Recensione

CAPTAIN BLACK BEARD – Sonic Forces – recensione

17 Aprile 2020 20 Commenti Giulio Burato

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2020
etichetta: AOR Heaven

Quinto album per gli scandinavi Captain Black Beard che escono sotto Aor Heaven.
Il gruppo riappare a due anni di distanza dal buon “Struck by lightning” con gli innesti di Dave Dalone (H.e.a.t) in fase di produzione e di Martin Holser alla voce; quest’ultimo autore di una ottima prova dietro al microfono grazie ad una voce che ben si amalgama alla proposta della band.

Il rombo iniziale e le luci di “Sonic Forces” si accendono grazie, appunto, a “Headlights”, primo singolo con video rilasciato ad inizio Marzo. Sonorità ricercate con tocchi pop e una bella impostazione. Ottimo il bridge ed il refrain.
Sulla stessa lunghezza d’onda le successive tre canzoni per un inizio (super)SONICo.
La brillante “Lights & Shadows”, la freschezza contagiosa di “Disco Volante” e la pseudo-ballad “Tonight” arricchita da un sapiente lavoro alle tastiere.
La title track ha un start-up molto pop, con le solite tastiere in primissimo piano; canzone semplice ma efficace, ritmata e con uno sguardo rivolto a The Night Flight Orchestra.
“Time to deliver” ha un intro più “grintoso” rispetto alle restanti canzoni. Al pregio di stamparsi immediatamente in testa grazie agli svariati cori; apprezzabile il lavoro di tamburi, usato come assolo prima della conclusione.
Un basso pulsante apre “Midnight cruiser” accompagnato da un buon lavoro di chitarra; il ritornello e’ più semplice rispetto ad altri , ma la canzone piace grazie alla sua vivacità e ad un buon assolo.
I battiti di “Young hearts” portano le coordinate musicali ad avvicinarsi ai Care of Night per ricerca e costruzione di un iper melodico ritornello. Una delle canzoni da me preferite.
“Gotham City” ha una ritmica interessante; il ritornello, syntho-pop, non è cosi immediato come i precedenti.
“Three, Two, One, Zero” sono le parole che danno il via all’ultima e suggestiva “Emptiness”; inizio lento. in acustico per poi passare, all’altezza del primo minuto, a una base batteria-basso molto pop, intervallata ancora da cambi lenti e ripartenze frizzanti. Ciliegina sulla torta: un formidabile sax presente a metà della stesura. Che dire? Rombo finale.

IN CONCLUSIONE

I Captain Black Beard del 2020 sono un missaggio tra i recenti Care of Night e The Night Flight Orchestra. Per tutti coloro che amano spaziare dal rock al pop, “Sonic Forces” è un album frizzante, divertente e sapientemente suonato.
“SONICamente” consigliato.

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