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Recensione

94/100

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Harem Scarem – Change The World – recensione

06 Maggio 2020 24 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2020
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

01. Change The World 4:08
02. Aftershock 3:16
03. Searching For Meaning 3:52
04. The Death Of Me 4:07
05. Mother Of Invention 3:50
06. No Man's Land 3:55
07. In The Unknown 4:37
08. Riot In My Head 4:04
09. No Me Without You 3:47
10. Fire & Gasoline 4:08
11. Swallowed By The Machine 4:16

Formazione:

Harry Hess: Lead & Backing Vocals, Keyboards
Pete Lesperance: Guitars
Creighton Doane: Drums
Darren Smith: Backing Vocals

Contatti:

https://www.facebook.com/harem.scarem.band
http://www.haremscarem.net/

 

Si completa il passaggio “modernista” degli Harem Scarem con questo Change The World. Infatti è sicuramente almeno da Thirteen (seguito da United) che i nostri hanno virato verso un sound più moderno, produzione compresa… e… e a noi ci piace (o almeno a me 😀 ). Già, perchè in fondo in quella loro verve moderna si cela, ma neanche troppo, la solita classica e grande qualità a firma HS con la solita dose di melodia infarcita in ogni ritornello e in ogni struttura portante dei pezzi.
Buttiamoci nel calderone anche la “solita” voce sempre in canna di Harry Hess e la “solita” pulita chitarra di Pete Lesperance per aver in mano gli ingredienti di una nuova uscita a titolo Change The World che può sicuramente ben segnare un altro passo importante nella carriera di questa ormai storica band!

Si mette in moto questo Change The World subito con la titletracke che non fa prigionieri… puro Harem Scarem dal primo all’ultimo secondo. Hess in formissima e quel giro di chitarra che odora di Lesperance lontano chilometri ci fanno subito respirare aria di HS ultima maniera e già ci sentiamo un po’ a casa. Il nuovo corso degli Harem porta con se una ventata moderna nel sound che è sicuramente appezzabile in brani come Aftershock e Searching For Meaning che godono (come comunque il resto dell’album) del “famoso” trattamento Hess / Lesperance. Tradotto… qualità, ritornelli memorabili, arrangiamenti top e cura per i dettagli. Robetta insomma. Ci si sposta su territori più “dark” con The Death of Me che esplode in un ritornello da “pepe al c..o” (cit. filosofica).
Il primo lento è nelle mani della malinconica Mother of Invention dove ancora una volta la caratura degli arrangiamenti a firma HS dona brillantezza e solità ad un brano che in mani meno esperte avrebbe potuto cadere nel banale. Profumo di fusion melodic rock nelle note di No Man’s Land che ci trasportano verso il melodic rock di In The Unknown che strizza l’occhio con estrema grazia al passato più classico della band.
Riot in My Head piazza un’entrata di Hess alla Phil Lynott e un inserimento dell’assolo di chitarra sui 3/4 del pezzo molto Queen mentre No Me Without You è il brano che un po’ tutti noi rocker dal cuore tenero (anche se non lo ammetteremo mai) aspettiamo con impazienza in un album a firma Harem Scarem (e bene o male in ogni album di melodic rock), cioè la classica ballata da autolesionismo da giocarci quando l’ennesimo cuore spezzato della nostra vita si affacerà alla finestra… o che nel caso siate tra i fortunati che si sono felicemente accasati, vi ricorderà che per arrivare a quell’agognato traguardo vi siete giocati più cuori che fegati al bar… ma sempre con una bella ballata (come questa) nelle orecchie!
Quasi a voler rimontare i pezzi del cuore ci pensa il martellare della successiva Fire & Gasoline che unita alla conclusica Swallowed By The Machine è l’ennesima dimostrazione di come questa band sappia tenere i piedi in un terreno moderno fertilizzato da dosi di sano melodic rock classico classico.

Signori si nasce, un po’ come si nasce Harem Scarem e se si può “imparare” ad essere una grande melodic rock band non puoi imparare ad essere l’accoppiata Hess / Lesperance che da sempre segna il trademark di questa band clamorosa. Se non siete votati al solo melodic rock classico classico (classico) e le contaminazioni “moderniste” non vi paralizzano dal terrore… allora non si discute, questo Change The World è un album che dovete avere!

© 2020, Denis Abello. All rights reserved.

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