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Recensione

82/100

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Thundermother – Heat Wave – Recensione Breve

16 Marzo 2021 2 Commenti Giulio Burato

genere: Hard Rock
anno: 2020
etichetta: Afm

 

In occasione della prossima uscita di “Heat Wave” nella versione deluxe, contenente tre inediti, tre canzoni live registrate al Wacken World Wide e ospiti come Dregen (Backyard Babies) e Jesper Binzer (D-A-D), vado a rispolverare la versione classica, uscita il 31/07/2020.
Mi trovo, finalmente, dinanzi ad una band tutta al femminile. Premessa, dovuta.
L’anno scorso Filippa Nassil, chitarrista e leader indiscussa della band, assieme a Guernica Mancini (voce), Emlee Johansson (batteria) e Majsan Lindberg (basso) ci hanno consegnato un validissimo album rock and roll di chiara matrice “seventies”, reso fresco e contemporaneo grazie all’ottima produzione di Soren Andersen.

Non mi dilungo a fare l’inventario di tutte le canzoni, ma vado direttamente a menzionare quelle che più mi hanno colpito.
“Dog from hell”, un impasto lievitato di ZZ Top e di Twisted Sister che si gusta con grande piacere.
“Back in ‘76” un cadeau che omaggia direttamente “High Voltage” degli AC/DC
“Heat Wave”, ossia un’ondata di calore ma di fresco (e immediato) rock and roll: un controsenso di parole ma che funziona dannatamente bene.
“Sleep”, lento che ricorda gli Evanescene di “My Immortal”: bello ed intenso.
“Free Ourselves” dove mi piace immaginare il buon Angus passar dal palco, vista la chiara “matrice australiana” della chitarra.
La polverosa e blues “Mexico” con una piccola strofa ispanica da assaporare davanti ad una buona tequila.
“Driving in Style” e “Bad Habits” primo singolo e ultima canzone della tracklist; gli opposti ovviamente si attraggono nei dintorni di Sydney e dei suoi “mostri sacri”.
Inventario concluso con un bilancio decisamente in positivo.

Dopo la rivoluzione all’interno della band avvenuta nel 2017, con l’innesto di tre nuove componenti e l’immediata uscita di un omonimo album, le Thundermother rilasciano un lavoro tutto grinta, idee e groove.
L’amalgama della band si è dunque affinata e “Heat Wave” ne è la riprova. Nel suo genere, una delle migliori uscite del 2020.
Largo alle donne (rock)!

© 2021, Giulio Burato. All rights reserved.

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