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Nightblaze – Nightblaze – Recensione

22 Marzo 2024 3 Commenti Samuele Mannini

genere: Melodic Rock
anno: 2024
etichetta: Brining Minds - Art Of Melody

Tracklist:

01. Sudden Blast
02. Take On Me
03. You're Gone
04. Diana
05. Tell Me
06. Hold On To Me
07. Carry On
08. Fading Away
09. Fragments Of Time
10. Daughter

Formazione:

Damiano Libianchi: Lead Vocals
Dario Grillo: Guitars, Keyboards & Backing Vocals
Federica Raschellà: Bass
Alex Grillo: Drums

Contatti:

https://www.facebook.com/Nightblazeofficial
https://www.instagram.com/nightblaze_official/

 

Così come il 2023 era stato un’anno di estrema qualità per le uscite di Rock Melodico made in Italy, sembra proprio che anche il 2024 segua questa tendenza e l’esordio dei Nightblaze lo stà a dimostrare.

Nightblaze è il nuovo gruppo uscito dall’idea di Dario Grillo, compositore e polistrumentista già noto con le sue precedenti creature Platens e Violet Sun, supportato per l’occasione da una band di tutto rispetto che vede alla batteria Alex Grillo (Platens, Violet Sun),  Federica Raschellà (Steel Tyrant, Evil Eyes) al basso, mentre alla voce c’è quello che io considero l’astro nascente dei cantanti italiani nel panorama Hard Rock ed affini ovvero Damiano Libianchi, che l’anno scorso abbiamo ascoltato all’opera con il masterpiece dei Perfect View.

Il disco è un concentrato di rock melodico puro e cristallino e le melodie che scaturiscono da ogni canzone non faticheranno certo a stamparvisi nella mente per non uscirne più. Si comincia a spron battuto con un intro alla Atomic Playboys che ci lancia nella tirata Sudden Blast, canzone molto rock, addolcita si dalle tastiere, ma che non faticherebbe ad essere considerata un up tempo quasi heavy, veramente un ottimo opener. Notevole il singolo Take on me dal ritornello catchy, perfetto da essere canticchiato a nastro, così come è perfetto anche l’altro singolo Tell Me, altra gemma racchiusa in questo disco. Molto evocativa anche Daughter, con la sua aria sognante creata ad arte con dei sopraffini arrangiamenti orchestrali. Estremamente gradevoli sono inoltre, You’re Gone e Fading Away, che ci illustrano tutte le sfaccettature compositive del gruppo.

Un disco che non ha assolutamente cali di tensione, che scorre piacevole ascolto dopo ascolto senza stancare e, soprattutto, ci mostra  la tecnica e la bravura della band nel comporre ed eseguire brani melodici e pieni di feeling anche emotivo.  A tal proposito, fatemi enfatizzare la performance del buon Damiano Libianchi, che riesce ad emozionare ed a fornire una interpretazione magistrale e coinvolgente in ogni tipologia di brano.

In questo inizio anno, mi sento assolutamente di poter dire che le cose più interessanti stanno venendo fuori proprio dal nostro paese, troverei delittuoso non supportare una scena che sta crescendo sempre più e che oramai si può confrontare a testa alta con la concorrenza internazionale senza nessun timore o remora. Bravi ragazzi!

 

© 2024, Samuele Mannini. All rights reserved.

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