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Recensione

65/100

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Nighthawk – Prowler – Recensione

11 Maggio 2023 2 Commenti Vittorio Mortara

genere: Hard Rock/AOR
anno: 2023
etichetta: mighty music

Tracklist:

1. Highest Score
2. Running Wild
3. Action
4. Flame Still Burns
5. Free Your Mind
6. God Of Thunder
7. Strike Like Lightning
8. Cover Me
9. Burn The Night
10. Playing The Game
11. See You Again

Formazione:

Robert Majd - chitarra
Björn Strid - voce
Magnus Ulfstedt - batteria
John Lönnmyr - tastiere
Christian Ek - basso

 

Ad un anno dall’uscita dell’esordio “Midnight hunter”, Robert Majd, ascia di Captain Black Beard, Metalite e Fans Of The Dark, da alle stampe questo nuovo lavoro avvalendosi della collaborazione in pianta stabile del volatore notturno Björn Strid alla voce e nelle composizioni. E l’impronta tardo settantiana unitamente all’attitudine al divertimento del cantante svedese si sente parecchio. Il disco si pone come una sorta di The Night Flight Orchestra  con un pizzico di Fans Of The Dark, decisamente meno variegata. D’altronde le intenzioni dichiarate dai ragazzi erano quelle di creare una sorta di colonna sonora ideale per i divertimenti del weekend… E per dimostrare che non scherzano hanno affittato nientepopodimeno che gli Abbey Road Studios, scritturato un paio di compagni delle rispettive band per completare la formazione e registrato l’intero album in appena due giorni. Te credo! Con quello che costano gli Abbey Road!

L’iniziale “Highest score” mette subito sul piatto tutto il suo flavour tardo settanti ano, ad un ritmo piuttosto sostenuto. Ma è la seguente “Running wild” che gioca le carte migliori dell’album: facilmente memorizzabile e sorniona, aderisce immediatamente al sistema limbico generando gradevoli sensazioni. Si torna a correre con “Action”, zeppa di hammond e poco attraente per il sottoscritto. Meglio “Fire still burns”, grazie a cori perfettamente orchestrati. Tempo di cogliere reminiscenze dei primi Loverboy su “Free your mind” che arrivano due interessanti cover: “God of thunder” resa in modo assai fedele all’originale, compreso lo scimmiottamento della voce di Gene Simmons da parte di Strid, e l’omaggio al boss “Cover me” energizzata a dovere. In mezzo troviamo “Strike like lighting, altro up tempo old fashioned un poco anonimo. “Burn the night” suona parecchio Fans Of The Dark, “Playing the game” paga un alto tributo ai Foreigner dei primi tre album e “See you again” è uno slow poco canonico ed un tantino noioso.

Concludendo, direi che l’album lascia un po’ il tempo che trova. Non è frizzante come un qualsiasi platter dell’Orchestra né “originalmente vecchio” come una produzione dei Fans. A parte il singolo “Running wild”, non ci sono brani particolarmente trascinanti. Sufficienza abbondante ed attendiamo il nuovo The Night Flight Orchestra con trepidazione…

© 2023, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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