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29 Agosto 2018 9 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
Frontiers Music Srl ha annunciato la firma del musicista di fama mondiale Alan Parsons, che sta già lavorando ad un nuovo studio album programmato provvisoriamente per Primavera 2019.
Il rapporto tra Alan e Frontiers è iniziato nel 2010 quando l’etichetta ha pubblicato Eye 2 Eye – Live In Madrid. I due da allora sono rimasti sempre in stretto contatto con l’obiettivo finale di rilasciare un altro disco insieme. Alan voleva che fosse un album davvero speciale e solo di recente ha avuto i piani e le idee giuste per mettere a punto ciò che aveva in mente.
“Le sessioni di scrittura e registrazione stanno andando incredibilmente bene”, dice Parsons. “L’album ha già un titolo provvisorio, che è The Secret, e includerà temi musicali e lirici che sono molto vicini al mio cuore e ai miei stessi interessi e passioni. Non voglio rivelare molto su questo, tranne che per il momento tutto ciò che circonda The Secret è solo…un segreto!”.
Ci si aspetta che l’approccio musicale generale dell’album sia in linea con il Rock Sinfonico che Alan ha esplorato nei suoi precedenti dischi da solista e negli album Project, ma allo stesso tempo sono previsti anche alcuni colpi di scena e una nuova e solida ispirazione creativa.
Il Presidente di Frontiers, Serafino Perugino, commenta: “Questo è praticamente un sogno che diventa realtà per me. Per Frontiers essere in grado di rappresentare l’arte e il talento di un artista così grande è una magnifica opportunità. Attendiamo con ansia questa versione tanto quanto i fan di Alan!”.
La carriera musicale di Alan Parsons comincia a 19 anni quando si guadagna uno dei suoi primi credits come assistente tecnico sullo storico Abbey Road dei Beatles, un album registrato nei leggendari studios londinesi con lo stesso nome. Ben presto diventa uno studio engineer di tutto rispetto, lavorando per Paul McCartney, The Hollies e molti altri. È particolarmente noto come ingegnere del suono nel capolavoro dei Pink Floyd, The Dark Side Of The Moon, altro classic album registrato nel 1972, in cui Parsons sperimenta molte delle tecniche di registrazione più avanzate dell’epoca. Come produttore, ha molti successi con Pilot, Steve Harley e Cockney Rebel, John Miles e Al Stewart, tra cui il capolavoro Year Of The Cat.
Nel 1975, forma The Alan Parsons Project insieme al principale cantautore (e cantante occasionale) Eric Woolfson. Il progetto consiste in un gruppo di musicisti e vocalist di studio, che coinvolge spesso i membri di tre gruppi di Alan: Pilot (Ian Bairnson, Stuart Tosh e David Paton), Stuart Elliott dei Cockney Rebel alla batteria e – nel primo album – i pop/prog rockers americani Ambrosia.
Gli Alan Parsons Project hanno pubblicato dieci acclamati studio album, ma non si sono mai esibiti dal vivo durante il periodo d’oro, anche dopo diverse hit negli Stati Uniti e in Europa. Il progetto ha realizzato il suo ultimo disco, Gaudi, alla fine degli anni Ottanta. Da allora, Alan ha pubblicato un certo numero di registrazioni con il suo stesso nome, usando diversi musicisti che sono apparsi anche nelle versioni Project.
Oltre a ricevere diversi award in oro e platino da innumerevoli Paesi, Parsons ha avuto anche undici nomination al Grammy Award per i suoi lavori di engineering e production. Nel 2007, è stato nominato per il Best Surround Sound Album, grazie al suo album solista A Valid Path.
Nel 1994, ha iniziato a girare regolarmente come The Alan Parsons Live Project e ha pubblicato numerose release live audio e video. I suoi concerti dal vivo continuano tutt’oggi per il pubblico di tutto il mondo.
© 2018, Massimiliano MaxAor Carli. All rights reserved.
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