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Recensione

80/100

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Blade Cisco – Edge of The Blade – recensione

04 Marzo 2020 5 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 2019
etichetta: Art of Melody Music / Burning Minds

Tracklist:

01. Memories (Lead Vocals: Andrea)
02. Anything (Without Your Music) (Lead Vocals: Andrea)
03. Foolin' Myself (Lead Vocals: Valerio)
04. Rain Over Me (Lead Vocals: Andrea)
05. Life Is A Lottery (Lead Vocals: Andrea)
06. Edge Of The Blade (Lead Vocals: Andrea)
07. Hungry For Love (Lead Vocals: Andrea)
08. Grey (Lead Vocals: Andrea)
09. Invisible To Me (Lead Vocals: Andrea & Valerio)
10. We Are Still Standing (Lead Vocals: Andrea)
11. My Way (Lead Vocals: Andrea)

Formazione:

Andrea "Zanna" Zanini: Vocals & Keyboards
Valerio "Valle" Franchi: Vocals & Rhythm Guitar
Daniele "Daniel" Carra: Lead Guitar
Cesare "Cece" Fioriti: Bass
Umberto "Gali" Gialdi: Drums

Ospiti:

Michele Luppi: Backing Vocals

 

Nati nel 2007 e in questi 12 anni (ma anche prima direi 😉 ) cresciuti a pane e Journey / Night Ranger / Foreigner / FM e… e si sente! Infatti basta un ascolto distratto per riuscire a cogliere tutte le influenze classiche AORiane che i Blade Cisco tracciano in note in questo loro debutto Edge of The Blade.
Due voci che si alternano o quasi visto che in realtà ad Andrea “Zanna” Zanini va il compito di portare la bandiere sulla quasi totalità dei pezzi con l’incursione in un paio di brani di Valerio “Valle” Franchi, che appare come voce principale in Foolin’ Myself e in duetto con Andrea su Invisible To Me. Da notare poi la presenza “importante” di un nome altisonante nel panorama dell’AOR / Melodic Rock italiano come quello di Michele Luppi (Whitesnake, Los Angeles) che qui prende in mano tutta la sezione corale e appare anche come co-produttore dell’album oltre che al mastering e mixing… e non appare a caso direi visto che Michele per tre anni ha fatto parte proprio dei Blade Cisco come loro bassista, posizione poi presa in seguito da Cesare “Cece” Fioriti.

Penso sia abbastanza palese cosa quindi dobbiamo aspettarci da questo loro primo parto, del classicissimo AOR di matrice tipicamente americana. Infatti gli elementi di base fatti di melodia, chitarre affilate ma ami troppo taglienti, morbide tastiere, voci e cori sono tutti belli presenti in questo Edge of The Blade.
A voler marcare ancora di più questo concetto Memories, brano introduttivo di questo platter, si gioca subito tutte le carte che l’AOR poteva mettere in mano a questi ragazzi e il risultato è sicuramente apprezzabile.
Da qui è un gioco, per chi ama questo genere, di sonorità e rimandi agli stili e stilemi che hanno reso grande l’AOR. Si passa quindi dagli intro di tastiere Foolin’ Myself e Hungry For Love alle schitarrate più moderatamente potenti di Anything (Without Your Music). Da menzionare sicuramente il lato più soft ed emotivo dell’album che vede i suoi picchi in brani quali Rain Over Me, Grey e My Way a cui si aggiunge un’incursione nell’arena rock ottantiana di un riuscito brano quale We Are Still Standing.

IN CONCLUSIONE

Come si dice, buona la prima. Ci sono margini di miglioramento, come la pronuncia delle due comunque valide voci, ma la base di questo Edge of The Blade dei Blade Cisco è sicuramente più che valida per chi è alla ricerca di un bell’album di AOR puro e a tratti raffinato.
Inoltre la band ha carattere e dimostra di saper sfruttare a dovere i vari strumenti a disposizione cesellando pezzi che seppur non originalissimi risultano sempre ottimamente godibili.

© 2020, Denis Abello. All rights reserved.

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