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Recensione

76/100

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Wig Wam – Out of The Dark – Recensione

09 Febbraio 2023 13 Commenti Yuri Picasso

genere: Hard Rock / Glam
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Out Of The Dark
02. High And Dry
03. Forevermore
04. Bad Luck Chuck
05. Uppercut Shazam
06. Ghosting You
07. The Purpose
08. The American Dream
09. 79
10. God By Your Side
11. Sailor And The Desert Sun

Formazione:

Glam (Åge Sten Nilsen): Vocals; Teeny (Trond Holter) : Guitars; Flash (Bernt Jansen): Bass; Sporty (Øystein Andersen): Drums

 

Tornano i Norvegesi Wig Wam, portabandiera ad inizio secolo del revival di un certo tipo di sound glam anni 80 grazie ad un disco acclamato da critica e non come ‘Wig Wamania’, datato 2006. ‘Out of The Dark’ non porta alcun stravolgimento stilistico rispetto al precedente “Never Say Die” del 2021, confermando quanto questo quartetto sia solido e diretto nella proposta, orecchiabile e ammiccante a chi è affezionato al sound di band quali Motley Crue e Alice Cooper della decade d’oro.

Si parte con la title track, stradaiola, vagamente gotica nelle linee vocali, figlia del miglior sunset strip nel riff di chitarra portante. Si alza il livello con l’adrenalinica “High N Dry”, da ascoltare esclusivamente a volume alzato a manetta. “Forevermore” replica la formula precedente, coniata da un ritornello assolutamente riuscito, caratterizzata da una linea di chitarra elettrica e pulita che dona al pezzo un sapore british. “Bad Luck Chuck” conferma la verve e la rinnovata giovinezza del combo battendo i sentieri sleazy e sporchi dei troppo poco citati Shotgun Messiah. L’apparente durezza sonora di “Ghosting You” coinvolge l’ascoltatore mediante uno stralcio di ruffianeria la quale rappresenta da sempre uno dei trademark del gruppo. Non convince la ballad “The Purpose”, unico pezzo debole del lotto; altresì stupisce e conquista la strumentale “79”; ispirata nel suo svolgimento intrinseco di un’elettrica delicatezza. A questo punto è dovuta una meritata riconoscenza al lavoro di chitarre dell’ecclettico Trond Holter; forse ancora oggi erroneamente sottostimato dagli amanti del genere. Chiudono la scaletta l’aggressiva “God By Your Side”, dove la strofa quasi industrial fa da contraltare a un bridge e a un ritornello maggiormente consono alla natura della band, e “Sailor and The Desert Sun”, coincisa…ma dai tratti epici e irrobustita da una sezione ritmica bombastica.

Gli stimoli dei 4 norvegesi rimangono immutati cosi come la loro capacità di creare anthems, o semplicemente canzoni, spesso anacronistiche, ma che ascoltate oggi funzionano, cosi come sarebbero state apprezzate 30 o 40 anni fa lungo la California, e non solo.

ENGLISH VERSION

The Norwegian band Wig Wam is definitively back, standard-bearer at the beginning of the century about the revival of 80’s glam sound thanks to a critically acclaimed album titled ‘Wig Wamania’; it was 2006. ‘Out of The Dark’ doesn’t bring any stylistic upheaval compared to the previous 2021 ‘Never Say Die’, confirming how solid and direct this quartet is about the proposal. It will be appreciated by sound lovers of bands like Motley Crue and Alice Cooper at their best during the golden decade.

The album starts with the title track, street-loving; vocal lines are partially gothic, supported by a guitar riff learner of the best sunset strip-era. You must listen the adrenaline-pumping “High N Dry” only using higher volume. “Forevermore” replicates the previous formula, coined by an absolutely successful refrain, defined by a clean electric guitar line that adds a British flavor. “Bad Luck Chuck” confirms band’s renewed youth beating sleazy and dirty lines truly loved by forgotten bands like Shotgun Messiah. The apparent hardness of “Ghosting You” wraps the listener through catchy and instant good vibes which has always been one of the group’s trademarks. The ballad “The Purpose”, the only feeble piece of the lot, is not convincing me; instead the instrumental “79” amazes and conquers through the work of an electric delicacy. It’s the perfect time to deserve an acknowledgment to the guitar work of the polymath Trond Holter; Perhaps still today erroneously underestimated by the lovers of our genre. The aggressive “God By Your Side”, where the almost industrial verse turns to a classical melodic bridge, and “Sailor and The Desert Sun”, epical and intense, close this work.

The motivation of this band remains unchanged as well as their ability to create anthems, or simply songs, often anachronistic, but still today able to be appreciated by fans and not only.

© 2023, Yuri Picasso. All rights reserved.

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