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Recensione

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FarCry – Balance – Recensione

04 Maggio 2021 2 Commenti Vittorio Mortara

genere: Hard Rock
anno: 2021
etichetta: Aor Heaven

Tracklist:

1. Balance 3:52
2. Stay Away 3:45
3. I'll Find A Way 4:07
4. I Am Your Man 5:03
5. Reaper 4:55
6. Broken Dreams 4:27
7. Long Distance Love Affair 3:52
8. Mr. Destiny 4:19
9. Chasing Rainbows 5:43
10. Redemption 3:40

Formazione:

Bob Malone – Voce
Pete Fry – Chitarra
Leo Sabatino – Basso
Rich Yaniro – Batteria
Jon Giesler – Chitarra

 

Devo dire la verità, di fronte a band come questi FarCry, il vostro redattore si trova in grave difficoltà nel redigere una recensione. Da non confondere con i quasi omonimi Farrcry, autori nel 1992 del misconosciuto capolavoro “Mr. Red, white and blue”, il gruppo a stelle e strisce approda con questo “Balance” al terzo album, il primo con il nuovo cantante Bob Malone . E francamente non riesco proprio a trovargli un pregio. Un perché.
A prescindere dal fatto che già i precedenti “High Gear” e “Optimism” non sono stati pietre miliari del genere, qui latita un po’ tutto. Le composizioni non hanno un minimo di originalità. I chorus, quasi sempre, mancano di immediatezza. La produzione è piatta ed impastata. E, dulcis in fundo, la voce del nuovo singer è piuttosto monocorde, contribuendo a dare all’album una caratterizzazione piuttosto noiosa che non invoglia assolutamente al riascolto.

Se vogliamo proprio trovare un pregio alla band, possiamo dire che i musicisti, in paricolare i chitarristi, non sono degli sprovveduti. Peccato che le loro prestazioni siano messe al servizio di un hard rock poco incisivo e scialbo e non siano sufficientemente valorizzate dalla cura dei suoni.
Il songwriting prende spunto dai classici del genere, Slaughter e Black’n’Blue nella fattispecie, senza però un minimo di personalizzazione o modernizzazione. Non è nemmeno facile una analisi brano per brano, in quanto l’ascolto dell’ intero platter lascia quella sensazione di monolitica insoddisfazione e la susseguente incapacità di ricordare una canzone piuttosto che un’altra. Se proprio vogliamo estrapolarli, forse i momenti migliori sono il lento “Chasing rainbows”, nel quale la voce cantilenosa di Malone sembra più centrata, la catchy “Stay away” dall’ interessante lavoro chitarristico, e l’aoerreggiante “I am your man”, se non altro perché firmata Newmann…

In buona sostanza, se avete già acquistato tutti i bei dischi che stanno uscendo in questi giorni e avete ancora fame di hard rock, allora compratevi anche questo “Balance”. Altrimenti usate i vostri soldini per altro, cercando magari spunto da quanto suggerito su queste pagine!

© 2021, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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