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Manic Eden: ad Aprile la ristampa dell’album omonimo

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Manic Eden: ad Aprile la ristampa dell’album omonimo

15 Marzo 2024 1 Commento Massimiliano MaxAor Carli

I Manic Eden hanno pubblicato un unico album omonimo nel 1994 e oggi Music Theories Recordings & Mascot Label Group hanno annunciato la ristampa del disco per il 12 Aprile in CD, e per la prima volta in digitale e vinile; qui sotto il visualizer del brano Can You Feel It.



Era il 1993 e i Whitesnake erano in pausa. David Coverdale stava lavorando ad un album con il chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page; Adrian Vandenberg (chitarra/tastiere), Rudy Sarzo (basso) e Tommy Aldridge (batteria) decisero così di mettere insieme una band.

Ricordando quel periodo, Vandenberg dice: “Rudy, Tommy ed io eravamo appena usciti dai glamourosi Eighties, dopo aver surfato i palcoscenici più grandi del mondo sull’onda degli album multimilionari dei Whitesnake, 1987 e Slip Of The Tongue. I costosi e raffinati video dei Whitesnake erano trasmessi su MTV ininterrottamente. Poi arrivò la scena Grunge…”.

Vandenberg voleva un suono più organico, che gli ricordasse i gruppi con cui era cresciuto: Cream, Free, Jimi Hendrix, Led Zeppelin e Mountain. Arrivò così il momento di tornare alle radici e a quel sound, ovvero musica blues, onesta, schietta e – per l’appunto – organica. Dopo una o due settimane di prove a Palm Springs, i ragazzi iniziarono a lavorare in un piccolo, originale e autentico studio di registrazione degli anni Settanta a Los Angeles, giungendo in seguito alla decisione di reclutare Ron Young, il frontman degli hard rockers americani Little Caesar, per assumere i compiti di lead vocalist. Young era reduce da due acclamati album con la sua band e da un’apparizione cameo nel film di successo di Hollywood, Terminator 2.

Il gruppo aveva già inciso le tracce strumentali e Young adattò le sue linee vocali alle song. Il suo stile distintivo immediatamente riconoscibile si adattava perfettamente alle canzoni e al loro approccio. Le registrazioni furono fatte in circa due settimane, in stile anni Settanta.

Vandenberg continua: “Quando l’album venne pubblicato in tutto il mondo, fu difficile ottenere la trasmissione radiofonica a causa della moda musicale drasticamente cambiata. Naturalmente, eravamo ansiosi di partire e fare Tournée in tutto il mondo, ma alla fine facemmo solo un Tour acustico in Francia, che però fu molto divertente. E a Parigi registrammo anche un video estremamente conveniente per la track Do Angels Die, filmato da due studenti dell’ accademia di cinema di Amsterdam. Ancora uno dei miei clip e pezzi preferiti della mia intera carriera…”.

E conclude: “Personalmente, considero Manic Eden un lavoro senza tempo di Blues Rock with a twist, onesto e organico, di quattro musicisti che sono sempre stati nel mondo della musica per passione e che suonano con il cuore. Sono sempre stato molto orgoglioso dell’album che coi miei amici Ron, Rudy, Tommy abbiamo registrato nel 1993. Dopo aver ascoltato le canzoni un milione di volte, sento il disco ancora regolarmente, il che la dice lunga…”.

© 2024, Massimiliano MaxAor Carli. All rights reserved.

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