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Recensione

65/100

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Mike Machine – Alive – recensione

03 Settembre 2019 Comment Alberto Rozza

genere: Rock/Glam Metal
anno: 2019
etichetta:

Tracklist:

1. Fight To Survive
2. Alive
3. Paradise
4. It’s My Life
5. In Your Dream
6. Fireball
7. On And On
8. Living On The Road
9. Evil Mind
10. No More

Formazione:

Mike – vocals
Mikael – guitars
Crazze – bass
Johnnny O’Dee – drums

Contatti:

https://www.facebook.com/Mikemachineofficial/

 

Ispirati dal glam metal anni ’80, tornano alla ribalta gli scandinavi Mike Machine, capitanati dall’istrionico Michael “Mike” Lofqvist, ex leader della band power metal Cryonic.
Buona partenza con “Fight To Survive”, classico sia nei toni che nella struttura, dal refrain orecchiabile e corale. La title track “Alive” non decolla, nonostante nuovamente si riscontri un’eccellente collaborazione vocale della band e un discreto solo di chitarra in stile “Mission Impossible”.

“Paradise” è tutto sommato gradevole e spensierata, con dei buoni crescendo. Canonica quarta traccia riservata al lento “It’s My Life”, che presenta una struttura riconoscibile e consueta. Ispirato dai connazionali Europe, “In Your Dreams” è un brano che attinge direttamente dagli anni ’80, risultando complessivamente nostalgico e non molto originale. “Fireball” scatena l’ugola di Michael, sorretto certamente da una ritmica più sostenuta e pompata. La band cerca di coinvolgere con “On And On”, riuscendoci sufficientemente, merito anche e soprattutto di un sontuoso assolo di Mikael. Il ritmo aumenta e si sente: “Living On The Road” risulta essere il pezzo più riuscito dell’album, dalla trama corposa e possente. Con “Evil Mind” usciamo leggermente dal genere, portando una leggera ventata di freschezza, al contrario della banale e conclusiva “No More”, capitolo finale di un lavoro pregevolmente eseguito, ma carente di originalità e in molti casi di piglio.

© 2019, Alberto Rozza. All rights reserved.

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