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18 Novembre 2018 1 Commento Stefano Gottardi
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2018
etichetta: Autoproduzione
Tracklist:
1. Living For Louder
2. Southern Skies
3. Lifeline
4. Anita’s Boogie
5. Break It Out
6. Worn Out
7. Blue
8. Sweet Time
9. The Land Of The Seven Colours
10. High Dose Rate
Formazione:
Johnny Gioeli - voce
Robert Rodrigo - chitarra
Miguel Manjon - basso
Pako Martinez - batteria
Ospiti:
Gotxi Ibarra - Hammond
Contatti:
https://www.robertrodrigo.es
https://www.facebook.com/robertrrodrigo/
Un bel digipack, con cover artwork a tema hockey su ghiaccio e booklet completo di foto dei musicisti e testi dei brani, presenta la prima fatica della Robert Rodrigo Band intitolata Living For Louder. Il disco porta il nome del chitarrista Robert Rodrigo, qui coadiuvato dalla sezione ritmica del suo gruppo principale Airless, composta da Miguel Manjon al basso e Pako Martinez alla batteria, e da due ospiti speciali che rispondono al nome di Gotxi Ibarra all’Hammond e di Johnny Gioeli (Hardline, Axell Rudi Pell) alla voce. Il CD ha i suoi momenti: la title track, di cui è stato anche girato un bel video che ha raggiunto circa quarantamila visualizzazioni su YouTube in pochissimi giorni, è forse quello più alto.
Posta in apertura, la canzone è un robusto up-tempo dalle forti connotazioni melodiche, palestra ottimale sia per il guitar hero che per il vocalist, che non si risparmiano su assolo e ritornello. La successiva “Southern Skies”, scelta come primo singolo, abbraccia territori più funky, mostrando un altro lato del songwriting del combo iberico, mentre “Lifeline” e “Sweet Time” sono pezzi più classicamente melodic hard rock. Buone anche le più sostenute “Break It Out” e “Worn Out”. Dovendo muovere una critica, pur trattandosi di un platter che porta il nome del suo chitarrista, le quattro tracce strumentali sembrano un po’ un riempitivo per allungare la tracklist e trasformare quello che sarebbe stato un EP in un full length album. Di certo c’è poco da lamentarsi riguardo alla bontà di questi brani: Rodrigo è un axeman tecnicamente sopra le righe, ma la loro presenza all’interno della tracklist appare comunque un po’ forzata. Oltre alla buonissima prova di Gioeli dietro al microfono, va sottolineato anche il prezioso contributo dell’Hammond di Ibarra, molto presente (ma mai invasivo) e perfettamente incastonato nel contesto.
IN CONCLUSIONE
Living For Louder è un disco sperimentale, in cui la formazione spagnola tenta di far coesistere pezzi stilisticamente diversi fra loro ma legati a doppio filo dalla chitarra di Robert Rodrigo, che forse in qualche frangente si specchia un po’ troppo rischiando di perdersi nell’autocelebrazione, ma che per doti tecniche e compositive si rivela un potenziale futuro numero uno. Il tempo di prendere le misure e capire bene quale direzione dare al progetto e col prossimo album – magari coadiuvato dall’aiuto di un’etichetta discografica – potrebbe anche stupire. Per adesso ciò che offre è un lavoro gradevole, che al netto di qualche dettaglio rivedibile si rivela un’autoproduzione di pregevole fattura.
© 2018, Stefano Gottardi. All rights reserved.
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