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Recensione

85/100

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Clif Magness – Lucky Dog – recensione

20 Agosto 2018 8 Commenti Paolo Paganini

genere: Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. Ain't No Way
2. Don't Look Now
3. Unbroken
4. Like You
5. Love Needs A Heart
6. Nobody But You
7. Maybe
8. Shout
9. Rain
10. All Over My Mind
11. My Heart

Formazione:

Clif Magness – Chitarra e Voce

Ospiti:

Robin Beck – Voce

 

Il singer americano Clif Magness torna alla propria carriera solista dopo oltre vent’anni da quella perla intitolata Solo datata 1994 che come tante altre opere di quel periodo fu spazzata via dal ciclone grunge.
Durante questo lungo lasso di tempo la sua attività musicale non ha conosciuto soste alternandosi come produttore, sognwriter e pluripremiato autore di colonne sonore. Collaborazioni con artisti quali Quincy Jones, Avril Lavigne, e Celine Dion (solo per citarne alcuni) sembravano averlo allontanato definitivamente dalle sonorità più dure ma questo ultimo ed inaspettato album ce lo ripropone in una nuova ed ispiratissima versione rock. Grazie al proprio inalterato talento ed all’interessamento dell’ etichetta Frontiers Records, Clif ci presenta undici tracce di rock melodico tipicamente anni ‘80/’90 al tempo stesso fresche ed moderne, magistralmente interpretate dalla sua voce cristallina.

Si parte a tavoletta grazie al tiro Leppardiano della dirompente Ain’t No Way, seguita a ruota dal party rock di Don’t Look Now. La power ballad Unbroken chiaramente ispirata al sound dei Chicago è una vera gemma di AOR. Se sulle note della spensierata Girl Like You vi sarà impossibile tenere fermo il piedino, sobbalzerete letteralmente dalla sedia con il travolgente up tempo di Love Needs A Heart dove il fantastico duetto con Robin Beck ed un coro stellare confezionano uno dei singoli dell’anno (e non solo). Da buon compositore di soundtrack il buon Clif deve essersi ricordato di quella del film August Rush quando ha scritto Nobody Like You riuscendo a creare un refrain di grande apertura che vi entrerà in testa fin dal primo ascolto. La roncheggiante Shout vi catapulterà direttamente negli anni ‘80 e pur essendo molto semplice nella sua struttura colpisce nuovamente il bersaglio. Una breve pausa per assaporare la delicata Rain (un brano d’atri tempi) per poi si ripartire alla grande con All Over My Mind (a cavallo tra Toto e Night Ranger) e concludere con la sognante My Heart.

IN CONCLUSIONE

Un disco che rappresenta il sottofondo ideale per lanciarsi sotto il sol leone con una bella cabrio magari diretti verso le meritate vacanze accompagnati da quelle sonorità un po’ retrò che faranno la gioia di chi come il sottoscritto ha amato le atmosfere di fine anni ‘80 caratterizzate da grandi melodie sostenute da chitarre sempre decise a da produzioni scintillanti.

© 2018, Paolo Paganini. All rights reserved.

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