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21 Settembre 2018 64 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
01 PROGENITORS 5:38
02 ALWAYS HAVE, ALWAYS WILL 4:01
03 BEST OF ENEMIES 3:48
04 ROSE OF JERICHO 3:46
05 HEARTMATH CITY 4:28
06 CREEPS 4:33
07 BUILD THE LOVE 4:25
08 MAN OVERBOARD 4:36
09 RIPTIDE 4:47
10 TOMORROW NEVER COMES 4:22
11 ALL BETS ARE OFF 3:39
12 UNDEFEATED 4:22
Formazione:
– Robert Ernlund – lead vocals
– Anders Wikström – lead guitars and background vocals
– Patrick Appelgren – keyboards, guitars and background vocals
– Pontus Egberg – bass guitar
– Jamie Borger – drums
Contatti:
TREAT, il miglior connubio tra presente e passato del melodic rock! Riuniti nel 2006 dopo che la loro carriera sembrava essere definitivamente arrivata al capolinea molti anni prima e portandosi dietro un passato ingombrante, pur non avendo mai raggiunto il successo di band connazionali, i Treat dal 2010 in avanti, anno di uscita del clamoroso Coup The Grace, riescono ad ammutolire la scena internazionale e a piazzarsi giustamente come una delle band “storiche” che meglio ha saputo reinventare senza stravolgere il suo stile inconfondibile fatto di cori, ritmi ballabili e melodie orecchiabili.
Il 2016 con Ghost of Graceland (qui la recensione) conferma lo stato di salute esaltante della band.
Arriviamo così a questo 2018 che ci consegna Tunguska che senza giri di parole segna la perfetta unione tra il sound più solare di Coup The Grace ed il lato più roccioso di Ghost of Graceland e, neanche da dire, lo fa con la classe e lo stile a cui ormai ci hanno abituato questi “nuovi” Treat. Mi ripeterò in fase di chiusura della recensione, ma già da ora è difficile trattenersi, perchè il risultato è a dir poco clamoroso per chi ama il nuovo corso di questa band ed in generale il taglio “moderno” e più attuale del melodic rock degli ultimi anni.
Sound pulito, chiaro e cristallino supportato da una band dal Talento indiscusso… gli ingredienti principali sul piano tecnico dei Treat restano quindi immutati rispetto ai precedenti CTG e GOC e lo start dato dalla splendida Progenitors timbra subito il cartellino della qualità, trademark dei Treat, sul piano delle composizioni musicali e liriche.
L’intro dai tratti inquietanti crea un’atmosfera di tensione e lancia il brano in un rincorrersi continuo di riff di chitarra, voce e cori accattivanti! Sicura highlight per i prossimi live della band… Always Have, Always Will è un altro colpo da maestro che riporta alla mente le sonorità di Coup The Grace, ma anche del “passato” della band. Il ritornello è un clamoroso capolavoro melodic rock!
Con Best of Enemies (roccioso, potente, melodico e cattivo) potremo già chiudere il cerchio e mandare a casa buona parte delle uscite discografiche degli ultimi anni… ma per fortuna siamo solo ad un quarto di questo Tunguska. Rose of Jericho è un brano elegante e raffinato sorretto da virtuosismi di chitarra e dall’ottima prova vocale di Erdlund.
Hartmath City e Creeps continuano a macinare ritornelli infettivi mentre Build The Love, utilizzato anche come singolo e video promozionale, è semplicemente uno dei più belli ed esaltanti manifesti di melodic rock moderno ed attuale nonchè uno dei più bei pezzi che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni.
Per l’ultimo quarto del disco resta ancora il tempo di farsi travolgere dalle inaspettate e ghirigoriche tastiere di Man Overboard, ribaltarsi sull’incalzante ritmo di Riptide, godersi (letteralmente) la splendida ballata Tomorrow Never Comes ed infine andare a chiudere con un diamante cesellato tra il bridge ed il ritornello di Undefeated da cantare a squarciagola!
IN CONCLUSIONE
Amo il nuovo corso dei TREAT, e lo amo più del loro percorso “storico”… album come Coup The Grace, Ghost of Graceland e questo Tunguska sono il perfetto manifesto di quello che spero di avere da un album Melodic Rock nel 2018… grandi melodie, ritornelli da cantare a squarciagola e pezzi che ti si infilano letteralmente nella testa e ti travolgono con il loro ritmo. Qui ci aggiungiamo anche uno studio dei testi mai banale, una produzione di primo livello ed una band nettamente in botta. Album dell’Anno?
© 2018, Denis Abello. All rights reserved.
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