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09 Luglio 2022 2 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
DAL GIORNALE L’ARENA DI VERONA
“Al momento non possiamo ancora sciogliere le riserve”. Fiato ancora sospeso , come si evince dalle parole del Soprintendente per le Belle Arti, Paesaggio, Archeologia di Verona, Vincenzo Tinè, sul destino del concerto dei KISS (image credit Barbara Caserta) e delle migliaia di fans che dal 2019 attendono di dare l’addio a una delle band che hanno fatto la storia del Rock nel suggestivo scenario dell’Arena, nell’unica data italiana del End Of The Road Tour. Bocciato dalla Soprintendenza per gli effetti a suon di fuochi e fiamme che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza delle persone e dello stesso Anfiteatro.
Si sperava che l’incontro andato in scena ieri tra Tinè e il Sindaco Damiano Tommasi per trovare una soluzione, dopo che la Soprintendenza aveva vietato i fuochi e gli effetti pirotecnici tanto cari alla band, fosse risolutivo. Invece bisognerà pazientare. “Le istanze del Sindaco sono giunte oggi (ieri, ndr) a uffici chiusi. Lunedì le valuteremo attentamente , compresi i complessi passaggi formali e i dettagli specifici sul concerto. Quindi ufficializzeremo la nostra decisione”, taglia corto Tinè. Anche se il lieto fine si intravede all’orizzonte.
In mattinata, nel corso del lungo confronto al cui ordine del giorno c’era il tema più ampio degli spettacoli in Arena – dall’Opera all’extra Lirica – la richiesta del Soprintendente era stata chiara: ottenere l’impegno da parte della nuova Amministrazione a condividere preventivamente delle regole valide per tutti gli spettacoli. “L’importante è non ritrovarci ogni volta ad analizzare i dettagli tecnici all’ultimo minuto, come stavolta”, precisa Tinè, “vorremmo agire per tempo sulla base di una condivisione anzichè con veti dell’ultima ora”.
Una partita, insomma, che va giocata con regole chiare, come Tinè ha chiarito subito dopo anche alla Sovrintendente di Fondazione Arena, Cecilia Gasdia. “Basta non solo alle fiamme libere, ma a qualsiasi minimo rischio causato dagli effetti spettacolari: non dimentichiamo che nel ’62 le scenografie presero fuoco e rimase gravemente danneggiato un quarto delle gradinate. Così come va limitato l’impatto delle scenografie areniane, che ricoprono parte del vallo invadendo addirittura la Bra, con isole espanse senza autorizzazione”.
E’ quasi sera ormai, quando dal Comune filtra finalmente ottimismo. “Il confronto è stato proficuo, disteso e collaborativo, e il Sindaco ha dato la disponibilità ad affrontare questo tema in termini di programmazione a lungo termine, non solo per i concerti, ma anche per la Lirica e gli eventi sportivi”, spiegano da Palazzo Barbieri. “Attendiamo Lunedì la risposta ufficiale da parte della Soprintendenza, ma intanto possiamo ben sperare”.
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