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Recensione

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Girish and The Chronicles – Rock The Highway – recensione

15 Maggio 2020 5 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2020
etichetta: Lions Pride Music

Tracklist:

1. Rock The Highway
2. Everynight Like Tonight
3. Rock 'n' Roll Is Here To Stay
4. The Distance Between
5. The Sikkimese Dream
6. Bad Shepherd
7. She's Heavy Metal
8. The Rebel
9. Trapped Inside A Mirror
10. Wounded
11. Tears Of The Phoenix
12. Identity Crisis

Formazione:

Girish Pradhan - voce
Ashish Limbu - chitarra
Yogesh Pradhan - basso
Nagen Nags - batteria

Contatti:

https://www.girishandthechronicles.com
https://www.facebook.com/girishandthechronicles

 

In un momento in cui il mondo sembra andare a rotoli e buona parte delle nostre certezze sta finendo direttamente nello scarico… ecco… in questo panorama non proprio idilliaco una certezza resta ben ferma, la musica alla fine è l’unica vera lingua universale! Non deve stupire quindi che l’ultima senzazionale band in grado di riaccendere nei nostri cuori l’amore più sfrenato per il buon e classicissimo hard rock (con una giusta dose di melodia) arrivi… dall’India!
Anche se forse a dirla tutta, non eravamo proprio preparati a spostarci a quelle latitudini per incontrare del sano e validissimo hard rock, ma tant’è, sembra non fossimo neanche preparati ad una pandemia, ma nessuno l’ha spiegato al virus (e anche a qualcuno nelle alte sfere a ben vedere) e ce la siamo beccata lo stesso! Per fortuna con i Girish and The Chronicles la sorpresa è di quelle più che gradite!

Si attacca la spina e l’antemica Rock The Highway ci catapulta direttamente a cavallo degli anni ’80 / ’90 con uno stile fresco e sincero di chi questa musica la fa con il cuore che pulsa Hard Rock nelle vene! Con la chitarra di Ashish Limbu alla George Lynch e la voce di Girish Pradhan che raspa e gratta (in positivo) nel gretto mondo (sempre in positivo) dell’hard rock il risultato è… rombante! Si sfonda la porta dell’heavy metal con Everynight Like Tonight per arrivare a ricadere sul puro anthem da stadio di Rock ‘n’ Roll Is Here To Stay che con la sua dose di ohohohoh si candida sicuramente a “best pugnetto al cielo” per i prossimi live della band!
Apertura di scena in territorio hard rock contaminato anni ’90 per The Distance Between che si trasforma in breve in una classica (e bella) semi ballata che sfocia in power ballad dalla metà del brano in poi. Ancora una volta la voce mostra tutta la sua carismatica bellezza, roba di alchimia di band che non si sentiva funzionare così bene dai tempi dei primi Gotthard con un certo Steve Lee!
Contaminazioni culturali rock indiane per la successiva The Sikkimese Dream e ancora giù in territori incazzati hard rock / heavy metal per Bad Shepherd prima, She’s Heavy Metal (con un titolo così come poteva essere altrimenti) e The Rebel a chiudere!
Salto in territori Lynch Mob con la chitarra sparata in primo piano a giostrare su un giro di basso di fondo infettivo per Trapped Inside A Mirror ed entriamo nella volata finale sulle note dell’emozionante e potente ballata Wounded. Chitarra di quelle “old style” per questo tipo di pezzi, roba che ti strappa il cuore dal petto ad ogni sferzata sulle corde, voce veramente magistrale e una sezione ritmica che dona il sapore bombastico e vissuto che un brano di questo stile si merita… i cori di huoohoohooo rendono poi il tutto molto “Arena Rock” ed il piccolo gioiellino è bello che servito.
Ancora giusto il tempo di fare un salto in territori prettamente hard rock con Tears Of The Phoenix e si rigioca su temi chitarristici cari al buon vecchio Lynch (anche se il solo centrale è molto Brian May) sulle note della conclusiva Identity Crisis caratterizzata anche dal tocco di sound del basso… notevole!

IN CONCLUSIONE

Un po’ come il piccolo bast…o virus, anche l’Hard Rock alla fine non guarda in faccia nessuno e quando colpisce colpisce e il pegno che chiede è una grande Alchimia.. di band, di pezzi e di carisma. Tutte cose che a questi ragazzi dei Girish and The Chronicles non mancano proprio. Lo ammetto, era da un po’ che una band hard rock non mi faceva balzare sulla sedia, e questi GATC ci sono riusciti eccome e sono sicuro che faranno fare un bel balzo anche a più di uno di voi!

© 2020, Denis Abello. All rights reserved.

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