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Vincenzo Grieco & The Exoplanets – Outer Space – Recensione

16 Settembre 2022 Comment Denis Abello

genere: Hard Rock Blues
anno: 2022
etichetta: Red Cat

Tracklist:

01. Outer Space
02. Assault Troops
03. The Same Train
04. Motherless Boy
05. Morning Sun
06. Wicked Time
07. Stop Talking
08. The Temple
09. The Core Of The Sun
10. On The Bridge

Formazione:

Vincenzo Grieco - Chitarre
Giulio Giancristofaro - Voce / Basso
Piero Eugenio Pierantozzi - Batteria

Ospiti:

Sara Facciolo - Voce / Cori

 

Vincenzo Grieco… e chi è costui? Ammetto che non conoscevo il chitarrista di origini Romane, ma facendo una rapida raccolta di informazioni ne esce un quadro di un personaggio dal background musicale di tutto rispetto e con due Pall… “Note Musicali” nelle parti basse grandi così!
Chitarrista, compositore, arrangiatore, docente, ce n’è per tutti i gusti. Molto conosciuto nell’ambiente Romano, il nostro si porta in questo “Vincenzo Grieco & The Exoplanets” due “ali”, Giulio Giancristofaro (Voce / Basso) e Piero Eugenio Pierantozzi (Batteria) a chiudere il cerchio di questo power trio che affonda le radici nel rock blues anni ’70 e spinge i suoi fiorenti rami nel cielo degli anni’90, un po’ come se gli Stone Temple Pilots avessero un Jimi Hendrix alla chitarra.

Una commistione di generi quindi che poggia la sua base sempre nel Rock Blues e trova la sua linfa in filoni differenti come quello sanguigno e tecnico degli anni ’70 in contrapposizione a quello più violento e sporco degli anni ’90. Il risultato?
Il risultato funziona e i primi due pezzi (Outer Space, Assault Troops) sono una bella presentazione di quello che aspetta l’ascoltatore in questo lavoro. Brani duri e diretti come questi due, groove (Motherless Boy) e funky (The Same Train), del sano e trasognante blues (Morning Sun), strumentale e vocale virtuosismo (Stop Talking) e brani tipicamente post grunge anni ’90 (Core of The Sun), per chiudere su una ballad blues da classifica (On The Bridge, con la partecipazione di Sara Facciolo come seconda voce).

Penso a questo punto che dovrebbero essere chiare le delimitazioni e le influenze di questo album, resta solo allora da dire che la Band è di assoluta qualità e se sulla parte strumentale risulta di livello Eccelso per fortuna anche vocalmente il nostro Giulio Giancristofaro se la cava alla grande, regalando una prova degna di nota.
Note negative? Poche in realtà se non quelle intrinseche nel genere proposto, ma un album che merita comunque un ascolto attento!

© 2022, Denis Abello. All rights reserved.

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