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19 Giugno 2019 0 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
A Novembre 2018, Steve Perry aveva agito legalmente per impedire il rilascio di alcuni vecchi demo incisi negli anni Novanta per evitare danni alla sua immagine.
L’ex frontman dei Journey era stato infatti coinvolto in una disputa su alcune canzoni registrate in un ambiente di bassa qualità con un musicista di nome Phil Brown, all’epoca pagato $ 1.500 per lavorare con un registratore nel suo garage.
In un documento giudiziario riportato da The Blast, Perry aveva dichiarato di non aver interpretato i brani come avrebbe fatto se le registrazioni fossero state destinate ad un pubblico e di diffidare della merce di Brown, anche se quest’ultimo possiederebbe in realtà “tutti i diritti di proprietà intellettuale in dette esibizioni vocali”.
Successivamente, Brown aveva affermato di essere “just a city boy” e sostenuto che Perry stesse cercando di usare le sue risorse per intimidirlo a sottomettersi nella battaglia legale.
Gli ultimi aggiornamenti riportano oggi che l’ex Journey pare stia cercando di sistemare le cose al di fuori del tribunale, avendo annullato infatti il processo previsto per il 25 Giugno a Los Angeles. Entrambe la parti hanno dato il loro consenso a partecipare personalmente ad una mediazione che avverrà nei prossimi giorni.
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