di più. La tagliente Warrior interpretata da Jakob Samuel (The Poodles) apre le danze ma non risulterà essere certo il pezzo più convincente del disco. Tracce dei Deep Purple dell’epoca Salves And Masters si avvertono nella pomposa Facing The Night valorizzata dalla bella prova di Robert Van Der Zwan (Remedy) ma è con la seguente Struck By Love (Matti Alfonzetti) che i ragazzi mettono a segno il primo pezzo davvero interessante del lotto. Swedish AOR per la piacevole Now Is The Night (Andreas Novak – House Of Shakira) mentre nelle seguenti One Reason e Cry For Love (Rick Altzi – Gathering of Kings) si avverte spiccatamente l’influenza dei Whitesnake dell’epoca 1987 tanto da rasentare quasi il plagio. Nuovo cambio di cantante ed ennesima trasformazione della band. Blink Of An Eye e Brothers entrambe interpretate da Thomas Vikström (Candlemass/Therion ) sono vicine ai primi Europe. Non poteva mancare la quota rosa a mischiare ulteriormente le carte e quindi ecco arrivare Nina Söderquist (vincitrice del talent West End Star nel 2008) che con la sua Cryng In The Rain mi riporta spaventosamente alla mente All’alba Sorgerò del film di animazione Frozen! Chiusura affidata a Matt Marinellli (Borealis) con Rocking Heroes che senza infamia ne lode conclude un album un po’ confusionario che se proprio volessimo dare un’accezione positiva potremmo definire “eterogeneo”.

 

© 2024, Paolo Paganini. All rights reserved.

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