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The New Roses – Sweet Poison – Recensione

26 Ottobre 2022 3 Commenti Vittorio Mortara

genere: Street Metal
anno: 2022
etichetta: Napalm Records

Tracklist:

1. My Kinda Crazy
2. Playing With Fire
3. All I Ever Needed
4. The Usual Suspects
5. Warpaint
6. Dead Of Night
7. True Love
8. 1st Time For Everything
9. Sweet Gloria
10. The Lion In You
11. The Veins Of This Town

Formazione:

Timmy Rough – Voce e chitarre
Dizzy Daniels – Chitarre
Hardy – Basso
Urban Berz – Batteria

 

Chi sono i The New Roses? E che musica fanno? Beh, sono quattro ex-ragazzi giunti al quinto album in studio, hanno suonato in tour con grossi nomi, dagli ZZ Top agli Accept, maturando un’ottima coesione ed una altrettanto valida attitudine a comporre buoni pezzi. Ah, dimenticavo! Sono tedeschi ed in patria si sono piazzati sempre piuttosto bene nelle varie classifiche, esibendosi pure alla finale di Champions nel 2015 a Berlino. Cosa suonano? Beh, prendete la propensione dei connazionali Kissin’ Dynamite a fare canzoni ruffiane e tamarreggianti, sporcatela con un po’ dello street rock’n’roll dei Quireboys e ne avrete un’idea abbastanza precisa. Se poi ci mettete l’appoggio di una “major specializzata” come Napalm Records a garantire una produzione di buon livello, il risultato non può che essere apprezzabile.

“My kind of crazy” parte secco con un hard’n’roll diretto e dal coro appiccicoso. Godibilissimo il flavour southern di “Playin’ with fire”, mentre il lento dolceamaro “All I need is you” sa pizzicare le giuste corde dell’emozione. “The usual suspects” è il perfetto singolo da cantare a squarciagola ai concerti. “Warpaint” concede qualcosa al modernismo, fin troppo dura e cattiva. Mid tempo spaccaossa e ritornello anthemico: ecco a voi “In the dead of night”, altro pezzo che vi ritroverete a canticchiare già al secondo ascolto. Così come la ballata acustica “True love” vi farà sempre correre qualche brivido lungo la schiena. Il tiro si sposta sul versante più melodico con “1st time for everything” vicina allo stile cantautorale americano. “Sweet Gloria” rimane sull’altra sponda dell’Atlantico per la sua forte attitudine country. Poi il tasso adrenalinico torna a manetta con “The lion in you”: ritmo sostenuto, chitarrone cingolato, piano honky tonky, la voce di Timmy più cattiva che mai e un coro esaltante ne fanno il mio brano preferito. “The veins of this town” strizza l’occhio ai connazionali Kissin’ Dynamite e chiude degnamente un ottimo lavoro.

Che il vostro recensore abbia un debole per la Germania ormai è risaputo. Ma questo dischetto, ragazzi, è proprio bellino! Vi fa passare un’ora in tutta spensieratezza adrenalinica, senza preoccuparvi di dover cogliere quella sfumatura raffinata o quel virtuosismo tecnico. Non ce ne sono. È puro entertainment. E questo non è da poco! Per cui evviva i The New Roses! Un unico accorgimento: piazzate il volume dello stereo ad un livello piuttosto alto. Vedrete che vi verrà voglia di sentirlo e risentirlo!

© 2022, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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