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Recensione

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Maverick – Ethereality – Recensione

26 Aprile 2021 10 Commenti Alberto Rozza

genere: Hard rock
anno: 2021
etichetta: Metalapolis Records

Tracklist:

1. Falling
2. Thirst
3. Never
4. Switchblade Sister
5. Bells Of Stygian
6. Angels 6
7. The Last One
8. Dying Star
9. Light Behind Your Eyes
10. Ares

Formazione:

David Balfour – Vocals
Ryan Balfour – Guitar
Ric Cardwell – Guitar
Richie Diver – Bass
Jason-Steve Mageney – Drums

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/MaverickBelfastuk

Sito: https://www.maverickofficial.co.uk/

 

In uscita il quarto album dei nordirlandesi Maverick, band capitanata dai fratelli Balfour, tosta, dall’identità ben definita e dall’intensa attività live.

L’ascolto di questo nuovo lavoro si apre con “Falling”, ritmicamente molto coinvolgente, graffiante, che gasa e carica l’atmosfera al punto giusto. Sulla stessa onda stilistica troviamo “Thirst”, che mette in mostra un’ottima coesione della band e una trama del pezzo assolutamente intrigante. “Never”, più introspettiva e malinconica, colpisce per intensità ed emotività, trovando come punto di forza una bellissima coralità generale. Torniamo a rombare con “Switchblade Sister”, tagliente e aggressiva, dal ritornello riconoscibile e dalla struttura musicale cadenzata, nel complesso una canzone veramente piacevole. Saliamo di livello con “Bells Of Stygian”, una grande cavalcata epica e solenne, che si riversa granitica nella scellerata e veloce “Angel 6”, brano dalle caratteristiche stilistiche tipiche dei Maverick, ovvero riff coinvolgenti e affilati, coralità e intensità sopra la media. Le tracce si susseguono con grande piacevolezza e ogni sosta porta, pur mantenendo una marca stilistica riconoscibile, sempre una nuova sfaccettatura della band, come nel caso della dolce e raffinata “The Last One”. “Dying Star” è sfrenata e fa il paio con la successiva “Light Behind Your Eyes”, ancora nella scia delle precedenti, confermando una compattezza artistica decisamente rimarcata. Titoli di coda con la crudelissima “Ares”, oscura e titanica, che ci congeda da un album di ottima fattura tecnica e compositiva, coerente dal punto di vista dei suoni e tutto sommato riuscito.

© 2021, Alberto Rozza. All rights reserved.

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