Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
15 Novembre 2021 1 Commento Vittorio Mortara
genere: Street/Glam
anno: 2021
etichetta: Metalpolis
Tracklist:
1. No-Tell Hotel
2. Evil Twin
3. Lonesome Road
4. Forever Wild
5. Saturday
6. Anytime
7. The Island
8. My Fate
9. Hand In Hand
10. Reaching For The Stars
11. Turn To Dust
12. Outlaw
Formazione:
Mich Kehl – voce
Andi Barrels – basso
Chris Blad Johnson – chitarra
Manu Peng – batteria
Posso ben sostenere di essere stato fortunato perché negli anni immediatamente precedenti a questa accidenti di pandemia sono riuscito ad andarmene su e giù per l’Europa a godermi qualche bel festival della nostra amata musica: HEAT, AOR Convention, Frontiers, Frontiers Scandinavia. Ed in quelle magnifiche giornate ho avuto l’onore e il piacere di ascoltare dal vivo decine di gruppi, più o meno famosi. Tra questi ultimi ho incrociato anche questi elvetici Black Diamonds dell’eccentrico singer Mich. I nostri dal vivo se la cavano bene. Hanno alle spalle una manciata di lavori, tutti ben realizzati. Il genere proposto è uno street/glam più canonico e meno modernizzato rispetto a quello, per esempio, dei Crash Diet. In più la presenza fisica dei ragazzi è assai meno piaciona rispetto ai cugini biondi, nonostante l’acconciatura improponibile del cantante. Al contrario la tecnica individuale è assolutamente all’altezza del genere e la produzione, pur non facendo gridare al miracolo, è ben al di sopra di tanta roba ascoltata ultimamente. Insomma, questi ragazzi hanno le carte in regola per ritagliarsi un angolino nell’ormai ristretto settore del rock’n’roll sguaiato, cotonato e paiettato di Sunset Boulevardiana memoria. E ci provano ancora con questo nuovo “No tell hotel”, senz’altro non un capolavoro assoluto né una pietra miliare nel genere ma costituito sulle ottime basi di cui vi ho parlato pocanzi. E infatti le canzoni si alternano facendoti battere il piedino ed alzare il pugno chiuso al cielo, come si confà ad un album glam.
Si comincia con il riffaccio sporco della title track, decisamente non il miglior pezzo dell’album, un tantino arzigogolata. Ma “Evil twin” aggiusta il tiro con un brano di moderno rock stradaiolo dal refrain killer. L’incipit acustico di “Lonesome road” fa strada a una canzone che profuma di deserto dell’arizona e Mustang cabriolet. Ancora street metal a manetta per “Forever wild”, mentre “Saturday” fa l’occhiolino al glam caciarone dei Pretty Boy Floyd. “Anytime” è il primo lento del disco. Bello il piano di sottofondo e degna di menzione l’interpretazione sentita di Mich, molto ma molto vicina al mitico Joe Elliott. Carino anche il boogie di “The Island” e l’hair metal di “My fate”. Ed è la volta del secondo slow, “Hand in hand”, stavolta Bon Jovi style, assolutamente convincente sotto tutti i punti di vista. “Reaching for the stars” invece non lascia particolarmente soddisfatti, al contrario di “Turn to dust” che ti trascina a colpi di whoa whoa e di riff taglienti. E poi mi trovo misteriosamente catapultato nel cuore del far west con l’allegra “Outlaw”, tre minuti e mezzo di puro divertimento a chiusura del disco.
Direi che il loro compito i ragazzi l’hanno svolto piuttosto bene. Un disco glam deve procurare sano e spensierato divertimento, e questo “No tell hotel” ci riesce perfettamente. Un album che consiglio senza timore a tutti i fans di Crash Diet e Crazy Lyxx, nonché Tigertailz, Pretty Boy Floyd e certi Poison. Ma anche a tutti gli altri dico che un ascolto lo vale di certo.
© 2021, Vittorio Mortara. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli