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11 Giugno 2018 4 Commenti Paolo Paganini
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2018
etichetta: AOR Heaven
Tracklist:
1. Higher And Higher
2. Cry Out Into Space
3. Ready For The Moonlight
4. One Night Away From You
5. Surrounding Me
6. Through The Light
7. Too Late For Roses
8. Creatures Of The Night
9. Don’t Be That Girl
10. Your Eyes Cannot Lie
11. Game Of Love
Formazione:
Germán Pascual – Voce
Mikael Rosengren – Tastiere
Martin Hall – Chitarra
Göran Engvall – Chitarra e cori
Peter TrumPeter Svensson - Batteria
Germain Leth – Basso
Ospiti:
Nina Söderquist - Voce
Janne Stark - Voce
Tåve Wanning - Voce
Il nuovo progetto scandinavo Heartwind affonda le proprie radici nella quindicinale amicizia che lega i suoi fondatoti Göran Engvall (chitarra) e Mikael Rosengren (tastiere). Dopo anni di militanza in band quali Constancia, The Poodles, Token, Narnia ed Essence Of Sorrow i due hanno deciso di unire le proprie forze per realizzare quello che da sempre era un loro grande sogno; registrare un disco di hard rock melodico. Con l’ingresso in formazione di due pedine fondamentali quali il batterista Peter TrumPeter Svensson (Constancia, Faith) e il cantante Germán Pascual (Narnia, Dj Mendez, Essence of Sorrow) i nostri sono stati finalmente in grado di concretizzare le loro intenzioni. Grazie al riscontro positivo suscitato in patria e all’interessamento di ben tre etichette discografiche il loro primo platter vede oggi finalmente la luce con risultati decisamente lusinghieri.
Le undici tracce date in pasto ai sempre famelici appassionati di questo genere si rivelano piuttosto interessanti e pur mantenendosi su un livello compositivo mediamente alto risentono qua è là di qualche calo fisiologico. Sopra la media sicuramente l’opener Higher And Higher (l’apice dell’intero lavoro) che grazie ad una melodia ficcante e a cori stellari farà felici gli appassionati degli Euorpe del periodo Out Of This World/Prisoner In Paradise. La veloce Ready For The Moonlight rievoca i Whitesnake di 1987 mentre chitarre sfacciatamente defleppardiane pervadono la grintosa Cry Out Into Space. Da segnalare anche la ballad One Night Away From Home, non lontana delle Heart del periodo Brigade mentre le pompose Throgh The Light e Too Late For Love si rifanno a quanto proposto recentemente dalla cantante norvegese Issa potendo contare su voci femminili di primissimo livello.
IN CONCLUSIONE
Pur non risultando un album fondamentale, questo esordio degli Heartwind rimane un disco godibilissimo che farà contenti sia gli appassionati delle sonorità di metà anni 80 sia coloro che apprezzano la variante un po’ più modernista del genere targata W.E.T., Work Of Art ed Eclipse.
© 2018, Paolo Paganini. All rights reserved.
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