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Recensione Classico

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Classico

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Mark Free – Long Way From Love – Classico

07 Novembre 2020 13 Commenti Samuele Mannini

genere: Aor
anno: 1993
etichetta: Now & Then
ristampe: Frontiers 1998

Tracklist:

01. Someday You’ll Come Running
02. Stranger Among Us
03. Coming Back For More
04. The Last Time
05. Hard Heart To Break
06. High Life
07. State Of Love
08. Slow Down The Night
09. Look Love In The Eyes
10. Never Be A Next Time
11. Long Way From Love

Formazione:

Paul Lewolt, Terence Elliot, Tim Godwin, Pierre Gauthier, Tony Sciuto, Dirk Price, Troy Dexter, Danny Jacob – Chitarra
Paul Lewolt, Tomie Reeves, Sylan Boulduc, Steve Hopkins, Joel Hamilton, Erik Scott – Basso
Tomie Reeves, Claude Gaudette, Robin Randall, Steve Hopkins, Paul Markovich – Tastiere
Roger Laroque – Batteria
Diana Dewitt, Joan Stone – Back. Vocals

 

Nell’ Olimpo dei classici del genere AoR non può non trovare un posto d’onore questo disco che per molti versi rappresenta una definizione quasi enciclopedica del genere rock melodico.

È difficile scrivere di Long Way From Love perché le parole vengono sopraffatte dalle emozioni che sgorgano ad ogni nota suonata in questo capolavoro dove Mark Free ( non mi addentrerò nelle sue vicissitudini personali qui era Mark e così lo chiamerò) funge da interprete magistrale , mentre in numerose altre occasioni si è cimentato anche nel songwriting sfornando comunque pezzi di tutto rispetto. Ad ogni modo stavo dicendo che anche se le canzoni sono pressoché tutte firmate da Judith e Robin Randall sembrano scritte appositamente per essere cantate da Mark che fornisce, forse come mai, una prova interpretativa così profonda ed emozionale che fa presa subito nel profondo dell’animo umano.

Un esempio ci viene subito dall’ opener Someday you’ll come running già a suo tempo incisa dagli FM e che grazie alla voce di Overland risultò una straordinaria canzone , ma qui….qui tutto assume una vena più intima, più sofferta meno distaccata dal testo e più intrisa di sentimento ed oltre alla splendida voce colpisce per la sua partecipata interpretazione.

Un altro pezzo che strazia l’anima è The last time dove si canta di passione e Mark tocca registri vocali inarrivabili alla maggior parte del genere umano, curiosità: anche di questo pezzo esiste  una versione cantata da Agneta Fältokog degli Abba, inutile che vi dica che la versione di Mark Free è di una caratura talmente superiore da fare sembrare l’altra una canzoncina da zecchino d’oro.

Slow Down the night se proposta negli anni 80 da un gruppo di grido sarebbe stato un hit mondiale ed è l’ennesima dimostrazione che alle volte essere nel posto giusto al momento giusto può cambiare la vita relegando così la carriera di un artista assoluto ad oggetto di culto per pochi eletti.

Long way from love è un’altra ballad piano oriented ad elevata intensità emozionale che stordisce e riporta la mente alle inevitabili vicissitudini amorose di ciascuno di noi.

Tanto amore in questo disco , amore quasi sempre amaro ed incompiuto , ed è forse per questo che una personalità così travagliata come quella del nostro eroe è riuscito a dare questa impronta magistrale.

Non starò a menzionare tutte le canzoni perché qui non c’è una nota fuori posto sia nei pezzi più romantici che in quelli più tirati , sono tutte canzoni che ti prendono al volo grazie ad armonie e a ritornelli che definire pura magia sarebbe estremamente riduttivo.

Nel disco suonano una miriade di session man extra lusso ed anche se la produzione non ha potuto usufruire di un grosso budget il suono è pulito ed equilibrato, ma le ginocchia mi tremano pensando a cosa sarebbe stato questo disco prodotto da uno dei guru del genere.

Veniamo ora alle note dolenti ovvero la possibilità di entrarne in possesso , la stampa originale Now & Then è di reperibilità abbastanza ridotta e la notevole ristampa Frontiers del 1998 che contiene due CD con 10 brani live e 5 bonus track non è che proprio si trovi a saldo.

Fate comunque come volete questo è un disco che chiunque si definisca minimamente appassionato del genere DEVE possedere, risparmiate , implorate , chiedete favori , ma procuratevelo o non avrete accesso al paradiso dei melodic rockers.

© 2020 – 2023, Samuele Mannini. All rights reserved.

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